Diritti tv: Franza `Chiediamo 20 milioni di euro`
12/10/2007 20.28.03
(AGM-DS) - Milano, 12 ottobre - Serie B e diritti televisivi. Una questione spinosa, ancora lontana dalla soluzione, che rischia di esplodere. Giovedi’ prossimo 18 ottobre sara’ una data chiave per capire quale puo’ essere il futuro della serie cadetta. In Lega Calcio a mezzogiorno si terra’ un’Assemblea straordinaria dalla quale dovranno uscire delle risposte, altrimenti saranno dolori. Il complicato intreccio Rai-Sky sta snervando i presidenti dei club di B, piu’ che mai pronti a scendere sul sentiero di guerra. “Vediamo quello che succede il 18, dopodiche` prenderemo le nostre decisioni. Se non si dovesse concludere qualche cosa entro la settimana prossima credo che entreremo in agitazione. Come? Le scelte sono due: o il blocco del campionato, o si gioca di domenica”.
Parola del presidente messinese Pietro Franza, che a Datasport non nasconde la gravita’ della situazione. Questo “palleggio” tra Rai e Sky non e’ proprio piaciuto. “Per noi e’ una situazione inaccettabile. Entro il 18 dobbiamo avere la massima chiarezza su quello che sta succedendo. Ora si vocifera che forse Sky sta aspettando di vedere se l’Italia riesce a qualificarsi agli Europei o no...ci sono troppe cose che non si riescono a capire”.
Del resto l’accordo annuale da 38 milioni di euro stipulato lo scorso anno, quando in B c’erano “big” come Juve, Genoa e Napoli, si e’ rivelato un’arma a doppio taglio. “Siamo stati sprovveduti l’anno scorso, adesso ne paghiamo lo scotto”, conferma il presidente del Brescia, Gino Corioni. “Quando abbiamo firmato quel contratto Matarrese era presidente da qualche giorno, la Lega non era al completo...era una Lega molto diversa da quella che aveva lasciato lui: una Lega distrutta, rovinata, che soltanto adesso si sta lentamente ricostruendo”.
“Quello e’ stato un errore clamoroso, bisognava prendere un po’ di meno ma firmare un accordo biennale”, aggiunge Franza. “Comunque non guardiamo tanto all’anno scorso. Per stabilire qual e’ la cifra che pensiamo di poter prendere adesso basta guardare a due anni fa. Allora si presero circa 20 milioni, e l’anno prima altrettanto. Se si piglia meno di quei 20 milioni per noi e’ un fallimento”. Piu’ chiaro di cosi’ non si puo’. Ma e’ un obiettivo davvero alla portata? “Questo dev’essere il traguardo minimo – prosegue il presidente del Messina - Anche perche’ l’anno scorso era un caso eccezionale, c’erano la Juve, il Genoa e il Napoli. Ma la situazione di due anni fa e’ un termine di paragone valido. Se si sono presi 19-20 milioni allora, non vedo perche’ non si possano prendere oggi”.
Per il bresciano Corioni non si tratta molto di una questione di cifre. “La serie B e’ disperata per natura, ma dai diritti televisivi arrivano si` e no un milione di euro. Non sono questi soldi che fanno fallire una societa’ o meno. Certo – aggiunge - c’e’ sempre una goccia che fa traboccare il vaso. Pero’ in Italia il problema-serie B e’ gravissimo perche’ hanno voluto farlo diventare gravissimo. Come gravissimo rimane il problema delle piccole squadre di serie A”.
Insomma, giovedi’ prossimo a Milano ci sara’ da discutere. E parecchio. Se i club di B non riceveranno risposte chiare, saranno guai. Prima della serrata, e’ ipotizzabile un “male minore” per il calcio giocato, ma altrettanto grave per i vertici della Lega. ”Per quanto mi riguarda – conclude Pietro Franza - se non dovessero arrivare i diritti televisivi e quant’altro, noi spingeremo il piu’ possibile per giocare la domenica”.
da datasport
Mi sa che a questo punto ci dobbiamo preparare a vedere (o meglio a "non vedere") la B la domenica...
