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Io penso che chi usa il generico e si trova male è vittima del cosiddetto effetto placebo al contrario. Ci si convince così tanto che il generico è peggiore del marcato che si pensa di non stare bene come quando si prende il farmaco "originale". E comunque non sarò un medico o un farmacista ma come naturalista ho studiato a fondo la biodiversità. Non è detto che più o meno principio attivo o eccipienti siano un bene o un male. Chi ci dice che in alcuni individui meno principio attivo o la mancanza degli eccipienti presenti nel farmaco marcato siano in realtà un bene? Ognuno è diverso e magari a qualcuno per far passare il mal di testa basta una certa dose di farmaco, altri hanno bisogno di dosi più massicce. Senza avere nozioni di questi argomenti è inutile far capire il +/- 20% a mio avviso. Perché sembrerebbe che il segno meno sia negativo, ma in certi casi può essere addirittura positivo 