Un'accozzaglia di stupidate tecniche e di suggerimenti, anche in conflitto fra loro. Un po' come quando una persona senza preparazione tecnica pretende di parlare di argomenti che non conosce e su cui non ha competenza.
...ma certo, interveniamo in modo non mirato ed inutilmente su decine di milioni di impianti, generando problemi e complicazioni in una quantità di casi molto più alta rispetto ai casi che si vorrebbero prevenire, spendendo molto più di quanto potrebbe essere necessario rispetto alla situazione effettiva.
...i filtri diminuiscono la protezione dalle interferenze dovute a propagazione, come se l'attenuazione di passaggio valesse solo per il segnale utile e non per le interferenze.
etc etc
Mi auguro che sia colpa del giornalista... (ma intervistare un tecnico, mai?)
Ribadisco:
1) è follia, ignoranza o malafede, pensare di attivare da un giorno all'altro servizi con campi molto più elevati di quelli TV in una porzione di banda TV o comunque contigua. Variazioni di questo tipo vanno pensate molti anni prima della loro effettiva messa in servizio, così che ci sia tempo per immettere sul mercato prodotti adeguati e che il normale processo di manutenzione ed aggiornamento degli impianti TV renda intrinsecamente limitato l'impatto. Ad es. se prevedo che la banda TV terminerà sul CH60, prima di attivare servizi su frequenze che corrispondono agli ex CH 61-69 devo prevedere che per anni, ben prima che i servizi siano attivati, i prodotti in vendita per la ricezione TV (amplificatori e centralini) siano conformi ed adatti allo scenario futuro, emanando anche prescrizioni specifiche tecniche vincolanti, in termini di attenuazioni e figure di runore.
2) se vengono decise cose "folli", è ancora più folle pretendere di intervenire in maniera preventiva su milioni di impianti che non subiranno alcun problema. Al di la del fatto che certi interventi, praticamente inutili, potrebbero essere anche costosi e controproducenti, la spesa sarebbe incongrua. Dato uno scenario folle, in una situazione di crisi economica grave, costa enormemente meno verificare un eventuale problema ed intervenire ad hoc.
Francamente, non sarei d'accordo che lo Stato finanziasse gli interventi, men che meno quelli preventvi su tutto il parco impianti, quando si tagliano servizi ben più importanti di quello (es sanità).
E' pura utopia che il costo di un intervento di questo genere (generale) possa essere imputato ai gestori di telefonia mobile, per la semplce ragione che renderebbe antieconomico l'utilizzo di alcune bande LTE. In presenza di un simile vincolo, nessun gestore avrebbe mai partecipato all'asta e speso tanto, quindi significa che quel vincolo non esiste.
masterone ha scritto:
"Interferenze LTE: ‘Intervenire prima del disservizio, installando filtri di qualità’. Intervista a Luca Balestrieri, direttore Digitale Terrestre Rai