liebherr ha scritto:
Non è così

allora per le tv nazionali se ben ricordo si arrivò alla conclusione che ne potevano esistere solo 12 e quindi sono state rilasciate le relative concessioni
Quelle erano appunto concessioni all'uso di frequenze tv per rete tv nazionale analogica
Liebherr Lo so che è ingiusto, ma L'ASSEGNAZIONE delle frequenze alle CONCESSIONARIE NON è mai stata fatta...nè da un governo nè dall'altro...ci fu anche un baratto in proposito...ma non entriamo in politica...
All'epoca:
CONCESSIONI e AUTORIZZAZIONI NAZIONALI:
1-RAI1
2-RAI2
3-RAI3
4-CAN5
5-ITA1
6-TMC (ora LA7)
7-VM-TMC2 (ora MTV ITALIA)
8-ELEFANTE (ora Mux TIMB-B)
9-EUROPA7 unica NON avente canali in ambito nazionale all'epoca!!! quindi reale sorpresa per tutti
10-RETEA (ora ALL MUSIC) l'ottenne in un secondo tempo mi sembra
11-RETEMIA (ora Mux MEDIASET2) idem se ricordo bene
12-RETECAPRI non ricordo se l'ottenne
13-RETE4 rimasta autorizzazione temporanea
14-PRIMATV (TELE+1) solo per paytv
15-EUROPATV (TELE+2) solo per paytv
Analogamente ogni REGIONE aveva Emittenti Concessionarie (6) e Autorizzate (una valanga!)
IDEM x le PROVINCIE
Poi c'è chi cominiciò a trasmettere in ambito NAZIONALE sommando le varie concessioni locali (vedi LA3, Canale ITALIA, RTPACE, TELECAMPIONE)
Vedi dunque che il numero di 12 previsto dai tecnici NON FU RECEPITO dai POLITICI che volevano infilare di tutto (IDEM per le 6 REGIONALI)
Quindi il piano NON FU MAI ATTUATO!!! E il probelma non era solo trovare frequenze a Europa7 che copriva solo Toscana e Lazioma soprattutto a quelle decine e decine di locali autorizzate a capocchia! Che giuridicamente HANNO LO STESSO PESO DI EUROPA7
PS il numero di 12+6 era dato dal fatto che per aver una copertura decente analogica servivano almeno 3 frequenze per emittente in modo evitare iol ri-uso della stessa frequenza sui siti contigui....(18x3=54 canali che è la banda a disposizione)
Ribadisco CHE NON DICO che CIO' fosse GIUSTO, ANZI... ma così è andata e spero che sia stato utile per chi non ha visssuto quei tempi sapere come è andata non solo dai racconti di Dario Fo e Beppe Grillo