Coesistenza LTE (4G) e DTT (Problematiche varie)

@masterone: ormai é gia tardi, la "massa" piangera sul latte versato e potra solo ringraziare la cee, e tutti i politci che hanno portato le nazioni ad aderirvi. ps: qui hanno appena acceso ieri le prime celle:5eek: ma per ora fortunatamente non ancora nel mio paese. vi terro aggiornati! ps2: il filtro non andrebbe messo a casa nostra, bensi nel cervello di certa gente ma che sia ben "tarato"!
 
Non sarebbe cambiato assolutamente nulla. :evil5:
Il problema non sta nel tipo di emissione (DTT) ma nel fatto che i segnali LTE, sull'antenna televisiva e sull'ìingresso dei centralini/amplificatori/decoders possono risultare notevolmente più forti di quelli TV... ossia troppo alti.


agassi2006 ha scritto:
ERA MEGLIO STARE IN ANALOGICO per altri 30 anni, xche' il digitale entrano anche la telefonia.
 
Un'accozzaglia di stupidate tecniche e di suggerimenti, anche in conflitto fra loro. Un po' come quando una persona senza preparazione tecnica pretende di parlare di argomenti che non conosce e su cui non ha competenza.
...ma certo, interveniamo in modo non mirato ed inutilmente su decine di milioni di impianti, generando problemi e complicazioni in una quantità di casi molto più alta rispetto ai casi che si vorrebbero prevenire, spendendo molto più di quanto potrebbe essere necessario rispetto alla situazione effettiva.
...i filtri diminuiscono la protezione dalle interferenze dovute a propagazione, come se l'attenuazione di passaggio valesse solo per il segnale utile e non per le interferenze.
etc etc
Mi auguro che sia colpa del giornalista... (ma intervistare un tecnico, mai?)

Ribadisco:

1) è follia, ignoranza o malafede, pensare di attivare da un giorno all'altro servizi con campi molto più elevati di quelli TV in una porzione di banda TV o comunque contigua. Variazioni di questo tipo vanno pensate molti anni prima della loro effettiva messa in servizio, così che ci sia tempo per immettere sul mercato prodotti adeguati e che il normale processo di manutenzione ed aggiornamento degli impianti TV renda intrinsecamente limitato l'impatto. Ad es. se prevedo che la banda TV terminerà sul CH60, prima di attivare servizi su frequenze che corrispondono agli ex CH 61-69 devo prevedere che per anni, ben prima che i servizi siano attivati, i prodotti in vendita per la ricezione TV (amplificatori e centralini) siano conformi ed adatti allo scenario futuro, emanando anche prescrizioni specifiche tecniche vincolanti, in termini di attenuazioni e figure di runore.

2) se vengono decise cose "folli", è ancora più folle pretendere di intervenire in maniera preventiva su milioni di impianti che non subiranno alcun problema. Al di la del fatto che certi interventi, praticamente inutili, potrebbero essere anche costosi e controproducenti, la spesa sarebbe incongrua. Dato uno scenario folle, in una situazione di crisi economica grave, costa enormemente meno verificare un eventuale problema ed intervenire ad hoc.

Francamente, non sarei d'accordo che lo Stato finanziasse gli interventi, men che meno quelli preventvi su tutto il parco impianti, quando si tagliano servizi ben più importanti di quello (es sanità).
E' pura utopia che il costo di un intervento di questo genere (generale) possa essere imputato ai gestori di telefonia mobile, per la semplce ragione che renderebbe antieconomico l'utilizzo di alcune bande LTE. In presenza di un simile vincolo, nessun gestore avrebbe mai partecipato all'asta e speso tanto, quindi significa che quel vincolo non esiste.

masterone ha scritto:
"Interferenze LTE: ‘Intervenire prima del disservizio, installando filtri di qualità’. Intervista a Luca Balestrieri, direttore Digitale Terrestre Rai
 
Tuner ha scritto:
Nell'ipotesi che tu abbia un impianto inadeguato, ad es non filtrato per LTE, per una carenza che tecnicamente è del tuo apparecchio (visto che installando un altro centralino od un appositi filtro tutto funzionerebbe), non puoi affatto pretendere di limitare il diritto di altri ad esercitare la propria libertà (specie se si tratta di una concessione governativa) e nemmeno che sia questi a sobbarcarsi le spese di adeguamento. (salvo che ciò non sia espressamente sottoscritto)
Mi spiace sottolinearlo, ma stai sostenendo la solita tesi semplicistica e con una forzatura interpretativa del CC, per la quale il 99% della cause condominiali, in cui i condomini ragionano in base allo status quo (prima funzionava) e per maggioranze (noi siamo di più), finiscono essere soccombenti, una volta in giudizio, rispetto al diritto dell'uno.

Non è tanto semplicistica la tesi.

La tua posizione reggerebbe se le frequenze cedute alle TelCo fossero state di nessuno e il mio impianto, per sua carenza intrinseca, le avesse comunque ricevute.

Invece le frequenze in questione erano assegnate alla trasmissione TV, l'impianto adeguato alla loro ricezione e successivamente il cambio di destinazione potrebbe creare problemi.

Più indietro si diceva che in altri paesi hanno previsto sovvenzioni ad hoc e che lo stesso governo qui da noi vorrebbe porre un onere di adeguamento sulle TelCo, quindi si sa benissimo chi ci guadagna e chi ci perde in questa situazione.
 
Ultima modifica:
agassi2006 ha scritto:
cmq io ho sentito e mi sa che da gennaio nn vedremo piu' la tv digitale parlo da quello che ho sentito dire, in poche parole disturbera la tv digitale e' questa la mia sensazione che ho avuto e tutto questo grazie al U.E. CHE IMPONNE LA TELEFONIa nella tv. e hanno sborsato un sacco di soldi. ERA MEGLIO STARE IN ANALOGICO per altri 30 anni, xche' il digitale entrano anche la telefonia. che skifo di paese che sta diventando. ma avete sentito la trasmissione, cosa dice.

Questo non los, io guardo nell'immediato e per quel che mi riguarda, mi sa già di fregatura ora, indipendentemente dall'utilità dell'LTE.
 
Il tuo impianto può riceverle, perchè cadono nella banda TV, però può non subire alcun danno da ciò, se i circuiti hanno la dinamica sufficiente.
Ergo, dato che dispositivi uguali dal punto di vista funzionale, ma diversi per caratteristiche elettriche, potrebberto subire o non subire il problema, non si può generalizzare il principio ed addebitando in toto alla causa esterna, ma bisogna entrare nel merito della situazione specifica.
Comunque attenzione, perchè i problemi potrebbero nascere anche da trasmissioni che sono al di fuori della banda TV UHF.
 
Tuner ha scritto:
Il tuo impianto può riceverle, perchè cadono nella banda TV, però può non subire alcun danno da ciò, se i circuiti hanno la dinamica sufficiente.
Ergo, dato che dispositivi uguali dal punto di vista funzionale, ma diversi per caratteristiche elettriche, potrebberto subire o non subire il problema, non si può generalizzare il principio ed addebitando in toto alla causa esterna, ma bisogna entrare nel merito della situazione specifica.
Comunque attenzione, perchè i problemi potrebbero nascere anche da trasmissioni che sono al di fuori della banda TV UHF.

Questo già lo scrivevo nei giorni scorsi, serve una legge quadro che preveda la fattispecie e un regolamento attuativo che la specifichi con i rilevamenti sul campo.

Ma se non c'è nemmeno la legge quadro, hai voglia a reclamare, i costi saranno sempre e comunque a carico dell'utente, in qualsiasi caso. :sad:
 
Tuner ha scritto:
(ma intervistare un tecnico, mai?)

Ribadisco:

1) è follia, ignoranza o malafede, pensare di attivare da un giorno all'altro servizi con campi molto più elevati di quelli TV in una porzione di banda TV o comunque contigua. Variazioni di questo tipo vanno pensate molti anni prima della loro effettiva messa in servizio, così che ci sia tempo per immettere sul mercato prodotti adeguati e che il normale processo di manutenzione ed aggiornamento degli impianti TV renda intrinsecamente limitato l'impatto. Ad es. se prevedo che la banda TV terminerà sul CH60, prima di attivare servizi su frequenze che corrispondono agli ex CH 61-69 devo prevedere che per anni, ben prima che i servizi siano attivati, i prodotti in vendita per la ricezione TV (amplificatori e centralini) siano conformi ed adatti allo scenario futuro, emanando anche prescrizioni specifiche tecniche vincolanti, in termini di attenuazioni e figure di runore.
parole sante!
 
Su una cosa siamo tutti d'accordo: se l'impianto è accecato da segnali così forti, siano 700, 700mila o 7 milioni di casi, bisognerà spenderci dei soldi.

Tre possibilità:
1) o paga l'utente
2) o paga lo Stato
3) o paga l'operatore interferente

L'unica risposta equa è la terza: chi rompe paga e i cocci sono suoi.
E da quello che ho capito leggendo i vari link, sono ormai d'accordo anche gli operatori, che devono solo decidere come spartirsi i costi (visto che Wind ha pagato meno, potrebbe dover contribuire più degli altri).

Poi, l'intervento preventivo non mi sembra affatto una cattiva idea: conoscendo in anticipo dove verranno installate le antenne LTE, non dev'essere così difficile individuare almeno i casi molto critici, evitando di dare un disservizio all'utente (a parte i 4 gatti di questo forum, la maggior parte delle persone non capirà nemmeno perché non vede più la TV)
 
Prova a calcolare materiale e manodopera per un singolo intervento semplice sull'impianto d'antenna (e non tutti saranno semplici), poi moltiplicalo per gli impianti esistenti (non so se 700.000 sia un numero sensato), poi domandati se un operatore di telefonia mobile avrebbe partecipato alla gara a fronte di un impegno simile.

Anche se per assurdo fosse così, dubito che un operatore di telefonia mobile sia anche disposto a rimborsare fatture di importi variabili emesse da perfetti sconosciuti, specialmente in un paese come l'Italia dove certuni giocano a gonfiare ed altri s'inventano cose inesistenti.

Al limite sarebbe verosimile un contributo fisso a fronte di interventi eseguiti da operatori autorizzati dai gestori che abbiano sottoscritto accordi, nel qual caso, non so se il contributo potrebbe coprire integralmente il costo degli interventi e quanti mesi servirebbero per sistemare tutto il parco antenne colpito.
:evil5:
 
Tuner ha scritto:
Al limite sarebbe verosimile un contributo fisso a fronte di interventi eseguiti da operatori autorizzati dai gestori che abbiano sottoscritto accordi, nel qual caso, non so se il contributo potrebbe coprire integralmente il costo degli interventi
Sì, mi sembra una soluzione sensata: sono coperti i costi "standard" dell'intervento, non eventuali altre migliorie all'impianto che possono essere fatte nell'occasione
e quanti mesi servirebbero per sistemare tutto il parco antenne colpito.
:evil5:
Gli interventi vanno di pari passo con l'installazione delle reti LTE: come minimo un paio d'anni
 
Tuner ha scritto:
Al limite sarebbe verosimile un contributo fisso a fronte di interventi eseguiti da operatori autorizzati dai gestori che abbiano sottoscritto accordi, nel qual caso, non so se il contributo potrebbe coprire integralmente il costo degli interventi e quanti mesi servirebbero per sistemare tutto il parco antenne colpito.
:evil5:

L'ultima tua osservazione mi sembra ragionevole. In ogni caso a mio avviso per questi casi sarebbe necessario un costo "calmierato" e concordato tra operatori ed antennisti in funzione della tipologia di intervento da fare. Se l'intervento si limita all'inserzione di un filtro (pagato dall'operatore) suppongo che il costo della manodopera dipenda poi dalle complessità dell'intervento stesso; penso che installare un filtro a casa o in sottotetto sia operazione più semplice rispetto all'installare lo stesso filtro su un antenna posta in un tetto spiovente. Questo nei casi in cui non è richiesto nient'altro se non l'inserzione del filtro.

Non sono esperto di costi di intervento, ma secondo voi di che cifre si parlerebbe per interventi di questo tipo?
 
Piccola nota a margine, sugli impianti veramente "buoni", a filtri attivi, visto che presumibilmente non ci sono stati messi filtri sintonizzati sopra il 60, dato che in linea di massima non c'è niente di buono (o anche se ci sono in un attimo si staccano), non c'è da fare proprio un bel nulla, anche questa in fondo è nemesi per impianti a larga banda, magari arrangiati alla meglio...

Oltre a questo, ci sono impianti talmente schifosi, dove le eventuali interferenze entreranno da tutte le parti, quelli sarebbero da rifare di sana pianta...e chi paga?
Oltre ancora, visto che siamo in Italia, ci saranno impianti che già non funzionano che saranno spacciati per interferiti in attesa di essere miracolati dai fondi pubblici o privati.
 
Avevo già contemplato la possibilità che qualcuno ci marcerà, magari anche con la compiacenza dell'antennista.
Non vorrei poi essere nei panni dell'antennista che monta il filtro su un impianto mediocre e che poi si ritroverà i condomini a protestare, perchè prima "vedevano tutto benissimo".
Francamente, ho la sgradevole sensazione che in termini economici ci converrebbe pagare da soli gli interventi di adeguamento, perchè se lo farà qualcun altro, il rischio che il conto finale sia lievitato e ci ricada sulle spalle sotto altra forma è tutt'altro che scongiurato.
In altre parole, preferisco spendere di tasca mia per il filtro LTE (qualora ve ne sia il bisogno) piuttosto che dover poi pagare un mega ticket per qualche esame diagnostico.
:icon_rolleyes:
 
Tuner ha scritto:
Nell'ipotesi che tu abbia un impianto inadeguato, ad es non filtrato per LTE,

E no .. io avrei qualche dubbio. Se un utente con un'antenna non amplficata subisce battimenti dalla banda vicina perchè incompatibile tecnicamente o perchè ha lapostazione lte proprio di fronte e non può + ricevere con un apparecchio omologato, ha ancora assolutamente ragione e deve essere chi trasmette ad elimare tali disturbi. Un filtro tagliabanda, a parte che per ora non esiste, non è detto basti in certi casi operchè con le intensità previste è possibile che il disturbo entri da cavi o negli apparecchi stessi saltando i filtri.

Questa cosa già accade sulle discese sat con gli LTE a 1800 MHz !

Da brividi.. ne vedremo delle belle, oltre alle spese conseguenti.
 
Tuner ha scritto:
Al limite sarebbe verosimile un contributo fisso a fronte di interventi eseguiti da operatori autorizzati dai gestori che abbiano sottoscritto accordi, nel qual caso, non so se il contributo potrebbe coprire integralmente il costo degli interventi e quanti mesi servirebbero per sistemare tutto il parco antenne colpito.
:evil5:

Però dovrebbe essere un rapporto tra utente e TelCo, perché altrimenti si finirebbe ancora nell'"aiuto di stato" non legittimo nell'UE, come era già accaduto per i primi incentivi ai decoder TV.

areggio ha scritto:
Piccola nota a margine, sugli impianti veramente "buoni", a filtri attivi, visto che presumibilmente non ci sono stati messi filtri sintonizzati sopra il 60, dato che in linea di massima non c'è niente di buono (o anche se ci sono in un attimo si staccano)

Non so se si vada OT oppure no, nel caso si potrebbe spostare in sezione tecnica, ma nel mio condominio hanno messo filtri attivi nuovi proprio sopra il 60 e se si dovesse intervenire sarebbe il 4° intervento in due anni con cifre che si aggirerebbe in totale intorno ai 4000 euro.

Quale consiglio dareste in questo caso? Cioè, che tipo di intervento si dovrebbe proporre inc aso di problemi? E, soprattutto, come fare a individuare se eventuali problemi dipendono proprio dall'LTE?
 
Non so più come scriverlo.... :icon_rolleyes:
Un'emissione a norma non è classificabile come un disturbo. (se effettuo una misura strumentale e "vedo" solo il segnale TV, disturbi non ce ne sono)
...potrebbe avere quanche problema Wind, nel caso in cui il "piede di rumore" generato dall'emissione sulla frequenza LTE più bassa, risultasse comparabile con il segnale TV. (molto improbabile, a meno di avere antenna LTE e TV a brevissima distanza)

L'eventuale impossibilità di ricevere, nel caso in cui non si rilevino disturbi strumentalmente sulla frequenza TV, dipende soltanto dalle insufficienti caratteristiche di dinamica e/o selettività e/o schermatura dell'apparecchio ricevente o dall'impianto a cui è collegato.
Non è una soluzione accettabile che si tutelino i diritti dell'uno a scapito dell'altro, a meno che ci si trovi in una situazione di obiettiva impossibilità a farlo, nel qual caso si vedrà quale dei diritti ha prevalenza.
Qui si può tranquillamente intevenire, perchè entrambi i soggetti possano avvalersi del loro diritto e la cosa è possibile solo agendo sull'impianto/apparecchio di ricezione.

spinner ha scritto:
e deve essere chi trasmette ad elimare tali disturbi.
 
Ultima modifica:
L_Rogue ha scritto:
hanno messo filtri attivi nuovi proprio sopra il 60 e se si dovesse intervenire sarebbe il 4° intervento in due anni con cifre che si aggirerebbe in totale intorno ai 4000 euro.

Quale consiglio dareste in questo caso? Cioè, che tipo di intervento si dovrebbe proporre inc aso di problemi? E, soprattutto, come fare a individuare se eventuali problemi dipendono proprio dall'LTE?
Come dicevo prima l'intervento richiede pochi istanti, con lo spegnimento e/o rimozione dei filtri incriminati, oltretutto inutili nel momento dello spegnimento dei canali relativi.
Se c'è un buon rapporto con l'antennista e vi ha appena fatto il lavoro potrebbe anche venire gratis...ma si sa, io ragiono all'antica...
Economia però vorrebbe, sempre nel senso antico, di non buttar via niente, di far ritarare i filtri superflui per aggiungere qualcos'altro, ma questo comporta qualche costo, ma è giusto, perchè è comunque un lavoro facoltativo ed aggiuntivo, in quanto raramente i canali oltre il 60 verranno spostati da qualche parte, ma spariranno e stop.
 
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