Spadafora è fiducioso per la ripresa degli allenamenti il 4 maggio, di conseguenza il campionato potrebbe ripartire un mesetto dopo e vedere se si riesce a portare a termine nei mesi successivi, con protocolli di sicurezza severi e maxi ritiri
Scusate se intervengo sulla Serie A ma ieri sulla Gazzetta dello Sport, a corollario di un articolo che prospettava l'organizzazione dei ritiri e della ripartenza, c'era una breve intervista al direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito.
In due frasi, mette UNA PIETRA TOMBALE su questo progetto e non ci va giù leggero.
Questa parte non è riportata nell'edizione online (strano vero?) ed è citata solo parzialmente da altre testate.
D: Professor Ippolito, si parla molto di ripartenza del calcio e delle condizioni perchè ciò avvenga. Si immaginano dei test preventivi prima di ricominciare.
R: "Premetto che non esistono patenti di immunità e non è etico far fare sierologie e test ogni pochi giorni agli atleti. Questo mentre i pazienti e il personale sanitario non riesce a farli."
D: Quindi anche l'ipotesi di tenere le squadre in ritiro non basterebbe?
R: "Chi parlasse di patenti di immunità, chi consigliasse tutto questo alle istituzioni sportive, li avesse consigliati o li consigliasse è un incolto, che non sa niente di malattie infettive e da ultimo un parolaio spudorato".