E la SICILIA si ferma: ..ma la protesta dei TIR si estende in tutta Italia!

alessandro21 ha scritto:
A giorni sapremo come e se cambierà il mercato dei carburanti, e non solo quello.. :icon_rolleyes: :)...
Non vi entusiasmate all'idea delle liberalizzazioni in campo energetico :D
Finora dell'unica seria fatta in Italia, il cittadino comune che paga le bollette non se n'è accorto...:doubt:, come risparmio.
Se diamo un'occhiata a quanto fatto all'estero nel campo, potremmo capire che all'utente finale rimangono solo le briciole! :icon_redface:
ammesso e non concesso.
 
alex86 ha scritto:
Oltretutto abbiamo una distribuzione fatta di distributori medio-piccoli.
Aggiungo che, se i gestori avessero la possibilità di farsi concorrenza tra di loro e di poter vendere il carburante prodotto e raffinato da compagnie diverse nello stesso distributore,
si potrebbe assistere ad un abbassamento del prezzo al litro del carburante stesso...:)
 
alessandro21 ha scritto:
Aggiungo che, se i gestori avessero la possibilità di farsi concorrenza tra di loro e di poter vendere il carburante prodotto e raffinato da compagnie diverse nello stesso distributore,
si potrebbe assistere ad un abbassamento del prezzo al litro del carburante stesso...:)
abbastanza vero, visto che in giro si trovano prezzi più bassi nei distributori senza marchio.
Sulla concorrenza nutro seri dubbi, visto che anche loro, nel piccolo, fanno "cartello",
comunque si potrebbe studiare un sistema più flessibile.

p.s. ho fatto stasera il pieno...presso un distributore senza marchio.
Prezzo: 1,670 €/lt.
Prezzo Tamoil a soli 500 mt. : 1,710 €/lt.
ovviamente nelle colonnine "fai da te"
 
Nel TGLA7 stasera c'è un servizio... tra poco... anche loro han parlato nell'introduzione dei legami con la mafia locale.
 
YODA ha scritto:
Non vi entusiasmate all'idea delle liberalizzazioni in campo energetico :D
Finora dell'unica seria fatta in Italia, il cittadino comune che paga le bollette non se n'è accorto...:doubt:, come risparmio.
Se diamo un'occhiata a quanto fatto all'estero nel campo, potremmo capire che all'utente finale rimangono solo le briciole! :icon_redface:
ammesso e non concesso.
Beh, la questione credo sia in primis questa:
se io fossi un'azienda, e venissi ad investire in Italia, aprendo una compagnia telefonica, dovrei andare sulla rete dell'azienda concorrente, pagando anche un affitto, e magari anche caro!
Vale a dirsi anche per i treni, per il gas, per le compagnie elettriche, e, magari, anche per l'acqua..

Se le condizioni sono queste, mancano proprio i principi di base, per il quale, poi, si possa lavorare per arrivare ad un regime di seria concorrenza.

Spero che in Parlamento, affrontino anche questa questione.. :)
 
cheguevara63 ha scritto:
Le liberalizzazioni sono tutte favole da
dare in pasto al populino...quali e quanti
risparmi si possono avere..?...:doubt:
Beh, se si lavora affinché si instauri un serio regime di concorrenza, ne potrebbero trarre vantaggi tutti..:)
L'Erario, incasserebbe gli affitti delle reti,
i comuni trarrebbero vantaggi economici dalle gare a cui le aziente parteciperebbero per ottenere la gestione dei trasporti urbani,
i cittadini, trarrebbero ulteriori vantaggi dalla concorrenza stessa..

Ovviamente, questo in teoria, in pratica, invece, bisognerà vedere..
Ora, non sappiamo appunto, cosa conterrà il decreto che il governo presenterà domani.. :)

Monti poi, ha dichiarato di non voler vendere i "gioielli" di Stato: Finmeccanica ed Eni...
 
Solidale con gli amici siciliani!

Almeno ne stanno parlando... Quando protestò a roma il movimento dei pastori sardi solo santoro e telese ne parlarono.
 
LuProduction ha scritto:
Nel TGLA7 stasera c'è un servizio... tra poco... anche loro han parlato nell'introduzione dei legami con la mafia locale.

In TUTTI i telegiornali di stasera c'è stato uno spazio. Urlare al complotto mediatico porta sempre i suoi frutti ;)
 
milanistaavita ha scritto:
alessà, è INAMMISSIBILE che si debbano ancora pagare le tasse di guerre di tantissimi anni fà (tasse sui carburanti), e la Sicilia che ci lavora coi carburanti non ricava nulla....
coi carburanti ci lavorano anche tante altre regioni, la Toscana, la Lombardia, la Puglia... in Sicilia oltre alle accise nazionali (assurde, su questo concordo) pagano però anche quelle per mantenere una regione che grazie allo statuto autonomo spende e spande come vuole e costa il triplo delle altre regioni.
 
alessandro21 ha scritto:
Beh, se si lavora affinché si instauri un serio regime di concorrenza, ne potrebbero trarre vantaggi tutti..:)
Qui sta il problema! Dobbiamo svecchiare il sistema, ma con un serio studio su costi/benefici nell'ottica mondiale/europea!
Non facendo annunci e decreti dettati frettolosamente dalla situazione di crisi.
Inoltre servono decisioni che diano risultati nel più breve tempo possibile.

L'Erario, incasserebbe gli affitti delle reti,
beh, posso dirti che le per le reti gas/elettrica hanno ben pochi margini di "affitto".
e nessuno vuole investire grandi capitali per incrementarla, visto che i costi di ammortamento sono di decine di anni.
per altre reti non conosco i dati.

Ovviamente, questo in teoria, in pratica, invece, bisognerà vedere.
esatto, e se diamo un occhiata a cosa hanno fatto gli altri paesi che, dopo aver liberalizzato, stanno tornando ai grandi monopoli... :), bisognerà pensarci bene.
E non mi sembra questo il caso.

Monti poi, ha dichiarato di non voler vendere i "gioielli" di Stato: Finmeccanica ed Eni...
e ci mancherebbe...in TUTTO il resto del mondo se li tengono ben stretti!:D Ci sarà un motivo.

Comunque, ritorniamo alla questione siciliana, fine OT.;)
 
LuProduction ha scritto:
Nel TGLA7 stasera c'è un servizio... tra poco... anche loro han parlato nell'introduzione dei legami con la mafia locale.
lo so, l'ho sentito ieri anche io...:icon_rolleyes:

alex86 ha scritto:
In TUTTI i telegiornali di stasera c'è stato uno spazio. Urlare al complotto mediatico porta sempre i suoi frutti ;)
verissimo :wink:
 
Sciopero Tir: Sicilia, termina alle 24

Alla mezzanotte di oggi termina il fermo degli autotrasportatori in Sicilia. L'Aitras, l'Assotrasport, l'Assiotrat e i consorzi di Trapani, Palermo e Catania - si legge in un comunicato - riporteranno i mezzi nei propri piazzali, lasciando i presidi e i punti di sensibilizzazione, in quanto scadono i cinque giorni consentiti dalla legge che regolamenta gli scioperi degli autotrasportatori.
Continuano invece la protesta a oltranza i contadini del movimento dei 'Forconi' e i pescatori.

fonte ansa.it
 
Il problema principale dell'Italia sono gli alti interessi che lo stato deve pagare per finanziarsi. L'aspetto drammatico della situazione è la necessità di rinnovare di continuo i debiti passati (1900mld di €), oltre quelli nuovi che derivano dagli anticipi per le spese correnti e dal disavanzo. In presenza di spread come quelli che si pagano ormai da molti mesi, il pareggio di bilancio non serve a più di tanto, visto che il debito che pesa maggiormente non è il disavanzo di gestione ma la somma di quelli accumulati in passato ed ingigantitisi negli anni a causa degli interessi.
Ai mercati non interessa il debito di una stato, quanto la garanzia di solvibilità, per rientrare di capitali ed interessi investiti (o da investire). L'Italia ha un problema di non sviluppo, cioè non produce ricchezza con lo stesso ritmo degli altri paesi europei da troppo tempo. Il treno l'abbiamo perso nel 1995, ma abbiamo allegramente fatto finta che non fosse così fin quando la crisi del 2008 ha evidenziato tutti i nostri limiti e problemi, che non spariscono certamente negandoli, ma che peggiorano quando i mercati vedono che non si fa nulla per rimediarvi.
Se l'Italia non inizia a riprendere la corsa (all'economia), i mercati non si convinceranno ad investire su di noi per via solo delle parole rassicuranti di tizio o caio. Le tasse a pioggia sono servite a mettere in sicurezza i conti, ma il sacrificio sarà stato perfettamente inutile e tra pochi mesi saremo daccapo, senza provvedere a far cose utili per la crescita l'economia.
Purtroppo, euro ed Europa non hanno una politica economica unica, anche perchè ciò che servirebbe a chi è in difficoltà, sia come poltiche che come gestione della BCE, contrasta, almeno nel breve periodo, con le convenienze di chi per ora scoppia di salute e trova comodissimo pagare poco o niente per gli interessi sul proprio debito. Come se non bastasse, a Settembre ci siamo assunti un (folle) impegno di pareggio bilancio entro il 2013, cosa che nel contesto richiede ulteriori aumenti di tasse che rallentano la possibilità di agire per la crescita. Nel mentre, l'Europa sembra indirizzata all'armonizzazione fiscale, che è nuovamente una difesa ad oltranza del valore dell'euro e che si tradurrà in ulteriori impegni gravosi per gli Stati che hanno problemi, inguaiandoli ulteriormente.
Non pensare a come agevolare l'uscita dal tunnel dei paesi in difficoltà ma pensare al rigore dei loro conti, significa adottare una terpia tecnicamente giusta, non fosse che il paziente è già debole e rischia così di morire per la medicina... prima di essere guarito.
La delocalizzazione produttiva in aree extra cee, attuata negli ultimi 30 anni, senza alcuna vera difesa del "made in Italy" (con la scappatoia della "temporanea esportazione", in Italia se va bene s'inscatola) combinata con una dimensione microscopica della maggior parte delle imprese italiane, porta ad una totale inadeguatezza alla globalizzazione e non può richiamare qui investitori con nuovi capitali. Anche aver affossato le spese per ricerca ed innovazione è stata una follia, perchè è proprio l'innovazione che poteva fare la differenza, specialmente quando è stato evidente che la produzione di massa è cosa che non attiene più all'occidente... e noi siamo un paese manifatturiero scarso di materie prime.
Negli USA, dopo aver lasciato fallire Lehmann Brother si sono accorti di aver innescato un disastro. Hanno allora preferito aggravare il disavanzo stampando 2000 mld di dollari per darli alle banche, mentre in Europa, anziche "rilanciare la mossa", ci si è arroccati a difendere l'euro, col bel risultato che in USA la borsa è tornata ai livelli pre crisi, mentre in Europa siamo sotto del 50%. Inoltre, alcuni Stati del vecchio continente (tra cui noi) sono obiettivamente così deboli ed attaccabili che la speculazione ci sguazza. Il bel risultato è che ora la crisi USA la stanno postando da noi (Europa), che non l'avevamo prodotta ma di cui pagheremo anche la loro parte.
Personalmente non vedo nè scappatoie nè ragioni di ottimismo, men che meno che l'Italia possa farcela da sola, dove le "liberalizzazioni" che partono dal basso, pur giuste, sono un qualcosa che può influire in modo così modesto sulla situazione da risultare perfino trascurabile. Senza una presa di coscienza complessiva che l'Europa e l'euro possono fallire non ne usciremo. La liquidità sul mercato, indispensabile per "sciogliere una situazione cristallizzata" non tornerà certo attraverso il rigore o le banche europee che depositano alla BCE, piuttosto che fra loro, facendo circolare. Se non torna la liquidità e continuano le politiche di rigore imposte, associate al doversi arrangiare da soli, dal singolo stato al singolo individuo, non so come andrà a finire, ma certo non bene.
Detto questo, credo proprio che sia troppo tardi per le proteste, anche giuste, nel senso che ora, la piazza non possa più produrre nulla di positivo ma solo apportare ulteriori problemi all'immagine dell'Italia. Come si suol dire "non c'è più trippa..." e bisogna fare anche un esamino di coscienza, ripensando a quando non si voleva dar retta a chi metteva in guardia circa le favole e favolette che si raccontavano nel presunto paese di bengodi, o quando, anche a fronte delle difficoltà reali si continuava a dar fiducia a chi non la meritava, perchè in fondo, ogni popolo ha sempre il governo che si merita e di ciò, prima o poi, sconta le conseguenze.
 
Ultima modifica:
Esatto..

Serve una politica economica comune, una revisione agli accordi di Schengen e
l'entrata in vigore, finalmente, della costituzione europea.
Bisogna avere un governo eletto dell'unione, bisogna dare più poteri al parlamento, ed a Bruxelles in genere, trovo assurdo che, ancora oggi, ogni decisione importante, venga presa dai vari leader.
Bisognerebbe arrivare, poi, ad emettere titoli di Stato comuni a tutti i membri dell'eurozona.

PS: Perché, secondo te, la BCE non stampa moneta?!?
Il problema sta tutto li, secondo me..
 
Parzialmente d'accordo.
Per esempio reputo uno spreco senza giustificazione il fatto che il parlamento europeo abbia 3 sedi, con annesse triple spese e spese di trasferimento settimanali delle persone e della documentazione. Non riescono a decidere neanche su una banalità del genere, figuriamoci sul resto.
 
Non so se questo video sia stato postato,ve lo propongo!


"Movimento dei Forconi"

http://youtu.be/Yu_LcNj0XLM


Dalle mie parti non c'è più una goccia di Benzina e gli scaffali dei supermecati si vanno svuotanto velocemente!

Alla Mezzanotte di questa sera il Movimento Forza D'urto dovrebbe sospendere il blocco dei TIR dopo i 5 giorni concessi per legge,ma i singoli vogliono andare avanti a fianco del Movimento dei Forconi,Pescatori,etc.
 
alex86 ha scritto:
Sdegno completo per questi "studenti". Gli studenti, in genere, studiano.
Gli studenti studiano ? Allora non possono manifestare ?
Non entro nel merito (è vero che spesso manifestano e e scioperano per non studiare), però abbiamo già avuto politici e addirittura ministri che bruciavano il tricolore e che dicevano che ci si volevano pulire il ...
 
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