nell' intervista l'ex presidente di Infront illustra come,valutando oggettivamente i dati concreti, quei 220 milioni in piu' rispetto ai bandi precedenti siano tanti. Poi pero' vedo che per il futuro lascia aperta quella che potrebbe essere ,esprimendo la sua opinione, una ipotetica collaborazione piu'marcata con la legacalcio da parte di mediapro,rispolverando l' idea del canale della lega o iniziative sui contenuti stessi; e quindi sempre stando ai dati oggettivi a me sembra che questo percorso non sia percorribile, bisognerebbe infatti passare per uno stop alla tipologia del ruolo attuale che mediapro ha assunto nell'aggiudicarsi questo specifico bando, che attualmente inquadra e comprende la sola veste di venditore dei diritti per il prossimo triennio e a quella veste bisogna riferirsi, con tutte le limitazioni produttive riferite al proprio raggio d'azione consentito. A questo punto mi chiedo, in tutti gli incontri intercorsi fra infront e mediapro perche' sono stati individuati vari tasselli di natura anche tecnica ed organizzativa del prodotto, quando il bando apposito non consentiva affatto di ragionare in quei termini ? (come Sky mise immediatamente in chiaro tramite la diffida al procedersi con l'aggiudicazione).
Il ruolo ritagliato a mediapro si riflette poi a domino ad altri elementi da tenere in considerazione. Se ci riferiamo ad esempio a mediaset, ecco che da un discorso che poteva risultare costruttivo secondo quelle che sono le proprie attuali misure di intervento sul mercato per assicurarsi determinati eventi (mediante fornitura oggettiva dei propri canali tv e delle strutture online) si trova a dover sborsare soggettivamente centinaia di milioni (qualora ovviamente voglia partecipare nel competere con gli altri operatori) nell'interesse del proprio cliente Premium sul dtt e quello di Premium Online che non deve essere giudicato secondario (e per quel territorio c'e' da fare ulteriore offerta)