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Futuro: Fonti rinnovabili, Impianti fotovoltaici ed Impianti eolici, Gas e Petrolio

Poi mi fa ridere chi parla di smart working per risolvere il problema (ma forse lo aggrava, perché risparmia l'azienda e lo scarica sul cittadino).

Non capisco perchè adesso cominciano a dire che lo smartworking sia un danno per il lavoratore, la casa va scaldata in ogni caso e in smart working si risparmia decisamente sulle spese di trasporto per andare in ufficio e sui pasti fuori casa.
Lo sto vedendo personalmente da settembre non ho più lo smartworking e spendo qualche centinaia di euro solo per il fatto di lavorare in ufficio, di fatto guadagno meno rispetto a prima, già solo di parcheggio, benzina e abbonamento ai mezzi pubblici sono 150€ al mese che con lo smartworking non spendevo, più tutti i pasti fuori casa.
 
Ultima modifica:
Ognuno ha la sua situazione non comparabile con le altre.
Io risparmio andando a lavorare rispetto allo SW.
Ho casa grande e va riscaldata la mattina se ci sei dentro, per non parlare del pasto ( l'azienda mi mette a disposizione buoni pasto/ ristorante), più la corrente per il PC/Stamapnte e la luce in stanza , visto l'avvicinarsi dell'inverno e delle giornate più corte...
Insomma ognuno fa storia a se.
 
Sapete però in tutto questo cosa è che mi manda fuori di testa?
La lamentela continua dell'aumento dei costi (vertiginoso, sia chiaro) ma alla fine la grandissima parte di chi soffre di lamentite (spesso anziani) non valuta minimamente il cambio gestore gas/luce nonostante sia possibile da anni (vero che è spesso un risparmio per 1 o 2 anni, ma a cambiare ci vogliono 10 minuti). Il risparmio spesso è di svariate centinaia di euro l'anno, ma per chi prende la minima non sono bazzecole (potremmo estendere questo ragionamento su molti fronti come c/c o telefonia su cui questi signori spendono tanto senza preoccuparsi di capire come fare per pagare meno).

Lato risparmio energetico è come svuotare il mare col cucchiaino. Il problema sono le imprese e le attività.
Poi mi fa ridere chi parla di smart working per risolvere il problema (ma forse lo aggrava, perché risparmia l'azienda e lo scarica sul cittadino).

Adesso le tariffe del mercato libero sono alte, il cambio di fornitore generalmente non è conveniente.

Per lo smart working dipende, a me conviene, visto che sto a 45 km. dal luogo di lavoro, anche solo come gestione del tempo.
 
Ognuno ha la sua situazione non comparabile con le altre.
Io risparmio andando a lavorare rispetto allo SW.
Ho casa grande e va riscaldata la mattina se ci sei dentro, per non parlare del pasto ( l'azienda mi mette a disposizione buoni pasto/ ristorante), più la corrente per il PC/Stamapnte e la luce in stanza , visto l'avvicinarsi dell'inverno e delle giornate più corte...
Insomma ognuno fa storia a se.

La casa la devi scaldare comunque, altrimenti se la lasci fredda tutto il giorno poi spendi ancora di più per riportarla ad una temperatura accettabile.
Una volta che una casa è calda è meno costoso mantenere la temperatura, o al massimo abbassare un grado, rispetto a spegnere tutto, farla freddare e poi riscaldarla nuovamente.

Per il pranzo sei fortunato, i miei buoni pasto non coprono neanche la metà del pasto che posso fare vicino all'ufficio.
 
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Non capisco perchè adesso cominciano a dire che lo smartworking sia un danno per il lavoratore, la casa va scaldata in ogni caso e in smart working si risparmia decisamente sulle spese di trasporto per andare in ufficio e sui pasti fuori casa.
Lo sto vedendo personalmente da settembre non ho più lo smartworking e spendo qualche centinaia di euro solo per il fatto di lavorare in ufficio, di fatto guadagno meno rispetto a prima, già solo di parcheggio, benzina e abbonamento ai mezzi pubblici sono 150€ al mese che con lo smartworking non spendevo, più tutti i pasti fuori casa.

Non ho detto che è un danno. Ma va contestualizzata la convenienza.
Se parliamo di sostenibilità ambientale la convenienza non c'è perché tutti quelli che sono a casa consumano energia e gas.
I mezzi pubblici spesso sono già pagati dall'abbonamento, per cui se salti qualche giorno al mese e rimani a casa è irrilevante per le tue tasche ma non per l'ambiente (a meno che vai con tuo mezzo). Così come è irrilevante se tu resti a casa: il treno parte ugualmente.
Il buono pasto alcune aziende non lo danno se si lavora da casa, tuttavia si può andare in ufficio e portarlo da casa ugualmente.
 
Adesso le tariffe del mercato libero sono alte, il cambio di fornitore generalmente non è conveniente.
Dipende. Pure 6 mesi fa quando consigliavo agli amici di cambiare mi prendevano per matto perché erano più che raddoppiati rispetto all'anno prima (il gas era a 70c contro i 20 e rotti dell'anno prima) e mi dicevano "non cambiare ha raggiunto livelli altissimi, ma sei matto a pagare fisso per 12 mesi quei prezzi?" come se poi avessi le mani legate per ricambiare eventualmente in caso di improbabile crollo dei prezzi.

Alla fine però mi hanno dato ragione perche sono rimasti con l'indicizzato e solo dopo hanno capito che il burrone c'è, è profondo, e non sappiamo quanto dista.
PS al 5/10 il gas è sopra i 2€/smc e il costo annuale del POD è schizzato in alto (perché dobbiamo vedere anche quello se cambia).

Non solo: io ora ho il prezzo bloccato 2 anni e fino ad aprile per legge non possono rimodularlo.
 
La casa la devi scaldare comunque, altrimenti se la lasci fredda tutto il giorno poi spendi ancora di più per riportarla ad una temperatura accettabile.
Una volta che una casa è calda è meno costoso mantenere la temperatura, o al massimo abbassare un grado, rispetto a spegnere tutto, farla freddare e poi riscaldarla nuovamente.

Per il pranzo sei fortunato, i miei buoni pasto non coprono neanche la metà del pasto che posso fare vicino all'ufficio.
Non e' proprio così almeno per il mio caso.
Stare dentro casa a 20 gradi ma seduti per 7 ore e' differente che stare dentro casa a 20 gradi ma muovendoti.
Non mi riscaldo con la caldaia a gas ma con il termocamino.
Questo fa sì che quando accendo la sera , nel giro di 1 1/2 ora la temperatura e' sui 20 gradi ( dai 18,5 di partenza) , se invece dovessi stare in casa lo dovrei tenere acceso per tutto il giorno.
Per il pasto sono fortunato perche' me lo porto da casa , altrimenti ci andrei forse pari e patta.
 
Non ho detto che è un danno. Ma va contestualizzata la convenienza.
Se parliamo di sostenibilità ambientale la convenienza non c'è perché tutti quelli che sono a casa consumano energia e gas.
I mezzi pubblici spesso sono già pagati dall'abbonamento, per cui se salti qualche giorno al mese e rimani a casa è irrilevante per le tue tasche ma non per l'ambiente (a meno che vai con tuo mezzo). Così come è irrilevante se tu resti a casa: il treno parte ugualmente.
Il buono pasto alcune aziende non lo danno se si lavora da casa, tuttavia si può andare in ufficio e portarlo da casa ugualmente.

Questo ragionamento può valere giusto per i fortunati che possono andare in ufficio con i mezzi pubblici, per tutti gli altri ogni persona in più che esce di casa corrisponde ad un’auto in più per strada.
Un minimo di riscaldamento poi lo devi mantenere sia che tu ci sia in casa che no, altrimenti la sera ti trovi casa gelata e consumi ancora di più per portarla ad una temperatura vivibile, se uno poi ha famiglia, il riscaldamento deve rimanere comunque acceso.
Per quanto riguarda il pranzo da casa, bisogna sempre avere la fortuna di lavorare in un ufficio con uno spazio apposito per consumarlo, per adesso in 15 anni di lavoro non ho mai avuto questa possibilità.
 
Intanto la Cina accende la più grande batteria ad aria compressa: un paragone possibile potrei farlo con le centrali idroelettriche se usate al rovescio, cioè pompando acqua nel bacino superiore quando c'è altra produzione di energia elettrica in esubero, per esempio con i pannelli solari, e al contrario, producendo energia idroelettrica, per esempio la notte, quando c'è più richiesta ma non c'è il sole.

La Cina accende la più grande batteria ad aria compressa
 
Intanto la Cina accende la più grande batteria ad aria compressa: un paragone possibile potrei farlo con le centrali idroelettriche se usate al rovescio, cioè pompando acqua nel bacino superiore quando c'è altra produzione di energia elettrica in esubero, per esempio con i pannelli solari, e al contrario, producendo energia idroelettrica, per esempio la notte, quando c'è più richiesta ma non c'è il sole.

La Cina accende la più grande batteria ad aria compressa
Ricordo per chi non lo sapesse che tutto quello che fa parte del solare,è tutto made in Cina.........:eusa_whistle:
 
E che c'entra, mica soltanto il solare, tutta l'elettronica in generale é made in cina, a prezzi cosi bassi che in passato ce li sognavamo. Poi non é mica detto, qui abbiamo un'azienda che si é appena messa a produrre proprio i pannelli fotovoltaici ma penso che avra vita breve...
 
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Una domanda ai più esperti, in una villetta autonoma di circa 90 mq di terrazzo praticabile, attualmente qual'è la scelta più adatta e conveniente installare il sistema pannello solare o quello del fotovoltaico? :eusa_think:
 
Si forse mi sono espresso male, comunque so che c'è una distinzione tra due tipi, quindi quale scegliere per un'abitazione indipendente?
 
Ok quello fotovoltaico può ugualmente completare quello termico?
Mi spiego meglio se decidessi per il fotovoltaico, avrei ugualmente acqua calda oltre che l'energia elettrica?
 
Ok quello fotovoltaico può ugualmente completare quello termico?
Mi spiego meglio se decidessi per il fotovoltaico, avrei ugualmente acqua calda oltre che l'energia elettrica?
No. Come ti ha detto il fotovoltaico produce corrente. Poi con la corrente puoi produrre acqua calda (tipo boiler) o aria calda (tipo climatizzatori)
 
Ok grazie del chiarimento, quindi sono due fonti di energia rinnovabili diverse, voi quale scegliereste in un villino indipendente?
 
Ok grazie del chiarimento, quindi sono due fonti di energia rinnovabili diverse, voi quale scegliereste in un villino indipendente?
Entrambe...
Per l'acqua calda sanitaria bastano 2-3 pannelli termici + accumulo adeguato al numero di persone da servire
Di massima bastono circa 3 mq + accumulo da 300 lt
Per il fotovoltaico per i classici 3 KW servono circa 18-22 mq (dipende dal tipo di pannello scelto e dalla sua resa)
Il tutto poi dipende dalla localita' di installazione (ad Aosta serviranno piu' mq che a Palermo)
Poi se vuoi farci anche il riscaldamento dipende dal tipo di impianto esistente
Se hai i termosifoni scordatelo al massimo puoi fare integrazione nelle mezze stagioni.
L' ideale e' avere impianti che funzionano a bassa temperatura come i pannelli radianti a pavimento o a soffitto che puoi integrare riscaldando un accumulo con pannelli termici o il fotovoltaico e pompa di calore
Il tutto va' comunque dimensionato a seguito di una attenta diagnosi energetica dell' edificio
Ti consiglio di rivolgerti ad un termotecnico che sapra' consigliarti e valutare la scelta migliore economicamente
 
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