alessandro21 ha scritto:
è assurdo, sono passati 60 anni, Schengen, Roma, Lisbona e si considera la Francia (come qualsiasi altro paese UE) estero!
L'UE è la salvezza di tutta Europa, oltre che,
"l'invenzione" migliore che Shuman e gli altri politici nostrani potessero avere
Come non quotarti! Purtroppo la politica italiana, ed in particolare quella espressa dai partiti di governo, ha preso la brutta abitudine di usare espressioni tipo "ce lo chiede l'Europa" o "ce lo impone l'Europa", ed ovviamente il messaggio che trae l'Italiano medio (ma forse un po' troppo medio, non me ne vogliate, ma non si può sentir dire che "l'Europa è una stradittatura"...) è che tutti i mali del mondo provengano dalla UE.
Certi partiti hanno fatto della UE il capro espiatorio per giustificarsi di fronte al malcontento popolare... e questi sono i risultati, che nonostante i quasi 20 anni del progetto Erasmus e altre attività simili, noi italiani siamo rimasti al palo. La colpa non è solo dei politici ovviamente, ma anche del sistema informativo italiano, che una vera informazione su cosa accade in europa, o anche solo come vengono prese certe iniziative in europa, non ha mai provato a farlo. Però si dà spazio a quel cialtrone dell'elefantino Ferrara che invece di invitare gli italiani a piangere e riflettere su che fine stiamo facendo rispetto ai nostri partner europei, cerca di mettere in piedi una manifestazione di "orgoglio" fingendo grasse risate e saltellano burlescamente su un palco montato di fronte palazzo farnese.... col risultato che invece di invogliare il paese ed il suo governo a mettersi in riga, si cerca di suscitare indignazione popolare per il presunto smacco subito (ma il punto è sempre lo stesso, si vuol passare il messaggio che se uno ha la malattia la colpa è del medico che la diagnostica. Se l'Italia non ha più credibilità internazionale e non pesa più nulla in Europa, la colpa è di Merkozy che si mette a ridere e non di chi ha causato questa situazione...).
E poi questi sono i risultati, alla fine le nuove leve, lobotomizzate dal biscione, che ignorano del tutto come vengono formate le direttive, i regolamenti, le decisioni, i pareri e tutti i tipi di atti che producono il consiglio e le altre autorità europee, pensano che l'Europa sia una cosa che si è stata imposta e che staremmo meglio senza. Vorrei solo farvi riflettere su una cosa, l'iniziativa legislativa a livello europeo, a differenza di quanto si possa credere, non spetta al parlamento ma al consiglio (il parlamento si limita a dare indicazioni, o attraverso i nuovi processi di co-decisione, legifera insieme al consiglio). Il parlamento è eletto dai cittadini europei e decide a maggioranza, quindi al limite uno potrebbe pure pensare che tutti gli altri europei sono brutti sporchi e cattivi e si coalizzino per varare provedimenti giusto per metterlo in all'italia. Ci può anche stare un'ipotesi del genere. Purtroppo però il consiglio è rappresentativo degli stati, cioè sono gli stati, e non i parlamentari, che decidono. Se l'Europa decide di destinare la banda 800MHz alle tlc, non è il parlamento che vota, ma i ministri delle telecomunicazioni di tutti i governi, in rappresentanza del rispettivo stato, che si accordano, e soprattutto lo fanno all'
unanimità. Quindi l'Europa, anche sotto questo punto di vista, non ci ha imposto nulla, il liberare le frequenze 61-69 è stata una scelta presa da tutti i ministri europei (credo che per l'Italia ci fosse il di Gasparri), quindi, di cosa vi lamentate? Adesso, se decidessero di destinare un altro stock di frequenze, ci sarebbe l'avallo di Romani. Se Romani dice no, la cosa resta tutta ferma com'è. Se poi vogliamo scendere sul piano delle motivazioni, cioè sul perchè l'Europa (o meglio, tutti gli altri stati europei cercano di mandare avanti un'iniziativa coordinata sul riordino delle frequenze per destinare risorse alle tlc) ci ha chiesto il passaggio al dtt e a liberare le frequenze per la telefonia, allora il discorso si fa più interessante. Basta avere uno smartphone o una chiavetta e provare a connettersi dal centro di una città qualsiasi la sera o negli orari di punta per capire quanto la rete sia satura e ci sia bisogno di risorse frequenziali. Poi c'è il punto più importante. La tivu non stimola la crescita, fa fare soldi solo agli operatori televisivi. Internet invece è necessario a produrre ricchezza. Poter disporre di collegamenti veloci consente alle imprese di risparmiare tempo (e quindi denaro) e produrre di più. Con le frequenze per il 4G si arricchiscono non solo gli operatori ma soprattutto gli utenti finali. Poi non c'è da meravigliarsi che l'Italia è il paese più arretrato in infrastrutture di telecomunicazioni e che guarda caso la nostra crescita è uguale zero da diversi anni! Ma che ci frega, tanto noi invece di avere le reti wireless veloci possiamo guardarci La5 o il Grande Fratello 24h/24, vuoi mettere?
