In Rilievo Cosa avete visto? Consigli e Opinioni sui film di Sky

Avengers: Age of Ultron
Devo dire che mi è piaciuto più del primo.
Sarà che quando vidi il primo non conoscevo ancora bene il mondo Marvel, ma ho trovato questo secondo più godibile.
Però la trama ha alcuni buchi e poteva essere gestita meglio.
Voto: 7

Insurgent
Il primo era decisamente fatto meglio.
Questo secondo capitolo è molto confusionario (se non avessi letto il libro, non avrei capito nulla).
Si vede che ci tenevano solo a fare vedere l'azione e poco altro.
Voto: 5.5

La risposta è nelle stelle.
Me ne avevano parlato bene e la storia non era male ma ho trovato il tutto troppo banale e melenso.
Certo, sapevo a cosa andavo incontro guardandolo ma forse il mio animo romantico si è andato a far benedire ultimamente.:D
Voto: 6
 
si ma poi ti rispondono di rilassarti o che hai le mestruazioni, quindi un consiglio cerca di contenerti :D


Tu ed andry attualmente siete i migliori.....non cambiate mai.....
Che vi devo dire, io mi diverto un mondo quando provocate le reazioni😆😊😄
Spero che tutti capiscono il senso del mio intervento ehhhhh......😇😇😇
 
ma che macchina da guerra, cerco di animare un po' le sezioni cinema se no sai che mortorio;)...
E fai bene leggo sempre volentieri le tue dettagliatissime recensioni, cmq di pixels io salvo qbert.. Troppo dolce! E gli appioppo un bel 5+ di stima x un 45 enne... che ha passato un bel pò di tempo in sala giochi.
 
Exodus - Dei e re

Sinceramente st'esodo mi ha rotto un po' le scatole e tutti questi film con storie della bibba penso ci abbiano stancato un po' a tutti. Non avevo infatti chissà quale voglia di vedere due ore e mezza di una trama già conosciuta, ma davanti a Ridley Scott una occhiata bisogna darla. Mi unisco anche io all'urlo della massa quindi, che ha elogiato, impossibile non farlo, la messa in scena e la tecnica di questa pellicola, e ne ha invece riconosciuto l'inutilità e la poca riuscita nel complesso di questo "epico" blockbuster.

La storia sempre quella è, con inserimenti di sottotrame e personaggi che non so quanto siano inventati o reinterpretati, ma che non aggiungono molto alla solita vicenda del solito Mosè, che, ALLERTA SPOILER!, dopo le famose piaghe sfugge insieme al suo popolo dall'Egitto dove erano sotto schiavitu del perfido re-dio Ramses (suo fratellastro) e riuscirà a raggiungere la terra natale degli ebrei dopo il passaggio del Mar Rosso. Poco c'è di buono dal punto di vista della trama e delle emozioni. La mia parte positiva si aspettava almeno di sentire l'epicità del racconto e di emozionarmi se possibile, ma mi è sembrato un film veramente freddissimo, che non mi ha trasmesso niente, la solita storia raccontata e girata perfettamente, ma senza il minimo cuore da parte di Scott Non ci mette niente di suo (se non le straordinarie inquadrature e la messa in scena) e i personaggi risultano sempre quelli, che vorrebbe rendere più introspettivi e complicati del solito, ma che rimangono statici nel fare e nel comportarsi come noi ci aspettiamo fin dall'inizio. Non che Bale o Edgerton recitino male, ma come detto, in questo film fanno tutti il loro compitino senza voler raccontare niente di più che il solito noiosissimo esodo. Le scene prese singolarmente sono anche ben montate e girate, ma nel complesso non mi è sembrato un montaggio, passando di sequenza in sequenza, molto interessante; insomma è facile annoiarsi, o perdere interesse e Scott non è riuscito a farmi interessare troppo per tutte le lunghissime due ore e venti di film. Anche le famosi dieci piaghe sono montate così una di fila all'altra, in quindici minuti si esauriscono, mischiate fra di loro: mi sarei aspettato più cura dei particolari da un regista come questo, nel creare una certa tensione, che anche oggi potremo provare nel vedere davanti una storia cosi' lontana ormai dai nostri tempi.

Il fatto di essere un blockbuster, e quindi che la Fox voleva farci molti soldini, ha sicuramente impedito al regista di mostrarci più brutalità, più depravazione, più miseria in un ambiente come quello della schiavitù; non ci accorgiamo nemmeno che questi ebrei sono schiavi, se devo provare empatia per questo popolo mi sarei aspettato una rappresentazione molto ma molto più cruda della loro esistenza sotto il faraone. Invece quasi nulla, la trama procede indifferente nei riguardi dello spettatore, tra bellissime scenografie e inquadrature (il mare insanguinato, l'invasione delle cavallette) ma senza lasciarci col pensiero "Ne è valsa la pena di vederlo".

Voto: 5.5
 
Tomorrowland - Il mondo di domani

Tra alcune idee innovative e scopiazzature qua e là di altre saghe viene fuori, sempre dal portafoglio della solita Disney, una riuscita avventura-scifi per famiglie. Non a caso a dirigerla c'è Brad Bird (gia regista di due dei capolavori Pixar) e a scriverla c'è lo stesso Bird con Lindelof, che ha alle spalle sceneggiature come quella di Lost o The Leftovers. Fin dalla prima inquadratura capiamo che non si prende troppo sul serio, ne aspira a chissà cosa che non sia il semplice intrattenimento intelligente. Nella prima scena infatti vediamo i due protagonisti, un Clooney stranamente in parte in vesti del classico eroe simpaticone alla Han Solo o Indiana Jones e Britt Robertson anche lei bella, simpatica e perfettamente in parte, che bisticciano tra di loro mentre ci raccontano quello che successe in passato riguardo il fatidico mondo, parallelo alla terra, Tomorrowland. E dopo una breve introduzione riguardo il passato di Frank, il personaggio di Clooney, la storia ci viene invece raccontata dal punto di vista della ragazza che, come Frank, rappresenta la classica sognatrice, mai arrendevole davanti alle ingiustizie che la circondano e soprattutto con una grande inventiva ed espertissima in ambito tecnologico. Da qui poi attraverso questa monetina, si "imbarcherà" in questa avventura, che è una delle più classiche del genere, affiancata da Frank e dal robot interpretato dalla bellissima, bravissima e promettentissima Raffey Cassidy.

Detto questo sembrerebbe la classica avventura per famiglie come ne sono uscite a bizzeffe negli ultimi anni, pero' ha dei punti di forza molto importanti. Quali sono? Sicuramente che, a differenza di molte altre, è scritta veramente bene, eccetto alcune esagerazioni nel finale che fanno perdere quell'eccellenza sperata nella prima oretta di film. La storia fin dall'inizio risulta credibile, con personaggi ben scritti, appassionante e interessante. Un altro punto di forza è sicuramente il rapporto dei nostri tre eroi. Non è facile trovare un gruppo cosi' diversificato ma ben affiatato: la ragazza adolescente curiosa e coraggiosa, un inventore esiliato di oltre 50 anni e una ragazzina robot di cui lo stesso Frank era innamorato da bambino. Sinceramente mai avevo visto un rapporto di amore cosi' forte, simpatico e ben scritto tra un adulto e una ragazzina. Altra cosa da sottolineare della scrittura è sicuramente l'alone di mistero che rimane fino al finale praticamente, visto che noi vediamo tutto con gli occhi di Casey, la ragazza, e quindi come lei per scoprire veramente cosa sta succedendo dovremo arrivare alla fine, e questo mantiene l'interesse dello spettatore sempre molto alto.

Inoltre senza prendersi molto sul serio cerca anche di mandare un messaggio molto chiaro, ma senza essere troppo pretenzioso o fastidioso. Il finale mi è molto piaciuto, esplicativo al massimo di quello che vuole trasmette riguardo il futuro e le persone che porteranno a costruirlo. Una discretamente divertente avventura che vuole essere, in modo leggero, anche una perfetta allegoria della realtà. Se non ci fossero state troppe esagerazioni soprattutto sul finale (il pezzo della torre eiffel, o troppi ragionamenti astrusi riguardo monitor, proiezioni e quant'altro) sarebbe anche stata più che discreta.

Voto: 7-
 
Sweetwater

Bah... non saprei proprio come definirla quest'opera di Logan e Noah Miller. Sembra il classico film da festival indipendenti che sa di esserlo e sguazza ampiamente nel concetto di cinema indipendente senza accorgersi che sta prendendo strade senza un minimo senso logico. Questo perchè è molto più concentrato a realizzare una perfetta fotografia, o una innovativa inquadratura o carrellata, che si scorda completamente dei personaggi e della storia, non riuscendo per questo a creare ne tensione, ne interesse, ne logica in quello che sta girando.

Come avrete capito parliamo di una sceneggiatura tanto stupida, tanto superficiale che siamo a livelli di scrittura veramente bassissimi. Il filmetto vorrebbe essere un sofisticato, anche crudo e violento, thriller ambientato nel Far West, per questo con scontati riferimenti western, cercando di inglobare anche un po' dello stile tarantiniano se possibile ma, come tutti quelli che lo scopiazzano un po', fallisce completamente dal punto di vista della vicenda raccontata. La storia di questi due, marito e moglie, che si ritrovano ad un certo punto tra i piedi il personaggio interpretato da Jason Isaacs, un finto fanatico religioso, è veramente di un'idiozia con pochi precedenti; ma non per la concezione, ci puo' anche stare, ma per come è raccontata, per quello che fanno e soprattutto dicono i nostri personaggi.

Il personaggio più inconcepibile è proprio quello di Isaacs, che se possibile in questo film fa più inconsapevolmente ridere che quando, con lo stesso taglio di capelli ma biondo, interpretava Malfoy in Harry Potter. Un personaggio scritto malissimo. Si tratta del classico, come detto, fanatico ultrareligioso che è convinto di fare tutto sotto l'ombra del Signore, ma che intanto va a letto con le mogli degli altri, uccide qualsiasi persona che gli si presenti davanti senza problemi e per motivi assurdi ecc... Ma il problema non è questo se fosse un uomo ipocrita potrei capirlo. Il problema è che ci vorrebbero far rendere credibile un uomo così spietato e sanguinario, che predica il contrario al prossimo, ma che poi vediamo girare con la bibbia in mano per la casa a chiedere aiuto al signore, come un pazzo invasato. Personaggio scritto veramente con il buco del sedere, sembra che gli servisse un villain e l'hanno messo li, crudele e spietato, senza una buona ragione.

Scritto ancora più male, se possibile, è il personaggio di un Ed Harris che probabilmente fin dal primo giorno di riprese era sotto qualche fungo allucinogeno. Sembra un po' il classico Waltz di Tarantino, lo sceriffo buono ma un po' su di giri. Qui pero' è troppo esagerato e scritto male, lo vediamo fare piroette per tutto il film come un ubriaco qualunque, ma poi riesce a trasportare due uomini morti dalla tomba fino alla casa di uno in piena notte e metterli seduti su delle sedie senza farsi sentire, ma vabbè la credibilità a quel punto è gia un po' persa.

La pellicola va avanti cosi' con poca credibilità oramai, e diventando un revenge movie dove la mogliettina, vestita e truccata di tutto punto, va in giro ed uccide praticamente tutti senza problemi, e evitando i proiettili probabilmente grazie a qualche superpotere che non ci è stato detto. Insomma un opera che vorrebbe essere seriosa ma anche con tratti ironici simil-tarantiniani, ma il problema maggiore è che non è ironico come i film di Tarantino, ma fa proprio ridere per la ridicolezza di tutta la storia e delle battute.

Ve lo consiglierei solo per tre motivi: se volete vedere una bella fotografia di scenografie stile western, se volete farvi qualche risata sul prete finto ipocrita e se volete vedere le tette della Jones, ma per quello basta internet immagino.

Voto: 4
 
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Jackie Brown
Voto: 7


Il Film non è male , ma dopo le sensazioni e gli osanna per "Le Iene" e "Pulp Fiction" , si può comprendere come la terza opera di Tarantino abbia deluso tutti , addetti ai lavori e non. Questo non ha il medesimo ritmo , le scene sconvolgenti , la violenza gratuita e le situazioni al limite dei primi due. Nessuno si aspettava un lungometraggio di Quentin così "normalizzato". La soluzione finale del film è quantomeno grottesca , con il criminale protagonista(Samuel L. Jackson) che abbocca ad una trappola evidente come un dilettante della prima ora. Quasi patetico Robert De Niro nella parte di un debosciato e psicolabile rapinatore fallito , amico del protagonista. Brava l'attrice che interpreta Jackie
 
Ultima modifica:
Volevo fare una segnalazione....
Per tutti i giovani cinefili che vogliono aumentare il loro bagaglio cinematografico..
Martedì 3 maggio alle 21 su Cinema Classic IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA un film del 1972 di Louis Bunuel.....
Voto 10 e lode......
 
Volevo fare una segnalazione....
Per tutti i giovani cinefili che vogliono aumentare il loro bagaglio cinematografico..
Martedì 3 maggio alle 21 su Cinema Classic IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA un film del 1972 di Louis Bunuel.....
Voto 10 e lode......
Un film surreale, irriverente, geniale, lo spettatore del quale non può mancare accostamenti all'Almodovar che verrà (con tutti i distinguo del caso).
Ricordo che lo vidi per la prima volta in quarta elementare, nel 1977 (non esistevano bollini, Moige e compagnia bella). Sulla seconda rete, di sabato, in seconda serata, trasmettevano film un pò più di nicchia (diciamo così ). Ovviamente rimasi colpito dalla scena storica della cena . Per lo stesso ciclo vidi anche Il fantasma della libertà e Quell'oscuro oggetto del desiderio. Questi film hanno lanciato la nostra Milena Vokotich. Uno più bello dell'altro.
 
Un film surreale, irriverente, geniale, lo spettatore del quale non può mancare accostamenti all'Almodovar che verrà (con tutti i distinguo del caso).
Ricordo che lo vidi per la prima volta in quarta elementare, nel 1977 (non esistevano bollini, Moige e compagnia bella). Sulla seconda rete, di sabato, in seconda serata, trasmettevano film un pò più di nicchia (diciamo così ). Ovviamente rimasi colpito dalla scena storica della cena . Per lo stesso ciclo vidi anche Il fantasma della libertà e Quell'oscuro oggetto del desiderio. Questi film hanno lanciato la nostra Milena Vokotich. Uno più bello dell'altro.



Speravo che qualche altro estimatore approfondisse..... La scrittura non è il mio forte......grazie paolo68
 
Eh sì bunuel, così come hitchcock, hawks, Chaplin, keaton, truffaut, hill, kubrick, ozu... È tra quei registi di cui bisognerebbe sapere la filmografia a memoria prima di poter dare un qualsiasi giudizio su qualsiasi altra pellicola... Purtroppo la mia tenera età (cinematografica) e lo scarso tempo mi hanno ancora impedito di recuperare tutte queste filmografie...
 
Eh sì bunuel, così come hitchcock, hawks, Chaplin, keaton, truffaut, hill, kubrick, ozu... È tra quei registi di cui bisognerebbe sapere la filmografia a memoria prima di poter dare un qualsiasi giudizio su qualsiasi altra pellicola... Purtroppo la mia tenera età (cinematografica) e lo scarso tempo mi hanno ancora impedito di recuperare tutte queste filmografie...
Andry, la componente anagrafica, come dici te, conta moltissimo, e direi che conta anche in correlazione dello stato dell'arte (e dalla tecnologia) in un certo momento storico. Quando ero piccolo, c'erano solo la prima e la seconda rete Rai (la terza rete è arrivata nel 1979 con una missione regionalista). O vedevi quello, o non vedevi nulla. E quindi mi approcciavo (obbligatoriamente) a Truffaut, Hawke, Pasolini, Risi, Fellini, Chaplin e, appunto, Bunuel. Male non mi ha fatto
 
Anch'io sono cresciuto a pane e cineclub prima...e vhs poi.....
Prima o poi vorrei anche un Ophuls d'annata su classic......
Ma per ora godiamoci Bunuel...
P.s. Il vero must sarebbe l'angelo sterminatore
 
Ma viva la Rai di una volta! Cioè sono contento di essere nato nell'era di internet, dello streaming dei bluray dei mille canali servizi pay, infinity netflix ecc... Però alla fine con tutta sta roba, anche Le serie ormai sono al livello del cinema, il tutto risulta un po dispersivo e ci si perdono tutti quei capolavori che una volta eri costretto, diciamo, a vedere perché se non vedevi quelli vedevi poco altro... Ma insomma ho ancora tempo per recuperare, almeno spero ;)...
 
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