L’AGCOM e il Catasto Nazionale (segreto) delle frequenze

giovifree ha scritto:
quello che credo di aver capito è:
l'AGCOM non autorizza l'impianto ma autorizza l'uso di quella determinata frequenza da quella determinata posizione, poi servono altre autorizzazioni(comune,usl,arpaecc.ecc.) per realizzarlo fisicamente.

è giusto :eusa_think:
Ci sei quasi:
"l'AGCOM non autorizza l'impianto ma autorizza l'uso di quella determinata frequenza da quella determinata posizione o altre radioelettricamente equivalenti, poi servono altre autorizzazioni(Mise, comune,usl,arpaecc.ecc.) per realizzarlo fisicamente."
Tutto chiaro? :)
 
Ragazzo1979 ha scritto:
In pratica ci sono 3 database degli impianti tv.
1)Agcom
2)Mise
3)Catasto pubblico
I database 1 e 3 sono la stessa cosa.
Il Catasto pubblico non è altro che una visione ridotta dei dati registrati nel Catasto Nazionale delle Frequenze Agcom.
Il Catasto nazionale contiene i dati completi degli impianti (schemi di modulazione, ritardi sfn, struttura delle cortine, dati del trasmettitore ecc.) ed è accessibile solo alle emittenti, all'Agcom (che lo gestisce) e al Mise (compresi gli ispettorati).
 
liebherr ha scritto:
nei database trovi impianti che sono autorizzati perchè prima le tv magari avevano in quel sito un impianto ai tempi dell'analogico per cui nei database lo mantengono e gli cambiano solo la freqeunza

le nazionali in pratica fanno quello che gli pare..a essere nella m... sono tutte le altre costrette a pestarsi i piedi a vicenda
Diciamo che le nazionali fanno quello che gli pare se hanno un'unica frequenza assegnata su tutto il territorio nazionale, cosa che non è sempre vera.
Inoltre c'è da considerare la difficoltà tecnica di compatibilizzare 7-800 impianti isocanale, sincronizzandone i ritardi SFN, per non farli interferire tra loro.
E poi ci sono comunque tutti i PDV esteri da rispettare.
Detto questo, personalmente ci metterei la firma a stare al posto loro... :)
 
papinus ha scritto:
I database 1 e 3 sono la stessa cosa.
Il Catasto pubblico non è altro che una visione ridotta dei dati registrati nel Catasto Nazionale delle Frequenze Agcom.
Il Catasto nazionale contiene i dati completi degli impianti (schemi di modulazione, ritardi sfn, struttura delle cortine, dati del trasmettitore ecc.) ed è accessibile solo alle emittenti, all'Agcom (che lo gestisce) e al Mise (compresi gli ispettorati).
Quindi in pratica solo 2 database che alla fine coincidono.
 
No no i database sono almeno tre

Quello dell'Agcom, cosiddetto Catasto
Quello del Mise, in cui ci sono altri dati e un numero di impianti diverso
Quello della Fub, da cui sono stati calcolati i parametri per valutare la copertura delle emittenti locali per le graduatorie.

ne sono sicuro perché parte in causa nel lavoro di preparazione di un ricorso al tar di un'emittente locale. I tre database avevano dati incongruenti tra di loro
 
Otg Tv ha scritto:
No no i database sono almeno tre

Quello dell'Agcom, cosiddetto Catasto
Quello del Mise, in cui ci sono altri dati e un numero di impianti diverso
Quello della Fub, da cui sono stati calcolati i parametri per valutare la copertura delle emittenti locali per le graduatorie.

ne sono sicuro perché parte in causa nel lavoro di preparazione di un ricorso al tar di un'emittente locale. I tre database avevano dati incongruenti tra di loro
Quello del FUB non è accessibile a tutti?
 
Otg Tv ha scritto:
No no i database sono almeno tre

Quello dell'Agcom, cosiddetto Catasto
Quello del Mise, in cui ci sono altri dati e un numero di impianti diverso
Quello della Fub, da cui sono stati calcolati i parametri per valutare la copertura delle emittenti locali per le graduatorie.

ne sono sicuro perché parte in causa nel lavoro di preparazione di un ricorso al tar di un'emittente locale. I tre database avevano dati incongruenti tra di loro
Quindi è chiaro quello che succede.
Il db Agcom è l'unico che viene costantemente aggiornato dalle emittenti (Catasto Nazionale Frequenze) ed esposto su internet (Catasto Pubblico).
Gli altri db (Mise e FUB) vengono popolati con gli stessi dati ma in modo off-line cioè non in tempo reale, quindi inevitabilmente dopo poco tempo restano indietro rispetto al db di partenza (quello Agcom).
Ho guardato la relazione annuale Agcom dove c'è scritto che in un solo anno si registrano 14.000 accessi da parte delle emittenti e qualcosa come 18.500 variazioni agli impianti (50 variazioni al giorno!).
Sorprendente.
Resta un mistero il perchè il Catasto, che partì nel 2007 come progetto congiunto Mise-Agcom, sia stato abbandonato dal Mise e portato avanti solo dall'Agcom... Boh!
 
Otg Tv ha scritto:
No no i database sono almeno tre

Quello dell'Agcom, cosiddetto Catasto
Quello del Mise, in cui ci sono altri dati e un numero di impianti diverso
Quello della Fub, da cui sono stati calcolati i parametri per valutare la copertura delle emittenti locali per le graduatorie.

ne sono sicuro perché parte in causa nel lavoro di preparazione di un ricorso al tar di un'emittente locale. I tre database avevano dati incongruenti tra di loro
Sono note le metodologie e i parametri usati dalla FUB per calcolare le coperture delle emittenti (modello di propagazione, modello digitale del terreno, algoritmo di combinazione dei segnali ecc.) ?
 
papinus ha scritto:
Sono note le metodologie e i parametri usati dalla FUB per calcolare le coperture delle emittenti (modello di propagazione, modello digitale del terreno, algoritmo di combinazione dei segnali ecc.) ?
Assolutamente no. E dico fortunatamente perché quasi tutti i ricorsi al Tar si baseranno sulla mancanza di possibilità di verificare i calcoli della Fub
 
Otg Tv ha scritto:
Assolutamente no. E dico fortunatamente perché quasi tutti i ricorsi al Tar si baseranno sulla mancanza di possibilità di verificare i calcoli della Fub
Ma la copertura incide molto sulla posizione di un'emittente in graduatoria?
 
ovviamente avere un database in tre versioni e ampiamente incoerente è una castronata megagalattica che non commette manco il programmatore della domenica che realizza un gestionale per il magazzino delle scatole di fagioli del salumiere

un database del genere costringe il povere salumiere ad andare in magazzino a contare le scatole..e allora addio sw gestionale

roba da matti!!!

Per quanto ho visto io quello pubblicato dal ministero mi pare una raccolta di dati dichiarate dalle tv ai tempi dell'analogico e rimaneggiato al digitale cambiando le frequenze

Ci sono sparate di quelle potenze..che in molti casi sono state solo dichiarate tanto per stare dalla parte giusta

Quello della agcom pare essere meno organico dal pto di vista della gestione..per dire in emilia romagna pare che sia avvenuta la prima idea di assegnazione dopo l'asta LTE per cui si trovano dei 53 dati a DI.TV mentre nelle altre regioni non ho visto aggiornamenti dopo l'asta lte
 
Ragazzo1979 ha scritto:
Perchè l'ultima parola spetta a loro?
Perché il software di verifica della copertura lo sviluppano loro e lo utilizzano solo loro. Gli altri non ci possono mettere becco
 
Indietro
Alto Basso