E' ECCLESTONE che sta uccidendo la f1
seguo la f1 da tempo, ossia da quando la trasmetteva solo la rai con Mario Poltronieri e Ezio Zermiani dai box e quando per seguire le prove libere e di qualificazione del venerdì c'era solo il televideo aggiornato in tempo reale.
A me va benissimo l'attuale copertura rai, diciamo che non ci sono più i grandi piloti e i grandi duelli.
Anche la formula delle qualifiche a me non esalta.
Avevo visto qualche gp anche su tele+ (quando aveva le riprese migliori in eslusiva) e a parte il gioco di +1 (cambiare inquadrature da telecomando) non è che le telecronache fossero così avvincenti (credo ci fosse Leopizzi certamente non nato con la f1).
Mazzoni non è il massimo (preferivo DE ADAMICH su mediaset) ma almeno i gp sono in chiaro non ci sono troppi spot e alla fine sono le immagini che contano. Oggi ringrazio Vettel che col suo sorpasso finito male ha ravvivato un gp fino ad allora soporifero.
Alla fine per gli spettatori la rai è il male minore anche se per me offre un servizio egregio anzi...direi eccessivo

data la qualità dei gran premi.
Io non mi lamento. Poi se a qualcuno piacerebbe vedere la F1 trattata come la motogp (interuzzioni e finestre)....che televisivamente parlando regge e sta in piedi solo per Rossi. Su mediaset hanno rimaneggiato anche GRAND PRIX.
Quando rossi appenderà il casco, io spero che la motogp vada alla rai ma temo andrà sulla paytv.
Per quanto riguarda il corollario, Capelli va bene (meglio come commentatore che come pilota, vedasi il parcheggio che fece in canada con la sua ferrari ) l'ingegner Bruno non è l'ultimo arrivato, Fabiano Vandone che è una sorta di Piola moderno. Gli sprechi sono Stella Bruno e Ettore Giovannelli

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Quest'anno trasmettono anche le due gare di GP2.
BBC tratta meglio la f1, intanto perché da noi esiste SOLO uno sport, mentre nel regno unito qualsiasi cosa con ruote in grado di correre attira l'attenzione, in f1 gli inglesi a parte una lunghissima tradizione, hanno piloti e scuderie per i quali tifare, in grado di lottare per vittorie e titoli mondiali.
Non dimentichiamoci infine che produrre un programma tv che può interessare solo a un pubblico italofono è meno redditizio di una produzione in lingua inglese che potenzialmente può andare in tutto il mondo.