La ricezione diurna in onde medie oltre l'orizzonte è dovuta all'onda di superficie. Le emissioni polarizzate in verticale seguono, a prezzo di una notevole attenuazione, la curvatura terrestre.
L'attenuazione per questo metodo di propagazione cresce vertiginosamente con l'aumentare della frequenza, al punto che già a 3 Mhz è talmente elevata (circa 60 dB + che a 500kHz) da rendere i segnali troppo deboli, praticamente irricevibili.
La propagazione per onda di terra è quindi sfruttabile solo in onde medie ed in onde lunghe, a patto di utilizzare potenze di trasmissione considerevoli e di utilizzare antenne polarizzate verticalmente e poste in pianura.
(un antenna elevata dal terreno genera infatti un'onda di terra molto scarsa, un antenna polarizzata orizzontalmente, in teoria, non produce alcuna onda di terra)
La propagazione per onda di terra è intrinsecamente inefficiente ma risulta migliore sul mare ed in pianura. Qualunque ostacolo, infatti, ad esempio edifici di dimensioni ragguardevoli od anche formazioni orografiche (monti, collinette e valli) attenua i segnali che si propagano per onda di terra in modo considervole.
Riusciamo a ricevere segnali per onda di terra in onde medie e lunghe perchè di giorno, lo strato D della ionosfera assorbe completamente tutto lo spettro delle onde elettromagnetiche fino a circa 3.5 Mhz.
Dal tramonto all'alba, invece, quando lo strato D si dissolve, i segnali in onde medie riflessi degli strati E ed F sono di potenza enormemente superiore a quelli ricevuti per onda di terra e creano forti interferenze a questi ultimi, spesso rendendoli irricevibili.
...qualche anno fa, quando ancora in onde medie esistevano 3 canali RAI, mi ero divertito a costruire un sistema direttivo con quattro antenne attive verticali, opportunamente fasabili. Dalla pianura emiliana si riuscivano ad ascoltare i bollettini regionali in onde medie fino alla Puglia, anche in isofrequenza.
Il segnale più distante che abbia mai ricevuto per onda di terra dall'Italia era il trasmettitore di Jeddah, in Arabia Saudita, potenza circa 2 MegaWatt (1990).
