Volevo rispondere ai commenti di qualche pagina fa:
E' vero che qualche esempio di stadio di proprietà (reggio emilia) esiste, ma è difficile paragonare i due casi; la definizione più corretta è che questo è il primo stadio moderno, destinato e pensato unicamente per il calcio, di proprietà di un club di serie A in Italia.
In ogni caso l'impianto è molto bello ed ha caratteristiche perfette per il calcio: nessuna barriera (solo parapetti in vetro alti 1 m) estrema vicinanza con il campo (7,5 metri dagli spalti a bordo campo) inclinazione molto elevata degli spalti, copertura sospesa con spicchi trasparenti, manto erboso (almeno per ora) straordinario, centro commerciale interno, ristoranti, bar e negozi annessi, museo della juve e sede del club presto trasferiti al suo interno...
Direi che per i tifosi bianconeri i motivi d'orgoglio sono innumerevoli, così come i tifosi di altre squadre ovviamente invidiano/ammirano questa struttura.
E' onesto dire che ci sono anche dei contro, come alcuni difetti dovuti a progettazione "superficiale" (presenza dei tiranti interni, poca integrazione con l'area attigua, poca caratterizzazione con il poco bianco e nero esterno e troppo tricolore...)
Penso che con 14 milioni di tifosi Juventini in italia l'attesa per un evento che è comunque storico ed importante come l'inaugurazione del nuovo stadio è logica e opportuna.
P.S.: perchè il Notts County?
"Notts come Nottingham, bianconero come Juventus. La curiosita' arriva oggi dal nome della squadra che inaugurera', con i padroni di casa, il nuovo stadio di Torino, di proprieta' del club bianconero, il prossimo 8 settembre. Il nome completo e' Notts County, per questo club inglese che con i suoi 149 anni e' il secondo piu' antico del mondo dopo lo Sheffield. E infatti nel 1903, quando la Juventus era nata da pochi anni (1897), la squadra di Nottingham ricevette una singolare richiesta attraverso un mercante britannico, contattato da un socio bianconero, John Savage: spedire a Torino un lotto di maglie di calcio. L'esigenza nasceva dal fatto che in Italia quello del pallone era ancora un mondo pionieristico, con i giocatori che scendevano in campo in cravattino. E quindi perche' non rivolgersi a chi questo sport lo aveva inventato da tempo ed era gia' entrato nella sfera professionale anche per quanto riguardava le divise di gioco? Il mercante scelse il club piu' vicino, appunto il Notts, che vestiva i colori bianconeri: la scelta cromatica della futura Juventus (che fino a quel momento giocava in rosa) fu dunque casuale o comunque legata all'opportunita' offertale. In una parola, seguire anche nello sport la moda piu' innovativa del tempo. La storia del Notts non e' piena di gloria: e' la seconda squadra di Nottingham, citta' che, al contrario, con il Forrest si e' fregiata addirittura di due Coppe Campioni. I cugini del Notts, che furono anche tra i fondatori della League, dopo lunga militanza in prima serie, culminata con una vittoria in FA Cup, hanno conosciuto anni difficili, retrocedendo addirittura in terza divisione, nella quale giocano oggi. Ma e' arrivato il provvidenziale sceicco anche da quelle parti e ha promesso di riportare il club all'onore di un tempo"
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