Il calendario Ufficiale Regione per Regione dello Switch OFF al Digitale Terrestre

BlackPearl ha scritto:
Beh certo... se è Mediaset a volere lo switch-off allora si farà :icon_rolleyes:

Se ci sarà lo switch-off nel periodo di questo governo allora stiamo sicuri che Mediaset avrà tutti i mux che vuole :D


Previsoni del futuro..

MEDIASET acquisterà la rete nazionale CANALE ITALIA direttamente o indirettamente (come DFREE) e amplia la propria diffusione

altri gestori simpatizzanti di Berlusconi ?

in lombardia le frequenze di:

TELELOMBARDIA/ANTENNA 3
TELECAMPIONE/ODEON TV



altri suggerimenti ?


:badgrin: troppo cattivo ?

Ciao, MASSIMO
 
Ma ciò riguarderà solo Roma o anche tutto il Lazio.......

Ho letto un articolo dell'Ansa al seguente indirizzo Web:
http://www.leggonline.it/ansa.php?file=newsANSA/2008-06-23_123222791.txt

si spiega che il DTT ai Romani sarà presto completato e fra 2 mesi sarà presente la lista delle coperture e sicuramente prima del 2012.

Lo confermate? Inoltre se partirà Roma ciò significherà che anche tutto il Lazio potrebbe partire secondo Voi prima del 2012?

Per Civitavecchia (Roma) che riceve da Pian Paradiso e non da Monte Cavo sarà entro i stessi tempi di Roma o no?

Attendo Vostre risposte ciao amici.
 
Corry744 ha scritto:
Ho letto un articolo dell'Ansa al seguente indirizzo Web:
http://www.leggonline.it/ansa.php?file=newsANSA/2008-06-23_123222791.txt

si spiega che il DTT ai Romani sarà presto completato e fra 2 mesi sarà presente la lista delle coperture e sicuramente prima del 2012.

Lo confermate? Inoltre se partirà Roma ciò significherà che anche tutto il Lazio potrebbe partire secondo Voi prima del 2012?

Per Civitavecchia (Roma) che riceve da Pian Paradiso e non da Monte Cavo sarà entro i stessi tempi di Roma o no?

Attendo Vostre risposte ciao amici.


Trovi tutto qui

Il calendario dello switch-off verso il DTT sarà pronto a Settembrehttp://www.digital-sat.it/new.php?id=14512

Romani: ''Switch off verso il DTT possibile anche prima del 2012''http://www.digital-sat.it/new.php?id=14552

Mediaset spera nell'anticipo dello switch off per il decollo di Premiumhttp://www.digital-sat.it/new.php?id=14554http://www.digital-sat.it/new.php?id=14554
 
StarKnight ha scritto:
Questo paradossalmente potrebbe essere l'unica cosa positiva di avere Berlusconi al governo... che il digitale terrestre potrebbe venir spinto nella direzione di uno switch-off anticipato (anche se la sinistra non perderà l'occasione di contestarlo)

Però a parte gli scherzi non sarebbe una bella cosa avere lo switch-off solo perchè lo vuole un qualcuno.... Con lo switch-off molti si aspettano l'entrata in gioco di nuovi operatori ed un nuovo pluralismo, mentre invece paradossalmente si avrebbe ancora tutto nelle mani di uno o due, e addio concorrenza...
 
siamo al solito ovvero si rischia di finire in discussioni politiche....resta il fatto che si risente parlare di nuovi aiuti cioè soldi dei cittadini pare stavolta regalati alle tv..poi certo che si è meglio manovrare lo switch off stando nella stanza dei bottoni..intuile dire chi avrà benefici

Quanto alle date il giochino è sempre il solito ne + ne meno che come fatto quando venne fissato il 2008..non sono date reali ma servono ad altro....
 
BlackPearl ha scritto:
Però a parte gli scherzi non sarebbe una bella cosa avere lo switch-off solo perchè lo vuole un qualcuno.... Con lo switch-off molti si aspettano l'entrata in gioco di nuovi operatori ed un nuovo pluralismo, mentre invece paradossalmente si avrebbe ancora tutto nelle mani di uno o due, e addio concorrenza...

non ci sarà l'ingresso di nessun nuovo operatore ..ancora con queste favolette :D :D ..basta guardare come è prevista la spartizione dell'etere in sardegna...e adesso che è tornato nella stanza dei bottoni :icon_rolleyes: figuriamoci se lasciano posti ad altri :evil5:
 
liebherr ha scritto:
non ci sarà l'ingresso di nessun nuovo operatore ..ancora con queste favolette :D :D ..basta guardare come è prevista la spartizione dell'etere in sardegna...e adesso che è tornato nella stanza dei bottoni :icon_rolleyes: figuriamoci se lasciano posti ad altri :evil5:
Infatti la legge Gasparri permette di entrare nel digitale terrestre solo a chi è già presente nell'analogico terrestre, quindi non ci sarà nessuna grande "apertura del mercato" come vogliono farci credere.
 
pagnotz ha scritto:
Infatti la legge Gasparri permette di entrare nel digitale terrestre solo a chi è già presente nell'analogico terrestre, quindi non ci sarà
nessuna grande "apertura del mercato" come vogliono farci credere.

L'entrata delle preesistenti è legata alla proprietà del mux, e non alle ospitanti che possono entrare partecipando alla gara d'assegnazione del 40%.

Secondo me non è un discorso errato quello di limitare alle analogiche, perché abbiamo un eccesso di reti locali (piu di 500, difficili da quantificare), probabilmente caso unico al mondo e moltiplicare gli ingressi penalizzerebbe eccessivamente il mercato, rafforzando il duopolio attuale.

Il problema è che le reti locali non vengono incentivate a fare meglio, né a fare fusioni per creare una rete nazionale o una nuova syndication, basta vedere i risultati attuali.

Quelle poche che si sforzano nel miglioramento dei palinsesti sono soffocate perché non trovano spazio per crescere e quelle che fanno cartomanzia e televendite tutto il giorno, hanno entrate pubblicitarie garantite, senza tener conto che hanno una concessione pubblica, e che quindi dovrebbero rispettare degli standard minimi di qualità per la programmazione.

Non dimentichiamo inoltre che una sentenza recente impedì alle reti locali di fare cartomanzia e 899 di giorno, ovviamente sentenza non rispettata.
 
Neppure io credo molto ad una spartizione di frequenze con criteri diversi da quelli visti finora. Sull'onda del tam-tam dei primi tempi di digitale terrestre, si era ipotizzata (e pareva cosa ragionevolmente concreta) una rete SNF Rai per la pianura milanese. Anche per la Liguria si era parlato in questo senso. La cosa poteva valere anche per le altre reti nazionali.
Avrebbe potuto significare veramente molto.
Ormai ci credo ben poco.
Confesso poi che non mi dispiacerebbe affatto che ci fosse una quota di riserva (quel famoso 40%) diversa per i mux che trasmettessero in HD. Serebbero altrimenti un po' penalizzati economicamente, non credete?
 
aristocle ha scritto:
Secondo me non è un discorso errato quello di limitare alle analogiche, perché abbiamo un eccesso di reti locali (piu di 500, difficili da quantificare), probabilmente caso unico al mondo e moltiplicare gli ingressi penalizzerebbe eccessivamente il mercato, rafforzando il duopolio attuale.

Il problema è che le reti locali non vengono incentivate a fare meglio, né a fare fusioni per creare una rete nazionale o una nuova syndication, basta vedere i risultati attuali.

Quelle poche che si sforzano nel miglioramento dei palinsesti sono soffocate perché non trovano spazio per crescere e quelle che fanno cartomanzia e televendite tutto il giorno, hanno entrate pubblicitarie garantite, senza tener conto che hanno una concessione pubblica, e che quindi dovrebbero rispettare degli standard minimi di qualità per la programmazione.

Non dimentichiamo inoltre che una sentenza recente impedì alle reti locali di fare cartomanzia e 899 di giorno, ovviamente sentenza non rispettata.
Se conviene o meno investire in canali televisivi dovrebbe essere appunto regolato dal mercato, non dalle leggi. Casomai andrebbe forse incentivato in qualche modo la fusione di canali, come hai detto tu. In tutti i modi almeno che non ci venissero sempre a raccontare che il DT risolverà tutte le anomalie dell'Italia aprendo il mercato a tutti, perchè non è così e lo sanno pure i politici.
 
pagnotz ha scritto:
In tutti i modi almeno che non ci venissero sempre a raccontare che il DT risolverà tutte le anomalie dell'Italia aprendo il mercato a tutti, perchè non è così e lo sanno pure i politici.

Ma il mercato è fin troppo pluralista. Il problema è che c'è una distribuzione pessima delle risorse pubblicitarie, che impedisce la crescita delle reti minori.
Per aprire il mercato probabilmente l'unico modo sarebbe quello di ridurre l'affollamento pubblicitario al crescere della copertura.
Non contrasterebbe con le varie norme perché non blocca lo sviluppo delle aziende.

Così facendo chi ha molta visibilità deve fare poche interruzioni pubblicitarie e per rientrare con la spesa deve offrire gli spazi a prezzi maggiori.

D'altronde non è concorrenziale vendere tanti spazi pubblicitari a prezzi ridicoli perché impedisce l'accesso ad altri operatori.
E probabilmente questa è la ragione che lascia ingessato il duopolio. Fintanto che non metteranno mano a queste cose non se ne verrà fuori, altro che chiudere Rete4.
 
Credo proprio che sia vero l'esatto opposto.;)
Dai le frequenze su scala nazionale o regionale in base alla concessione, senza guardare in faccia nessuno, specifica che nessuno possiede le frequenze (che non si comprano e non si vendono) e vedrai come aumenta la concorrenza e come la pubblicità si sposta anche su altre reti.
Regole di mercato = fine dei privilegi ai solti "monopolisti", vantaggio per il mercato (o ci sai fare o chiudi), vantaggio ai cittadini dalla concorrenza, più soggetti e più opportunità, anche per la raccolta pubblicitaria.
:eusa_whistle:

aristocle ha scritto:
Ma il mercato è fin troppo pluralista. Il problema è che c'è una distribuzione pessima delle risorse pubblicitarie, che impedisce la crescita delle reti minori.
 
Tuner ha scritto:
nessuno possiede le frequenze (che non si comprano e non si vendono)
per la precisione andrebbe detto che le frequenze non sono di nessun PRIVATO, ma appartengono allo Stato in quanto bene pubblico...;) e se c'è stato qualche operatore (ahimé quasi tutti) che in passato le ha pagate andrebbe detto che ha fatto un brutto affare. Perché è come se avesse comprato un'auto rubata...va beh, non accadrà mai in questa Italia...
 
Non ha fatto un brutto affare, anzi...
Diciamo che ha comprato la disponibilità di un bene invendibile facendo affari più o meno buoni.
Ora però, sarebbe ora di smetterla e tornare ad essere un paese civile, almeno in questo.

Tarantella, facennoce 'e cunte,
nun vale cchiù a niente
'o ppassato a penzá...

Quanno nun ce stanno 'e tramme,
na carrozza è sempe pronta
n'ata a ll'angolo sta giá:

Caccia oje nénna 'o crespo giallo,
miette 'a vesta cchiù carella,
(...cu na rosa 'int''e capille,
saje che 'mmidia 'ncuoll' a me...)

Tarantella, facènnoce 'e cunte,
nun vale cchiù a niente
"'o ppeccomme e 'o ppecché..."

Basta ca ce sta 'o sole,
ca c'è rimasto 'o mare,
na nénna a core a core,
na canzone pe' cantá...

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto...
chi ha dato, ha dato, ha dato...
scurdámmoce 'o ppassato,
simmo 'e Napule paisá!...

Tarantella, stu munno è na rota:
chi saglie 'a sagliuta,
chi sta pe' cadé!

Dice buono 'o mutto antico:
Ccá se scontano 'e peccate...
ogge a te...dimane a me!

Io, nu poco fatto a vino,
penzo ô mmale e penzo ô bbene...
ma 'sta vocca curallina
cerca 'a mia pe' s''a vasá!

Tarantella, si 'o munno è na rota,
pigliammo 'o minuto
che sta pe' passá...

Basta ca ce sta 'o sole,
ca c'è rimasto 'o mare,
na nénna a core a core,
na canzone pe' cantá...

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto...
chi ha dato, ha dato, ha dato...
scurdámmoce 'o ppassato,
simmo 'e Napule paisá!...

Tarantella, 'o cucchiere è n'amico:
Nun 'ngarra cchiù 'o vico
addó mm'ha da purtá...

Mo redenno e mo cantanno,
s'è scurdato 'o coprifuoco,
vò' surtanto cammená...

Quanno sta a Santa Lucia,
"Signurí', - nce dice a nuje -
ccá nce steva 'a casa mia,
só' rimasto surtant'i'..."

E chiagnenno, chiagnenno, s'avvía...
...ma po', 'a nustalgía,
fa priesto a ferní...

Basta ca ce sta 'o sole,
ca c'è rimasto 'o mare,
na nénna a core a core,
na canzone pe' cantá...

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto...
chi ha dato, ha dato, ha dato...
scurdámmoce 'o ppassato,
simmo 'e Napule paisá!...


Astrix ha scritto:
se c'è stato qualche operatore (ahimé quasi tutti) che in passato le ha pagate andrebbe detto che ha fatto un brutto affare.
 
Tuner ha scritto:
Credo proprio che sia vero l'esatto opposto.;)
Dai le frequenze su scala nazionale o regionale in base alla concessione, senza guardare in faccia nessuno, specifica che nessuno possiede le frequenze (che non si comprano e non si vendono) e vedrai come aumenta la concorrenza e come la pubblicità si sposta anche su altre reti.
Regole di mercato = fine dei privilegi ai solti "monopolisti", vantaggio per il mercato (o ci sai fare o chiudi), vantaggio ai cittadini dalla concorrenza, più soggetti e più opportunità, anche per la raccolta pubblicitaria.
:eusa_whistle:

Ma cosa c'entra la concessione con la qualità della programmazione?
Ad oggi ci sono centinaia di reti locali: la concorrenza dovrebbe essere spietata, eppure sono una peggio dell'altra.
Ma invece no.
Sono tutte realtà molto piccole, spesso sotto i 15 dipendenti, che non hanno neanche le redazioni giornalistiche o gli studi di trasmissione. Al massimo mandano in onda a rotazione i nastri o si collegano con le cartomanti via satellite.
In questo caso l'eccesso di operatori rovina il mercato perché gli ascolti diventano molto bassi e per non chiudere sono costrette a trovare le soluzioni più redditizie, indipendentemente dalla qualità finale.

Ma siccome il loro interesse (in genere) non è produrre programmi di qualità, ad esempio facendo consorzi formati da centinaia di reti locali in grado di competere su scala nazionale, bensì fare più profitti possibile, i risultati si vedono.

Anche attuando un piano delle frequenze Rai e Mediaset godranno di una posizione privilegiata difficilmente intaccabile in breve tempo, e saranno le altre tv a dover rimboccarsi le maniche.

E poi sarei curioso su come dovrebbero essere assegnate le concessioni e gli impianti. In Italia è diventata inevitabile la compravendita visto che ormai non si possono installare nuovi impianti.
 
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Astrix ha scritto:
per la precisione andrebbe detto che le frequenze non sono di nessun PRIVATO, ma appartengono allo Stato in quanto bene pubblico...;) e se c'è stato qualche operatore (ahimé quasi tutti) che in passato le ha pagate andrebbe detto che ha fatto un brutto affare. Perché è come se avesse comprato un'auto rubata...va beh, non accadrà mai in questa Italia...

Ma infatti le frequenze intese come onde elettromagnetiche non sono mai state in vendita, semmai il riferimento è alle società concessionarie e ai ponti radio.

Purtroppo è difficile evitare una compravendita.
Perchè pure se dopo un certo periodo una televisione perdesse la concessione e quindi il diritto di trasmettere su certe frequenze, come la mettiamo con l'infrastruttura di rete? Fintanto che non vengono separate dai fornitori di contenuti ci saranno problemi perché in caso di interruzione delle trasmissioni tali tv avranno diritto di venderle, anche se non è chiaro a chi, dal momento che ormai non si possono creare nuove postazioni.
 
aristocle ha scritto:
Perchè pure se dopo un certo periodo una televisione perdesse la concessione e quindi il diritto di trasmettere su certe frequenze, come la mettiamo con l'infrastruttura di rete?
non vorrei aver capito male quello che hai scritto, ma questo problema che tu poni secondo me è un falso problema. la tv che ha perso le concessioni vende le sue infrastrutture ai nuovi operatori che le concessioni invece le hanno ottenute (le infrastrutture, dato che sono private, si possono certamente vendere, quelle non le dà lo Stato).

Ma infatti le frequenze intese come onde elettromagnetiche non sono mai state in vendita
da quel che ho capito io è esattamente quello che è successo in Italia.
 
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