Film consigliati in catalogo

Io non sapevo neanche che Everest fosse in catalogo. Visto su altri media, lo consiglio anche io, con un buon tv ed un buon impianto audio, ovviamente.
Per quanto riguarda focus, sono d'accordo col giudizio precedente -anzi- calerei pure un po', come votazione :)
Un filmche invece che ho cominciato a guardare con qualche dubbio ma poi invece mi ha decisamente convinto é : "i ragazzi stanno bene" con la Moore e la Bening.
Consigliabilissimo soprattutto di questi tempi :)
 
Io non sapevo neanche che Everest fosse in catalogo. Visto su altri media, lo consiglio anche io, con un buon tv ed un buon impianto audio, ovviamente.
Per quanto riguarda focus, sono d'accordo col giudizio precedente -anzi- calerei pure un po', come votazione :)
Un filmche invece che ho cominciato a guardare con qualche dubbio ma poi invece mi ha decisamente convinto é : "i ragazzi stanno bene" con la Moore e la Bening.
Consigliabilissimo soprattutto di questi tempi :)


Si tra quelli a noleggio, ma in alcuni casi bisogna usare la funzione cerca perchè non sempre viene visualizzato nel catalogo a noleggio
 
Da ignorante del cinema italiano chiedo consiglio riguardo ai film di VITTORIO DE SICA presenti in catalogo:

Gli ultimi cinque minuti
Amore e chiacchiere (Salviamo il...
La prima notte/Le nozze veneziane
Ladri di biciclette
Boccaccio '70
Il giardino dei Finzi Contini
Il tetto
Buongiorno, elefante!
Io, io, io...e gli altri
Il vigile
Peccato che sia una canaglia
Racconti romani
Noi siamo le colonne
I due marescialli
Il conte Max
Il medico e lo stregone
Padri e figli


Ladri di biciclette è famosissimo e lo guarderò sicuramente.
Il giardino dei finzi contini ha vinto l'oscar e dovrebbe meritare la visione (sbaglio?)
Poi su wikipedia viene citato IL TETTO come film interessante...
Altri consigli?
 
The Fighter

Il film tutto sommato mi è piaciuto, girato bene(forse il migliore stilisticamente di Russell) e ben interpretato. Bale cosi' sciupato è strepitoso, Wahlberg mh... nsomma e il resto bene. Come sempre personaggi caratterizzati al massimo, molte battute da ricordare e solita storia molto corale. Infatti non è un vero e proprio film di pugliato sullo sforzo fisico che si fa per raggiungere un obbiettivo e bla bla, più che altro il regista sfrutta questo espediente per raccontare come sempre i vari rapporti familiari, o la condizione di un uomo costretto nell'ombra della famiglia, o la depravazione del fratello ecc... ecc.... Questo tipo di film dove viene praticamente raccontato tutto, si parla tanto e si lascia poco all'immaginazione per cosi' dire non sono i miei preferiti, ma riconosco che è una bella biografia, o storia tratta da una vera vicenda, con belle musiche, belle immagini, e bel montaggio delle poche scene di pugilato. Montaggio e regia che rende con questo stile simil-televisivo o documentaristico, ma che non è il cinema che mi da i brividi. Da risottolineare ancora, grande Christian Bale, il suo personaggio è quello che mi rimarrà impresso di più nella mente da questo film. Invece Wahlberg come detto non mha impressionato, poco espressivo e forse faccia poco sporca per essere un pugile.

Voto: 7

Pensa che io lo avevo evitato sinora perchè pensavo fosse proprio un film incentrato sul pugilato.Grazie alla tua recensione lo guarderò, anche perché adoro Christian Bale.
 
Visto finalmente LADRI DI BICICLETTE.
Un giorno, durante una puntata di My so-called life (famosa serie TV americana anni 90 mai giunta in Italia - Netflix parlo con te - ), Angela (Claire Danes) invita Jordan (Jared Leto) ad andare al cinema per vedere Ladri di biciclette con i sottotitoli.
Già questo dovrebbe far capire l'importanza di questa pellicola purtroppo poco conosciuta dai nostri giovani, me compreso nonostante non abbia più 15 anni come Claire Danes ai tempi che furono.
È un film in cui la trama è solo un contorno a ciò che il regista vuol mettere in risalto, e cioè la condizione sociale dell'Italia del 1948.
Ma il dramma vero sapete qual è?
Sostituiamo la bici con la macchina e NULLA è cambiato, almeno nei piccoli paesi della Sicilia.
Dalla folla all ufficio collocamento (oggi centro impiego) alla speranza del posto fisso più insulso, dalle donne che si affidano alle fattucchiere ai ladruncoli difesi dal vicinato, dalle forze dell ordine inermi al mezzo di spostamento necessario per trovare lavoro, e potrei andare all infinito.
L'aspetto più emozionante è il rapporto padre-figlio, non penso di averne mai visto uno dipinto in maniera migliore nella storia del cinema.
Film commovente nella sua semplicità, una lezione per chiunque vada alla ricerca di film con effetti speciali, con storie assurde, alieni, troni, viaggi nel tempo, missioni impossibili, ecc.
Questo è vero cinema.
 
Undead

Un b-movie eccellente finalmente. Per chi ama questo genere è imperdibile. Mi sono ritrovato di fronte questo horror splatterosissimo e demenzialissimo e mi ha sorpreso molto, per le trovate, per alcune belle scene e per lo stile e la messa in scena, molto semplice ma efficace essendo il classico film di serie b. Si parte da una trama delle più semplici cioè solita invasione ed epidemia zombie(i riferimenti ad altri film del passato si sprecano, come quello a Romero con il film che iniziò questo genere) partendo da un iniziale MacGuffin, che poi si rileva non essere un semplice espediente ma sfocia nella vera e propria fantascienza. Si, qui si mischiano zombie, ufo e altro, ma il risultato è quello che speravo, un ottimo horror, che rimane ben in equilibrio tra classico splatter(non c'è niente di implicito non lo consiglio se non digerite eventuali organi interni) e demenziale, con personaggi tanto stereotipati quanto perfetti per un film di genere come questo e con una colonna sonora che sembra quasi quella di scooby doo, e resta sempre cosi' anche nelle scene più orrorifiche. Finale che ci sta, quindi da non perdere per chi ama il genere.

Voto: 7
 
Visto ieri sera "una sconfinata giovinezza", di Pupi Avati.
Tema non facile, l'alzheimer, ma affrontato -secondo me- con il giusto tatto che da sempre contraddistingue il regista emiliano.
Per Bentivoglio e la Neri una interpretazione all'altezza del ruolo; il film lascia dentro una malinconia ed una tristezza struggente, ma.... questa è la vita, nel bene e nel male.
Per chi ama il genere, assolutamente consigliabile (a me è decisamente piaciuto).
 
Visto ieri sera "una sconfinata giovinezza", di Pupi Avati.
Tema non facile, l'alzheimer, ma affrontato -secondo me- con il giusto tatto che da sempre contraddistingue il regista emiliano.
Per Bentivoglio e la Neri una interpretazione all'altezza del ruolo; il film lascia dentro una malinconia ed una tristezza struggente, ma.... questa è la vita, nel bene e nel male.
Per chi ama il genere, assolutamente consigliabile (a me è decisamente piaciuto).
Avati è unico e inimitabile. Finale amarissimo.
 
Ho visto ch non è piaciuto molto ma a me invece ha sorpreso in positivo...

Knock Knock

Cosa succederebbe se un uomo in astinenza da sesso con sua moglie da settimane si ritrovasse a dover aspettare altri 3 giorni da solo a casa, e nel mentre bussano alla sua porta le due strafighe migliori immaginabili che dal primo secondo si capisce dove vogliono arrivare?

Ecco da questo incipit sembra la trama di un porno ed infatti questo è. Nient'altro che un porno con tratti evidenti di film thriller e che vuole anche trasmetterci qualcosa di non così banale alla fine.
Stiamo parlando di Eli Roth che a me è molto simpatico, perché è il bastard.o che ha spappolato hitler;), ma soprattutto lo apprezzo perché è quel regista molto vicino al genere più povero e più popolare, cioe lhorror e quindi capisco che questi generi che si rifanno ai tempi in cui l'horror era rilegato ad un genere marginale non vengano apprezzati da molti.
In questo caso però di horror c'è ben poco, e invece roth si concentra su un altro genere molto basso di livello cioè il porno. Già la trama come detto si rifà a quel genere, ma soprattutto quello che succede dopo riesce ad essere veramente eccitante.
Ecco questa è la cosa che ho apprezzato di più l'aver reso un film, dove di nudi ce ne sono pochi e di scene veramente porno praticamente nessuna, veramente eccitante dai diciamocelo a qualsiasi uomo etero che guardi questo film con attenzione è impossibile che non gli si sia rizzato anche per un secondo lo so sarò stato un po troppo diretto ma secondo me questo genere ha il suo perché e sono contento che venga riconosciuto attraverso un film degno del suo nome, perché è diretto in maniera pulita e recitato bene, benissimo da queste due e decentemente da reeves che co sta faccia monoespressiva da depravato è azzeccato.
Impossibile poi che in un porno-thriller non inserisca qualcosa di grottesco e che faccia addirittura ridere, come i vari giochini delle due, o la scena finale geniale dove vediamo il protagonista disperarsi per aver premuto mi piace ahahah;).
E soprattutto il finale mi è piaciuto perché ribalta un po tutte le carte in gioco. Se fino a quel momento mi era sembrato condannare più gli atti vandalici, e anche più che vandalici, delle due bellissime ragazze, con la scena finale cambia un po tutto e capiamo che probabilmente roth ci sta più che altro facendo interrogare su cosa avremmo fatto noi nella stessa situazione. Perché come ci mostra nella parte iniziale, non parliamo di un depravato ma di un padre di famiglia semplicissimo e devoto. Interessante ragionamento sul tradimento che il regista è riuscito a trasmettermi attraverso un film eccitante e con una bella tensione allo stesso momento.

Voto: 7

P.S. Unica grandissima limitazione è che è abbastanza maschilista cioè indirizzato soprattutto agli uomini, per esempio una donna, etero, non potrà mai provare la stessa empatia per il personaggio di reeves che ha invece qualsiasi uomo.
 
Rosemary's Baby

Si tratta del capostipite del genere demoniaco, e probabilemente anche il più importante horror psicologico mai girato. La storia del film la sanno pure i muri, e i motivi per cui sia un cult del genere horror e probabilmente anche il miglior film di Polanski è anche questo ben evidente a tutti, basta vederlo anche solo una volta con attenzione;). Troviamo un Polanski nel suo momento migliore, ogni inquadratura ha una sua funzionalità, non è mai buttata li a caso, dal punto di vista tecnico ci accorgiamo di avere un maestro dietro la macchina da presa e dei fenomeni nelle performance di fronte alla macchina. Ma ancora più importante è come viene scritto dal regista, in maniera che dire perfetta è riduttivo. Rappresenta forse uno dei maggiori esempi nella storia del cinema, di empatia con la protagonista, impossibile se lo si guarda attentamente questo è chiaro, non rimanere angosciati, paranoici, spaventati come Mia Farrow nella sua situazione. E' anche un film giallo, o mystery è uguale, ed è stupendo come si parta tutti col pensare la stessa cosa, è impossibile non pensare a come andrà a finire visto che siamo in un film horror, ma il film è montato cosi' bene e strutturato cosi' bene che ogni indizio ogni sguardo ogni situazione ci mette sempre dentro la testa tanti di quei dubbi che non sappiamo mai alla fine cosa ci aspetterà. Girate benissimo anche le scene dei sogni di Rosemary non con la classica dissolvenza sui bordi, ma con una musica e un montaggio che riesce da solo a rendere l'idea. Da vedere e rivedere un capolavoro anche per il contributo importantissimo che ha dato al futuro di questo genere.

Voto: 9
 
A me è sembrato il film più scontato di sempre, si era capito tutto già dalle prime scene.
Poi, come già detto, il film visto oggi risente della S1 di American Horror Story che ha preso Rosemary's baby e a mio parere l'ha elevato in tutti i sensi, dalla sceneggiatura alla regia.
Un film di Polanski che invece non capisci dove vada a parare e ti sorprende è L'inquilino del 3° piano, che merita un'occhiata.
Ma a mio parere tutti i film storici di Polański risentono del tempo passato
 
A me è sembrato il film più scontato di sempre, si era capito tutto già dalle prime scene.
Poi, come già detto, il film visto oggi risente della S1 di American Horror Story che ha preso Rosemary's baby e a mio parere l'ha elevato in tutti i sensi, dalla sceneggiatura alla regia.
Un film di Polanski che invece non capisci dove vada a parare e ti sorprende è L'inquilino del 3° piano, che merita un'occhiata.
Ma a mio parere tutti i film storici di Polański risentono del tempo passato

Mah per me è l'opposto... Rappresenta il classico esempio di film eterno, anche nel terzo millennio funzionerebbe allo stesso modo che all sua uscita nel 68.
 
Rosemary's Baby

Si tratta del capostipite del genere demoniaco, e probabilemente anche il più importante horror psicologico mai girato. La storia del film la sanno pure i muri, e i motivi per cui sia un cult del genere horror e probabilmente anche il miglior film di Polanski è anche questo ben evidente a tutti, basta vederlo anche solo una volta con attenzione;). Troviamo un Polanski nel suo momento migliore, ogni inquadratura ha una sua funzionalità, non è mai buttata li a caso, dal punto di vista tecnico ci accorgiamo di avere un maestro dietro la macchina da presa e dei fenomeni nelle performance di fronte alla macchina. Ma ancora più importante è come viene scritto dal regista, in maniera che dire perfetta è riduttivo. Rappresenta forse uno dei maggiori esempi nella storia del cinema, di empatia con la protagonista, impossibile se lo si guarda attentamente questo è chiaro, non rimanere angosciati, paranoici, spaventati come Mia Farrow nella sua situazione. E' anche un film giallo, o mystery è uguale, ed è stupendo come si parta tutti col pensare la stessa cosa, è impossibile non pensare a come andrà a finire visto che siamo in un film horror, ma il film è montato cosi' bene e strutturato cosi' bene che ogni indizio ogni sguardo ogni situazione ci mette sempre dentro la testa tanti di quei dubbi che non sappiamo mai alla fine cosa ci aspetterà. Girate benissimo anche le scene dei sogni di Rosemary non con la classica dissolvenza sui bordi, ma con una musica e un montaggio che riesce da solo a rendere l'idea. Da vedere e rivedere un capolavoro anche per il contributo importantissimo che ha dato al futuro di questo genere.

Voto: 9

Quoto tutto, ogni virgola, ogni spazio, ogni punto... :D
Io l'ho visto l'estate scorsa, sempre su infinity, e mi è piaciuto molto.
 
Duri si diventa

Mi so detto, me lo regalano solo per questa settimana, c'è Will Ferrell che io adoro e adoro la sua comicità, insieme all'astro nascente Kevin Hart che non è niente male, quindi perchè non vederlo? Ecco è il classico esempio di come sprecare due attori comici come questi due. Certo Ferrell con la sua comicità, basterebbe anche la sua sola facciona, qualche sorriso o addirittura risata la regala sempre, ma in questo caso rasentiamo veramente il ridicolo per la banalità con il quale è stato girato questo film. Tutte le battute e dico tutte, sono intrise del classico stereotipo razzista, i vari negro, cioccolatino, ti spacco il tuo cu... bianco e cose varie. Cioè a me piace ridere sui vari stereotipi razzisti, ma qui è un continuo, e alla lunga, anzi quasi subito, diventa stancante anche perchè la sceneggiatura è idiota, e non ha un senso, se non portare alle varie gag, che non fanno nemmeno ridere. Quindi se volete ridere o divertirvi direi da evitare, uno dei film più banali nelle intenzioni e nella riuscita dell'anno. Non mi sembra nemmeno che questi due abbiano chissà quale affiatamento, anzi sembrano due messi cosi' sulla locandina per attirare un po' di americani a cui piace sta comicità, ma si vede che il regista e gli sceneggiatori non c'hanno messo un minimo di cuore, se non per portare a casa quanti più spiccioli con il classico film che esce d'estate pieno delle classiche hit del momento.

Voto: 4.5
 
The Fighter

Il film tutto sommato mi è piaciuto, girato bene(forse il migliore stilisticamente di Russell) e ben interpretato. Bale cosi' sciupato è strepitoso, Wahlberg mh... nsomma e il resto bene. Come sempre personaggi caratterizzati al massimo, molte battute da ricordare e solita storia molto corale. Infatti non è un vero e proprio film di pugliato sullo sforzo fisico che si fa per raggiungere un obbiettivo e bla bla, più che altro il regista sfrutta questo espediente per raccontare come sempre i vari rapporti familiari, o la condizione di un uomo costretto nell'ombra della famiglia, o la depravazione del fratello ecc... ecc.... Questo tipo di film dove viene praticamente raccontato tutto, si parla tanto e si lascia poco all'immaginazione per cosi' dire non sono i miei preferiti, ma riconosco che è una bella biografia, o storia tratta da una vera vicenda, con belle musiche, belle immagini, e bel montaggio delle poche scene di pugilato. Montaggio e regia che rende con questo stile simil-televisivo o documentaristico, ma che non è il cinema che mi da i brividi. Da risottolineare ancora, grande Christian Bale, il suo personaggio è quello che mi rimarrà impresso di più nella mente da questo film. Invece Wahlberg come detto non mha impressionato, poco espressivo e forse faccia poco sporca per essere un pugile.

Voto: 7
Visto stasera, concordo a grandi linee: film carino, che ti appassiona, ma troppo semplicistico e banale.
Ciò che però mi ha dato fastidio è il fatto che i match più importanti li abbia combattuti in difesa, secondo una tattica "rivoluzionaria" che invece è famosissima anche per un ignorantone di boxe come me: la rese popolare il grande Alì in uno storico match contro Foreman su cui sono stati girati documentari a valanga.
Inoltre, diciamolo, pareva un altro film della saga di Rocky, sia per atmosfere che per trama.
Poi vorrei capire la valanga di nomination ricevute da Amy Adams: attrice che io adoro ma che non dimostra nulla in queste 2 ore.
Hollywood è strana: han fatto di tutto per pompare sto film, ma a parte un grandioso Christian Bale nessuno si ricorderà nulla fra 10 anni
 
Essere John Malkovich

Quando parliamo di Kaufman, che sia in un film di Jonze, di Gondry o diretto da lui stesso, parliamo probabilmente di un piccolo genio visionario, e quando ci si avvicina a una sua storia sappiamo a cosa si va incontro. Scrittore di commedie o film drammatici sempre a sfondo surreale, sul rapporto tra ciò che è reale e no, e che cercano di mandarci tantissimi messaggi. Se in Eternal Sunshine of the Spotless Mind mi era arrivato moltissimo, e l'avevo apprezzato molto anche per la sua semplicità, qui il discorso è diverso. Paradossalmente avrei dovuto preferire questa di sceneggiatura, preferisco questo tipo di genere che più che romantico e mieloso come nel film di Gondry, vira più sul fantastico. Pero' stranamente questo film non mi è sembrato riuscitissimo.


L'idea di fondo come sempre è straordinaria ed è buona anche in modo in cui Jonze la mette in atto. Le scelte sono giustissime, e se un John Cusack con capelli lunghi, barba incolta, occhiali ecc. è perfetto, Cameron Diaz lo è ancora di più. La rappresentazione di questa coppia fin dall'inizio è studiata molto bene, questa sciatteria, stravaganza, anche sporicizia... tutto reso molto bene. Reso molto bene in funzione della storia, nel senso che tutto gira intorno a questa idea: il voler essere qualcun'altro, forse perchè non si è felici, o non ci si sente mai completi e si vuole sempre avere di più e non ci si accontenta mai. Infatti il genio è anche il fatto che il protagonista faccia il burattinaio, e che quindi fin dalla prima scena vediamo quasi più felice nell'impersonarsi nei suoi pupazzi e nella loro "vita", piuttosto che nella vita con la sua partner, che probabilmente non lo soddisfa più, tanto che appena esce dal suo stato perenne di pigrizia e poi trova un lavoro, si innamora della prima donna bella che vede.

Per quanto riguarda a figura intorno alla quale gira tutto il film, cioè l'attore, che a me piace moltissimo, John Malkovich, la scelta anche qui è ineccepibile. Infatti secondo me si è preso lui perchè non è poi cosi' famoso. Si adesso forse in USA è conosciuto da tutti, ma credo che a quel tempo oltre che l'adattamento del romanzo Le relazioni pericolose, non abbia avuto chissà quanti ruoli importanti. Infatti ne ho avuto la conferma proprio dal bellissimo personaggio della Keener, che quando gli viene nominato la risposta istinitiva è "Ma chi è?". Quindi si è scelto un divo di hollywood ma non cosi' famoso, probabilmente perchè il messaggio principale non vuole essere il banalissimo: vorrei essere famoso la mia vita è inutile, vorrei essere Brad Pitt amato da tutti e con un botto di soldi. No assolutamente il messaggio di fondo è molto più complesso e riferito a tutti noi. E forse qualcuno si chiederà, perchè allora si è scelto comunque un attore, un personaggio reale, e non un personaggio inventato qualunque che facesse da "tramite" in questi viaggi nel pensiero? Per quanto mi riguarda probablimente per una questione di facilità di sceneggiatura, se no probabliemente la storia non avrebbe funzionato in molti passaggi.

Il film per me non funziona in tutto e per tutto comunque. La prima parte è perfetta ma nella seconda si lascia un po' troppo andare nel genere fantastico e surreale. Non resta fedele a quello che aveva proposto prima e diventa troppo movimentato e complicato, con tutte quelle storie sull'immortalità ecc... li mi è caduto molto. Inoltre cade anche in altri punti. Vabene che il film è surreale e fantastico, ma come dico sempre, anche nella fantasia ci deve essere una logica. Per esempio se all'inizio nei vari viaggi dentro la mente di malkovich era perfetto il fatto che il viaggiatore pensasse alla fine quello che pensa John (tanto che la Diaz è diventata lesbica) e non avere possibilità di proprio pensiero, era dentro la sua mente quindi era giusto cosi'... poi dopo assistiamo non si sa perchè al contrario, cioè è il viaggiatore che prevale su malkovich e gli si impossessa. E anche il viaggio di John nella sua stessa mente, per quanto una delle scene migliori e che rimane impressa fino alla fine e anche oltre, non ha molto senso, seguendo una logica normale non avrebbe dovuto vedere niente visto che la sua stessa mente in quel momento chissà dov'era. Ma comunque questi sono discorsi personali e abbastanza cervellotici.

Si riprende poi parzialmente nel finale che è bellissimo, e riesce almeno a trasmetterti un unico messaggio molto chiaro, grazie alla fine, quasi in stile contrappasso dantesco, che fa il nostro Cusack. Rimane comunque il classico film intellignete geniale ma che si perde un po' in se stesso e in tutti i temi e le situazioni che vorrebbe trasmettere.

Voto: 7.5
 
Prova a prendermi

Ahh che bello rivedere questi film... qui si respira proprio lo Spielberg che amo, uno di quei film che appena smetti di vedere dici cavolo sono proprio soddisfatto. Se andiamo a vedere l'ultimo Spielberg quello degli anni 2000, ma anche prima, non credo che nemmeno il veramente ottimo Bridge of Spies, che a me piacque moltissimo, potrebbe superare questa bella biografia, ma insomma nemmeno tanto biografia si vede che è molto romanzata la storia. Spielberg non è tra i miei preferiti, anche perchè sappiamo tutti nella sua storia che è un bel paracu*o nei confronti dello spettatore, e la sua autorialità, se cosi possiamo chiamarla, è tutta legata all'empatia che riesce a creare tra i suoi personaggi e il pubblico. Indiscutibile pero' è anche il suo talento e la sua intelligenza nella scelta delle sceneggiature.

In questo caso Spielberg va a prendere questo romanzo dello stesso protagonista, interpetato da DiCaprio, del 1980 intitolato proprio come il film, che non so se sia fedele alla sua vita, ma so certamente che questo film non lo è. Nel senso che la sua storia di truffatore e soprattutto viaggiatore molto particolare è vera ma sicuramente il film è molto romanzato e molto spielberghizzato e credo che anche molte altre figure come quella di Tom Hanks, siano forse state inventate proprio per far funzionare la storia. E per un romanzo del genere va bene cosi' insomma, puoi cambiarlo e inventarci su quanto vuoi, non stai mica facendo un film da romanzi epici come l'iliade o da libri storici o personaggi e artisti storici importanti. Quindi in questo caso anche il genere biografico è stato giustamente mainpolato dal regista, che ha avuto l'acutezza e l'intelligenza di andarsi a prendere una figura perfetta per un film di Spielberg, e bravissimo a renderla anche più sopra le righe di quanto ci si potesse aspettare, per farci poi rendere credibile tutte le cose incredibili o quasi che succederanno.

Il film infatti sarebbe da catalogare nel genere crime-comedy più che crime-drama, perchè si tratta essenzialmente di una commedia, una commedia nel mondo della frode finanziaria, nel mondo del poliziesco, della caccia all'uomo, ma Spielberg riesce sempre a far uscire dai suoi personaggi la battutina, l'essere un po' esagerati e caricaturali, e questi film sono sempre i migliori di Spielberg. Ed è questo il motivo per cui nella filmografia spielberghiana un Predatori dell'arca perduta oppure questo film sarà sempre migliore e più riuscito di uno Schindler's List o del Soldato Ryan. Perchè un cinema come questo che più che mandare vari messaggi idealistici vuole creare quel senso di apprtenenza tra noi e la storia e i suoi personaggi, sarà sempre più riuscito se avremo davanti un protagonista stile Indiana Jones o un Frank Abagnale Jr..
E questo carattere giocoso lo si nota fin dagli splendidi titoli di testa iniziali, gia solo con le musiche di John Williams entriamo nella logica del film, cioè una caccia all'uomo divertente, dove sembra strano ma è difficile schierarsi, tifiamo sia per il nostro protagonista, sia per il deciso, ma un po' preso in giro quasi, agente dell'fbi. E anche il fatto di mettere quel flashforward, con quella scena proprio ad inizio film è geniale, gia si capisce dove si andrà a parare. Poi veniamo catapultati indietro con i primi 40 minuti dove viene ben raccontata, con una regia che non risulta mai piatta e banale ma anzi una delle migliori prove di Spielberg, le vicende del giovane Frank prima di intraprendere la sua truffaldina carriera.

E poi è intuile dilungarsi ancora, la sceneggiatura è scritta benissimo con i soliti macguffin e intuizioni che ritornano(tipo la storia del topolino di suo padre) e il film procede che è una bellezza, sia per gli occhi che per la mente. Uno di quei film spielberghiani veramente quasi perfetti, dove si vede bene il voler essere sia moderno, ma ancorato comunque ai classiconi hollywoodiani del passato, anche per le musiche lo si nota questo. Lo trovo un classico film corale, nel senso che piacerà a tutti, sembra quasi uno di quei classiconi di hitchcock senza tempo, quasi un Intrigo internazionale più moderno, senza voler scomodare troppo i geni del passato comunque.

Se vogliamo trovare una piccola pecca è sempre l'ideologia di fondo o la morale che vorrebbe far uscire fuori Spielberg alla fine, ma che per questo tipo di cinema secondo me nemmeno serve a tanto. Si non era male il fatto di ricondurre tutta questa fuga del protagonista alle sue debolezze e alla sua incapacità di affortare i vari problemi della vita, da cui cercava di scappare. Ma secondo me un po' forzato visto il tono esagerata che da a certe vicende.

Indimenticabile, come sempre naturalmente, la prova di Walken che è impossibile non apprezzare. Concludendo quindi per me rimane pero ra uno dei primi 5 di questo regista.

Voto: 9
 
E.T. - L'extra-terrestre

Intanto purtroppo la versione che ci ha regalato infinity è quella obbrobriosa del 2002, dove in alcune scene vediamo ET fatto in CGI che è veramente imbarazzante e perde tutto quella forza che ha invece il pupazzo fatot da Rambaldi. Per non parlare dei famosi walkie talkie al posto dei fucili che sono comici. Ma vabbè escludendo questo;)...

Altra favola moderna del nostro Steven, e altro importante cult di quegli anni 80 cosi prolifici per la settima arte. In questo caso secondo me ci troviamo di fonte sicuramente un ottimo film, un cult per bambini e non ,immortale e che bisognerà far vedere ai più piccoli anche tra 50 anni... detto questo pero' rimane secondo me uno dei film più sopravvalutati di sempre, considerando che a quel temp quando usci divento il film più visto di sempre nel mondo e che vinse svariati premi e che tutto considerano un capolavoro. Mbè secondo me siamo molto lontani dal capolavoro.

La prima parte è ben fatta se non addirittura perfett secondo me, tutto il film fino alla scoperta dell'alieno da parte del nostro protagonista è perfettamente spielberghiano, classico bambino un po' insicuro, recluso, con problemi familiari e quant'altro (un po' una rappresentazione dell'infanzia del regista come ho sentito dire) e che riesce ad uscire fuori dai suoi problemi grazie al mondo del fantastico, e che quella luce che esce dal capannone sul giardino rappresenta benissimo. Scena molto bella con una splendida fotografia e girata alla grande. Anche l'alieno secondo me ci sta, il giusto mix tra creatura mostruosa e ororrifica e creatura dolce e amichevole. Nella prima parte infatti sicuramente un bambino rimarrà sorpreso se non spaventato dall'entrata in scena del nostro et. Quindi la storia è ben girata, dolce e carina al punto giusto, e come trama e concezione iniziale del film ci sta benissimo ed è anche originale per quei tempi.

Il problema viene dopo, visto che per tutta l'ora, o ora e dieci, successiva il film rivedendolo mi è risultato ancora più noioso di quanto non pensassi prima. Cioè la sceneggiatura per me è ridotta all'osso nella parte centrale e in quella finale, è veramente noiosa e se un bambino rimarrà impressionato e divertito dai comportamenti e dalle varie situazione che succedono in quella casa, una persona un po' più grandicella credo che dopo un po' si scocci abbastanza e si accorga che sta vedendo un prodotto quasi esclusivamente per bambini. E questa è una grande limitazione, perchè ci sono prodotti principalmente per piccoli, come i classici disney per dirne una, che anche ora rivedendoli non risultano pesanti come questo film.

La sceneggiatura quindi è scritta male e presenta molti buchi e inoltre nell'ultima parte è troppo mielosa e insopportabile che il film risulta quasi lento, e lento nel modo sbagliato non in quello giusto. Quindi come storia non puo' considerarsi un capolavoro. E nemmeno come importanza per il cinema, perchè se volessimo dire che è il primo film che ha lanciato un po' il genere fantascientifico per ragazzi e per famiglie, e ha rivalutato la figura dell'alieno in modo positivo, non potremmo farlo... perchè qualche anno prima usci Incontri ravvicinati sempre di Spielberg, che è forse questo l'iniziatore del genere e quindi il vero capolavoro del regista.

Rimane un film ben fatto e ben confezionato e girato in modo straordinario, questo è certo pero' con grandi difetti e grandi limiti. Bellissimo poi il lavoro fatto da Rambaldi con gli effetti speciali e con il pupazzo di ET. Ma la stupidità e la infantilità del suseguirsi della vicenda rende molto più complicato l'empatia che spielberg voleva creare tra noi e la storia.

Voto: 7.5
 
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