I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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Pazzi e piccirigli, Dio gli aiuta

Pazzi e piccolini, Dio gli aiuta

La parola "piccirigli" è uguale al campano "piccirill " con una variante locale, ma ormai le nuove generazioni dicono "gli piccoletti"
 
Al mio paese ci sono gli stabilimenti termali (anzi a dir la verità al paese confinante, ma in pratica è la stessa cosa per motivi lunghi da spiegare).

Ieri ero là e una famiglia molisana, sentendo parlare me, i miei amici e altri paesani ci ha detto "ma che dialetto stranissimo parlate.. non si riesce a capire di preciso di che tipo sia, a volte sembrate simili a noi".

E ovviamente poi gli abbiamo spiegato il miscuglio casertano, ciociaro e abruzzese del Lazio Sud.
 
Questo è del dialetto di Cassino, cittadina molto conosciuta a 29 km da casa mia.
Anche qui siamo in un dialetto a base napoletana con varie parole anche del dialetto ciociaro e romanesco

Tu baccaglie tropp'

Tu sbraiti troppo, ti lamenti troppo a parole.
 
Questo è del dialetto di Cassino, cittadina molto conosciuta a 29 km da casa mia.
Anche qui siamo in un dialetto a base napoletana con varie parole anche del dialetto ciociaro e romanesco

Tu baccaglie tropp'

Tu sbraiti troppo, ti lamenti troppo a parole.
Questa è molto più diffusa di quanto tu credi...
Sà bacajet? = che casino fai, perchè ti agiti?
E non è nemmeno un acquisizione recente, è piuttosto tradizionale, posso testimoniare che mia nonna (classe 1894) lo usava normalmente.
 
Infatti la ricordo anche a Roma

Invece da me è detta Tu priédéchi troppo

Tu predichi troppo, ti lamenti in continuazione
 
Qualche detto nel dialetto di Sezze Romano (Latina)

Pane accattato, corpo arraiato (Non ci si sazia mai del pane comprato)

Se febbraro non febbrarìa, marzo malo pensava (Ogni mese deve avere il suo clima)

Il primo dei due da me si direbbe allo stesso modo
 
Non ve lamentate de la rassa

Non vi lamentate dell'abbondanza

"rassa" come aggettivo invece vuol dire grassa.
Secondo me le due cose coincidono, infatti si dice Lementerov mia dla grâsa = non lamentatevi della grassa, dell'abbondanza.
Si dice anche Lee andeda ed grâsa = è andata di grassa, molto bene
 
Ho scoperto un volumetto del 1832, Vocabolario reggiano-italiano, la nostra Biblioteca Municipale lo ha messo online, d'ora in avanti possiamo controllare se le parole sono veramente antiche o importazioni moderne:
 
Ho intanto notato, da quella cartina dei dialetti che ho messo qui giorni fa, che tra i dialetti emiliani rientrano anche quello della bassa mantovana e della zona di Carrara e Massa (la Lunigiana)

I dialetti della zona Nord estrema della provincia di Firenze rientrano tra i dialetti romagnoli.
 
Ho intanto notato, da quella cartina dei dialetti che ho messo qui giorni fa, che tra i dialetti emiliani rientrano anche quello della bassa mantovana e della zona di Carrara e Massa (la Lunigiana)

I dialetti della zona Nord estrema della provincia di Firenze rientrano tra i dialetti romagnoli.
Sì, con qualche distinguo mi risulta, però diciamo che è una situazione fluida.
Ho qualche dubbio più che altro sulla Lunigiana.
Ho parenti là e mi sembra appunto un misto, forse dovuto anche alla dominazione reggiana di queste zone, che Napoleone aveva assegnato a Reggio (Dipartimento del Crostolo).
Sia in precedenza che in seguito ci sono stati moltissimi contatti, ad esempio nel dopoguerra la Società che curava i trasporti pubblici (corriere, eccetera) era unica: S.A.R.S.A. (credo volesse dire Società Autolinee Reggiane Sarzanesi Apuane). Già quand'ero piccolo non c'era più e per me SARSA è sempre stata solo una vasta area per tantissimi anni abbandonata o quasi, la loro ex sede, quand'ero ragazzino ci facevano il cinema all'aperto, poi è diventata proprio un'area degradata, finchè una quindicina d'anni fa ci han fatto l'Esselunga e la nuova sede dell'ACI...
Della zona tra Toscana e Bologna e del suo dialetto (paese di Pavana) ha scritto anche il cantautore/scrittore Francesco Guccini.
 
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La cosiddetta "romagna toscana"..

Mescolanze linguistiche ci sono un pò in tutte le zone di confine (compresa la mia, di cui ho detto spesso).

In effetti ho qualche amico e conoscente di Massa e Carrara, e i dialetti non sembrano toscani, ma più "Nordici", simili all'emiliano, anche se devo dire che quello di Massa ha qualche termine toscano in più rispetto a quello di Carrara.

Avendo vissuto a Siena la differenza la noto nettamente, con la zona della lunigiana.
 
In tutto il Regno di Napoli i cocomeri vengono chiamati "meloni d'acqua", ma da me distinguiamo "gli meluni" e "gli cocummeri"
 
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