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Discussioni sul Mux Europa7 (DVB-T2)

adesso senza inziare le solite discussioni sul passato..è chiaro che non è facile avviare una nuova apy tv nella situazione italiana e con la necessità di acquistare un nuovo decoder e il problema di avere dei contenuti pregiati perchè altrimenti la gente non si abbonerà

Ci vuole una forza economica che credo europa7 non abbia

quei diritti marginali della serie A evidentemente valgono poco..basti vedere l'esperienza di Dahlia che ci ha provato a campare con quella roba..ed è finita sul lastrico

Se E7offriva gli stessi soldi che aveva pagato Dahlia chissà forse li avrebbe avuti quei diritti ma di certo avrebbe firmato il suo fallimento
 
aristocle ha scritto:
Lascia stare, ce l'hanno tutti con lui, è vittima anche della Legacalcio :D


@Adriaho: anche escludendo Tele+ Bianco e Nero (Tele+ nero come ricorderai era senza concessione nazionale), poteva comprare la concessionaria di Telemarket o fare acquisti singoli come ha fatto La3, Rete A o Retecapri (le quali hanno ottenuto la concessione nazionale anche non avendone necessariamente una prima).
Dato che questi argomenti spesso tornano a galla, ecco la versione "light" (ma ce n'è anche una pesante e dettagliatissima) della faccenda che ho salvato in un mio file e quindi sempre a disposizione:
Va anzitutto detto che la legge Maccanico del ‘97, che aveva stabilito che nessun singolo soggetto privato poteva detenere più del 20% delle concessioni nazionali quale operatore televisivo (perciò non più di 2 reti a soggetto privato), aveva concesso una proroga per le reti non assegnatarie di concessione, in relazione ad un “congruo sviluppo” della diffusione satellitare e comunque fino a quando l’AGCom non avesse predisposto il “Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze”, attraverso il quale si sarebbe dovuto mirare a distribuire razionalmente le frequenze a livello nazionale; questo discorso in particolare riguardava Rete4 (per il limite del 20% ovvero non più di 2 reti di cui sopra) e Tele+Nero, alle quali non era stata riconosciuta una concessione per trasmettere in analogico terrestre.
Quindi Europa7, anzitutto ha ottenuto una concessione per trasmettere in analogico terrestre quale operatore nazionale e comunque non perché migliore di Rete4 a livello di programmazione (come talvolta è stato detto, perché qui non c’entra la qualità della programmazione), ma perché un unico soggetto, nello specifico Mediaset, non poteva essere titolare di 3 concessioni nazionali.
Però E7 che non deteneva frequenze a livello nazionale (al contrario di altri soggetti che già trasmettevano), non avendo avuto una regolare concessione di tali frequenze, non poteva accendere impianti a suo piacimento sui canali che le parevano, pena operare al di fuori della legge.
Non si può neanche affermare che E7 si poteva acquistare le frequenze o poteva operare come circuito nazionale di più emittenti locali perché E7 aveva avuto una concessione quale operatore tv nazionale e lo Stato, detentore delle frequenze e concessionario delle medesime, doveva procedere a fare l’assegnazione, reperendo le frequenze in particolare grazie allo spazio che avrebbe dovuto essere stato lasciato libero da Rete4 e Tele+Nero. Ma l’AGCom ha fatto melina per circa 3 anni, e poi è successo tutto quello che sappiamo: era l’AGCom che doveva darsi una mossa subito già nel 1999/2000.

Poi, bisogna tener conto che nel 2001, Berlusconi era arrivato al Governo del Paese e si trovava a dover risolvere la faccenda in sospeso dovuta al fatto che la Corte Costituzionale aveva fissato il limite improrogabile del 31/12/2003 per il passaggio esclusivo di Rete4 e Tele+Nero a modalità di trasmissione alternative all’analogico terrestre.
E così nel 2003, il ministro delle comunicazioni Gasparri presenta un disegno di legge per il riordino del sistema televisivo e l'introduzione della trasmissione in tecnica digitale terrestre in sostituzione della modalità analogica. La legge fu approvata dal Parlamento, ma il Presidente della Repubblica Ciampi la rinvia alle Camere, contestando le problematiche concernenti la pluralità dell'informazione, e ribadendo il concetto di stabilire un termine certo per il regime transitorio introdotto proprio dalla sentenza della Corte Costituzionale, che con la legge Gasparri sarebbe stato spostato di un anno e senza indicazioni certe su come operare nel caso per quella data non si fosse raggiunta la pluralità indicata dalla Corte.
Così, per evitare uno stallo legislativo e per poter garantire a Rete4 di continuare a trasmettere via etere, il governo Berlusconi vara un decreto legge (n. 352/03), trasformato in legge nel febbraio 2004. Il decreto prevede che le "reti eccedenti", quindi anche Rete4 e Tele+Nero, possano proseguire le trasmissioni sulle frequenze da loro impiegate, sia nell'analogico sia eventualmente in digitale, fino al termine di una verifica sullo sviluppo delle reti in DTT.

Poi, la legge Gasparri viene approvata definitivamente nell'aprile 2004, in concreto legittimando le situazioni in essere, e prevedendo (art.23) che la licenza d’operatore di rete televisiva è rilasciata, su domanda, ai soggetti che esercitano legittimamente l’attività di diffusione televisiva, in virtù di titolo concessorio od anche essendo in possesso (ed avendo avuto il riconoscimento) della sussistenza dei requisiti previsti per ottenerel’autorizzazione per la sperimentazione delle trasmissioni in digitale terrestre.
Quanto ai limiti al cumulo di programmi/canali televisivi che un singolo soggetto di mercato può detenere si stabilisce (art.15) che uno stesso fornitore di contenuti (anche attraverso società qualificabili come controllate o collegate), non può essere titolare d’autorizzazioni che consentano di diffondere più del 20 per cento del totale dei programmi televisivi irradiabili su frequenze terrestri in ambito nazionale mediante le reti previste dal medesimo piano.
Per la fase transitoria (art.25, c.8), fino alla completa attuazione del piano di assegnazione delle frequenze televisive in tecnica digitale, il limite al numero complessivo di programmi per ogni soggetto è del 20 per cento ed è calcolato sul numero complessivo dei programmi televisivi concessi o irradiati, in ambito nazionale su frequenze terrestri indifferentemente in tecnica analogica o in tecnica digitale: il che significa che un singolo soggetto, ad es. qualora i programmi televisivi irradiati in DTT a livello nazionale sono 50, ne potrà trasmettere fino a 10; perciò non solo è salva Rete4, ma Mediaset (com’è accaduto) potrà aumentare il numero di canali trasmessi di sua proprietà.
A completamento del discorso l’art.25, c. 11 stabilisce che il periodo di validità delle concessioni e delle autorizzazioni per le trasmissioni in tecnica analogica in ambito nazionale, che siano consentite ai sensi del comma 8 suddetto è prolungato, su domanda dei soggetti interessati, fino alla scadenza del termine previsto dalla legge per la conversione definitiva delle trasmissioni in tecnica digitale.
Inoltre, è previsto che, allo scopo di agevolare la conversione del sistema dalla tecnica analogica alla tecnica digitale, la diffusione dei programmi televisivi prosegue con l’esercizio degli impianti legittimamente in funzione alla data d’entrata in vigore della presente legge, compresi anche quelli in proroga temporanea, nell’attesa della completa riallocazione delle frequenze in base ai piani di razionalizzazione delle stesse miranti al passaggio definitivo alla trasmissione esclusiva in DTT.
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I giudici del Consiglio di Stato a gennaio hanno riconosciuto che le pretese d’Europa7 giuridicamente parlando sono fondate, ma hanno stabilito che Europa7 ha diritto ad ottenere dallo Stato un risarcimento pari a solo circa € 1.040.000 (contro una richiesta di almeno € 2.000.000.000) in quanto Europa7 "non poteva ignorare i caratteri specifici della situazione di fatto nella quale maturò il bando"; cioè il danno reale, rispetto alle concrete prospettive d’operatività negli anni trascorsi, è stato ritenuto economicamente limitato rispetto alle pretese, ma la questione è che E7 voleva l’assegnazione di frequenze per trasmettere.
La richiesta del risarcimento è derivata solo dall’inadempienza dall’AGCom che non aveva fatto il piano fino al 2002, e poi dal 2003 dal sopravvenire di provvedimenti dell’ex governo Berlusconi che ha procrastinato una situazione mai risolta e che doveva essere solo temporanea; ma il discorso delle richieste di risarcimento è secondario rispetto al nocciolo delle questioni e nessuno potrebbe pensare seriamente che un imprenditore televisivo si metta a fare tutta questa grancassa giusto per avere dei risarcimenti e senza la benché minima reale intenzione di fare televisione, nonostante gli investimenti fatti in tal senso e a cui era obbligato per legge, in virtù dell’ottenimento di una concessione che lo obbligava a trasmettere una volta ottenute le frequenze.
 
EliseO ha scritto:
E7 aveva avuto una concessione quale operatore tv nazionale e lo Stato, detentore delle frequenze e concessionario delle medesime, doveva procedere a fare l’assegnazione, reperendo le frequenze...

Questo NON sta scritto da nessuna parte, le carte parlano chiarissimo: si rilasciavano le concessioni ma NON le frequenze.
Se tu ad una asta pubblica concorri all'assegnazione di una macchina, non puoi poi reclamare anche la benzina e l'olio.
Se compri un appartamento sai bene che dentro non ci sono i mobili.
Le concessioni NON prevedevano assegnazione automatica di frequenze, dato che non sta espressamente scritto da nessuna parte.
 
Tecno33 ha scritto:
Questo NON sta scritto da nessuna parte, le carte parlano chiarissimo: si rilasciavano le concessioni ma NON le frequenze.
.

:5eek: :5eek: quanto hai scritto sopra è una cosa priva di senso ;) visto che la concessione è relativa all'uso di frequenze che sono come è noto dello stato

Comunque è roba vecchia non meniamo sempre ste vicende che sono state discusse in infinite discussioni quasi sempre morte per chiusura della discussione
 
Tecno33 ha scritto:
Questo NON sta scritto da nessuna parte, le carte parlano chiarissimo: si rilasciavano le concessioni ma NON le frequenze.
Se tu ad una asta pubblica concorri all'assegnazione di una macchina, non puoi poi reclamare anche la benzina e l'olio.
Se compri un appartamento sai bene che dentro non ci sono i mobili.
Le concessioni NON prevedevano assegnazione automatica di frequenze, dato che non sta espressamente scritto da nessuna parte.

:icon_rolleyes: :icon_rolleyes:
 
Tecno33 ha scritto:
Questo NON sta scritto da nessuna parte, le carte parlano chiarissimo: si rilasciavano le concessioni ma NON le frequenze.
Se tu ad una asta pubblica concorri all'assegnazione di una macchina, non puoi poi reclamare anche la benzina e l'olio.
Se compri un appartamento sai bene che dentro non ci sono i mobili.
Le concessioni NON prevedevano assegnazione automatica di frequenze, dato che non sta espressamente scritto da nessuna parte.
Ma hai letto attentamente tutta la pappardella che sono stato costretto a riportare. In base alla legge Rete4 e T.Più Nero dovevano abbandonare l'analogico (ma le cose poi sono andate per le lunghe) e quelle frequenze ritornavano allo Stato che doveva ri-assegnarle a chi aveva avuto la concessione. Ma lasciamo perdere: le cose sono andate come stanno scritte nell'altro post. Ora, vediamo cosa succede. Sì, forse Di Stefano vuole fare il "furbetto" o forse si è impelagato in un'avventura imprenditoriale più grande di lui. Vedremo..................
 
Io ho un ricevitore DVB-T2 USB, ma nonostante abbia messo apposta un'antenna VHF che vede il ripetitore ad una distanza di solo un paio di chilometri, non si riescono ad agganciare i canali del mux Europa 7 sulla frequenza 8. Viene rilevato un segnale QAM-256 ma la cosa finisce lì. Forse l'antenna non è la più adatta? Ho questa:

4EL_BIII.jpg

C'è forse qualcuno che riuscirebbe a registrare un minuto di Transport Stream del mux e magari metterlo in upload da qualche parte? Sono curioso di vedere i parametri e cosa viene trasmesso. Ringrazio già ora chi riuscisse a farlo.
 
Secondo me non è un problema di antenna, ma di decoder... con il ripetitore a 2 km, anche un baffo dovrebbe ricevere bene...:eusa_think:
 
fatantony ha scritto:
Secondo me non è un problema di antenna, ma di decoder... con il ripetitore a 2 km, anche un baffo dovrebbe ricevere bene...:eusa_think:

Non lo escludo, però è strano perchè lo stesso decoder riceve tutti i mux anche con una piccola antennina stilo interna. Naturalmente con la stessa in VHF assenza totale di segnale. Pensavo che mettendo una VHF esterna, si sarebbe ricevuto anche quel mux, ed invece si riceve solo un segnale che non è sufficiente ad agganciare i canali, mentre si riceve bene un altro mux sul canale VHF 10.
Credo trasmettano con bassa potenza, anche se a 2 Km di distanza non dovrebbe essere comunque un problema... Mah!

Grazie comunque a te e a lanus per i suggerimenti. ;)
 
ZWOBOT ha scritto:
non si riescono ad agganciare i canali del mux Europa 7 sulla frequenza 8. Viene rilevato un segnale QAM-256 ma la cosa finisce lì
Visto che la modulazione viene comunque rilevata, la cosa che mi pare più probabile è un problema lato trasmittente sul multiplexer.
Ci vorrebbe un secondo utente nella tua zona (magari con il loro decoder "ufficiale") per avere un conferma.
 
agosto1968 ha scritto:
Visto che la modulazione viene comunque rilevata, la cosa che mi pare più probabile è un problema lato trasmittente sul multiplexer.
Ci vorrebbe un secondo utente nella tua zona (magari con il loro decoder "ufficiale") per avere un conferma.

Hai perfettamente ragione, è una verifica da fare, prima di diventare pazzi, magari dipende da loro. Purtroppo non conosco nessuno che abbia il decoder "ufficiale", casomai proverò a chiedere in qualche negozio.
 
ZWOBOT ha scritto:
Hai perfettamente ragione, è una verifica da fare, prima di diventare pazzi, magari dipende da loro. Purtroppo non conosco nessuno che abbia il decoder "ufficiale", casomai proverò a chiedere in qualche negozio.

Ma le trasmissioni pay ancora non sono iniziate??
 
Esattamente e quindi fino a che Europa 7 non sarà penetrata nel mercato televisivo in tutta Italia in modo completo ed avrà quindi attivato tutti i suoi impianti difficilmente avrà abbonati in misura consistente. ;)
 
Nuove Accensioni

Andrea70 ha scritto:
Come risulta dal loro sito, hanno acceso ultimamente :

Bologna Barbiano
Torino Eremo
Monte Mario Roma
Monte Pierfaone Basilicata

Ciao

Ancora dal loro sito :

accesi :
Monte Calcarone
Monte Favone
Sezze
Monte Vergine
Roio
Monte Cosimo
Bari Città
Monte Paganella

Ciao a tutti
 
EliseO ha scritto:
Ma hai letto attentamente tutta la pappardella che sono stato costretto a riportare. In base alla legge Rete4 e T.Più Nero dovevano abbandonare l'analogico (ma le cose poi sono andate per le lunghe) e quelle frequenze ritornavano allo Stato che doveva ri-assegnarle a chi aveva avuto la concessione. Ma lasciamo perdere: le cose sono andate come stanno scritte nell'altro post. Ora, vediamo cosa succede. Sì, forse Di Stefano vuole fare il "furbetto" o forse si è impelagato in un'avventura imprenditoriale più grande di lui. Vedremo..................
Hanno ragione Eliseo e Adriaho
 
Andrea70 ha scritto:
Ancora dal loro sito :
accesi :
Monte Calcarone
Monte Favone
Sezze
Monte Vergine
Roio
Monte Cosimo
Bari Città
Monte Paganella
Come al solito accesi tutti gli impianti tranne quello di Monte Argentario sul canale E8 Vhf che già doveva essere attivato mesi addietro. :doubt:
 
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