Distanza tra antenne sul palo

non preoccuparti, i tiranti, dopo la rotazione del palo, solo tornati "tiranti" :D
avevo fatto le foto dopo averli allentati ;)

grazie per la spiegazione
 
Scuandomi per l'OT...

In pratica, con la carta di Smith, avevo calcolato una linea di lunghezza X, che aperta (in fondo) si comportava come un condensatore, accorciando di fatto la lunghezza elettrica dell'elemento passivo, che in quel caso era un direttore
Paradossalmente (ma solo in apparenza) terminando la linea con un condensatore la trasformavo invece in una induttanza, che equivaleva ad allungare l'elemento, rendendolo un riflettore.
In realtà, il condensatore era variabile, così che il rapporto A/I ed il lobo dell'antenna (entro certi limiti) poteva essere ottimizzato sulla frequenza (esatta) in uso.


areggio ha scritto:
Fantastico, se ho capito bene agivi sulla linea (quindi da remoto) e quindi invertivi la direzionalità della yagi senza relè o altro...
 
Tuner ha scritto:
In realtà, il condensatore era variabile, così che il rapporto A/I ed il lobo dell'antenna (entro certi limiti) poteva essere ottimizzato sulla frequenza (esatta) in uso.
vabbè...qui sfioriamo il diabolico, o perlomeno i tre piccioni con una fava... :D
 
Una cosa che non ho capito, guardando i vari specchietti, è quali sono le distanze necessarie per antenne puntate con oltre 90° di differenza.
 
valerio_vanni ha scritto:
Una cosa che non ho capito, guardando i vari specchietti, è quali sono le distanze necessarie per antenne puntate con oltre 90° di differenza.



questa è presa dal famoso manuale per antennisti edito da Nuova Elettronica..

devo però avvisarti che invece la "guida cei sugli impianti d'antenna per la ricezione tv"
edizione 2007

oltre i 90° di apertura, non indica nessun valore?!
 
sfoligno ha scritto:
questa è presa dal famoso manuale per antennisti edito da Nuova Elettronica..

devo però avvisarti che invece la "guida cei sugli impianti d'antenna per la ricezione tv"
edizione 2007

oltre i 90° di apertura, non indica nessun valore?!

Lo specchietto che hai linkato è sostanzialmente identico come valori a quelli che ho trovato e che si fermano a 90°. I tre set di valori coincidono a parte qualche eccezione che comunque varia di poco.
La differenza è che i valori adatti a 0-20 vengono applicati a 0-45, i 20-70 a 45-85 e i 70-90 a 85-180. Questo linkato da te in pratica è più restrittivo, perché mette un 40° in prima fascia mentre gli altri lo mettono in seconda. Oppure un 80° va in seconda anziché in terza.
 
Oltre i 90° si replica... cioè valgno esattamente (ma in modo speculare) i valori indicati nei primi 90°
(conta la direzione relativa fra i sostegni degli elementi, non il verso dovuto alla direzionalità)

valerio_vanni ha scritto:
Una cosa che non ho capito, guardando i vari specchietti, è quali sono le distanze necessarie per antenne puntate con oltre 90° di differenza.
 
Tuner ha scritto:
Oltre i 90° si replica... cioè valgno esattamente (ma in modo speculare) i valori indicati nei primi 90°
(conta la direzione relativa fra i sostegni degli elementi, non il verso dovuto alla direzionalità)

Quindi l'ultimo schema postato è totalmente sballato, dato che considera uguale da 85 a 180.

Se non ho capito male il tuo discorso si prendono gli assi delle antenne e si cerca l'angolo minore che formano. In pratica se due antenne considerando la direzionalità si aprono di 100 gradi ne vanno considerati 80.
 
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