Discussioni su LA7

BlackPearl ha scritto:
Ma prima dell'86 gli investitori pubblicitari come investivano? A "istinto"? :) Pura curiosità...
La rai ad esempio usava dei il metodo delle valutazioni dei programmi da parte del pubblico... più che altro veniva chiesto agli utenti se apprezzavano i programmi che la rai mandava in onda...

Penso che almeno in rai dopo la fine del carosello nel 77 sino all'introduzione dell'auditel, i pubblicitari si basavano su quello
 
domenica 29

LA7 e Marco Paolini portano ancora una volta il teatro civile in televisione con 'AUSMERZEN. Vite indegne di essere vissute'. Una serata dedicata alla terribile vicenda legata alle teorie dell'eugenetica che, fra il '34 e il '45, ha portato il nazismo alla sterilizzazione prima, e all'eliminazione poi, dei disabili e dei malati di mente, con la sperimentazione di tecniche di eliminazione di massa.
 
da businesspeople.it

Il canale di TiMedia ha deciso unilateralmente di spostare la diretta dell’anticipo di Serie A solo sul digitale terrestre. Si rischia la rottura e Sportitalia si prepara a una nuova asta
È in corso a Roma un incontro tra i vertici di La7 e la Lega Basket, dopo che il canale di TiMedia, che ha acquisito il secondo diritto di campionato e tutti gli eventi del basket da questa stagione, ha deciso unilateralmente di spostare la diretta dell’anticipo da sabato prossimo (già cambiato di orario dalle 18 alle 16.10) su La7 canale solo digitale terrestre. Il presidente di Lega Basket, Valentino Renzi, ha chiesto invece il rispetto degli accordi, su direttiva delle società. Tre le possibilità sul tappeto: una rottura completa, con l’eventualità di riaprire l’asta (si è già proposta Sportitalia); un accordo in extremis; una composizione in vista dei due eventi (la Final Eight di Coppa Italia, dal 16 al 19 febbraio, e l’All Star Game, dall’11 marzo), ma non per il campionato.
 
O siamo dei bravi analizzatori o aldo grasso ci legge.
Lui a differenza di dagospia sicuramente di ascolti ne capisce di più.
Anche lui mette in evidenza l'effetto "affossamento" di IN ONDA




ALDO GRASSO CORRIERE DELLA SERA

In una tv vecchia anche il nuovo appare vecchio. Questa potrebbe essere la morale delle tre proposte del fine settimana - «Le invasioni barbariche», «The show must go off», «Chiambretti Sunday Show» - che, almeno nelle aspettative, avrebbero dovuto portare un po' di aria fresca.
A onor del vero, a Serena Dandini (la «vecchia», come la chiama affettuosamente Fiorello) non è andata così male, almeno in termini di ascolti. Il quasi 6% di share, al di sopra della media di rete, contiene anche pubblico di qualità, per età e istruzione. Peccato sia preceduto da «In onda», un vero affossatore di palinsesti.

Dandini deve solo augurarsi che il suo spazio non sia stato illuminato dal fuoco di paglia della curiosità. Difficile, infatti, tratteggiare il suo nuovo show: non è certo un varietà classico, sembra piuttosto un talk con uso di spettacolo, dove il peso è tutto su Elio e le Storie Tese (niente male Elio travestito da Bruno Canfora). Per il resto, a parte qualche imitatore non particolarmente incisivo e la solita inconcludenza di Lillo & Greg (la presunzione artistica di Greg è pari solo alla sua velleità; Lillo, nella sua semplicità, è un po' meglio), siamo in pieno «Parla con me», con tanto di Dario Vergassola al seguito. Meglio l'intervista con Tiziano Ferro che quella con Andrea Camilleri, trattato ormai come un'icona vivente, cui è stato chiesto di ripetere sempre la stessa aneddotica, come da repertorio frusto. Bravo Diego Bianchi: «Tolleranza Zoro» riesce ormai a imporsi anche senza la Signora.

Dandini è rimasta ferma agli anni 80, alla «TV delle ragazze», non ha più inventato nulla, la sua bravura sta nel coinvolgere alcuni artisti bravi come Corrado Guzzanti (ma quando non ci sono...). Insomma, se l'intenzione è di insegnare agli italiani a «ballare sul baratro», la strada è lunga e impervia e a noi resta la frustrazione di non potere mai segnalare un personaggio nuovo, un comico che sappia far ridere, una novità in tutti i sensi.
 
Per Today Pubblicità Italia ... un ottimo esordio:





89.000 euro il costo di uno spot da 30''. ;)
 
3750... ha scritto:
Per Today Pubblicità Italia ... un ottimo esordio:





89.000 euro il costo di uno spot da 30''. ;)

era giusto quello che mi chiedevo, già sabato sera. Bravo, interessante segnalazione. Ho notato tantissima pubblicità con break lunghissimi (avrei detto più di 4, sinceramente). Mi piacerebbe sapere quanto costa però. Quanto paga la7 a la fandango?
 
john2207 ha scritto:
era giusto quello che mi chiedevo, già sabato sera. Bravo, interessante segnalazione. Ho notato tantissima pubblicità con break lunghissimi (avrei detto più di 4, sinceramente). Mi piacerebbe sapere quanto costa però. Quanto paga la7 a la fandango?
Non saprei, ma sicuramente molto meno di quanto la Rai ha pagato per Fiorello ...

Nelle assemblee di Saxa Rubra gira una voce, e nessuno pare si sia premurato di smentirla. Sembra che lo show di Fiorello, il fiore all'occhiello della programmazione Rai per il periodo autunnale di garanzia che ha toccato vette del 50% di share facendo esultare Lady Lei, alla fine sia andato in perdita. Di fronte ai costi di circa 12 milioni di euro, l'incasso reale dei break pubblicitari della trasmissione sarebbe stato di poco più di 8 milioni. Possibile?

Pare che la Sipra, la concessionaria pubblicitaria della Rai, abbia venduto gli spazi ad un costo minore rispetto a quello che sarebbe poi stato il valore reale grazie ai super ascolti di Fiorello. Lo stesso meccanismo verificatosi con "Vieni via con me" di Fazio&Saviano, arrivato a sorpresa ad ascolti bulgari. Non è difficile immaginare, allora, come abbia fatto la Rai a perdere oltre 200 milioni di pubblicità in cinque anni...


fonte: dagospia (sempre lei ...)
 
Ultima modifica:
conoscevo l'articolo, non ci vuole poi tanto. Il programma di Fiorello è costato un botto.

Cmq a conti fatti gli spot hanno fruttato piu' di 4,2 milioni di euro
 
INTERNET PARADE - A NOVEMBRE 2011 DAGOSPIA CRESCE DEL 69% E VOLA A 74.705 UTENTI UNICI - I DUE SITI DI INFORMAZIONE PIÙ CLICCATI RESTANO REPUBBLICA.IT, IN CALO DELL'1,1% CON I SUOI 1.524.517 VISITATORI, E CORRIERE.IT CHE INVECE CRESCE DEL 7% A 1.339.500 AFFEZIONATI - SORPRENDENTE IL BOOM DEL SITO DI LA7 IN CRESCITA DEL 75%

fonte: dagospia ...

Poco poco ... piano piano ...;)
 
permettimi di dire che la proporzione è abnorme, ci sarebbero i presupposti per chiedere le dimissioni del responsabile SIPRA e degli agenti per manifesta incapacità

O sono bravi gli agenti della cairo o sono incapaci quelli sipra.
se è vero che la cairo entrà nell'azionariato penso che l'impegno sarà doppio, non lo considero il partner ideale di telecom e spero che arrivi un grosso gruppo con capitali e know how però l'acquisto di una quota potrebbe essere una mossa azzeccata.
 
Non tira una bella aria

L’aria che tira 126.000 1,69%
L’Ispettore Barnaby 2,18%
I menu di Benedetta 405.000 2,74%.
G’Day 2,63%

:eusa_naughty:
 
john2207 ha scritto:
Non tira una bella aria

L’aria che tira 126.000 1,69%
L’Ispettore Barnaby 2,18%
I menu di Benedetta 405.000 2,74%.
G’Day 2,63%

:eusa_naughty:
Secondo me non bene nemmeno Omnibus (3,93%) che ha proprio bisogno di rinnovarsi e di un nuovo studio tutto suo e Coffee Break (3,23%)
 
john2207 ha scritto:
Non tira una bella aria

L’aria che tira 126.000 1,69%
L’Ispettore Barnaby 2,18%
I menu di Benedetta 405.000 2,74%.
G’Day 2,63%

:eusa_naughty:

sì, ma la lettura dei dati va contestualizzata, non si può dire che qualsiasi cosa sotto il 3 va male e qualsiasi cosa sopra bene. Ogni cosa va analizzata rispetto alla fascia, rispetto ai dati storici di quella fascia e molto altro ancora.

La 7 con quei programmi sta cercando di costruire faticosamente un'abitudine di visione laddove prima non c'era affatto. Non c'è niente di più difficile che fidelizzare un pubblico in day time. Il pubblico del day è molto più abitudinario ed è molto più difficile schiodarlo dalla visione dei suoi programmi storici rispetto alla prima serata. Programmi come i Menù di Benedetta, L'aria che tira, G'Day vanno visti in un'ottica di lungo periodo perché stanno cercando di creare affezione e una base di ascolto in fasce in cui storicamente prima dell'anno scorso La7 non aveva mai proposto niente. Essendo ancora relativamente giovani questi programmi, i dati non potevano essere molto maggiori di questi. I dati sono ormai stabili per G'Day e I menù di Benedetta tra il 2,5 e il 3,5%.

Era prevedibile invece che un programma come L'aria che tira, già solo per le tematiche che tratta, dovesse incontrare più fatica. Sono sicurissimo che a La7 lo sapessero benissimo. Giudicare poi scarso il risultato di un telefilm strareplicato come Barnaby non me lo spiego. Il telefilm è quello che è, e ciononostante spesso e volentieri in prima serata ha superato il 3 e sfiorato il 4%. Che altro si vuole di più?
 
mentana scende sotto il 9%

ieri tgla7 delle 20 : 8,81%

Manca un programma quotidianom forte che faccia da volano a tutto il palinsesto. Il palinsesto quotidiano è composto da programmini e rubrichette, nulla di attraente.
 
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