Cosa manca al dtt per sfondare?

Gli svantaggi del sat rispetto al DTT sono i seguenti secondo me:

1) Non è possibile collegare quanti ricevitori si vuole ad u impianto...
non puoi collegare un registratore (se esistesse con tuner Sat) in ponte
al ricevitore Sat
2) Ci vuole sempre un rcevitore da collegare al TV visto che non esistono
TV con tuner sat incorporato
3) Difficoltà a trasmettere programmazione diverse per ragione (RAI3 dovrebbe
fare come fa ORF o FRANCE 3 trasmettere 20 RAI3 diverse :5eek:) e le tv locali
beh non hanno già senso ora via sat immaginatevi se tutte le 350 tv locali italiane dovessero andare via satellite ;)

I 2 mezzi son complementari, ma pensare di sostituire l'uno con l'altro non ha senso.

Ecco magari un uso sensato del satellite sarebbe un uso tipo quello di FreeSat o TNTSat ovvero trasmettere i canali del DTT anche via sat (magari sui 9 Est che son stati fatti apposta) per permettere la ricezione a chi si trova in zona disagiate.
Non mi piace molto il fatto che sti sistemi non trasmettano in DVB standard
e quindi necessari ricevitori particolari per riceverli... sarebbe meglio una codifica ovviamente la card sarebbe o compresa nei ricevitori o da dare a chi è abbonato RAI gratis, ovviamente ;)

fano
 
ivanbitta ha scritto:
Passare tutto al sat dovrebbe esere una decisione presa dall' alto, come avviene la conversione al dtt.
Passare tutto al sat sarebbe comunque impossibile e per una semplice ragione: i satelliti sono di proprietà di società private, tra l'altro non italiane, le quali un domani potrebbero cedere gli slot ad altri operatori impedendo agli operatori presenti di continuare a trasmettere.

In pratica lo stato italiano perderebbe qualunque controllo sull'etere televisivo.

Ciò non toglie che debba essere consentito di utilizzare il sat come alternativa alla tv terrestre, soprattutto per quelle zone che non ricevono, ne' oggi, ne' mai, molti canali tv attraverso l'antenna terrestre.
 
Pigmos ha scritto:
a televisione terrestre è un meccanismo di trasmissione "povero" e veloce.
Coprire un territorio orograficamente difficile garantendo margine di protezione dalle interferenze e campo, ovvero pluralismo e mercato, ma anche qualità del servizio e semplicità negli impianti riceventi, obbliga il sistema DTT trasmittente a numerose postazioni che alla fine risultano molto più costose rispetto al noleggio di un trasponder satellitare, sia in termini di investimento iniziale che di manutenzione. Una rete DTT terrestre, nel complesso equivale a tutti gli effetti ad una intera costellazione di satelliti, senza contare la necessità di acquisire/affittare i siti "fisici" più adatti ove installare gli impianti.:evil5:

Pigmos ha scritto:
tutte le televisioni sono predisposte, ora per l'analogico e fra poco per il digitale.
Tutte le televisioni terrestri analogiche, escluse le più uguali, "soffrono" da 30 anni a questa parte per un sistema TV non amministrato, che viaggia secondo la legge della giungla e del più forte, senza alcuna protezione del servizio e garanzia di immunità alle interferenze. (non tanto nei confronti del broadcaster ma del cittadino)
In Italia, per il DTT stiamo andando controcorrente rispetto al resto del mondo, anche perchè lo Stato, almeno sino ad oggi, non ha indirizzato nulla. Come se ciò non bastasse, contrariamente a tutto il resto del mondo dove è appunto lo Stato a dettare le regole e le normative (in un'ottica di garanzia che privilegia il cittadino ed il mercato), in Italia l'orientamento dei broadcaster è ciò che determina le caratteristiche degli apparecchi di cui dovranno dotarsi i cittadini. Peccato che andare in una direzione opposta a quella del mercato globale, magari utile ai broadcaster, significhi penalizzare gli utenti che, alla fine, dovranno dotarsi di apparecchi "buoni" solo per il mercato italiano, e che pertanto, costeranno più degli altri venduti nel resto del mondo.

Pigmos ha scritto:
Ad una antenna si possono collegare un numero pressocchè infinito di terminali, cosa che non è possibile per la televisione satellitare, se non usando apparecchiature particolari, ossia impianti particolari.
La limitazione non ci sarebbe mai stata se anche in Italia i segnali TV (cavo, sat e terrestre) fossero stati distribuiti via cavo così come è avvenuto in moltissimi paesi europei e non. La limitazione comunque non c'è più nel senso che con gli LNB scr, anche i piccoli impianti domestici (4/5 prese) possono replicare per il sat ciò che accade per la TV terrestre. L'unica differenza tra terrestre e satellitare nasce dal fatto che il segnale a 12 GHz non può essere fatto passare nel cavo coassiale se non viene prima convertito a frequenze più basse.

Pigmos ha scritto:
Per quanto riguarda l'inquinamento elettromagnetico, non mi sembra che il satellite non irradii!
Il satellite irradia, ma sicuramente, dato che il campo elettromagnetico segue una legge quadratica, il campo prodotto nelle vicinanze di un impianto trasmittente terrestre DTT (magari poche decine/centinaia di metri) è infinitamente più grande rispetto all'energia che arriva sulla terra da tutti i satelliti messi insieme. (che sono, come minimo, a 36.000 km dalle nostre case)

Pigmos ha scritto:
E per finire, per quanto riguarda il fatto che i Mux terrestri siano alimentati da ponti satellitari, questo non è propriamente vero. Non lo è per i Mux Telecom, per esempio, non lo è per la Rai e nemmeno per AllMusic, lo è solo per Mediaset, ma questo è un discorso industriale di convenienza.
Ora come ora sarebbe pura follia pensare che un singolo broadcaster TV decidesse di realizzare ex-novo una rete di ponti terrestri. Le ragioni sono talmente evidenti, sia economiche che logistiche, che non vale nemmeno la pena di spiegare il perchè.
Chi aveva una rete di ponti terrestri costruita antecedentemente alla possibilità offerta dal satellite può aver deciso di mantenerla e perfino di svilupparla, chi non ha nulla, si è sicuramente (e giustamente) affidato ad uno o più canali satellitari di servizio.
Agli albori delle TV commerciali era talmente oneroso e complesso (anche illegale, per la verità) creare una rete di ponti radio "primari" in microonde che alcuni utilizzavano il segnale UHF broadcast (video modulato in ampiezza...) per alimentare a catena la propria rete, cosa che portava ad un orripilante degrado della qualità del segnale.
Ora come ora, un sistema di ponti basato sul satellite e ridondato (vari canali da posizioni satellitari differenti) non può che essere considerata la soluzione migliore.

Pigmos ha scritto:
l'immediatezza e la semplicità che offre l'etere soprattutto ai miei familiari, non è nemmeno paragonabile al satellite e/o all'IPTV.
Se può essere vantaggioso sostituire il tuner digitale a quello analogico nel TV di casa, tutto il resto, cioè tutto quanto deriva dall'implementazione di decoders MHP è fonte di problemi nient'affatto trascurabili o piccoli per l'utente medio. Genitori anziani atterriti per la sola presenza di una slot e dall'eventualità di veder scalato il credito della card a causa di una operazione errata, o che entrano nei vari menù "interattivi" senza riucire a venirne più fuori. Decisamente, ho visto più serenità in queste persone nell'uso del decoder satellitare esterno ai tempi di Tele+ rispetto a quanto accade ora con per il digitale terrestre.:eusa_think:

Pigmos ha scritto:
Sono sistemi complementari e come tali vanno visti. Altre idee sono solo storture e forzature.
Con la precisazione che il "modo" italiano di passare al DTT è stato determinato da precise mire commerciali e non da semplice e doveroso cambio tecnologico, convengo sul fatto che DTT, SAT e cavo siano complementari.
;)
 
Ultima modifica:
Ciao Tuner,
io credo che la pensiamo allo stesso modo su quasi tutti i punti. Il DTT è stato gestito male in Italia, l'MHP è stato un accrocchio che al di là delle potenzialità è finito in nulla (ed a quanto pare, ora, anche per comprare i pacchetti delle PPV con la CAM non c'è più bisogno).
Io ho sempre detto, e sempre lo dirò, che in questa fase di digitalizzazione è mancato lo Stato, col suo ruolo di controllo e di direzione, ed è mancata la Rai, col suo ruolo istituzionale (secondo me obbligatorio perchè anche innovare è compito del servizio pubblico), che doveva innovare, definire i modi ed i tempi di trasmissione e trascinarsi appresso le televisioni commerciali che, poi, avrebbero dovuto sfruttare il mezzo per fini commerciali (vedi PPV ed affini).
Io, a differenza tua, ho visto più serenità nell'uso del DTT rispetto al satellite, anche perchè ai miei non interessava la Tv a pagamento, ne via Sat ne via DTT.
 
ottime informazioni

Siamo arrivati ad alti livelli qui :D

Bravi !!!

Continuate così !!!;)

E' inutile dire che ho letto con interesse il lungo post di Tuner che da quel che ho capito mi sembra un tecnico, o mi sbaglio ??? ma :eusa_naughty: credo...

Ciao.
 
Dopo le ultime novita di mediaset ,pensate che sia la direzione giusta quella intrapresa per far imporre il dtt ??? dite la vostra...
 
stefio ha scritto:
Dopo le ultime novita di mediaset ,pensate che sia la direzione giusta quella intrapresa per far imporre il dtt ??? dite la vostra...
Sulla parte Gallery, buono l'ingresso di Disney Channel e, prossimamente, di Discovery. Poi basta però... Nel senso che, ad aumentare il numero di canali, ci si avvicina un po' all'offerta di Sky, ma senza la minima speranza di arrivarci (per i limiti tecnici del DTT, che non ha tutto lo spazio che ha il sat, e perché quello di subissare l'abbonato con ennemila canali è il modello commerciale di sky e bene ha fatto finora mediaset a starne alla larga). Meglio pochi canali, ma migliorandone i contenuti.
Per il calcio, l'offerta Mediaset è, in assoluto, la migliore per l'italiano calciofilo medio (che oltre a serie a e champions non va). Già le tessere mediaset premium in giro sono di più degli abbonati sky, ma con le ultime mosse prevedo tante disdette da parte di chi ha sky solo per il calcio e deve pagare 51€ al mese (compresi i mesi estivi in cui non si gioca) per poter vedere serie a + champions (sto già preparando la disdetta a sky per mio suocero e chissà quanti come lui!)
 
stefio ha scritto:
Dopo le ultime novita di mediaset ,pensate che sia la direzione giusta quella intrapresa per far imporre il dtt ??? dite la vostra...

Ripeto quello che dico da tempo. Mediaset finge di avere interesse a supportare la digitalizzazione, ma in realtà trae vantaggi, come Sky, da questo stato di digitalizzazione incompleta. Con le frequenze intasate di spazzatura tecnologica (un fossile scientifico) chiamata "segnale analogico", ci stanno 49 canali TV laddove ce ne starebbero almeno il triplo, se trasmessi con tecnica digitale. Di questa situazione è corresponsabile la Rai, che per legge da anni è tenuta a guidare lo sviluppo digitale del segnale terrestre, e nulla ha fatto finora a fronte di finanziamenti ormai incassati di svariate decine di milioni di euro, erogati con tale obbligatoria finalità, ma più probabilmente finiti nelle tasche di qualcuno.

Mediaset, che detiene molte delle poche frequenze digitali, sfrutta questa carenza di offerta free per generare monopolio terrestre dove Sky è pacificamente stabile nel suo scandaloso monopolio satellitare. Il cliente, cioè noi, paga salatissimo le offerte a pagamento (assai più a buon mercato altrove, dove gli stipendi sono ormai più che doppi rispetto ai nostri) e affoga nella scarsità tecnica e contenutistica dell'offerta free. Se a questo aggiungiamo le pretese di autarchia contenute nell'uso "all'italiana" dell'MHP, e le teorie che vorrebbero uno standard HD solo italiano, direi che peggio di così...
 
semolato ha scritto:
Di questa situazione è corresponsabile la Rai, che per legge da anni è tenuta a guidare lo sviluppo digitale del segnale terrestre, e nulla ha fatto finora a fronte di finanziamenti ormai incassati di svariate decine di milioni di euro, erogati con tale obbligatoria finalità, ma più probabilmente finiti nelle tasche di qualcuno.
di questa situazione è responsabile in larghissima parte il legislatore che ha fatto partire il DTT senza regolare l'assetto nazionale delle frequenze. La Tv di Stato ha già un alto numero di frequenze (indispensabile per coprire il più possibile un territorio orograficamente variegato e lottare contro le interferenze selvagge dei broadcasters privati) e acquistandone altre per l'avvio del digitale rischia di arrivare a una posizione nel mercato televisivo che può configurarsi come dominante. Per cui una volta acquisite le frequenze necessarie a raggiungere il 50% dell'utenza italiana con le trasmissioni digitali, così come previsto dalla cosiddetta Legge Gasparri, si è necessariamente fermata. Mediaset invece ha potuto sfruttare la società di Ben Ammar (a cui ha venduto frequenze per abbassare ufficialmente il numero di frequenze analogiche in suo possesso) per usare il doppio delle frequenze Rai e quindi si è trovata in posizione di vantaggio.
La Rai poteva aver sviluppato qualunque cosa, ma con pochi impianti tenuti oltretutto a bassa potenza per non disturbare i broadcasters in analogico, non poteva materialmente guidare il mercato almeno all'inizio.
 
direi che un bel disney channel e happy channel (gratis!!) farebbero aumentare di tanto le vendite
 
Secondo me manca Sky sul Dtt che avrebbe anche qualcosa da trasmettere.
replicando l'offerta sat. il problema di fondo è che sul dtt poi qualcosa ci deve mettere e attualmente la tv italiana generalista è davvero una cloaca a cielo aperto. Non ci sono canali dtt perchè non ci sono risorse, soldi e quindi programmi da piazzarci dentro.
 
Non è che non ci sono risorse perchè mancano i soldi, semplicemente nessuno ci mette i soldi perchè il dtt non è così diffuso da potere avere un ritorno economico adeguato, insomma sarebbe un investimento a fondo perduto ed è difficile che qualcuno abbia voglia di provare, specie per quelle società medio piccole che non hanno altre fonti di entrate con cui rimpinguare il bilancio coprendo le perdite del settore dtt.
 
Un cambio di tecnologia non ha niente a che vedere con la TV a pagamento e dovrebbe essere gestito dallo Stato in modo organico secondo una prospettiva utile, prima di tutto, al cittadino, poi al mercato, quindi agli interessi particolari.
Decidere di sovvenzionare solo decoders MHP, cioè adatti al PayTV e PPV, non ha certo favorito la diffusione di televisori muniti di tuners digitali zappers, apparecchi che già esistevano in commercio quando in Italia il DTT non era neppure iniziato...
Per l'utente medio della TV generalista, con il TV zapper non sarebbe cambiato nulla nell'uso e non ci sarebbero state le complicazioni dovute ai decoders esterni (digitali) da collegare (in modo analogico, scart) ai TV esistenti.
Con un TV digitale "zapper" il sig Rossi non si sarebbe nemmeno accorto del cambio tecnologico, salvo per il fatto che avrebbe visto meglio e molti più canali.
Il Sig Bianchi, che invece era interessato al DTT a pagamento, od il Sig Rossi che si fosse "incuriosito" per quei canali a pagamento, avrebbe comprato il decoder esterno MHP.
Mettendo, la lobby della TV, il carro davanti ai buoi per favorire l'aspetto commerciale del servizio DTT (cosa lecita, ma certo non prioritaria per il cittadino) e per chiudere alla possibile concorrenza nella raccolta pubblicitaria generalista da parte dei potenziali concorrenti, si è perpetrata nel tempo la deregulation dell'etere. Oltre a questo si sono posti dei vincoli tecnici pretestuosi al cambio tecnologico (sovvenzioni ai decoder MHP, certificazione CAM ai TV DTT "italiani").
Non vedo nulla di strano nel fatto che, con queste premesse, il cambio tecnologico ci abbia visto partire fra i primi ma ci vedrà arrivare fra gli ultimi...
 
Si, però anche in Gran Bretagna, se non prendo una cantonata, hanno puntato forte sui servizi interattivi, non è stato solo il nostro paese a puntare sull' mhp che tra l' altro, non è nemmeno un' invezione italiana ma è una piattaforma interattiva a disposizione di tutti in quanto è a codice aperto.
 
I primi TV con tuner digitale terrestre (non MHP ma zappers) sono stati prodotti proprio per il mercato UK.;)
 
Si, ma se non sbaglio i broadcaster britannici trasmettono pure applicazioni interattive, no? Che poi il mercato si sia orientato su entrambe le tipologie d' approccio al dtt non lo nego! Volevo solo dire che spesso si attacca l' mhp in maniera troppo esagerata e sembra quasi che si voglia far passare come un' eccentricità nostrana dagli scopi poco leciti! :)
 
no

Decidere di sovvenzionare solo decoders MHP, cioè adatti al PayTV e PPV

Qui c'è un errore di fondo , che si continua a perpetrare .

Mi spiego. Il legislatore "doveva" attuare quella scelta non solo perchè quel tipo di decoder serviva per i servizi che tu dici, ma principalmente perchè solo quei decoder possono dare la possibilità alla P.A. di fornire servizi ai cittadini attraverso partnership con broadcaster Nazionali e locali , o attraverso tv dedicate come doveva essere Rai Utile.:crybaby2:

Si intende servizi riguardanti notizie di Bandi , Legislazione, Certificati ,ecc che ora il cittadino perde mezza giornata per andare all'ufficio preposto ad averli.:eusa_wall:

Chiaro è ?:D
 
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