I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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Sì, in effetti il nostro "oggi" è stranissimo, non mi riesce di immaginare che radice abbia, perchè non ricorda né radici latine, né germaniche, forse (essendo una parola molto "base") è da cercarsi ancora più indietro, nelle popolazioni prelatine.
Ieri invece è normale, se non che premette una a e aspira un po' (ahiēr), molto simile al latino e naturalmente al vicino francese...
Hiērdlà = ierilaltro; dmân = domani, anche questo simile al francese
 
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Ieri invece è normale, se non che premette una a e aspira un po' (ahiēr), molto simile al latino e naturalmente al vicino francese...
Hiērdlà = ierilaltro; dmân = domani, anche questo simile al francese

ahier è tipo il napoletano

da me sono jieri (una specie di doppia "i"), gli autrieri (l'altro ieri), e ddimani (doppia d all'inizio). L'altro ieri è anche detto "iterzo" ma nel dialetto arcaico

Alcune differenze tra i vari paesi della provincia di Latina

Da me domani = ddimani (come detto)

Monte San Biagio = addumane

Priverno = Addomani
 
ahier è tipo il napoletano

da me sono jieri (una specie di doppia "i"), gli autrieri (l'altro ieri), e ddimani (doppia d all'inizio). L'altro ieri è anche detto "iterzo" ma nel dialetto arcaico

Alcune differenze tra i vari paesi della provincia di Latina

Da me domani = ddimani (come detto)

Monte San Biagio = addumane

Priverno = Addomani
OT a proposito di Latina (a parte che ci stanno anche dei miei lontani parenti acquisiti) per le feste è tornata a Reggio un'amica della mia compagna che si è trasferita sposandosi a Latina (già sua nonna in realtà mi pare era di Gaeta e così veniva spesso da quelle parti) e che ho visto informatissima su tutto quello che succede nella nostra città e anche del fatto che un nostro comune amico ha ricominciato il suo programma in TV, che era stato sospeso, anche per traversie giudiziarie del suo storico co-conduttore.
Orbene, dice che vede Telereggio a Latina...questa poi...
Sapevo che si vede da Brescia/Lodi/Cremona a Modena coi propri mezzi + in Veneto nel mux di Telepace e fino in Romagna (e Croazia) sul mux ETV...ma Latina...per me c'è qualche streaming di cui non ero a conoscenza...
 
OT a proposito di Latina (a parte che ci stanno anche dei miei lontani parenti acquisiti) per le feste è tornata a Reggio un'amica della mia compagna che si è trasferita sposandosi a Latina (già sua nonna in realtà mi pare era di Gaeta e così veniva spesso da quelle parti)
Gaeta ha due dialetti. Quello del centro storico, che è praticamente napoletano poiché vi risiedevano i soldati del Regno di Napoli (c'era la roccaforte borbonica) e quello dei borghi e frazioni del comune che, pur essendo comunque simile al campano, ha anche qualche termine ciociaro (derivante dai contadini delle zone interne che vennero ad abitare vicino al mare) e pugliese (derivante dai pescatori provenienti dal mare)
Orbene, dice che vede Telereggio a Latina...questa poi...

Ovviamente ciò dipende dalla presenza in qualche mux che si riceve là.. sui mux laziali e campani sono anche contenuti canali veneti, pugliesi ecc
 
Scusate il ritardo, ma finalmente ho trovato una canzone in dialetto sul Natale.
Lo so, sono fuori tempo massimo, ma mei tarde che mai:

Tre barche (el de de Nedàl)

Con i migliori auguri ... :lol::lol::lol::lol::lol::lol:

8.gif
 
Una parola, un aggettivo, che ho sentito durante le feste da persone molto anziane.
Un termine di dialetto molto antico e "profondo", anche per i riflessi psicologici e sentimentali:
spousadôr (la ou è da leggere insieme, è una via di mezzo tra una o e una u).
La traduzione in una parola sola non c'è...sembra certe parole dei pellerossa nei film di indiani e cowboy :laughing7:
Indica una cosa che colui che parla ha indossato il giorno delle nozze (e che spesso conserva a 50 anni di distanza):
La camisa spousadôra, per esempio...
Potete immaginare che carica emotiva ci sia dentro una parola così...
Una costruzione simile si trova in altri aggettivi arcaici, ce n'è uno famoso nella storia della vicina città di Modena:
La preda ringadôra La pietra, il piedistallo da cui si arringava il popolo, in Piazza Grande a Modena.

Nell'angolo nord-orientale di Piazza Grande, vicinissimo al Palazzo Comunale, si trova la Preda Ringadora (che in dialetto modenese significa "pietra dell'arringa"), un grosso masso marmoreo di forma rettangolare lungo oltre 3 metri che probabilmente, in origine, apparteneva ad un edificio romano. Durante il medioevo la Preda veniva utilizzata come palco degli oratori, ma anche come luogo in cui eseguire sentenze di morte ed esporre cadaveri (affinché qualcuno potesse identificarli) nonché ad essere usata come pietra del disonore (da Wikipedia, la traduzione che dà di Preda Ringadora è molto semplificata e non dà conto dell'aspetto che dicevo di "essere proprio la cosa che serve ad un atto specifico").

Foto:
https://c1.staticflickr.com/3/2463/3857908923_c5599afdc3.jpg
 
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