Un buon DVD di opera si vende per molti anni e potrebbe pure ripagare interamente i costi di produzione, presumo. Alla fine, si tratta pur sempre di industria discografica, se Deutsche Grammophon (o Polygram o chi è), Sony, ecc. fanno profitti, perché la RAI dovrebbe produrre un'opera in passivo? Chi fa bene, vende bene.
Non conoscevo quest'opera, La Cenerentola (conoscevo solo i brani famosi) e ieri sera a tarda notte, approfittando di un mal di testa, mi sono letto l'intero libretto.
http://opera.stanford.edu/Rossini/Cenerentola/libretto.html
Aho, manca mezza opera! Hanno dato una versione rabberciata! Il libretto, in diretta, sembrava pieno di incongruenze, invece a leggerlo nella versione integrale sta quasi in piedi, ed è pure molto bello, in particolare la parte di Dandini è molto divertente, col parlare da popolano (
che eloquenza norcina! secondo me il curatore equivoca, l'eloquenza è proprio da popolano, alternata a comici tentativi di parlare sostenuto,
Perseguitate presto
Con i piè baronali
I magnifici miei quarti reali)
Comunque libretto veramente bellissimo.
Lo Sciassé dell'inizio, che Verdone prende per un merletto, è in realtà lo Chassé, un passo di danza, "tagliare" è pure un termine della danza, la sorellastra dice che balla così bene da non avere rivali, Verdone ce la mostra mentre tagliuzza un velo, secondo me ha equivocato un poco...
Il curatore di questo libretto dice che Don Magnifico maltratta il latino con lo "Stranguletur", che dovrebbe essere Strangulatur. La pensa così anche l'interprete di Don Magnifico, che prima dice chiaramente Strangulatur e solo nella ripetazione immediatamente successiva dice Stranguletur. Pare che lo faccia apposta...
Invece è giusto Stranguletur, congiuntivo presente passivo, "sia strangolato" chi allunga il vino con l'acqua, e ha pure ragione, per citare il Falstaff:
Malanno agli osti! (al che da buon romano je farei: "nun te pagamo").
Che il lavoro vada riveduto e corretto prima del prossimo passaggio TV o del DVD mi sembra evidente perché non possono andare in onda facendo un'altra volta le stesse figuracce. La produzione finale, quella da vendere in blocco unico, non può avere le sbavature che si possono perdonare ad una diretta.
Porca miseria in tutta l'opera non si vede il fuoco e la cenere. La povera Cenerentola sta sempre accanto al fuoco, e sta sempre sporca di cenere. E' vicino al bricco del caffé, canta sempre la stessa cosa, che è condannata a stare accanto al fuoco, fino alla fine (non più mesta accanto al foco) e non sono riusciti a farcelo vedere, 'sto fuoco, in cucina il fuoco è sempre spento, pure quando si fa il caffè!