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Mentana - come hanno avuto modo di dire diversi che hanno lavorato con lui - professionalmente (giornalisticamente) è al top, un fuoriclasse tanto quanto umanamente è tremendo e non semplice nei rapporti di lavoro: esigente e poco incline a lasciar correre (anche quando sarebbe il caso) e assolutamente non paritetico come hai giustamente messo in evidenza. La sua permalosità ha esondato spesso in passato e in questi giorni ne ha dato sfoggio come non mai (il tuo riferimento ad Eleonora Duse è un gustoso calembour ).Mentana è classico soggetto che ride, scherza e fa battute su tutti, ma appena altri fanno lo stesso con lui, se la lega al dito.
Regola numero 1, la tv non può essere usata per scopi personali, quindi tanto la Gruber quanto Mentana dovevano lamentarsi in privato. Gruber è andata bene fino a quando si è scusata con i telespettatori per i ritardo , cosa che , a suo dire non è la prima volta che accade.
A quel punto sarebbe toccato a Salerno, direttore di rete, far presente a Mentana di rientrare nei tempi. Il termine "incontinenza", per il suo duplice significato, ha fatto girare i gangheri a Mentana .
Mentana a sua volta è andato oltre nella replica...(premio Eleonora Duse per l'intepretazione da sdegnato)
Siccome il pubblico gode quando ci sono questi scazzi, alla fine sia Otto e mezzo che TG LA7 avranno guadagnato qualche telespettatore in più, per la gioia di Cairo che alla fine ha dovuto fare un comunicato bonario.
Tra essere padre e padrone e permettere tutto, fino alll'anarchia c'è la famosa linea editoriale. Forse basterebbe rimarcare la regola numero 1.
E' innegabile che la tv non dovrebbe essere usata per fini propri: tuttavia è successo varie volte con molti personaggi della tv, a volte con scivoloni imbarazzanti, a volte con esiti più o meno sorprendenti e non necessariamente negativi. Questi ultimi sono i casi più rari, specie quando è capitato di veicolare rappresentazioni o linguaggi eversivi inizialmente e apparentemente strumentali e poi rivoltati di senso come un calzino: ci sarebbe un florilegio soprattutto a proposito di usi triviali e scurrili,non solo a mò di provocazione ma per il cambio di sestante nel senso comune.