Discussioni su Rai Storia

E' un po' di tempo che non riesco più a vedere il canale Rai Storia. Stessa cosa vale per il canale Rai 5 che non ho mai visto. Secondo voi cosa dovrei fare? Grazie per gli eventuali consigli..
 
Frappa ha scritto:
E' un po' di tempo che non riesco più a vedere il canale Rai Storia. Stessa cosa vale per il canale Rai 5 che non ho mai visto. Secondo voi cosa dovrei fare? Grazie per gli eventuali consigli..
Modena è coperta dal mux 4 della Rai. I due canali si trovano nello stesso mux e quindi è normale che se non vedi uno non vedi nemmeno l'altro. Controlla il tuo impianto di antenna.
http://www.otgtv.it/lista.php?code=MO10&posto=Modena
 
Grazie Rai Storia

ogni giorno alle 17 mi vedo i documentari sulle battaglie della 2 guerra mondiale , tutti filmati originali girati da uomini che hanno combattuto in trincea....grazie Rai per questa serie che non avevo ancora visto
 
Rai Storia è un ottimo canale, ma un buon 50% della programmazione storica è solo Seconda Guerra Mondiale. A me piace, ma ci sono altri che vorrebbero focus su roba anche antecedente alla Seconda. Anche la Prima meriterebbe maggiore spazio, così come il periodo napoleonico, la Rivoluzione Francese, la scoperta dell'America, il Medioevo, l'Impero Romano, la Grecia, l'Egitto e altro ancora. Lascerei perdere focus riguardo a scienza e attualità, quelli li metterei su Rai 5, dove secondo me avrebbero una collocazione più sensata.
 
floola ha scritto:
Rai Storia è un ottimo canale, ma un buon 50% della programmazione storica è solo Seconda Guerra Mondiale. A me piace, ma ci sono altri che vorrebbero focus su roba anche antecedente alla Seconda. Anche la Prima meriterebbe maggiore spazio, così come il periodo napoleonico, la Rivoluzione Francese, la scoperta dell'America, il Medioevo, l'Impero Romano, la Grecia, l'Egitto e altro ancora. Lascerei perdere focus riguardo a scienza e attualità, quelli li metterei su Rai 5, dove secondo me avrebbero una collocazione più sensata.

La penso proprio come te, se penso a Raistoria oggi mi viene in mente la II Guerra Mondiale e programmi vecchi della rai...
Comi dici tu la Storia è un attimino più ampia, sia in termini temporali che spaziali...
 
bledi ha scritto:
La penso proprio come te, se penso a Raistoria oggi mi viene in mente la II Guerra Mondiale e programmi vecchi della rai...
Comi dici tu la Storia è un attimino più ampia, sia in termini temporali che spaziali...
Minoli dovrebbe pensarci seriamente, anche perché ci sono molti delusi di History Channel che o già ripongono le loro speranze in Rai Storia o sono pronti a riporle con una programmazione più variegata e non orientata alla spettacolarizzazione, il vero problema di History. Hanno un potenziale immenso, se lo sfruttano potrebbero creare un vero gioiello invidiabile anche dal pay.
 
Non ho Sky, sono appassionato di storia e quelle poche volte che ho potuto seguire alcune cose su History in passato mi sono piacciute molto. Ma il mio parere è come di un ragazzino che vede un nuovo gioco per la prima volta :D
 
bledi ha scritto:
Non ho Sky, sono appassionato di storia e quelle poche volte che ho potuto seguire alcune cose su History in passato mi sono piacciute molto. Ma il mio parere è come di un ragazzino che vede un nuovo gioco per la prima volta :D
Io lo ho avuto per quasi 6 anni, e posso dire che per un bel po' di tempo è stato un ottimo canale, trattava veramente di Storia. Poi ha deciso di uscire un po' dal seminario, facendo robe non da canale di Storia. Talvolta, poi, non parevano documentari, ma fiction. Alcune ben realizzate, sì, ma fin troppo bene, al punto che ciò che veniva raccontato risultava troppo romanzato. Ecco, Rai Storia dovrebbe essere come l'History dei bei tempi: ampio spazio alla Storia in tutti i suoi periodi, documentari ed approfondimenti ben fatti e curati e OGNI TANTO anche qualche fiction di taglio storico, di cui la Rai è sicuramente piena ;)
 
Lo auspico anch'io, ma l'importante sarebbe che chi dirige RaiStoria si renda conto che si trova per le mani un canale quasi buono e che lo può rendere veramente ottimo per gli appassionati.
 
a me piace molto adesso rai storia, e il grande risalto che da alla storia della repubblica italiana nel post guerra e dittatura, l'analisi del boom economico, l'analisi di come un paese di analfabeti è diventato una delle grandi potenze economiche mondiali...
Poi a me le ricostruzioni storiche con attori fatte da History nn mi son mai piaciute
 
Rai Storia: “L’Italia vista dal cielo” un viaggio attraverso la storia della Sicilia

Sabato 8 gennaio alle 23.00 su Res Rai Storia il programma L’Italia vista dal cielo raggiunge la Sicilia. Un susseguirsi di ambienti naturali e geografici diversi, raccontati dalle riprese di Folco Quilici e descritti dal grande autore siciliano Leonardo Sciascia. Un viaggio attraverso la storia dell’isola Sicilia, delle sue civiltà, dei suoi aspetti controversi che la rendono unica. Il mare incantevole dell’isola, le coste, il blu profondo del Tirreno, il tramonto tra Vulcano e Lipari, i tetti ordinati e le facciate delle case di Cefalù. E poi, dall’alto, la parte monumentale delle città, dei paesi e delle zone archeologiche della Sicilia viene raccontata da Quilici come un’esperienza unica poiché l’isola si mostra senza più segreti in tutta la “sua docile semplicità”. Gli anfiteatri di Siracusa e di Taormina, i mosaici romani, le cattedrali di Palermo e Cefalù e ancora i castelli normanni, le ville barocche e i sontuosi palazzi in ogni città, provincia e paese. Immagini che racchiudono secoli di storia, di popoli e di cambiamenti. E poi Palermo. Immagini che raccontano di epoche, di civiltà e della loro evoluzione, come ben documenta la parte dedicata alla Magna Grecia in Sicilia, un’epoca grandiosa che ancora oggi si ritrova nelle rovine archeologiche e nei templi che riportano all’antico splendore. Comunicato


Rai Storia: “L’Italia vista dal cielo” va in Campania per "Res"

Domenica 9 gennaio, alle 23.00, Res, un programma di Giuseppe Giannotti in onda su Rai Storia, va in Campania, descritta dallo scrittore Michele Prisco, con le immagini di Folco Quilici. Il viaggio comincia dalla città di Sapri, da quelle spiagge protagoniste del tragico epilogo dell’impresa insurrezionale di Pisacane e dei suoi compagni che ha reso leggendaria questa costa. Ampi litorali bruscamente interrotti da fitti boschi verdi, coste rocciose e appuntite che sfumano nella dolcezza di paesaggi fluviali e città moderne confinanti con contrade che conservano lo splendore antico e mitologico. E poi le rotte, percorse dai primi viaggiatori celebri quali Goethe, Stendhal e Chateaubriand, conducono sulle coste delle isole del golfo partenopeo: i faraglioni di Capri, le case bianche di Ischia e il paesaggio isolano meno conosciuto di Procida. Un viaggio che tocca luoghi da cartolina, da Sorrento a Ravello e Positano, fino a risalire verso il cuore della regione, l’Irpinia; la Valle del Sabato sino al confine settentrionale per poi riscendere verso Paestum. Comunicato
 
Rai Storia: Il brigantaggio a “Dixit Fatti"

Nuovo appuntamento con “Dixit Fatti", il programma di Rai Educational in onda sul canale Rai Storia mercoledì 26 gennaio alle 21.00 su Digitale Terrestre e Tivù Sat, per rileggere una pagina poco nota della storia italiana: il brigantaggio. Conduttore di questo percorso di 'revisionismo' storico e’ Giordano Bruno Guerri perché, come lui stesso dice: “Non c’e’ niente di immutabile nella cultura umana. E vogliamo scavalcare questi muri”. Il brigantaggio e’ un fenomeno avvenuto nel Sud fra 1860 e 1870. E ancora c’e’ tutto da scoprire. Ma perché si conosce poco di un tema così delicato? Giordano Bruno Guerri: ‘Lo Stato liberale non aveva nessun interesse a raccontare questa brutta pagina di storia e il Fascismo tanto meno. Ancora oggi i libri di testo trattano il brigantaggio senza affrontare il vero problema che non fu il fenomeno di delinquenza, ma un problema politico e sociale: i briganti avevano il diritto di non accettare l’invasione dei piemontesi”. Ma allora cosa e’ stato realmente il brigantaggio? “Fu la prima sanguinaria guerra civile italiana. Le cifre ufficiali, false, parlano di 10mila morti. In realtà studi moderni danno dai 100mila ai 140mila. Una strage perché i piemontesi (l’esercito italiano) non davano la caccia solo ai briganti ma sterminavano interi villaggi solo per dei sospetti”. Comunicato
 
LA RAI PER “IL GIORNO DELLA MEMORIA” SU RAI STORIA

Programmazione speciale quella di giovedì 27 gennaio, per celebrare la Giornata della Memoria 2011, in onda sul canale Rai Storia, su Digitale Terrestre e Tivu’ Sat.
La rubrica Res propone un appuntamento in due parti per ricordare e raccontare l’Olocausto Italiano.
Alle 9.00 la prima parte dedicata ai personaggi, raccoglierà le testimonianze tratte dalle Teche Rai, tra cui Lia Levi, Elio Toaff, Pietro Terracini, Nedo Fiano.
Giovani attori leggono le lettere inedite raccolte nel volume “Ebreo non esisti!” di Paola Frandini studiosa di letteratura ebraica. Le lettere provengono dall’Archivio di Stato e furono inviate dalle famiglie ebree italiane a Benito Mussolini all’indomani dell’emanazione delle leggi razziali fasciste del 1938, quando ebbe inizio la politica di discriminazione nei confronti degli ebrei. Infine il ritorno in Polonia di Primo Levi, che nel 1983 decide di ripercorrere i luoghi della sua prigionia. La puntata dedicata ai personaggi contiene anche la testimonianza di Rubino Romeo Salmoni, sopravvissuto ad Auschwitz Birkenau, le cui memorie sono appena state pubblicate dalla Provincia di Roma, in un volume dal titolo “Ho sconfitto Hitler”. La vicenda umana e le riflessioni di un giovane ragazzo romano che racconta la vergogna della discriminazione delle leggi razziali e l'atrocità della deportazione in Polonia.
Alle 11.00 la seconda parte dedicata ai Fatti. Sarà proposta la puntata di AZ “Un fatto come e perché”, programma con cui la Rai ha seguito il processo del 1976 ai responsabili dell’ unico campo di sterminio italiano, la Risiera di San Sabba di Trieste. Emilio Ravel, giornalista inviato di quel tempo, racconta gli stati d’animo dei testimoni e la reazione dell’opinione pubblica a quel processo che finì per condannare all’ergastolo un solo imputato.
Con la sua testimonianza, Emilio Ravel offre una visione e una rilettura dell’Olocausto, contestualizzato a come fu vissuto e sentito in quegli anni.
In occasione della Giornata della Memoria, Dixit ,giovedì 27, alle 21.00, presenta “Caccia ai nazisti. Eichmann e Mengele”. Una serata per rendere onore alle vittime della Shoah, raccontando la fuga dei due criminali nazisti, forse quelli più colpevoli: il primo, Adolf Eichmann, nel pianificare lo sterminio; il secondo, Josef Mengele, nell’usare esseri umani come cavie. La storia, ma anche il coraggio, la caparbietà e l’ansia di giustizia con cui i sopravvissuti hanno dato loro la caccia, per interminabili mesi. Un appuntamento ricco di tensione morale e di una altrettanto forte tensione narrativa.
Sabato 29 gennaio, infine, alle ore 21.00 su Rai Storia Dixit presenta “Olocausto”. Dalle leggi razziali alla Soluzione Finale della questione ebraica. Il viaggio drammatico nell’inferno dei lager raccontato dai testimoni diretti. Tornando a ritroso nel tempo, i testimoni della Shoah raccontano la loro tragedia personale e collettiva. Dopo la Conferenza di Wansee e l’approvazione della Soluzione Finale, in tutto il territorio del Terzo Reich e nelle zone d’influenza tedesca vengono organizzati i campi di lavoro e di sterminio: Auschwitz, Dachau, Sobibor, Treblinka, per citarne alcuni. Comunicato
 
rai storia non mi piace più come prima perchè non tratta molto le guerre prima ma ora ci sono molte cose di rai edu peccato che non facciano più guerre e politica ma adesso c'è dixit che anche quello non mi affascina
 
tivu sat ha scritto:
rai storia non mi piace più come prima perchè non tratta molto le guerre prima ma ora ci sono molte cose di rai edu peccato che non facciano più guerre e politica ma adesso c'è dixit che anche quello non mi affascina

Concordo...
 
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