Cosa cambia con le liberalizzazioni

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
E non ho detto niente sulle nuove tasse sulla compravendita di immobili adibiti all'uso abitativo...
E vogliamo parlare dell'aumento dell'IVA per le consumazioni in discoteca (visto che è anche la cosa di questa manovra che mi tocca più da vicino)?

C'è del marcio in questo decreto (insieme a qualcosa di positivo), caro Roddy, E LO SAI BENE! Santificare la manovra non servirà a non far accorgere agli Italiani della mano che gli prende gli spicci dalle tasche...
 
Intanto sarebbe bene non confondere l’evasione fiscale con l’elusione fiscale, cose fra loro abbastanza diverse. Anche se il risultato finale è quello di non pagare le tasse, con l’elusione (che spesso è parziale) almeno dal punto di vista formale, non si commette alcun reato. E’ però un fatto assodato che la maggior parte dei provvedimenti anti elusione spinga i più spregiudicati “elusori” all’evasione.
Non entro nel merito del provvedimento che mi riservo di giudicare fra qualche tempo, dati alla mano.
Senza voler giustificare in alcun modo chi non paga le tasse, anziché introdurre il "grande fratello" per tentare di andare a prelevare tutte le imposte da chi lavora (per conto proprio e non grava sulla collettività, ed anche dalle tasche dei lavoratori dipendenti) sarebbe stato meglio, ovvero molto più proficuo, iniziare tagliando privilegi e regalie a interi settori, imprese industriali e pletore di persone, che gravano a peso morto sul bilancio statale da decenni. Si tratta delle imprese degli… “amici”, delle banche "amiche" e dei voti garantiti da parte di masse enormi di (pseudo) lavoratori, fra i quali una buona parte sono a libro paga della pubblica amministrazione.
A seconda del colore del governo cambiano (in parte) gli “amici, ma gli altri “cancri” non si toccano mai, si tratti di un governo di destra o di sinistra, è la stessa cosa. Nel passato governo due partiti fecero le “barricate” per non perdere il loro bacino di voti, così come, a titolo personale, in tutta la maggioranza vi fu comunque questa tendenza alla protezione del proprio “orticello” di votanti, intesi ovviamente come categorie od aree.
Anche questo governo, del resto iper frammentato e con frange di idee opposte, non perderà questo vizio congenito dei politici italiani, che sono tutti di bassissimo livello.
…..ovviamente si tratta di un’opinione personale.
 
Vero quello che dici tuner. Purtroppo non credo si possa fare molto...
 
sicuramente se l'elusione la facessero tutti e intorno al 30%, saremmo in un altra repubblica!!! :)
quasi Svizzeri... :)
praticamente in paradiso!
 
andresa ha scritto:
:eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall: bersani ha appena dichiarato che ci saranno novita' sull'ENERGIA,ma quale novita 10 anni fa' ha fatto svendere a enel e eni quello che aveva di buono e lo RIFARA' e come se lo RIFARA'...... :mad: :mad: :mad: bravo svendici ale coop....... e ai colossi stranieri.....
sono curioso anch'io visto che hanno dichiarato (in campagna elettorale) di voler creare il "mostro" energetico fondendo le reti eni ed enel...:icon_rolleyes: :icon_redface:
tranquilli ragazzi se lo fanno i prezzi saliranno ancora...
molto di + che quando c'erano i due monopoli...anche se roddy dice il contrario!:D :D :D
 
andresa ha scritto:
non e' il problema se sei in regola......ma nel momento che incasserai qualcosa extra dal tuo stipendio di impiegato..... lo farai passare dal conto?????:badgrin: magari quel piccolo introito ti fa' perdere l'esenzione del pagamento delle tasse.....:doubt:
Cosa c'entra l'impiegato? :5eek: L'obbligo di avere un conto corrente riservato alle operazioni di cassa ricade SOLO sui professionisti... E questi, peraltro, possono benissimo avere anche altri conti...
Davvero non vi capisco: vi consiglio solo di leggere bene il decreto, e non fermarvi ai resoconti di parte di alcuni giornali.
 
roddy ha scritto:
Cosa c'entra l'impiegato? :5eek: L'obbligo di avere un conto corrente riservato alle operazioni di cassa ricade SOLO sui professionisti... E questi, peraltro, possono benissimo avere anche altri conti...
Davvero non vi capisco: vi consiglio solo di leggere bene il decreto, e non fermarvi ai resoconti di parte di alcuni giornali.
tu vedi la trave, ma non la pagliuzza(che e' grande il doppio della trave) le banche o chi fa' SERVIZI intrbancari valori ,azioni...etc...... DEVE comunicare che rapporti hanno con i clienti e che tipo di rapporti...percui sapranno tutto al centesimo che passeranno nei tuoi conti che sia professionale o privato..... SAAPRANNO TUTTO anche se ti compri il viagra..... con le carte di credito questo gia' avviene col decreto emanato dal vecchio governo adesso il controllo sara' al 100% percui....non ricordo la cifra...... se la famiglia e' esentata dal pagamento delle tasse fino a 15mila euro se dal tuo conto passano 15.001 euro ...non sei piu' esentato.....

ma il peggio e comunque che l'erario sapra' tutto di te cosa compri o che servizi usi...... dato che dal 2008 non potrai pagare in contanti sopra i 100 euro.....qualsiasi prestazione ..... tutto questo serve per fare rimanere la carta straccia(EURO) il meno possibile nelle mani ...perche' gli italiani stanno cominciando a capire cosa e' il signoraggio e che quel fantomatico debito pubblico non esiste.......:eusa_wall: percui la popolazione perdera' la conoscenza del valore e nello stesso tempo le banche avendo i dindi in cassa ne potranno creare il 98% virtualmente...tanto ormai gli italiani hanno i vaglia,bancomat,carta credito ,assegni e bonifici.........

:eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall:
 
roddy ha scritto:
Scusami , ma tutto il tuo post si basa su una interpretazione maliziosa e non corretta dei fatti....
1) La stragrande maggioranza dei cittadini italiani ha già un conto corrente bancario o postale. Comunque, giova ricordare che, ovviamente, sarà possibile pagare ( sempre nel caso di prestazioni superiori ad un certo importo ) anche con sistemi di pagamento ( assegno circolare; bonifico; bollettino di ccp...) che non richiedono la titolarità di un conto corrente;
2) Non credo esista neanche UN SOLO professionista che non abbia un conto corrente bancario, indispensabile già adesso per la gestione di una qualunque attività professionale ( la stragrande maggioranza dei clienti paga già adesso con assegno o carta di credito: come potrebbe lavorare un professionista senza un conto corrente? :badgrin: ), per cui la teoria su un aumento dei costi sostenuto dal prestatore d'opera da scaricare sul cliente è del tutto destituita di fondamento;
3) Questo decreto comporta una serie di benefici impressionante per i consumatori. In particolare:
- Nessuna spesa di chiusura di c.c. e più facilità, quindi, nel passaggio da un banca all'altra, con presumibili offerte promozionali ( a favore del cliente ) in concorrenza tra le varie banche;
- Obbligo di preventivo scritto da parte degli avvocati; chi di voi ha avuto a che fare con questa categoria di professionisti ( io, per la mia attività, purtroppo spesso...:icon_twisted: ) sa come sia traumatico ritrovarsi alla fine di un procedimento giudiziario con una parcella-mazzata da parte del professionista. Adesso sarà obbligatorio precisarlo prima per iscritto, in modo tale da poter confrontare preventivi diversi. E, non esistendo più i minimi professionali dietro cui si nascondono, ci sarà una reale concorrenza anche tra di loro. Senza contare che sarà possibile stabilire il compenso in proporzione ai risultati ottenuti, una misura di proporzioni che non esito a definire EPOCALI ( e chi ha a che fare con questi problemi sa cosa intendo.... :icon_wink: )
- Il divieto di agenti monomandatari per le RCA auto, la difficoltà di nascondere gli introiti al fisco per effetto del cc contabile obbligatorio, l'abolizione delle commissioni permanenti, fonte di enormi sprechi etc. etc.
Leggetevelo tutto e vedrete quanta bella roba c'è dentro... :icon_wink:
nessuna malizia: una interpretazione legittima, così come la tua.
Ti devo solo una precisazione.
Il decreto obbliga tutti i professionisti a dotarsi di un c/c dedicato esclusivamente alla professione, senza che sia possibile utilizzarlo per altri movimenti personali.
Questo significa che ogni professionista dovrà avere minimo due c/c: uno per il lavoro, l'altro per la finanza personale, la famiglia, etc....
E' vero che tutti i professionisti hanno già un c/c, ma chi ne ha già uno dedicato solo ed esclusivamente alla professione? Solo le società professionali, le associazioni professionali, e i grandi studi, alle quali il decreto non fa nè caldo nè freddo.
Chi sfavorisce allora il decreto? il piccolo professionista, quello singolo, magari proprio quello all'inizio della carriera che deve sobbarcarsi un'altra spesa.
Chi favorisce invece? Le banche! è vero che hanno eliminato le spese di chiusura, ma mentre con una mano toglie, il governo dà: quanti nuovi c/c dovranno essere aperi fra poco? Vuoi una conferma? Ho già visto in studio la pubblicità di alcune banche e della posta che ricordavano al professionista l'obbligo di dotarsi di un c/c separato e gli "offrivano" un bel c/c!
Chi favorisce ancora? il Fisco, al cui servizio è esclusivamente preordinato il meccanismo.
detto questo, ti ripeto, e concordo su questo con te, che il decreto contiene anche alcune novità positive; certo che però sono in compagnia di altri provvedimenti ...
 
alex86 ha scritto:
Visco credo non la pensi come te visto che è stato condannato dalla corte di cassazione per abuso edilizio e ha condonato.
Non ho alcuna intenzione di fare il difensore d'ufficio di Visco o di nessun altro... Ti ricordo solo che è stato querelato il giornale ( oddio, giornale è una parola grossa... :badgrin: ) che ha pubblicato quella notizia ( oddio, anche notizia è una parola grossa, vista la radicata abitudine di quei giornalisti di pubblicare articoli tenendo in scarsissima considerazione la loro aderenza alle verità dei fatti... :icon_twisted: ) . Vedremo cosa decideranno i giudici.

alex86 ha scritto:
Se uno volesse farsi un abbonamento a playboy (il primo esempio che mi è venuto :D, chiedo scusa) e volesse addebitare sul conto o sulla carta dimmi perché dovrebbe farlo sapere all'impiegato dell'erario addetto al controllo dei miei miseri spicci?
Rileggi la risposta che ho dato ad Andresa per chiarirti le idee... O, meglio, leggi con attenzione il decreto e non solo gli articoli del "giornale" di cui sopra... :badgrin:


alex86 ha scritto:
Stesso dicasi per la società che controlla l'unità e altri mille casi di falso moralismo. E poi chi ha votato l'indulto non si può permettere simili moralismi anti-condoni (a cui resto favorevole come misura una tantum).
Il giudizio sui condoni lo do IO, e non mi importa niente di cosa dicano o pensano altri. Io, sul condono, continuo a pensarla così:



«Il condono, un suicidio fiscale»


In Sudamerica il condono fiscale si fa dopo il golpe. In Italia lo si fa prima delle elezioni, ma mutando i fattori il prodotto non cambia: il condono è comunque una forma di prelievo fuorilegge. Dunque, il governo starebbe per cedere: cedere con fermezza ma cedere. Non è neppure il caso di avviare una discussione sulla morale fiscale di un governo che fa ora ciò che appena ieri ha fermamente escluso, perché immorale. E' piuttosto il caso di passare oltre, per vedere se un condono fatto in questo modo ed in questo momento sia soltanto una scelta di cinismo fiscale, per tirare a campare, o qualcosa di più o di peggio: una scelta di suicidio fiscale. Ebbene, ragionando sulle evidenze è chiaro che si tratta di una scelta del secondo tipo. Per la massa enorme degli evasori le probabilità di essere verificati sono minime (lo dicono le Finanze), le conseguenti liti tributarie si possono tirare in lungo senza costo (lo dicono ancora le Finanze), infine i condoni sono cadenzati ogni decennio: `73, `82, `91. Vuol dire che il rapporto fiscale si basa su questa ragione pratica: farla franca, confusi tra milioni di evasori; farla lunga, coltivando con calma la lite; farla fuori, con poche lire di condono. A differenza che nel resto d'Europa non c'è più, con questo condono, certezza di tassazione con saltuari condoni, ma certezza di condoni con saltuaria tassazione.

In questo sistema smontato e rovesciato, in cui a dettare legge sono proprio i fatti fuorilegge, l'evasione e la furbizia, non bastano i correttivi tecnici che dovrebbero consentire al governo di cedere con fermezza: non bastano la messa a regime dei coefficienti per commercianti ed artigiani, l'abolizione del segreto bancario, la riforma dell'amministrazione. Quella di reintrodurre i coefficienti di redditività, per indurre commercianti ed artigiani a dichiarazioni verosimili, è una tesi a lungo sostenuta sul Corriere, tanto che il documento governativo non solo la realizza, ma usa queste stesse parole. Tuttavia lo fa con ritardo incolmabile: quella sui coefficienti doveva e poteva essere un'operazione iniziale e non terminale, passaggio di graduale risanamento, non posticcio alibi di condono.

Neppure l'eliminazione del segreto bancario è un passaggio risolutivo: che risulti, l'autorità giudiziaria non ha infatti mai negato l'accesso ai conti degli evasori. Solo che, a differenza della Guardia di Finanza, l'amministrazione finanziaria ne ha fatto un uso limitatissimo. Dunque, si tratta soprattutto di una norma-messaggio, messaggio comunque debole, rispetto a quello forte trasmesso con il condono.

La riforma dell'amministrazione finanziaria è infine, in questa fase, negativa. Nel 1971 si è fatta la riforma delle imposte, senza quella dell'amministrazione. Ora si fa il contrario ma così si finirà soltanto per accrescere la popolazione dei pubblici parassiti. Senza contare che, attuata in un momento di crisi fiscale gravissima, così si destabilizza il fisco.

Dall'unità d'Italia manca il precedente di una politica tributaria come questa, una politica che è riuscita a fare due cose opposte: legittimare l'esplosione di spese coperte da entrate inventate, far cadere le entrate da autoliquidazione, che presuppongono una fiscalità autorevole e non ridicolizzata da continue improvvisazioni e contraddizioni. A questo punto una sola cosa è certa, che questo governo tira a campare, ma il prossimo scompare sotto il disastro della finanza pubblica.

Giulio Tremonti - Corriere della sera del 25 settembre `91
 
roddy ha scritto:
vi consiglio solo di leggere bene il decreto, e non fermarvi ai resoconti di parte di alcuni giornali.
:icon_cool: :icon_cool: :icon_cool: io i decretini me li so' leggere non ho bisogno di farmeli spiegare da quei venduti di giornalisti......

e la strateggia di bersani... e' stata fatta bene ...facciamo polveroni coi taxisti ,infatti gli italiani hanno solo visto questo..... e non hanno visto...la strizzata del portafoglio............
 
ac ha scritto:
Il decreto obbliga tutti i professionisti a dotarsi di un c/c dedicato esclusivamente alla professione, senza che sia possibile utilizzarlo per altri movimenti personali.
Parliamo ovviamente di movimenti IN ENTRATA: nessuno obbliga ad aprire un nuovo conto corrente per le uscite personali ( io, almeno, non lo aprirò e penso proprio di essere nel giusto... :icon_wink: ).
 
Non ho alcuna intenzione di fare il difensore d'ufficio di Visco o di nessun altro... Ti ricordo solo che è stato querelato il giornale ( oddio, giornale è una parola grossa... ) che ha pubblicato quella notizia ( oddio, anche notizia è una parola grossa, vista la radicata abitudine di quei giornalisti di pubblicare articoli tenendo in scarsissima considerazione la loro aderenza alle verità dei fatti... )
No, mio caro. Io l'ho letto su internet ed ho conferma che la sentenza già c'è stata.
 
alex86 ha scritto:
No, mio caro. Io l'ho letto su internet ed ho conferma che la sentenza già c'è stata.
su..su...era solo una copertura per le bombole......un 10mQ...... a PANTELLERIA.....:D
 
andresa ha scritto:
:icon_cool: :icon_cool: :icon_cool: io i decretini me li so' leggere non ho bisogno di farmeli spiegare da quei venduti di giornalisti......

e la strateggia di bersani... e' stata fatta bene ...facciamo polveroni coi taxisti ,infatti gli italiani hanno solo visto questo..... e non hanno visto...la strizzata del portafoglio............
Sono d'accordo.

Roddy aspetto tua risposta per l'aumento dell'iva (dal 10% al 20%) sulle consumazioni nelle discoteche...
 
roddy ha scritto:
Parliamo ovviamente di movimenti IN ENTRATA: nessuno obbliga ad aprire un nuovo conto corrente per le uscite personali ( io, almeno, non lo aprirò e penso proprio di essere nel giusto... :icon_wink: ).
cdioe' paghi la bolletta di casa dal conto professionale?????? :eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:
 
alex86 ha scritto:
Sono d'accordo.

Roddy aspetto tua risposta per l'aumento dell'iva (dal 10% al 20%) sulle consumazioni nelle discoteche...
:doubt: perche' quella delle caramelle e cioccolato(anche se e' surrogato)dal 4% al 20% ???????
 
andresa ha scritto:
su..su...era solo una copertura per le bombole......un 10mQ...... a PANTELLERIA.....:D
In effetti il posto merita...Però fare il moralista in parlamento sui condoni e poi aderire con tutte e 4 le mani (è noto che visco abbia 4 mani per prendere meglio dalle tasche degli italiani) e un atteggiamento che è a dir poco, usando un eufemismo, opportunista.

P.s. prendo atto che roddy ha spostato (per convenienza? Sicuramente) l'argomento sui condoni fiscali quando si parlava di condoni edilizi. Sono due paia di maniche differenti.
 
Ultima modifica:
andresa ha scritto:
:doubt: perche' quella delle caramelle e cioccolato(anche se e' surrogato)dal 4% al 20% ???????
E' sfuggito qualcosa pure a me...Non lo sapevo.
Bersani=liberalizzazioni? No, Bersani=aumenti.
 
alex86 ha scritto:
E' sfuggito qualcosa pure a me...Non lo sapevo.
Bersani=liberalizzazioni? No, Bersani=aumenti.
forse alcune erano al 10% comunque in europa il cioccolato e' visto come alimento cioe' al 4%
io l'ho scoperto 11 hora fa' c'era il piazzista che era inca...imbufalito.....:D
 
ac ha scritto:
Questo significa che ogni professionista dovrà avere minimo due c/c: uno per il lavoro, l'altro per la finanza personale, la famiglia, etc....
Era bene che lo avesse già, un conto distinto, e questo suggerimento è valido ed assodato da almeno venti anni a questa parte.
In caso di contestazioni di carattere fiscale, e qui la Bersani proprio non c'entra (a suo tempo bastò la Benvenuto Amato per far casini) non averlo sarebbe come volteggiare sul trapezio con una mano sola, insaponata e senza rete.
Qualunque commercialista o qualunque associazione non possono che aver già dato, questa "diritta" ai loro cienti/associati.
Aggiungo che, in caso di contestazione dell'ufficio imposte si era GIA' tenuti a fornire la prova "diabolica", cioè spetta al contribuente documentare la propria innocenza.
Bisogna(va) fornire la prova di tutti i movimenti, anche bancari, e sai che goduria andare a spiegare entrate ed uscite diverse, come le spese di casa fatte per contanti od i versamenti, magari senza più documenti nè memoria di cosa si trattasse.
Provare per credere, come diceva Aiazzone.....:icon_twisted:
 
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Stato
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