Senza entrare nel merito della liceità o meno della pubblicazione degli elenchi, visto che ci sono bisogna imparare a leggerli. Chi mi sa dire il significato e dare (o dirmi dove trovare) l'elenco dei codici delle "categorie prevalenti di reddito"?


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alex86 ha scritto:i dati rimangono pubblici negli uffici.
Allora non capisco proprio... Se i dati sono PUBBLICI come lo sono, non ha senso dire che sono publici solo negli uffici e non su internet... Una cosa se è pubblica è pubblica!!! Non esiste dire si sono pubblici ma non su internet, puoi dire quello che vuoi ma è cosi!
REDNEX ha scritto:Dai che che lo hai capito che Andresa le TASSE le paga solo in Brasile!!!
PS: Apparte gli scherzi, ...Andresa ..ma in Brasile come funziona la cosa,visto che tu hai dimestichezza con la lingua!! ..non so se ne hai già parlato in questo 3d?!
cudy ha scritto:i dati rimangono pubblici negli uffici.
Allora non capisco proprio... Se i dati sono PUBBLICI come lo sono, non ha senso dire che sono publici solo negli uffici e non su internet... Una cosa se è pubblica è pubblica!!! Non esiste dire si sono pubblici ma non su internet, puoi dire quello che vuoi ma è cosi!
Ecco, questa è già una soluzionne migliore.andresa ha scritto:almeno la devi essere registrato per sapere......
cudy ha scritto:alex86 ha scritto:i dati rimangono pubblici negli uffici.
Allora non capisco proprio... Se i dati sono PUBBLICI come lo sono, non ha senso dire che sono publici solo negli uffici e non su internet... Una cosa se è pubblica è pubblica!!! Non esiste dire si sono pubblici ma non su internet, puoi dire quello che vuoi ma è cosi!
Il dato è pubblico in ogni caso, e lo è dal '73 (quando internet non esisteva). Poi sono intervenute le varie normative sulla privacy (dal 1996, e quindi internet già c'era e iniziava a diffondersi) Il punto è che non è opportuno che un dato di questo tipo venga diffuso senza regole, con diffusione di tipo anarchico e senza identificare chi sbircia i dati. Internet è mondiale, l'esigenza del dato pubblico è nazionale. Lo strumento di pubblicazione, pertanto, non può essere giudicato appropriato.
lucamax ha scritto:Forse la spiegazione sta nella differenza tra la pubblicità presso i registri delle Agenzie delle Entrate,e la pubblicazione su Internet
Il fatto estremamente grave e unico al mondo, è stato proprio di aver reso disponibili sulla rete i dati di 40 milioni di cittadini italiani,dati quindi visionabili in tutto il mondo,utilizzabili anche per scopi truffaldini/delinquenziali
Bravissimo e grazie giacomo58!giacomo58 ha scritto:LE CATEGORIE:
DB = Reddito da lavoro dipendente (Cud); C = Reddito da lavoro dipendente (730);
RC = Reddito da lavoro dipendente (Unico); RE = Reddito da lavoro autonomo (Unico);
RG = Reddito d'impresa (Unico); RL = Redditi diversi (Unico);
RH = Redditi da partecipazione (Unico); RB = Redditi da fabbricati (Unico)
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/05/dichirazioni-redditi-2005.shtml?uuid=887514be-1923-11dd-ac3c-00000e25108c&DocRulesView=Libero
per ora...Oscarre ha scritto:...E pensare che alcuni Forum hanno chiuso tutte le discussioni in proposito!
bravo anche il DigForum che non l'ha fatto...![]()
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Tuner ha scritto:...un registro/elenco con dati sensibili dovrebbe comportare la possibilità/necessità di accedervi soltanto in modo NON anonimo, anche nel caso in cui fosse pubblico.![]()
giacomo58 ha scritto:oggi i quotidiani 'Libero' e 'La Stampa' hanno pubblicato parzialmente gli elenchi dei contribuenti e i relativi redditi.
ho detto sotto certe condizioni (abbastanza ampie, comunque), considerando pure le normative intraaziendali che comunque devono essere tali da far risalire gli accessi che si hanno sui PC alla singola persona/dipendente. Nel caso di computer condivisi si deve essere in grado di risalire a chi ha utilizzato quella macchina in quel determinato slot temporale.alex86 ha scritto:Un computer non è una persona fisica. Non sempre ad un computer corrisponde una sola persona. Nei luoghi di lavoro ci sono anche centinaia di persone che hanno accesso ad un singolo computer. Nell'ambito privato, invece, io posso aver concesso ad un amico l'utilizzo del mio personal computer per il controllo della sua posta elettronica, etc...
Solo gli internet point hanno l'obbligo, per effetto di norme antiterrorismo, di identificare l'utilizzatore della connessione.
cudy ha scritto:alex86 ha scritto:i dati rimangono pubblici negli uffici.
Allora non capisco proprio... Se i dati sono PUBBLICI come lo sono, non ha senso dire che sono publici solo negli uffici e non su internet... Una cosa se è pubblica è pubblica!!! Non esiste dire si sono pubblici ma non su internet, puoi dire quello che vuoi ma è cosi!
Esatto.![]()
se è copme dicono basta cheuno si registri al ministero delle finanze, coni propri dati come se si recasse agli uffici, gli danno una password di accesso ,e dovrebbe essere autorizzato a vadere questi famosi dati.
Perchè mai uno dovrebbe recarsi "fisicamente" allo sportello? Se sono pubblici lo sono sia allo speortello sia via web. A meno che no si cerchi di "far occupare il tempo" agli impegati del ministero delle finanze