Sarà il canale della cultura (ma quante altre volte abbiamo ascoltato affermazioni simili?), anzi, prosegue Marano "cultura destinata a tutti coloro che avevano abbandonato la Rai", e punterà sulle risorse produttive della tv di Stato per creare una rete che entro il 2015 riesca a dialogare con il pubblico attraverso tutte le piattaforme e i linguaggi propri delle nuove generazioni. Rai 5 avrà in palinsesto documentari, reportage, grandi eventi italiani e internazionali, magazine e intrattenimento, e sarà visibile in tutte le aree in cui è avvenuto lo switch off.