(Antonello Cuccureddu )Essere stati juventini è come aver fatto il bersagliere. Per tutta la vita resti tale. Perché una società come la Juventus non esiste, non ha riscontri come età, come ambiente, come tutto. Il suo stile, il rispetto reciproco, soprattutto l’impronta della famiglia Agnelli.
Dodici anni di Juve che al cambio fanno 434 presenze e 39 reti, sei scudetti, una Coppa Italia ed una Coppa Uefa. E proprio ricordando questo trofeo, conquistato nel maggio di trentanove anni fa, che prende il via l’intervista a Cuccureddu. Cosa rimane dopo tutto questo tempo? «Una grandissima soddisfazione, anche perché quella fu la prima conquista internazionale per la Juventus e per quasi tutti noi che all’estero ancora non avevamo trionfato.