Gli impianti condominiali canalizzati.....non serviranno +

tutto anche le antenne sul tetto??sono quelle che si beccano l'ossido e le scottature!!
 
Sta tranquillo che sono venuti ad ottobre, e a marzo cambieranno pure quelle, anche se dal sopralluogo non sono risultate particolari ossidature.
 
Non è solo un problema di cavi e di attenuazione.
Dato un segnale X questo va ripartito per il numero delle prese, ed a questo ci sommiamo tutta l'attenuazione dei cavi e dei dispositivi.
Trascurando l'attenuazione dei cavi e dei dispositivi, se X è 50 ed abbiamo 100 prese, ad ogni presa avremo un segnale che sarà meno di 1/100 di 50.
Per un segnale che riporti 50 ad ogni presa ed un'attenuazione di cavi e dispositivi vari (partitori, prese, etc.), in test dovremo usare un amplificatore di potenza che amplifichi 1000 volte.
Peccato che il segnale da amplificare non sia uno solo, ovvero che oltre al segnale da 50 ce ne siano altri. Ipotizziamo che i più deboli siano di livello 25 ed i più forti di 200 (18 dB di dislivello).
Siccome gli amplificatori di potenza, oltre al guadagno, hanno anche dei livelli da rispettare in ingresso ed uscita, se non livelliamo i segnali prima di amplificarli dobbiamo limitare l'amplificazione a quel valore che permette al segnale più forte (nell'esempio 200) di non superare il limite ammissibile dall'amplificatore, col risultato che alle prese i segnali saranno di livello molto diverso fra loro, alcuni forti ed altri piuttosto deboli.
Se invece useremo un amplificatore che amplifichi al giusto livello i segnali più deboli, finiremo per vederlo saturato da quelli più forti, e tutto l'impianto andrà male.
...ecco perchè, prima di inviare l'insieme dei segnali ricevuti dalle antenne ad un amplificatore per la distribuzione, è bene che i livelli siano il più uguale possibile.
;)

cavallone ha scritto:
Vediamo se ci ho capito quaccehcosa... :icon_redface:
Il problema nei grandi condomini dove la lunghezza dei cavi che scendono giù per i pianerottoli è molto lunga, non è solo il sovrapporsi di emittenti diverse sulla stessa frequenza oppure la direzione più o meno diversa dalla quale ci arrivano i segnali di diverse antenne, ma c'è anche un altro aspetto di ditribuzione giù per i cavi da dover considerare.
Cioè la potenza (o la forza) di ciascun canale e per poterli livellare al medesimo livello il metodo dei filtri canalizzati (uno per ciascun canale) è il migliore per adattare al livello desiderato di potenza ciascun singolo canale.
E questo vale specialmente nei grandi palazzi dove la tratta dei cavi di distribuzione è lunga e si rischierebbe di perdere nei fili il segnale dei programmi deboli.

Quindi non tanto riguardo quello che ci arriva dall'esterno, ma piuttosto come noi lo distribuiamo al nostro interno.

all'incira più o meno potrebbe andare come discorso?
 
temo che purtroppo la massa non capisca questo aspetto...
sai che perfino alcuni miei clienti "grandi antennisti" o "rivenditori specializzati" si lamentavano che un centralino dichiarato per 120 dBmicroV non funzionava quando uscivano con tale valore per il segnale più forte o poco meno, e sui segnali più deboli vedevano i classici effetti dell'intermodulazione...:eusa_wall:
 
dopo lo switch non esisteranno queste differenze,ho parlato personalmente con tecnici della manutenzione,saranno livellati al massimo qualche db tra emittenti,il tuo discorso valeva in zone critiche in analogico,garantito,poco tempo fa misurazioni di cavo e faito risultano omogenee
 
Tuner ha scritto:
se X è 50 ed abbiamo 100 prese, ad ogni presa avremo un segnale che sarà meno di 1/100 di 50.
Per un segnale che riporti 50 ad ogni presa ed un'attenuazione di cavi e dispositivi vari (partitori, prese, etc.), in test dovremo usare un amplificatore di potenza che amplifichi 1000 volte.
Quindi, la differenza che spesso si legge, tra palazzi molto grandi (canalizzati) e palazzi più piccoli (larga banda), si potrebbe spiegare con questa divisione che hai fatto: in un palazzo più piccolo il segnale in arrivo sarebbe da suddividere su solo 10 prese, potremmo usare un amplificatore meno potente (diciamo 10 volte meno potente) che quindi non farebbe sballare nell'aumentare troppo gli altri segnali più forti


Però mi deve sfuggire ancora qualcosa, nell'esempio di prima 50:100=0,5 e per riportarlo ad essere 50 il nostro amplificatore andrebbe moltiplicato per 100 (cento non mille). Ammesso che gli amplificatori funzionino con una moltiplicazione semplice e gli amplificatori non funzionino invece con esponenziale o logaritmico, cioè diverso da semplice moltiplicazione.


Comunque semplificando, nei grossi palazzi non è tanto la perdita lungo i cavi, quanto la suddivisione su moltissime prese, che pone problemi nell'amplificazione?
 
antenna0078 ha scritto:
dopo lo switch non esisteranno queste differenze,ho parlato personalmente con tecnici della manutenzione,saranno livellati al massimo qualche db tra emittenti,il tuo discorso valeva in zone critiche in analogico,garantito,poco tempo fa misurazioni di cavo e faito risultano omogenee

Non ci contare molto, il discorso vale esclusivamente se sei vicino ai ripetitori e in portata ottica. Dopo una certa distanza i segnali si attenuano in modo differente a seconda della frequenza, e inoltre anche le antenne (sia riceventi che trasmittenti) non hanno resa lineare. E poi tutto ciò vale se ricevi da un unico ripetitore che trasmette tutto. Capita solo nei maggiori centri, sai quanta gente dovrà comunque prendere un po di là e un po di quà?
 
elettt ha scritto:
Non ci contare molto, il discorso vale esclusivamente se sei vicino ai ripetitori e in portata ottica. Dopo una certa distanza i segnali si attenuano in modo differente a seconda della frequenza, e inoltre anche le antenne (sia riceventi che trasmittenti) non hanno resa lineare. E poi tutto ciò vale se ricevi da un unico ripetitore che trasmette tutto. Capita solo nei maggiori centri, sai quanta gente dovrà comunque prendere un po di là e un po di quà?

quotone,

aspettate lo s.o. e ne vedrete delle belle, anzi delle brutte.
i canalizzati? se ritarabili me li terrei belli stretti, che alcuni larga banda in cofdm forse andranno anche peggio di ora in quanto a livello di uscita.
 
E' una pia illusione quella che in Italia avremo segnali DTT che arrivano da una singola postazione, non troppo lontana e belli livellati.

PS Da quel che mi è capitato di vedere (intendo che non ci ho fatto uno studio sistematico ma solo provato qualche decoder) ho ricavato la netta sensazione che parecchi decoder per il DTT abbiano una dinamica piuttosto bassa. Pertanto, prevedibilmente, i suddetti decoders non funzioneranno con segnali alle presa che siano troppo fuori dalla norma.
 
elettt ha scritto:
Non ci contare molto, il discorso vale esclusivamente se sei vicino ai ripetitori e in portata ottica. Dopo una certa distanza i segnali si attenuano in modo differente a seconda della frequenza, e inoltre anche le antenne (sia riceventi che trasmittenti) non hanno resa lineare. E poi tutto ciò vale se ricevi da un unico ripetitore che trasmette tutto. Capita solo nei maggiori centri, sai quanta gente dovrà comunque prendere un po di là e un po di quà?

facciamo un esempio pratico, elettt, tipo: Bologna= Barbiano 8già ci trasmette RAI, mediaset, chiunque. Lì il discorso che han fatto in precedenza vale?
oppure Modena=Serramazzoni (se davvero non prenderemo più da Montevenda la rai), è lo stesso discorso??
te lo chiedo proprio per chiarezza!! ;)
 
cavallone ha scritto:
Però mi deve sfuggire ancora qualcosa, nell'esempio di prima 50:100=0,5 e per riportarlo ad essere 50 il nostro amplificatore andrebbe moltiplicato per 100 (cento non mille). Ammesso che gli amplificatori funzionino con una moltiplicazione semplice e gli amplificatori non funzionino invece con esponenziale o logaritmico, cioè diverso da semplice moltiplicazione.


Comunque semplificando, nei grossi palazzi non è tanto la perdita lungo i cavi, quanto la suddivisione su moltissime prese, che pone problemi nell'amplificazione?

il dB è in scala logaritmica cioè dividere per 10 equivale a 10 dB di attenuazioni (ideali...in realtà ci sono perdite di connessione più perdite cavi), per 100 sono 20dB per 1000 sono 30 dB e via dicendo....
Quindi amplificatore che guadagna 20dB amplifica di 100 volte la potenza del segnale in ingresso ecc. ecc.
 
Tuner ha scritto:
E' una pia illusione quella che in Italia avremo segnali DTT che arrivano da una singola postazione, non troppo lontana e belli livellati.

PS Da quel che mi è capitato di vedere (intendo che non ci ho fatto uno studio sistematico ma solo provato qualche decoder) ho ricavato la netta sensazione che parecchi decoder per il DTT abbiano una dinamica piuttosto bassa. Pertanto, prevedibilmente, i suddetti decoders non funzioneranno con segnali alle presa che siano troppo fuori dalla norma.

volevo quotare Antonio.. (vabbè) per dire che l'impianto di casa mia non se lo terrebbe manco morto, si fidi..
 
antenna0078 ha scritto:
dopo lo switch non esisteranno queste differenze,ho parlato personalmente con tecnici della manutenzione,saranno livellati al massimo qualche db tra emittenti,il tuo discorso valeva in zone critiche in analogico,garantito,poco tempo fa misurazioni di cavo e faito risultano omogenee

dubito che i segnali saranno molto livellati prendi ad esempio i segnali satellitari di hot bird vengono dalla stessa fonte ma non ce ne uno uguale all'altro poi sarà cosi speriamo che sia tutti uguali
 
le aziende stesse si attivano comprando apparati analoghi proprio per questo,come succede per la telefonia mobile,uguale potenza uguali antenne,uguali segnali a casa
 
La telefonia è un esempio che non calza minimamente, anche perchè quello è un sistema 2way.
Sarebbe inutile che il segnale del tale operatore di telefonia cellulare arrivasse più forte e più lontano trasmettendo dalla vetta del monte bianco con qualche Kw ERP, se poi il cellulare del cliente, che ha 1W ERP ed una sottospecie di antenna interna, non riesce ad accedere a quella cella.
La cella GSM, per esempio, viene realizzata per avere un area massima di servizio di pochi Km. Visto che oltre non è garantita la copertura, si installano tante celle per coprire opportunamente il territorio.
...ovvio che gli operatori di telefonia cellulare comprino sistemi praticamente uguali. Visto che i terminali utenti sono standard, sarebbe stupido se non lo fossero gli impianti.
La TV, digitale e non, al contrario, è un sistema unidirezionale (broadcast) dove si possono raggiungere gli stessi risultati di copertura sia con pochi impianti (in quota e potenti) che con molte piccole postazioni.
Siccome le molte piccole postazioni costano e servono "solo" ad avere più spazio per tutti i broadcaster e per agevolare il cittadino, mentre ai broadcaster interessa farsi vedere, e se i competitors non si vedono... è meglio (così la pubblicità se la prendono loro), o qualcuno prepara un piano organico degli impianti sul territorio e li obbliga a certe norme, o questi procedono come più gli conviene.
Così come è una favoletta inventata da quelli a cui conviene che l'economia/finanza si autoregoli con le leggi di mercato, e che quindi non servono norme e controllori, senza un ente e delle norme anche nel settore del broadcast vige la legge dei più forte.
Se noi italiani, vittime di 30 anni di far west televisivo, non ce ne siamo accorti, allora significa che siamo proprio dei creduloni.
:badgrin:
 
infatti non ci sarà mai uniformità di segnali manco con la sfn se a decidere saranno le tv

e poi sfn per le nazionali..per le regionali al confine fra regioni credo che il caos si mantenga..non credo che al ministero abbiano suff frequenze per incastrare per bene le locali e le regionali

comunque ho provato fra due segnali che sono in sfn + o meno a metà distanza da uno e dall'altro..uno spara a bomba e se punti l'antenna verso di lui il segnale è ottimo..se invece giri verso l'altro il segnale si aggancia ma non è comunque di uguale qualità anzi è problematico

quando i due impianti non erano sfn praticamente il forte era perfettamente ricevibile mentre il debole era messo peggio

Per dire che alla fine se permarranno differenze di copertura fra vari siti .. in tante zone si sarà costretti ancora a piazzare + antenne nella stessa banda verso siti diversi e ritorna il tema della miscelazione e quindi eventualmente della canalizzazione con filtri attivi
 
Non sarà così,e poi anche se il ber cambia,l'importante è la visualizzazione se la distribuzione è fatta bene si visualizza bene in appartamento,ho visto appartamenti dove i cavi erano nastrati male oppure cavi semidistrutti insomma per non vedere bisogna davvero esser messi male male,io abito in una zona di incrocio pazzesca e vedo bene,larga banda e antenne direttive,prima con i ferri vecchi infatti vedevo male e poco.i casi limite tuner ci sono ma non sono importanti su scala nazionale,io infatti consiglio per il 95% del territorio il larga banda,nelle zone diciamo disastrate(che quasi non esistono)consiglio moduli con costi altissimi,inoltre tuner calcola che pian piano le emittenti cambiano gli apparati,ancora siamo all'inizio tra 10 anni sarà come la rete gsm con gap filler ovunque.
 
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