In Rilievo L'angolo della memoria

Musica, è morto a 82 anni Brian Wilson, fondatore dei Beach Boys. Considerato uno degli autori più influenti del pop e del rock, ha segnato un’epoca con il suo lavoro insieme ai fratelli Dennis, Carl, Mike Love e Al Jardine.
 
Matteo Doretto, 21 anni...
la vettura condotta da Doretto è uscita di strada a forte velocità finendo contro l'unico albero che si trovava nella zona. :rolleyes:
rip

Un altro incidente nelle ricognizioni dei Rally, dopo quello di Breen di qualche anno fa.
Anche Matteo è stato sfortunato, ed era giovanissimo, R.I.P.
 
Uno sport che ritengo tra i più pericolosi.
A 150-200 km/h in bosco o in mezzo ad un paesino. E' un attimo sbagliare la curva, o ritardare fare male un calcolo che o ti becchi un albero, o una casa. o direttamente gli spettatori.
 
Uno sport che ritengo tra i più pericolosi.
A 150-200 km/h in bosco o in mezzo ad un paesino. E' un attimo sbagliare la curva, o ritardare fare male un calcolo che o ti becchi un albero, o una casa. o direttamente gli spettatori.

Sicuramente uno sport pericoloso, ma gli incidenti sono avvenuti nei test prima della gara, situazione ancora più pericolosa, perché percorri le strade della gara ma non ci sono le protezioni nei punti più pericolosi come in gara, infatti ambedue le morti sono dovute ad impatto contro ostacoli, che in gara sarebbero protetti.
 
È morto Harris Yulin, attore di Scarface e Ghostbusters: aveva 87 anni.

Come rilanciato da Deadline, l’attore statunitense è deceduto per arresto cardiaco.
 
Morto bernard lacombe, ex calciatore e allenatore francese. Aveva 72 anni. Segnò contro l'Italia ai mondiali 78.
 
Morto bernard lacombe, ex calciatore e allenatore francese. Aveva 72 anni. Segnò contro l'Italia ai mondiali 78.
Appena trenta secondi dal fischio iniziale bastarono a Lacombe per uno dei gol più rapidi nei mondiali,uno spiovente angolato che uccellò Dino Zoff. prima degli altri successivi ben più infausti tiri da 30 e 40 metri degli olandesi Brandts e Haan.
Un inizio traumatico per una Nazionale arrivata in Argentina ancora con le scorie del brutto mondiale di 4 anni prima in Germania, prima affidata nell'intercorso all'incompreso Fulvio Bernardini e poi a Bearzot. Verosimilmente per uomini e struttura di gioco la Nazionale italiana del 1978 fu non solo la migliore del lotto ma una delle migliori in assoluto,tanto è vero che fu l'unica a battere a casa loro gli argentini diventati poi campioni del mondo grazie a molti aiuti dentro e fuori (Gonella,Quiroga,ecc.).
Quel gol quasi a freddo di Lacombe scosse l'Italia che ebbe un percorso non tanto dissimile da quello intrapreso anni dopo dallo stesso Bernard:quarto con la Francia ai mondiali dell'82 e poi vincente agli Europei dell'84: rapido e lesto nel fiutare la porta era attorniato nella Francia dell'82 e del'84 da un centrocampo scintillante, i cui nomi (da Giresse a Genghini,da Tigana fino a Platini) ne fecero l'espressione di un calcio "champagne".
Lacombe fece molto bene anche col suo club, il Lyon, sia pure solo in ambito transalpino
 
quando faceva radio con la gialappa nelle trasmissioni di mondiali ed europei (anni e anni fa) era qualcosa di clamoroso... quando faceva gli interventi per segnalare improbabili gol dai campi di provincia in stile 90esimo minuto o le telecronache del ciclismo , micidiale :laughing7:
Butinar era davvero uno spasso: una dipartita troppo prematura per un talento incredibile nel reinventare le voci e portarle all'esasperazione dei loro tic ed espressioni più estreme. Era anche bravissimo sia a prepararsi tecnicamente su formazioni ed atleti poco noti citati per il calcio appunto o il ciclismo,ma lo era ancor più nell'improvvisare ad...ugola sulla scorta di un minimo canovaccio. Ezio Luzzi dai campi - sarebbe il caso di dire - non di B come sua abitudine ma di serie...E (mancava giusto il Roccacannuccia e il Vinchiaturo :p), sembrava più Luzzi del vero,reinventato in modo parossistico ed esilarante con le sue interruzioni per comunicare il 5 a zero appena segnato dal Canicattì mentre Ameri si accingeva a descrivere il rigore che stava per battere Maradona.
L'imitazione di De Zan era surreale: l'aderenza della voce era esaltata dal gusto fantasmagorico di raccontare come - per dire - il ciclista Passuello finiva per sbandare e finire in una scarpata di 10,no 20,anzi 50 metri :p e lui si accaniva a puntualizzare lo stato della rotula e delle ossa che sembravano fracassarsi, salvo poi in un secondo collegamento ascoltare che lo stesso Passuello era ripartito con un ora e mezzo di ritardo,accanendosi ad inseguire tutto malandato anche se prima sembrava più che moribondo. Oppure Il De Zan/Butinar interrompere per informare dell'arrivo al traguardo di un "gruuupppettoo" arrivato con 40 minuti di ritardo,mettendosi poi a snocciolare tutti i nomi,incurante se un momento prima stava intervistando il vincitore della tappa,fosse pure Hinault o Moser.
Il vero fuoriclasse in quelle dirette radiofoniche della Gialappa's era proprio lui: anche i tormentoni di alcuni suoi personaggi non erano mai solo fini a sè stessi ma sempre con un qualcosa in più di sorprendente
 
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