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Nasce Cucine da Incubo Italia: la lieta novella arriva fresca fresca da Fox Channels Italy che con Endemol Italia sta preparando un bel menu di ristoranti da salvare con l’intervento di un prode chef dai modi spicci e dalla reputazione stellare. Ma celebre format Kitchen Nightmares, già noto al pubblico italiano nella versione UK e USA, si basa su un ingrediente strepitoso che di nome fa Gordon e di cognome Ramsay. L’onore di non far rimpiangere il ‘roscio’ e diabolico chef spetta ad Antonino Cannavacciuolo (qui un’intervista realizzata tempo fa da Gustoblog), nome ignoto al grande pubblico tv - solitamente poco avvezzo alle guide Michelin - ma che di certo saprà farsi valere con i ristoratori alla canna del gas che è chiamato a salvare. Almeno lo speriamo. Ma come sarà la versione italiana di Cucine da Incubo?
Dopo i reality è il ‘makeover’ la nuova ‘frontiera’ della trasposizione tv: giusto qualche giorno fa ci domandavamo se prima o poi sarebbe nata una versione italiana di Sepolti in casa che, zac, arriva la notizia dell’adattamento di Cucine da Incubo, uno dei cavalli di battaglia dei canali ‘real life’ di satellite e digitale terrestre.
Cucine da Incubo Italia è praticamente già nata: sono partite le riprese delle 10 puntate da 60′ previste per la prima stagionem che andranno in onda già nella primavera 2013 su FoxLife (Sky, 114).
La formula del programma non si preannuncia diversa da quella che ha portato al successo Gordon Ramsay, che ad ogni appuntamento ha dovuto salvare un ristorante dal fallimento. Al suo posto troveremo Antonino Cannavacciuolo, chef a 2 stelle Michelin ora proprietario dell’hotel ristorante Villa Crespi. Roba da incutere timore allo stesso Gordon, attenzione…
Avremo dunque a che fare con cucine lerce, chef incapaci, proprietari spocchiosi e condizioni igieniche da ufficiale sanitario? Beh, speriamo vivamente di no: una puntata di Kitchen Nightmares è capace di farti passare la voglia di andare al ristorante per mesi e finora la sensazione di disgusto è stata mitigata dalla ’speranza’ che in Italia i Nas facciano controlli capillari e a tappeto. Dite che chi vive di speranza disperato muore? Mah, lo vedremo dalla prossima primavera su FoxLife con Cucine da Incubo Italia.
Dopo Carlo Cracco e Bruno Barbieri si affaccia nell’empireo degli chef tv un altro nome dell’alta gastronomia italiana: si tratta di Antonino Cannavacciuolo, scelto da Fox ed Endemol per la versione italiana di Cucine da Incubo che andrà in onda su FoxLife nella primavera 2013. A lui l’arduo compito di ‘prendere’ il posto di Gordon Ramsay. E’ il caso di saperne qualcosa in più di lui: diciamo che il nome non tradisce, le sue origini sono campane, ma ora è a capo di un resort sul Lago d’Orta. Le vie dei fornelli sono infinite.
Antonino Cannavacciuolo nasce a Vico Equense (NA) nel 1975 e porta con sé la sua terra non solo nel nome ma nell’uso della mozzarella di bufala e della pasta di Gragnano, due capisaldi riconosciuti della sua cucina. Determinazione e passione sono forse due delle parole con le quali si può sintetizzare la sua carriera, passata dalla gavetta ‘locale’ a stage di tutto rispetto che nel 2000 lo hanno visto in Francia all’Auberge de l’Ille, 3 stelle Michelin a Illerhausen e al Buerehiesel, altro 3 stelle Michelin che ha segnato la sua formazione.
Ora di stelle ne ha due per il suo Ristorante Hotel Villa Crespi ad Orta San Giulio, di cui è patron con la moglie piemontese: e il mix tra ‘regno borbonico e sabaudo’ sembra una delle cifre della cucina di Cannavacciuolo, ora pronto a portare il suo stile nelle cucine ’sgrarrupate’ d’Italia.
Ascolta consigli, accetta le critiche e non lascia nulla al caso, la cosa più importante per lui è che il messaggio dei suoi piatti venga compreso. Le presentazioni delle sue creazioni, sono il suo modo di comunicare quello che sente, la sua interiorità, la sua arte.
Chi con una canzone, chi con una poesia, chi con film…lo Chef Antonino Cannavacciuolo è un artista che coinvolge gli spettatori con i colori, gli accostamenti ed i sapori,
si legge sempre nella sua presentazione. Beh, vedremo come riuscirà a comunicare in tv. Ma per avere un squaro più dettagliato della sua filosofia gastronomica e del suo profilo culinario vi rimandiamo a un’interessante intervista realizzata tempo fa dai colleghi di Gustoblog. Ne riparleremo a primavera, dopo aver visto Cucine da Incubo Italia.
Fonte :Tvblog
Dopo i reality è il ‘makeover’ la nuova ‘frontiera’ della trasposizione tv: giusto qualche giorno fa ci domandavamo se prima o poi sarebbe nata una versione italiana di Sepolti in casa che, zac, arriva la notizia dell’adattamento di Cucine da Incubo, uno dei cavalli di battaglia dei canali ‘real life’ di satellite e digitale terrestre.
Cucine da Incubo Italia è praticamente già nata: sono partite le riprese delle 10 puntate da 60′ previste per la prima stagionem che andranno in onda già nella primavera 2013 su FoxLife (Sky, 114).
La formula del programma non si preannuncia diversa da quella che ha portato al successo Gordon Ramsay, che ad ogni appuntamento ha dovuto salvare un ristorante dal fallimento. Al suo posto troveremo Antonino Cannavacciuolo, chef a 2 stelle Michelin ora proprietario dell’hotel ristorante Villa Crespi. Roba da incutere timore allo stesso Gordon, attenzione…
Avremo dunque a che fare con cucine lerce, chef incapaci, proprietari spocchiosi e condizioni igieniche da ufficiale sanitario? Beh, speriamo vivamente di no: una puntata di Kitchen Nightmares è capace di farti passare la voglia di andare al ristorante per mesi e finora la sensazione di disgusto è stata mitigata dalla ’speranza’ che in Italia i Nas facciano controlli capillari e a tappeto. Dite che chi vive di speranza disperato muore? Mah, lo vedremo dalla prossima primavera su FoxLife con Cucine da Incubo Italia.
Dopo Carlo Cracco e Bruno Barbieri si affaccia nell’empireo degli chef tv un altro nome dell’alta gastronomia italiana: si tratta di Antonino Cannavacciuolo, scelto da Fox ed Endemol per la versione italiana di Cucine da Incubo che andrà in onda su FoxLife nella primavera 2013. A lui l’arduo compito di ‘prendere’ il posto di Gordon Ramsay. E’ il caso di saperne qualcosa in più di lui: diciamo che il nome non tradisce, le sue origini sono campane, ma ora è a capo di un resort sul Lago d’Orta. Le vie dei fornelli sono infinite.
Antonino Cannavacciuolo nasce a Vico Equense (NA) nel 1975 e porta con sé la sua terra non solo nel nome ma nell’uso della mozzarella di bufala e della pasta di Gragnano, due capisaldi riconosciuti della sua cucina. Determinazione e passione sono forse due delle parole con le quali si può sintetizzare la sua carriera, passata dalla gavetta ‘locale’ a stage di tutto rispetto che nel 2000 lo hanno visto in Francia all’Auberge de l’Ille, 3 stelle Michelin a Illerhausen e al Buerehiesel, altro 3 stelle Michelin che ha segnato la sua formazione.
Ora di stelle ne ha due per il suo Ristorante Hotel Villa Crespi ad Orta San Giulio, di cui è patron con la moglie piemontese: e il mix tra ‘regno borbonico e sabaudo’ sembra una delle cifre della cucina di Cannavacciuolo, ora pronto a portare il suo stile nelle cucine ’sgrarrupate’ d’Italia.
Ascolta consigli, accetta le critiche e non lascia nulla al caso, la cosa più importante per lui è che il messaggio dei suoi piatti venga compreso. Le presentazioni delle sue creazioni, sono il suo modo di comunicare quello che sente, la sua interiorità, la sua arte.
Chi con una canzone, chi con una poesia, chi con film…lo Chef Antonino Cannavacciuolo è un artista che coinvolge gli spettatori con i colori, gli accostamenti ed i sapori,
si legge sempre nella sua presentazione. Beh, vedremo come riuscirà a comunicare in tv. Ma per avere un squaro più dettagliato della sua filosofia gastronomica e del suo profilo culinario vi rimandiamo a un’interessante intervista realizzata tempo fa dai colleghi di Gustoblog. Ne riparleremo a primavera, dopo aver visto Cucine da Incubo Italia.
Fonte :Tvblog