FIA Formula 1 World Championship 2025

Ormai e’ dagli anni 90 che, in condizioni normali, la vettura conta almeno per l’80% rispetto a quanto puo’ fare il pilota.
Ora saremo vicini al 90-95% se non di piu’

Poi c’e’ verstappen che e’ una cosa a parte

E con l’arrivo della telemetria, simulatori, remote garage e squadre con personale di 500 e piu’ fra ingegneri e tecnici lo sviluppo delle auto lo fanno i computer e i dati raccolti.
Non siamo piu’ negli anni 60-70-80 quando il pilota era l’unico che poteva dare indicazioni su come si comporta la vettura. Ora vedono tutto in tempo reale mentre l’auto e’ in pista. Quando il pilota scende e riporta le sue impressioni, gli ingegneri lo sanno gia’ in anticipo
 
Ultima modifica:
Ormai e’ dagli anni 90 che, in condizioni normali, la vettura conta almeno per l’80% rispetto a quanto puo’ fare il pilota.
Ora saremo vicini al 90-95% se non di piu’

Poi c’e’ verstappen che e’ una cosa a parte

E con l’arrivo della telemetria, simulatori, remote garage e squadre con personale di 500 e piu’ fra ingegneri e tecnici lo sviluppo delle auto lo fanno i computer e i dati raccolti.
Non siamo piu’ negli anni 60-70-80 quando il pilota era l’unico che poteva dare indicazioni su come si comporta la vettura. Ora vedono tutto in tempo reale mentre l’auto e’ in pista
quindi che facciano ha meno di fare test e prove libere il piolta da sempre le indicazioni su come vuole la machina perche lo dici anche tu ce Verstampen che il lavoro che fa lui lo fanno tutti i piolti
 
Verstappen e’ una cosa a parte.
Piloti con il suo talento ne nascono uno ogni 20 anni. E la sua forza con queste ultime red bull e’ la capacita’ di far funzionare un’auto nervosa che ha una finestra molto ristretta di utilizzo.
Che vuol dire mandare in temperatura le gomme nel modo giusto, avere una sensibilita’ unica nel controllare l’auto in frenata e inserimento di curva.

Basta vedere le sue imprese sotto la pioggia fin dai tempi della toro rosso e ancora prima nella f3 europea
 
Verstappen e’ una cosa a parte.
Piloti con il suo talento ne nascono uno ogni 20 anni. E la sua forza con queste ultime red bull e’ la capacita’ di far funzionare un’auto nervosa che ha una finestra molto ristretta di utilizzo.
Che vuol dire mandare in temperatura le gomme nel modo giusto, avere una sensibilita’ unica nel controllare l’auto in frenata e inserimento di curva.
Basta vedere le sue imprese sotto la pioggia fin dai tempi della toro rosso e ancora prima nella f3 europea
ok ma le indicazioni sul aseto le da lui ho no e Lecelrc Sianz LH no?
 
Le squadre arrivano gia’ con gli assetti pronti per il determinato circuito, poi durante il venerdi’ e il sabato si va a verificare se funzionano in pista. E in generale sulla base dei dati raccolti e sulle indicazioni del pilota (che comunque si vedono anche con la telemetria) si fanno le regolazioni piu’ fini.

Esempio: Ovvio che se un pilota rientra ai box e dice che l’auto e’ troppo sovrasterzante poi gli ingegneri vanno ad intervenire sull’assetto. Ma quel sovrasterzo di troppo si vede generalmente gia’ in tempo reale con la telemetria.
Poi ci sono gli stili di guida diversi. Un pilota potrebbe preferire un auto che si comporta in un modo e il compagno in un altro. Gli ingegneri cercano di andare incontro alle loro esigenze.
Ma rispetto a 30 anni fa e’ molto difficile adattare lo stile di guida di un auto al pilota, ora succede il contrario. La vettura per rendere al massimo deve essere guidata in quel modo (es. red bull) e i piloti tendono ad adattarsi ad essa (e’ quello che lamenta hamilton)
 
Le squadre arrivano gia’ con gli assetti pronti per il determinato circuito, poi durante il venerdi’ e il sabato si va a verificare se funzionano in pista. E in generale sulla base dei dati raccolti e sulle indicazioni del pilota (che comunque si vedono anche con la telemetria) si fanno le regolazioni piu’ fini.

Esempio: Ovvio che se un pilota rientra ai box e dice che l’auto e’ troppo sovrasterzante poi gli ingegneri vanno ad intervenire sull’assetto. Ma quel sovrasterzo di troppo si vede generalmente gia’ in tempo reale con la telemetria.
Poi ci sono gli stili di guida diversi. Un pilota potrebbe preferire un auto che si comporta in un modo e il compagno in un altro. Gli ingegneri cercano di andare incontro alle loro esigenze.
Ma rispetto a 30 anni fa e’ molto difficile adattare lo stile di guida di un auto al pilota, ora succede il contrario. La vettura per rendere al massimo deve essere guidata in quel modo (es. red bull) e i piloti tendono ad adattarsi ad essa (e’ quello che lamenta hamilton)
allora vedi che il pilota conta ancora
 
Conta relativamente molto poco rispetto alla vettura
Senza una macchina competitiva, in condizioni normali non puo’ inventarsi niente.

Verstappen a parte


Su hamilton come scrissi anche qui dopo il suo annuncio, e’ chiaro sia una operazione commerciale prima del suo ritiro. Sono 3 anni che e’ in fase calante
 
Ultima modifica:
Conta relativamente molto poco rispetto alla vettura
Senza una macchina competitiva, in condizioni normali non puo’ inventarsi niente.

Verstappen a parte


Su hamilton come scrissi anche qui dopo il suo annuncio, e’ chiaro sia una operazione commerciale prima del suo ritiro. Sono 3 anni che e’ in fase calante
Hamilton non è un operazione commerciale come pilota è un po' in fase calante ma ha delle grosse doti di collaudatore
 
Quindi a Race Anatomy di che parlano quando decidono se andare più sulle indicazioni di un pilota che non di un altro?

Partendo di volta in volta da un progetto cannato, cercano di volta in volta di mettere una pezza attraverso le indicazioni dei piloti, i quali comunque hanno almeno il dovere di guidarle e il pregio di ottenere il miglior risultato possibile, per alcuni sopra le aspettative del mezzo.
 
Quindi a Race Anatomy di che parlano quando decidono se andare più sulle indicazioni di un pilota che non di un altro?

Partendo di volta in volta da un progetto cannato, cercano di volta in volta di mettere una pezza attraverso le indicazioni dei piloti, i quali comunque hanno almeno il dovere di guidarle e il pregio di ottenere il miglior risultato possibile, per alcuni sopra le aspettative del mezzo.
sarebbe bello se, oltre al simulatore di cui ormai non si può fare a meno, si tornasse a fare veri test in pista, naturalmente dando a tutte le scuderie lo stesso numero di ore (oppure più ore a quelli indietro in classifica, tanto per riequilibrare) anche su piste non battute dalla f1 ,sarebbe un modo per far vivere gli autodromi e portare la F1 in più paesi, dando la possibilità al pubblico di vedere le monoposto dal vivo senza pagare uno sproposito (come avveniva con in test che si facevano in agosto a Monza)

Chi ha piste di proprietà, come Ferrari, dovrebbe aprire le porte di casa anche ad altre scuderie.

Poi è da rivedere questa "schiavitù" imposta dalla Pirelli !C1 C2 C3 C4 C5 C6.
Meno mescole e ciascuno sceglie cosa utilizzare.
 
sarebbe bello se, oltre al simulatore di cui ormai non si può fare a meno, si tornasse a fare veri test in pista, naturalmente dando a tutte le scuderie lo stesso numero di ore (oppure più ore a quelli indietro in classifica, tanto per riequilibrare) anche su piste non battute dalla f1 ,sarebbe un modo per far vivere gli autodromi e portare la F1 in più paesi, dando la possibilità al pubblico di vedere le monoposto dal vivo senza pagare uno sproposito (come avveniva con in test che si facevano in agosto a Monza)

Chi ha piste di proprietà, come Ferrari, dovrebbe aprire le porte di casa anche ad altre scuderie.

Poi è da rivedere questa "schiavitù" imposta dalla Pirelli !C1 C2 C3 C4 C5 C6.
Meno mescole e ciascuno sceglie cosa utilizzare.
Per le gomme sarebbe bello che tornasse più di un costruttore
 
Indietro
Alto Basso