Coesistenza LTE (4G) e DTT (Problematiche varie)

AG-BRASC ha scritto:
Ma una normativa sulla base di cosa?
Non è che si possa stabilire tutto alla lettera PRIMA della messa in opera, valutazioni reali sul campo incluse, persino a dispetto dei software di simulazione su basi interferenziali.
L'esperienza insegna...

Ci sono "cose" chiamate leggi quadro che danno le direttive generali e altre "cose" chiamate decreti applicativi che definiscono i dettagli nell'applicazione sul campo.

Nel caso specifico di LTE ci vorrebbe una legge che dicesse "Nel caso di interferenza su apparati privati il costo della messa a norma dell'impianto è a carico di X per la quota Y" e un decreto attuativo che determini, sul campo, cosa sia "interferenza" e quando avvenga.
 
Anche se definire chi dovrebbe sobbarcarsi le spese di eventuali filtraggi anti LTE (ove necessari, se necessari), sarebbe cosa opportuna, c'è da dire che le normative per stabilire le basi interferenziali ci sono già, solo che quando si ha a che fare con sistemi di ricezione entrano in gioco una miriade di variabili, tra le quali, purtroppo, la non infrequente imperizia (per non dire cialtroneria) sia di chi realizza gli impianti sia di chi lamenta le interferenze (e spesso questi due punti coincidono). :icon_rolleyes:
 
Un segnale LTE che mandi in saturazione l'amplificatore crea sicuramente un problema, ma non si tratta di un'interferenza vera e propria, cioè di un'emissione che non dovrebbe esserci (tipo armoniche o spurie), ma solo di saturazione, ovvero di una "carenza" dell'impianto ricevente rispetto ad uno scenario diverso da quello esistito fino a oggi.
Due amplificatori/centralini possono infatti comportarsi in maniera diversa, a seconda di come sono costruiti e di come è stato dimensionato l'impianto. Laddove c'è molta amplificazione è più probabile che un segnale di una certa intensità mandi in saturazione i circuiti, dove l'amplificazione è più moderata sarà meno probabile la saturazione.
Detta in parole più comprensibili per i non addetti, il "difetto" sta nell'impianto TV e non nella trasmissione LTE, anche se per esperienza so che è quasi impossibile spiegare la cosa ai non addetti, che tipicamente ragionano esattamente all'opposto: se fino a ieri il problema non c'era, allora il mio impianto va benissimo e nessuno lo tocca... "mettetevi a posto voi".
Fatta la doverosa premessa, mettere le mani su impianti altrui è un suicidio, perchè dopo, tutto quello che succederà verrà addebitato a chi aveva modificato lo status quo.
Inoltre, spiace dirlo ma è vero, tra le paranoie delle persone in buona fede ed i tentativi di quelle che non lo sono di ricavarne qualcosa, ogni volta che compare un'antenna a certuni smette di funzionare "il mondo", incluso lo sciacquone del cesso.
Personalmente resto dell'idea che valga la pena aspettare, perchè non è affatto detto che sarà così diffuso ritrovarsi con problemi, inoltre, se i problemi ci saranno, bisogna vedere come saranno risolti.
Il gestore che si è visto assegnate frequenze che cadono entro la vecchia banda UHF TV e fosse chiamato ad intervenire a sue spese farà sicuramente rimostranze di ordine legale e non gli sarà difficile dimostrare di essere stato penalizzato oltremodo rispetto ai competitors.
In sintesi, un bel pasticcio le cui soluzioni non saranno affatto semplici e dove ho la netta sensazione che a rimetterci saranno i cittadini più sfortunati, che dovranno intervenire a loro spese.
...a meno che, gli eventuali interventi non verranno rimborsati dallo Stato (es detrazioni), nel qual caso sono certo che il 101% degli impianti verrà aggiornato, a costi esorbitanti.
:doubt:
 
Tuner ha scritto:
Detta in parole più comprensibili per i non addetti, il "difetto" sta nell'impianto TV e non nella trasmissione LTE
Su questo non sono d'accordo:
se un impianto rispetta le norme relative alla distribuzione TV, non può essere considerato in "difetto":

1) se da gennaio farò un impianto nuovo, dovrò adeguarmi alla nuova normativa, mettendoci tutti i filtri o le diavolerie che serviranno, e glielo farò pagare al cliente

2) per gli impianti esistenti A NORMA, ogni disturbo è un'interferenza, e deve
essere risolto a spese di chi interferisce

Che poi chi fa le leggi ha appena ricevuto una paccata di soldi da chi dovrebbe essere chiamato a rimborsare, è un altro discorso.

Infine, per quanto riguarda i numeri, se la FUB (che non è certo l'Adiconsum) parla di 700mila impianti (non utenti, impianti!), un motivo ci sarà.
 
agosto1968 ha scritto:
Su questo non sono d'accordo:
se un impianto rispetta le norme relative alla distribuzione TV, non può essere considerato in "difetto":

1) se da gennaio farò un impianto nuovo, dovrò adeguarmi alla nuova normativa, mettendoci tutti i filtri o le diavolerie che serviranno, e glielo farò pagare al cliente

2) per gli impianti esistenti A NORMA, ogni disturbo è un'interferenza, e deve
essere risolto a spese di chi interferisce

Che poi chi fa le leggi ha appena ricevuto una paccata di soldi da chi dovrebbe essere chiamato a rimborsare, è un altro discorso.

Infine, per quanto riguarda i numeri, se la FUB (che non è certo l'Adiconsum) parla di 700mila impianti (non utenti, impianti!), un motivo ci sarà.

La questione di fondo è la tutela dell'utente che in Italia è completamente assente.

Se ci dovessero essere interferenze, disturbi, saturazioni, chiamateli come preferiti su impianti riceventi privati per l'inizio dell'attività economica di altri soggetti, mi pare abbastanza evidente che i costi di adeguamento dovrebbero pesare su tali soggetti.

Se un'industria vi si piazza a fianco di casa vostra e comincia ad ammorbarvi con effluvi pestilenziali, chi si deve adeguare? Loro.

Ah, già, ma in Italia si dà la precedenza all'interesse economico...
 
A vai ancora a lamentarci "che tanto si sa, in Italia..." :doubt:
Il paragone con gli effluvi pestilenziali, poi, è il massimo.
Ma dico, avete letto bene quanto è stato già scritto da BillyClay, da me e soprattutto da Tuner? :evil5:
 
Diceva un mio ex collega di Roma: "...o me so' spiegto male io o hai capito male tu... me sa che è la seconda" :D
Se un impianto, magari a larga banda e con un'amplificazione da 60dB, non ha la linearità sufficiente per gestire segnali "robusti" in ingresso, entro o fuori banda, è deficitario di suo rispetto a questa problematica, indipendentemente dal fatto che rispetti normative, che non considerano questo fattore.
E' un vecchissimo discorso, noto e stranoto, per cui se chi trasmette è in regola con le normative che lo riguardano a livello di emissioni (campo, armoniche e spurie), a doversi adeguare, munendo l'impianto di filtri o sostituendo il dispositivo stesso (capita anche questo), sarà l'utente.
Considera che fino all'avvento delle radio e Tv commerciali (cosiddette libere), ma anche per qualche anno ancora, erano in commercio, prodotti anche da nomi noti e seri, amplificatori a larga banda 40-900 Mhz, che non filtravano affatto la banda FM.
Per non parlare delle interferenze prodotte sull'ex canale D VHF, anche sui canalizzati, in particolare sulla portante audio (ca 175 Mhz), da servizi civili in VHF.
Al sottoscritto capitò di spiegare la cosa ad un condominio, che però fece di testa sua e, oltre a non risolvere assolutamente nulla, si vide anche recapitare il conto per l'intervento di quella che ai tempi si chiamava "escoradio".
In sostanza, se tu devi intervenire professionalmente per adeguare un impianto è ovvio che devi essere pagato, qualora tu sia invece il proprietario di quell'impianto, la considerazione che prima andava tutto bene, tecnicamente (e legalmente) non regge.
L'errore, non saprei dire se casuale e dovuto ad ignoranza tecnica dei consulenti tencnici dell varie autorità :doubt:, oppure voluto in malafede da qualche lobby che da ciò trarrà profitto, è aver pensato di poter collocare emissioni il cui livello può essere enormemente superiore a quello tipico TV, praticamente in banda TV, o comunque ad una distanza insufficiente rispetto alla selettività che può avere un convenzionale filtro passa basso o passa alto.


agosto1968 ha scritto:
Su questo non sono d'accordo:
se un impianto rispetta le norme relative alla distribuzione TV, non può essere considerato in "difetto"
 
AG-BRASC ha scritto:
A vai ancora a lamentarci "che tanto si sa, in Italia..." :doubt:
Il paragone con gli effluvi pestilenziali, poi, è il massimo.
Ma dico, avete letto bene quanto è stato già scritto da BillyClay, da me e soprattutto da Tuner? :evil5:

Ho letto benissimo e ho anche capito. ;)

Il fatto di essere a norma in base alla legge, non comporta il venire meno della tutela dei diritti dei terzi.

A testimoniarlo ci sono le migliaia di cause tra privati riguardanti gli abusi edilizi sanati con condono. Una per tutte: http://www.legislazionetecnica.it/2...-non-sana-la-violazione-delle-distanze-legali

La concessione alla trasmissione in una data frequenza secondo determinate norme dovrebbe per analogia esaurirsi "nell'ambito del rapporto pubblicistico tra stato e privato richiedente, senza estendersi ai rapporti tra privati".

Non è mia intenzione far polemica, ma se un soggetto privato accende qualsiasi cosa che per una qualunque ragione, anche intrinseca all'impianto o alla tecnica ricevente o trasmittente, limita la ricezione, è lui a danneggiare me (art. 2043 Cod. Civ.), perché il suo diritto non può annullare il mio.

Poi il consumatore è in posizione debole e subalterna e finisce per subire, ma il concetto è abbastanza semplice da comprendere.
 
agosto1968 ha scritto:
1) se da gennaio farò un impianto nuovo, dovrò adeguarmi alla nuova normativa, mettendoci tutti i filtri o le diavolerie che serviranno, e glielo farò pagare al cliente

2) per gli impianti esistenti A NORMA, ogni disturbo è un'interferenza, e deve
essere risolto a spese di chi interferisce
.

non è totalmente vero, in quanto le norme cambiano e un impianto (che puo essere idraulico, elettrico, di ricezione..) puo essere a norma fino ad una data e poi fuori norma una volta che la norma cambia ;)
 
marcolino ha scritto:
non è totalmente vero, in quanto le norme cambiano e un impianto (che puo essere idraulico, elettrico, di ricezione..) puo essere a norma fino ad una data e poi fuori norma una volta che la norma cambia ;)

Sì, ma la norma deve riguardare l'impianto e non attività esterne. ;)

Più che altro a me girano le scatole perché già nel mio condominio sono stati fatti 3 interventi sull'impianto centralizzato pagati bei soldi negli ultimi due anni che non hanno risolto praticamente nulla e farne un altro per l'adeguamento all'LTE saprebbe di presa per il fondoschiena.

E giusto per gradire, con la nuova riforma sul condominio hanno reso obbligatorio accettare le alternative proposte dell'assemblea per la realizzazioni degli impianti TV propri che passino anche per 1 cm sulle parti comuni, così da rendere particolarmente complesse le procedure per farsi un impianto come si deve in proprio. E' un incubo... :crybaby2:
 
di diritto non me ne intendo molto, ma se puo essere utile é capitato che dei radioamatori interferivano sulla ricezione rtv del vicinato ebbene ci sono stati sempre due casi: impianti riceventi a norma (filtrati) quindi colpa del radioamatore che é stato costretto ad adeguare la stazione radio; impianti riceventi fuori norma ( amplificatori a bande molto larghe tipo qui giravano addirittura quelli con ingressi B1, B3, B4, B5, LMKU radio, che lasciavano passare di tutto e di piu) inclusi apparecchi portatili e antennini da interno, casi in cui furono i radio-telespettatori a doversi fare carico delle spese per le modifiche.
 
Ultima modifica:
gherardo ha scritto:
di diritto non me ne intendo molto, ma se puo essere utile é capitato che dei radioamatori interferivano sulla ricezione rtv del vicinato ebbene ci sono stati sempre due casi: impianti riceventi a norma (filtrati) quindi colpa del radioamatore che é stato costretto ad adeguare la stazione radio; impianti riceventi fuori norma ( amplificatori a bande molto larghe tipo qui giravano addirittura quelli con ingressi B1, B3, B4, B5, LMKU radio) inclusi apparecchi portatili e antennini da interno, casi in cui furono i radio-telespettatori a doversi fare carico delle spese per le modifiche.

Il problema di fondo è che le bande andavano cedute alle TelCo all'atto dello switch off, così gli impianti sarebbero stati rifatti subito con i dovuti accorgimenti per avere impianti riceventi immuni da problemi.

Invece da qui a 2 anni e un po' staremo probabilmente parlando anche della banda dei 700 e non solo di quella degli 800, dopo aver fatto un primo aggiustamento degli impianti per gli 800.

In tutta sincerità, vi sembra normale? :D
 
Nell'ipotesi che tu abbia un impianto inadeguato, ad es non filtrato per LTE, per una carenza che tecnicamente è del tuo apparecchio (visto che installando un altro centralino od un appositi filtro tutto funzionerebbe), non puoi affatto pretendere di limitare il diritto di altri ad esercitare la propria libertà (specie se si tratta di una concessione governativa) e nemmeno che sia questi a sobbarcarsi le spese di adeguamento. (salvo che ciò non sia espressamente sottoscritto)
Mi spiace sottolinearlo, ma stai sostenendo la solita tesi semplicistica e con una forzatura interpretativa del CC, per la quale il 99% della cause condominiali, in cui i condomini ragionano in base allo status quo (prima funzionava) e per maggioranze (noi siamo di più), finiscono essere soccombenti, una volta in giudizio, rispetto al diritto dell'uno.


L_Rogue ha scritto:
Non è mia intenzione far polemica, ma se un soggetto privato accende qualsiasi cosa che per una qualunque ragione, anche intrinseca all'impianto o alla tecnica ricevente o trasmittente, limita la ricezione, è lui a danneggiare me (art. 2043 Cod. Civ.), perché il suo diritto non può annullare il mio.
 
L_Rogue ha scritto:
Il problema di fondo è che le bande andavano cedute alle TelCo all'atto dello switch off, così gli impianti sarebbero stati rifatti subito con i dovuti accorgimenti per avere impianti riceventi immuni da problemi.

Invece da qui a 2 anni e un po' staremo probabilmente parlando anche della banda dei 700 e non solo di quella degli 800, dopo aver fatto un primo aggiustamento degli impianti per gli 800.

In tutta sincerità, vi sembra normale? :D
no; sul fatto che sia una porcheria,anche se legale, sono d'accordo..ma io vado oltre e sento odore di bruciato nel senso che questi personaggi che piano piano ci erodono la banda tv (free) sono i medesimi che un domani non tanto lontano ci rivenderanno i soliti programmi tv sulla banda larga (a pagamento) dopo aver reso la uhf tv praticamente inutilizzabile o quasi!!! qui e in altri stati l'hanno gia fatto da anni e anni in svariati modi. mi ricorda certi paesi dell' italia dove per vendere acqua a pagamento (cara) rendono apposta quella dei rubinetti imbevibile e puzzolente oltre ad andare in giro a bucare le tubature degli acquedotti.
 
Ultima modifica:
ERCOLINO ha scritto:
Interferenze 4G-digitale terrestre Trasmissione del 24/11/12 de il sole 24 ore ,dal minuto 28-29 circa ,si parla dei possibili disturbi del 4G(61-69) sui canali televisivi DTT

cmq io ho sentito e mi sa che da gennaio nn vedremo piu' la tv digitale parlo da quello che ho sentito dire, in poche parole disturbera la tv digitale e' questa la mia sensazione che ho avuto e tutto questo grazie al U.E. CHE IMPONNE LA TELEFONIa nella tv. e hanno sborsato un sacco di soldi. ERA MEGLIO STARE IN ANALOGICO per altri 30 anni, xche' il digitale entrano anche la telefonia. che skifo di paese che sta diventando. ma avete sentito la trasmissione, cosa dice.
 
Tuner ha scritto:
Un segnale LTE che mandi in saturazione l'amplificatore crea sicuramente un problema, ma non si tratta di un'interferenza vera e propria, cioè di un'emissione che non dovrebbe esserci (tipo armoniche o spurie), ma solo di saturazione, ovvero di una "carenza" dell'impianto ricevente rispetto ad uno scenario diverso da quello esistito fino a oggi.
Due amplificatori/centralini possono infatti comportarsi in maniera diversa, a seconda di come sono costruiti e di come è stato dimensionato l'impianto. Laddove c'è molta amplificazione è più probabile che un segnale di una certa intensità mandi in saturazione i circuiti, dove l'amplificazione è più moderata sarà meno probabile la saturazione.
Detta in parole più comprensibili per i non addetti, il "difetto" sta nell'impianto TV e non nella trasmissione LTE, anche se per esperienza so che è quasi impossibile spiegare la cosa ai non addetti, che tipicamente ragionano esattamente all'opposto: se fino a ieri il problema non c'era, allora il mio impianto va benissimo e nessuno lo tocca... "mettetevi a posto voi".
Fatta la doverosa premessa, mettere le mani su impianti altrui è un suicidio, perchè dopo, tutto quello che succederà verrà addebitato a chi aveva modificato lo status quo.
Inoltre, spiace dirlo ma è vero, tra le paranoie delle persone in buona fede ed i tentativi di quelle che non lo sono di ricavarne qualcosa, ogni volta che compare un'antenna a certuni smette di funzionare "il mondo", incluso lo sciacquone del cesso.
Personalmente resto dell'idea che valga la pena aspettare, perchè non è affatto detto che sarà così diffuso ritrovarsi con problemi, inoltre, se i problemi ci saranno, bisogna vedere come saranno risolti.
Il gestore che si è visto assegnate frequenze che cadono entro la vecchia banda UHF TV e fosse chiamato ad intervenire a sue spese farà sicuramente rimostranze di ordine legale e non gli sarà difficile dimostrare di essere stato penalizzato oltremodo rispetto ai competitors.
In sintesi, un bel pasticcio le cui soluzioni non saranno affatto semplici e dove ho la netta sensazione che a rimetterci saranno i cittadini più sfortunati, che dovranno intervenire a loro spese.
...a meno che, gli eventuali interventi non verranno rimborsati dallo Stato (es detrazioni), nel qual caso sono certo che il 101% degli impianti verrà aggiornato, a costi esorbitanti.
:doubt:

Quoto :)
 
agassi2006 ha scritto:
cmq io ho sentito e mi sa che da gennaio nn vedremo piu' la tv digitale parlo da quello che ho sentito dire, in poche parole disturbera la tv digitale e' questa la mia sensazione che ho avuto e tutto questo grazie al U.E. CHE IMPONNE LA TELEFONIa nella tv. e hanno sborsato un sacco di soldi. ERA MEGLIO STARE IN ANALOGICO per altri 30 anni, xche' il digitale entrano anche la telefonia. che skifo di paese che sta diventando. ma avete sentito la trasmissione, cosa dice.

Tranquillo ,non è proprio cosi ;)
 
gherardo ha scritto:
no; sul fatto che sia una porcheria,anche se legale, sono d'accordo..ma io vado oltre e sento odore di bruciato nel senso che questi personaggi che piano piano ci erodono la banda tv (free) sono i medesimi che un domani non tanto lontano ci rivenderanno i soliti programmi tv sulla banda larga (a pagamento) dopo aver reso la uhf tv praticamente inutilizzabile o quasi!!! qui e in altri stati l'hanno gia fatto da anni e anni in svariati modi. mi ricorda certi paesi dell' italia dove per vendere acqua a pagamento (cara) rendono apposta quella dei rubinetti imbevibile e puzzolente oltre ad andare in giro a bucare le tubature degli acquedotti.

Quoto, il vero problema è questo e quando la massa lo capirà sarà troppo tardi...
 
"Interferenze LTE: ‘Intervenire prima del disservizio, installando filtri di qualità’. Intervista a Luca Balestrieri, direttore Digitale Terrestre Rai

Per Balestrieri, ‘Occorre garantire che il nuovo entrante rimuova tutte le potenziali criticità. Rai ha chiesto che questo sia l’approccio’.....

..... stiamo lavorando tutti assieme, ministero e aziende, per capirlo. Il Centro Ricerche Rai ha elaborato una simulazione, che metterà a disposizione di tutti i soggetti interessati, che lascia intuire una dimensione assai preoccupante del fenomeno. Quando tutti gli operatori LTE avranno attivato la propria rete e il traffico comincerà a essere consistente, nel raggio di azione dell’impianto potranno – per esempio - esserci problemi addirittura per più della metà degli impianti centralizzati, che avranno bisogno di un filtro. Ripeto: sono simulazioni che Rai mette a disposizione per un ulteriore confronto tecnico, urgente e necessario..... "

http://www.key4biz.it/News/2012/11/...i_interferenze_banda_larga_mobile_214209.html
 
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