fabcat ha scritto:
qui siamo in italia e se un gruppo di tifosi vuole distruggere una parte dello stadio lo fà senza problemi e rimane impunita,lo sappiamo bene tutti questo.
Esistono responsabilità personali, responsabilità indirette delle società...
Purtroppo spesso non ci sono i mezzi e le infrastrutture per garantire quel controllo NECESSARIO per garantire la sicurezza.
Uno stadio come questo è concepito per permettere una attenta analisi dei soggetti presenti.
Entri allo stadio, se tifoso juventino, solo con abbonamento o biglietto nominativo, in gran parte riservati ai "member", possessori di una tessera o associati a club.
Se tifoso ospite entri SOLO se in possesso di tessera del tifoso nominativa.
Ogni posto è associato ad un nome. Se in un settore accade un atto vandalico la cerchia si restringe attorno a un numero ristretto di soggetti, i cui nomi, cognomi e fotografia sono già noti.
Videocamere, microfoni e steward sono lì apposta per identificare e individuare i soggetti da fermare.
Essendo uno stadio di proprietà soggetto a controlli diretti, non ci saranno soggetti in grado di imbucarsi e portar dentro lo stadio armi improprie od oggetti pericolosi durante la settimana. Non è tutto demandato alle forze dell'ordine, ma a servizi di security privati dentro i limiti dell'area stadio, con il suffragio delle forze dell'ordine fuori.
Voglio segnalare però che all'Olimpico di Torino (ma anche ad Udine per esempio) già da un paio d'anni le barriere sono state abbassate dai 2,2 metri ad 1,1 metro.
La questione è la CIVILTA', che non è un ipotesi o una possibilità, è una NECESSITA' in una nazione. Mi fa arrabbiare sentire le polemiche contro la tessera del tifoso e poi lamentarsi della violenza negli stadi.
In Inghilterra la cultura degli stadi è nata con il lavoro e la volontà di chi gestisce il calcio, con norme severe e restrittive: citavo qualche post + su l'esempio della responsabilità per il proprio posto. Nella maggior parte delle squadre di premier non ci sono posti in libera vendita ma quasi esclusivamente abbonati e prelazioni. Ogni tifoso ha un biglietto per lo stadio con il proprio posto, nome e cognome (oltre a biglietti per gli spostamenti collegati con questo) ed è responsabile per quanto accade sul posto a lui destinato. Se non può andare allo stadio una domenica DEVE Comunicarlo prima, e il club può rimettere in vendita quel posto. Se va e qualcuno danneggia lo stadio in quell'area DEVE denunciare l'accaduto e il trasgressore, altrimenti ne risponde lui stesso. In Inghilterra non esiste che tu lanci una bottiglietta o una moneta o qualcos'altro dagli spalti al campo senza che i tuoi vicini di posto ti individuino, segnalino agli steward e permettano il tuo fermo, e conseguente ammenda o sospensione dalla frequentazione dello stadio.
Questa è gestione e sicurezza, con la PARTECIPAZIONE della gente, perchè le cose non cadono mai dall'alto. Non dico che questo stadio avrà questo standard di qualità (perchè ci andiamo noi italiani, anzichè gente + matura e intelligente) e non può essere una singola società a disporre limitazioni e imposizioni simili nei confronti di privati, per quanto però PUO' e DEVE perseguire personalmente e direttamente ogni singolo tifoso o meglio vandalo che si permetta di far danni, ed in subordine perseguire il club del quale è sostenitore (se tifoso ospite) visto che questo la legge italiana lo consente già.