Disadattamento su Filtri attivi

coppo76

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Quesito da chiedere agli esperti del forum.

Domenica ho riesumato il ponte riflettometrico che non usavo da tempo e mi sono messo ha fare delle prove su dei filtri 4 celle , in pratica dopo averli ritarati ho provato il Return Loss in ingresso e quello in uscita , all'inizio era molto basso poi dopo vari tentativi sono riuscito a portarlo a valori accettabili , naturalmente cercando di mantenere il filtro a 8mhz e il più possibile uniforme .
Quindi una volta tarato e spostandomi di 4 Mhz con il doppio marker il livello del segnale scende di -3dB (quasi perfetto), ora vi chiedo come mai un return loss a 10 lo raggiungo solo in uscita del filtro, mentre in ingresso è pietoso ?
Se invece punto di ottimizzare quello in ingresso automaticamente peggiora in uscita!
Se taro il filtro solo puntando sul miglioramento del ROS ,ottengo sia in ingresso che in uscita un Return Loss anche di >12 ma il panettone diventa una piramide egiziana.

Esiste un compromesso?

:eusa_think:
 
Ciao coppo76,

il return loss devi controllarlo solo in ingresso, soprattutto se sono attivi. Quando lo tari, devi verificare contemporaneamente il ros in ingresso e il massimo trasferimento in uscita, cioè devi tarare l'ingresso guardando contemporaneamente l'andamento in uscita.
Non sò cosa usi come generatore e visualizzatore, ma la cosa più indicata è uno sweep, un paio di attenuatori passanti, e due rilevatori rf che puoi anche autocostruirti, unitamente ad un'oscilloscopio.
 
Grazie per la celere risposta.

Premetto che di norma la taratura dei filtri la faccio in loco e quasi sempre senza generatore , ma per una taratura accurata in laboratorio vorrei perfezionarmi il più possibile, anche perche alcuni decoder dannò problemi su impianti canalizzati mal tarati, esempio portante inferiore hai 8mhz e disadattamento dei filtri, poi ha mio avviso il disadattamento dei filtri provoca anche un attenuazione di passaggio meggiore .

Tornando alle tarature in laboratorio , pultroppo non possiedo gli strumenti da tè descritti, in laboratorio
ho due semplice generatori di rumore 40-2000 Mhz con uscita 95 dB , uno integrato nel misuratore e l'altro da banco , un ponte riflettometrico Unaohm da 75Ohm direttività >30dB + 2 misuratore di campo , ho anche un generatore di portante da 7 e 8Mhz .
Quindi per visualizzare la forma d'onda e il Return Loss devo sempre staccare e attaccare un cavo.

Quindi il Return Loss in uscita è influente? ,mi sembrava strano anche a mè ,ma ho letto da qualche parte che vanno misurati entrambi!.
Non mi è molto chiaro come fare a leggere contemporaneamente il Return Loss e tarare il filtro , io attualmente procedo prima con la taratura del filtro cercando di ottenere i 8Mhz e il massimo segnale , poi stacco il generatore al filtro e lo attacco al ponte per procedere con le misure di RL.
Grazie ciao
 
Il ros in uscita non viene mai visto, ma è una tecnica per centrare velocemente il filtro sul canale, ossia si controlla velocemente il ros in uscita (giusto per avere velocemente e grossolanamente il massimo trasferimento del segnale), poi si guarda solo quello in entrata ottimizzandolo unitamente osservando l'uscita.
Io ti sconsiglierei vivamente di tarare filtri sul posto con il metodo da te adottato, in quanto potresti avere facilmente distorsioni di fase/ampiezza che abbasserebbero inevitabilmente il Mer.
Visto che hai 2 misuratori di campo, potresti utilizzarli inserendo, tramite il ponte riflettometrico, il generatore in ingresso, controllando il ros con il primo misuratore di campo, e contemporaneamente verificare l'uscita con il secondo misuratore, possibilmente attraverso un attenuatore passante.
Comunque questa soluzione non è quella ottimale, ma giusto per farti sfruttare al meglio ciò che hai. Io al posto tuo cercherei qualche buon sweep usato surplus senza grandi pretese che copra fino a 1000 Mhz. Dovresti riuscire a reperirlo in rete facilmente.
 
Ultima modifica:
Per una taratura ottimale, io userei un analizzatore scalare a due canali con due detector, più generatore sweep, più un ponte reflettometrico.
A video avresti: sia la curva del ROS d'ingresso che, in uscita, la banda passante.
Devi tarare per un buon ROS d'ingresso su tutta la banda ed una ottimale forma/livello in uscita.
 
L'analizzatore di reti non l'ho neanche proposto visto ciò che è abituato ad usare. In più, il costo è molto superiore rispetto ad uno sweep, e trovarlo con i sensori a 75 ohm di impedenza diventa un problema.
Secondo me un buon sweep lo predispone per l'uso di strumenti più sofisticati per il futuro, e inoltre si imparano un sacco di cose. Con un oscilloscopio a due canali + orizzontale esterno, puoi vedere ingresso e uscita simultaneamente.
 
Ho scritto "per una taratura ottimale" non tanto perchè si attrezzasse così, ma perchè una volta definita la configurazione del banco di misura/collaudo "ottimale", siano intuibili i limiti che si possono incontrare con altre strumentazioni.
Detto questo, nel surplus di oggi ci sono oggetti fantastici "di ieri" (agilent/HP) a prezzi ridicoli....
....se poi uno programma un viaggetto negli USA, magari ad inizio Maggio (o sa dove andare) se li riporta a casa insieme al bagaglio, ripagandosi anche il viaggio.
;)
 
@ Tuner,

concordo pienamente. Infatti gli ho consigliato qualcosa di surplus che sicuramente troverà in rete a prezzi ridicoli. E pensare che sono strumenti di una validità eccezzionale, ed una precisione che danno dei punti a quelli attuali.
 
...già, il "mio" banco del 1985, che all'epoca costava una cifra iperbolica, assolutamente fuori portata dai comuni mortali, oggi se lo potrebbe quasi portare a casa un hobbista e farebbe misurazioni probabilmente più accurate rispetto a certi strumenti attuali.
L'unico problema sarebbero gli ingombri ed i pesi, nonchè l'interfacciamento col PC (c'era solo l'HP-IB che si collegava al plotter coi pennini, oppure la Polaroid)
 
Visto che hai 2 misuratori di campo, potresti utilizzarli inserendo, tramite il ponte riflettometrico, il generatore in ingresso, controllando il ros con il primo misuratore di campo, e contemporaneamente verificare l'uscita con il secondo misuratore, possibilmente attraverso un attenuatore passante.
Comunque questa soluzione non è quella ottimale, ma giusto per farti sfruttare al meglio ciò che hai.

Grazie ad entrambi per le risposte
Effettivamente potrei provare con i due analizzatori , in questo modo potrei vedere e regolare sia ros che il filtraggio, in questo caso dovrei utilizzare anche i due generatori rf.

Ma a che serve l'attenuatore passante ?
 
Grazie ad entrambi per le risposte
Effettivamente potrei provare con i due analizzatori , in questo modo potrei vedere e regolare sia ros che il filtraggio, in questo caso dovrei utilizzare anche i due generatori rf.

Ma a che serve l'attenuatore passante ?

No, occorre usare solo un generatore. Questi passa attraverso il ponte riflettometrico, e giunge all'ingresso del filtro. Il primo misuratore viene collegato alla porta del ponte per la misura del ros. In uscita, tramite un attenuatore passante anche da 3 dB, viene collegato il secondo misuratore. L'attenuatore passante, occorre per "caricare" correttamente l'uscita su 75 ohm, in quanto non sempre i misuratori hanno un ingresso con la giusta impedenza, ed inoltre non possono fungere da carico di riferimento, cioè quello di cui ha bisogno l'amplificatore o filtro.
 
Domani se ho tempo provo nel modo che mi hai indicato, la cosa dell'attenuatore non l'ho mai sentita, ma lo consigli anche se il mio strumento lo certificano con una impedenza d'ingresso dissimmetrica di 75Ohm (1) penso che quell'uno sia la tolleranza.
 
Ultima modifica:
Domani se ho tempo provo nel modo che mi hai indicato, la cosa dell'attenuatore non l'ho mai sentita, ma lo consigli anche se il mio strumento lo certificano con una impedenza d'ingresso dissimmetrica di 75Ohm (1) penso che quell'uno sia la tolleranza.

Appunto, quella è l'impedenza caratteristica dello strumento, ma per tararlo correttamente, il filtro o l'amplificatore deve "vedere" in uscita un'impedenza certa di riferimento, ed è una cosa che ti consiglio vivamente di utilizzare. (vedrai che se passa di qui qualcun'altro esperto in tarature ti affermerà la stessa cosa).
Quando tari i trimmer d'uscita, questi ultimi possono interagire con l'ingresso dello strumento falsificandoti la taratura stessa, mentre con un carico passante in uscita, le regolazioni hanno influenza sul carico fisso corretto, e lo strumento è in un certo qual modo disaccoppiato da tali regolazioni, e ne vedi il corretto andamento.
 
Effettivamente la cosa è sensata .
Bene domani provo , solo che gli unici attenuatori che ho in laboratorio anno una pessima risposta in frequenza , il dislivello è anche di 5 db in 300mhz, quindi per fare la livellatura finale sarò costretto a toglierlo .
mi pare che costino 7-8 euro , attenuano da 2 >10 dB, se il motivo è comunque il riconoscimento del carico è bene usare degli attenuatori quasi perfettamente adattati ai 75Ohm .
 
Ultima modifica:
Effettivamente la cosa è sensata .
Bene domani provo , solo che gli unici attenuatori che ho in laboratorio anno una pessima risposta in frequenza , il dislivello è anche di 5 db in 300mhz, quindi per fare la livellatura finale sarò costretto a toglierlo .
mi pare che costino 7-8 euro , attenuano da 2 >10 dB, se il motivo è comunque il riconoscimento del carico è bene usare degli attenuatori quasi perfettamente adattati ai 75Ohm .

Un dislivello di 5 dB in 300 MHz sono niente e quello che conta è che sia lineare nella larghezza di banda del canale interessato alla taratura, l'importante che non superi il dB in 8 MHz. Inoltre l'attenuatore non ha importanza che sia da 3 o 10 dB. Chiaro che se il generatore è abbastanza forte, e la dinamica dello strumento sufficiente, il 10 dB è ideale. Più ti abbassi con l'attenuazione passante, più influenza lo strumento.
 
Anche se è passato un pò di tempo vi chiedo un consiglio, dato che mi è scomodo utilizzare 2 strumenti per tarare i filtri e comunque le misure del ROS non mi sembrano precise ho individuato in offerta un Analizzatore di rete a scalare, dal prezzo molto interessante , circa 1400 euro "usato" ma come nuovo.
Lo strumento si interfaccia al PC e non mi è chiaro se il generatore e sweep ! e anche la larghezza di banda dei filtri BW non viene menzionata , sul mio strumento è di 100Khz o 1 Mhz, quindi prima di comprarlo volevo un parere da qualche esperto di strumentazioni di questo genere, anche per capire se questo strumento è più preciso e adatto a misurare filtri e circuiti risonanti rispetto ai miei due misuratori di campo abbinati al ponte riflettometrico e il generatore rf.

Il manuale si trova su questa pagina: http://www.calearo.com/ita/mitan-te...ri-e-strumenti/network-analyzer-serie-rov.php
 
Anche se è passato un pò di tempo vi chiedo un consiglio, dato che mi è scomodo utilizzare 2 strumenti per tarare i filtri e comunque le misure del ROS non mi sembrano precise ho individuato in offerta un Analizzatore di rete a scalare, dal prezzo molto interessante , circa 1400 euro "usato" ma come nuovo.
Lo strumento si interfaccia al PC e non mi è chiaro se il generatore e sweep ! e anche la larghezza di banda dei filtri BW non viene menzionata , sul mio strumento è di 100Khz o 1 Mhz, quindi prima di comprarlo volevo un parere da qualche esperto di strumentazioni di questo genere, anche per capire se questo strumento è più preciso e adatto a misurare filtri e circuiti risonanti rispetto ai miei due misuratori di campo abbinati al ponte riflettometrico e il generatore rf.

Il manuale si trova su questa pagina: http://www.calearo.com/ita/mitan-te...ri-e-strumenti/network-analyzer-serie-rov.php

Alla grande ! Molto meglio dei due misuratori. E' comodo perchè con un pc portatile di quelli piccoli, puoi portarlo anche sul posto e tarare perfettamente un filtro amplificato o non. Ricordati sempre l'attenuatore passante che andrai ad applicare solo sull'uscita del filtro (in questo caso puoi usare tranquillamente 10 dB e sei perfetto) oppure all'ingresso dello strumento. Usa sempre il carico passante !
Con questo strumento non ti servirà più il ponte riflettometrico (in quanto è già interno), misuratore, etc, per la taratura, ma solo due cavetti e un attenuatore passante + il pc.
Vedrai che risolverai tanti problemi in maniera professionale, che il 99% degli antennisti non fa. Inoltre i risultati saranno eccellenti.
 
Grazie per la risposta, a questo punto sono proprio intenzionato a prenderlo , unica cosa che gli manca il kit di calibrazione , ma penso che posso costruirmelo da solo , con un connettore N saldato dietro (cortocircuitato) per la taratura del segnale riflesso e un pezzo di cavo con connettori N per la taratura del guadagno ( questo deve avere una perdita nota).
Ma la taratura va sempre fatta con questi strumenti? e l'attenuatore lo devo inserire in mezzo al cavo in fase di taratura?.
 
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