Manovra: Cdm; Banche; Adeguamento Tassi C/c Immediato

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Lo sapete, vero, in quanti paesi, nel mondo, esiste il "notaio" ?
Secondo voi, come fanno all'estero a redigere atti validissimi, ma molto meno costosi dei nostri ?
Meditate gente, meditate...
 
tuner ha scritto:
Lo sapete, vero, in quanti paesi, nel mondo, esiste il "notaio" ?
Secondo voi, come fanno all'estero a redigere atti validissimi, ma molto meno costosi dei nostri ?
Meditate gente, meditate...
i notai sono a numero chiuso.....ne muore uno se ne fa' un altro..... tipo i papi.....:eusa_wall:
 
Il notaio è una professione intrinsecamente inutile, del tutto inesistente nel resto mondo, dove tali funzioni vengono normalmente (e da sempre) svolte da altri, a prezzi di mercato.
 
I farmaci da banco dovevano già essere nei market da tempo.
Praticamente scomparsi i galenici, quella dei farmacisti è una categoria che normalmente non svolge alcuna professione, limitandosi, il più delle volte, a compiere il lavoro del commesso.
A me è capitato innumerevoli volte di veder "suggerito" un farmaco sbagliato, oppure, "casualmente" il più costoso fra i nomi commerciali del medesimo principio attivo. Quando si tratta di un farmaco (anche da banco) "economico" casualmente ne sono "sprovvisti"...
Di applicare sconti (cosa possibile da tempo) fina a poco tempo fa nemmeno a parlarne (ma ora nelle farmacie dei centri commerciali qualcuna lo fa).
 
tuner ha scritto:
I farmaci da banco dovevano già essere nei market da tempo.
Praticamente scomparsi i galenici, quella dei farmacisti è una categoria che normalmente non svolge alcuna professione, limitandosi, il più delle volte, a compiere il lavoro del commesso.
A me è capitato innumerevoli volte di veder "suggerito" un farmaco sbagliato, oppure, "casualmente" il più costoso fra i nomi commerciali del medesimo principio attivo. Quando si tratta di un farmaco (anche da banco) "economico" casualmente ne sono "sprovvisti"...
Di applicare sconti (cosa possibile da tempo) fina a poco tempo fa nemmeno a parlarne (ma ora nelle farmacie dei centri commerciali qualcuna lo fa).
entro in farmacia (mai comprato nulla in quella)col cartello qui applichiamo lo sconto del 10%....kkk

entro e avendo dolore di testa chiedo una confezione a base di PARACETAMOLO(nessuna marca o nome in particolare) ... nel frattempo parlo in portoghese con la mia morosa ,quando volta il commessofarmacista di mostra una scatola col nome sopro PARACETAMOLO di 10 compresse...di 500MG ok chiedo il costo.....4.40 euro con lo sconto 4 euro....:5eek:

lo guardato come fa' il piccione con la testa reclinata e puntandolo con l'occhio sinistro(lato sinistro...kkk)....e accennando una risatina di petto...chiedo se percaso pensando che ero straniero abbia scelto la marca piu' cara....dato che al massimo ho sempre pagato 3 euro:evil5: ...gli ho detto vado alla farmacia a 300 metri da li' e vicino casa.... al che si e' scusato....e mi ha dato la scatola di 3 euro pagata 2.7.

ma i farmacisti sono uguali ovunque...stessa cosa a CURITIBA BRASILE al centro della citta' in un incrocio ci sono 4 farmàcie(con l'accento sulla a...kkkk) naturalmente e battaglia sui prezzi.... appena fuori dal centro naturalmente non ce' la stessa concentrazione e richiedendo di comprare um blister(li vendono anche sfuso) di 4 compresse di 700MG mi vedo chiedere il doppio che di solito pagavo 2R$ al posto del 1R$ che pagavo.....dato che stavolta parlavo italiano con il mio amico....kkk dopo che mi sono spiegato...la scusa e' stata....OPS.....il codice a barre era errato........:eusa_wall:
 
Sono perfettamente d'accordo su quello che dite sui notai: inutili.

Tuttavia il governo avrebbe dovuto predilire L'AUTOCERTIFICAZIONE (come era previsto nella proposta di legge della scorsa legislatura, anch'essa cassata per i veti lobbystici) per il passaggio di proprietà. Andare al Comune (e sborsare relative spese) significa togliere sì le spese notarili, ma anche aumentare il gettito statale...
 
Dai, dai, liberalizziamo tutto, anche il mercato del lavoro. Facciamo come in America che si assume e si licenzia all'occorrenza senza tante storie.
Eh no, questo in Italia non si potrà mai fare, ci sono i sindacati che insorgono. Che buffonate, si liberalizza solo quello che interessa, quello che fà più comodo....

Mi ricordo quando fecero la stessa cosa con le attività commerciali. Dall'oggi al domani le licenze erano carta straccia. Eppure non mi sembra che i negozianti protestarono più di tanto. Oggi è la volta dei tassisti, dei farmacisti e dei panettieri. Domani chissà.

Vogliamo liberalizzare? Facciamolo su TUTTO, non è giusto che siano solo alcune categorie a pagare.
 
di "caste" in Italia ce ne sono molte.
ovvio quindi che la protesta sia del tipo... perchè mè x primo?
non si chiedono solo perchè?
mah...
 
Sta passando una operazione mediatica che punta a ridurre tutta questa manovra soltanto alle licenze dei taxi... come è stato autorevolmente detto, si punterebbe a colpire solo i pesci piccoli, lasciando stare i pezzi grossi...

Pesci piccoli le banche che, d'ora in avanti, al variare dei tassi, dovranno modificare CONTEMPORANEAMENTE e NELLA STESSA MISURA quelli dei tassi attivi e quelli dei tassi passivi ( misura epocale, se si pensa che, finora, quando la BCE aumenta il tasso di riferimento dello 0.25%, schizzano subito verso l'alto i tassi pagati dai clienti mentre rimangono inchiodati quelli dei c/c :icon_twisted: ); pesci piccoli ancora le banche che, se il cliente non approva eventuali nuove condizioni, dovranno GRATUITAMENTE estinguere il suo conto; pesci piccoli ancora le assicurazioni che dovranno rinunciare agli agenti monomandatari ( anche questa trasformazione epocale ): misura finalmente in grado, forse, di spezzare il cartello delle compagnie; pesci piccoli, infine, gli avvocati, i professionisti, i notai, etc. etc.
Se tutti questi sono i pesci piccoli, chi sarebbero i pezzi grossi? Solo i soci delle cooperative ( che non sono solo rosse, badate bene: quelle "bianche" di CL spadroneggiano in Lombardia ALMENO quanto le rosse dominano in Emilia... :icon_wink: )? :D
No, non si sono colpiti solo i pesci piccoli... Ma, chissà perchè, si parla solo dei "poveri" taxisti...

*************************************************
Vorrei però rispondere a tutti quelli ( Sergiozizza, Yoda e altri...) convinti che, alla fine, sarà solo un fuoco di paglia che durerà lo spazio di un minuto, poi le cose andranno come sono sempre andate... Ecco, è proprio questo il punto che mi preme sottolineare: io non so come andranno i prossimi 5 - 10 anni in Italia, ma di una cosa sono sicurissimo: NON andranno come sono sempre andate, e questo per il semplice e banale motivo che NON POTRANNO PIU' ( anche volendo...) andare come sono sempre andate....
Per spiegare quello che intendo, dovrò fare un discorso un pò articolato, per cui chiederò ai pochi coraggiosi che vorranno leggermi un pò di pazienza :icon_redface:

Devo, anzitutto, analizzare come ( secondo me, ovviamente... :icon_wink: )sono andate le cose nel nostro Paese FINORA, per cercare di spiegare perchè NON E' POSSIBILE che, ADESSO, non cambi nulla...
**************************************

Non comincerò dall'Impero Romano, ma dal dopoguerra si... :D
Dopo la II guerra mondiale, lo sappiamo tutti, il nostro Paese era a pezzi: tutto distrutto ( economia, industrie, infrastutture ), tutto da ricostruire. Negli anni 50 e 60 ci fu il famoso boom, il miracolo economico italiano: la retorica nazionale dice che i nostri padri e nonni, con enorme spirito di sacrificio, si rimboccarono le maniche e ricostruirono il Paese: è indiscutibilmente vero, ma le aride leggi della macroeconomia ci dicono che due furono i fattori principali di quel boom: l'ampia disponibilità di energia a prezzi stracciati ( il petrolio costava 2-3 dollari il barile ) e l'altrettanta ampia disponibilità, ugualmente a prezzi stracciati di forza lavoro ( i contadini meridionali cacciati dalle loro campagne dalla gravissima crisi agricola ed emigrati a milioni verso il nord, l'unica regione del Paese che, per la vicinanza con i mercati europei, era in grado di ripartire pur in presenza delle gravi distruzioni post-belliche nella rete infrastrutturale ).
Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 il giocattolo si rompe perchè vengono meno ambedue i fattori: la forza lavoro a bassissimo costo rivendica miglioramenti salariali e migliori condizioni di lavoro ( autunno caldo del '69 ), mentre finisce per sempre l'era dell'energia abbondante e a basso costo ( crisi petrolifera successiva alla guerra del Kippur...).
Ci sarebbe voluta una classe politica coraggiosa che prendesse atto delle mutate condizioni e cercasse di operare una profonda trasformazione in senso moderno del Paese, ma non ci fu nulla di tutto questo: si andò avanti come niente fosse, si supplì alla crisi economica con un aumento esponenziale della spesa pubblica... E come persarono, i nostri geniali governanti, di finanziare questo aumento? Semplice: STAMPANDO CARTA MONETA.... ( geniale, vero?...:D ). Conseguenza: inflazione alle stelle ( 20 -25% all'ANNO!!! ). La benzina raddoppia di prezzo ogni due anni e così il pane, il latte, le auto e qualunque altra merce... La lira si svaluta a precipizio: il fondo lo raggiungemmo allorquando ( lo ricordo bene, anche se ero ancora un adolescente...), alla fine degli anni '70, la Banca Centrale tedesca, per concederci un prestito anche abbastanza modesto, pretese, ed ottenne, in pegno TUTTE le riserve di oro dello Stato... Vedere l'oro partire dai forzieri della Banca d'Italia fu la prima umiliazione nazionale che ricordi :sad: :sad:
Negli anni '80 si capisce che non si può battere all'infinito quella strada, con una moneta trasformata, ormai, in carta straccia e si pensa di cambiare registro, legando in qualche modo, il valore della nostra lira ad un paniere di altre monete europee... Come ci si arriva, direte voi, riformando finalmente il Paese, modernizzandolo, attuando una rigorosa politica di bilancio?.... Neanche per idea, semplicemente non si stampa più carta moneta, ma, al contrario si drena il circolante STAMPANDO TITOLI DI STATO:5eek: ...
Ancora più geniale, no? :D Inflazione sconfitta, la lira ritorna a salire rispetto al dollaro, i prezzi si stabilizzano e tutti hanno più soldi ( basta un piccolo capitale investito in Bot, che rendono IL 15% ANNUO...:5eek: , per assicurarsi una rendita SENZA FARE ASSOLUTAMENTE NULLA ): tutti, o quasi, sono ricchi e felici...:badgrin:
Ad aprile del 1992 andai per la prima volta negli USA, col dollaro a 1100 lire e provai l'inebriante sensazione di sentirmi IO l'Americano in vacanza: tutto mi sembrava ( ed in effetti era..) più a buon mercato che in Italia...
Perchè tutto questo? La differenza era evidente: stampando carta moneta si spalmava il costo della allegra finanza pubblica su tutti i cittadini italiani ( in modo diseguale, peraltro...); stampando Bot e CCT, semplicemente, LO SI FACEVA PAGARE ALLE GENERAZIONI FUTURE, cioè a noi, ai nostri figli e ai nostri nipoti...:icon_twisted: :icon_twisted:
IN pochi anni, quei governi sciagurati moltiplicarono il debito pubblico italiano dell'800% :5eek: :5eek: , costruendo quel pesante fardello che ci portiamo dietro e che si porteranno, presumibilmente dietro, i nostri figli... :icon_twisted:
I mercati, però non sono stupidi, capiscono subito se una situazione è insostenibile: e nel settembre 1992 ci presentano il conto... In pochi giorni la lira si svaluta DEL 30%!!!! In pochi giorni, cioè, diventiamo TUTTI più poveri di un terzo... :5eek:
A quel punto, c'erano davanti a noi solo due strade: o un lento e doloroso risanamento o la bancarotta definitiva, stile Argentina, ma peggio, molto peggio: perchè il debito argentino era in mani estere ( la fregatura l'hanno data al resto del mondo...) mentre il nostro debito era in buona parte in mani italiane ( la fregatura ce la saremmo data da soli... :badgrin: ).
Si scelse la prima strada ( ricordate: la finanziaria di Amato da 90.000 miliardi di lire, con il prelievo notturno dai c/c... ), strada che è stata continuata per tutti gli anni '90, con l'aggancio dell'Euro che ci ha permesso di ridurre drasticamente il tasso di interesse sui nostri titoli, e un lento e faticoso risanamento che ci aveva permesso, per la prima volta, di produrre un consistente avanzo primario ( escludendo le spese per gli interessi, lo Stato spendeva MENO di quanto incassava...), premessa indispensabile, come tutti possono capire, per rientrare da quell'enorme debito...
Negli ultimi 5 anni il percorso si è nuovamente invertito: non mi interessa qui analizzare il perchè e il percome nè chi ne abbia la responsabilità: sta di fatto che l'avanzo primario si è praticamente azzerato, e stiamo riprendendo a finanziare le nostre spese stampando un surplus di titoli di Stato ( aggiungiamo debito a debito..). Certo, grazie all'Euro, questo non si tramuta automaticamente ( come negli anni '80...) in un aumento dei tassi ( che ci distruggerebbe immediatamente dal punto di vista finanziario ), ma è comunque una situazione grave perchè proprio l'adesione all'euro ( che ci salva dalla bancarotta ) ci impedisce di sopperire con la spesa pubblica alle deficienze strutturali e alla mancanza di competitività del sistema Italia...
Le aziende se la devono cavare da sole per restare sul mercato, e per questo non è possibile incrementare più di tanto il reddito disponibile dei lavoratori ( come sarebbe invece necessario, visto il progressivo impoverimento delle famiglie italiane, che, a sua volta si traduce in un persistente ristagno dei consumi, e quindi in un ristagno dell'economia...).
Esiste quindi SOLO UNA STRADA ( e qui arrivo, finalmente al punto...:D ) per impedire il tracollo del sistema: ottenere una riduzione consistente dei costi interni, colpendo quei settori del mercato interno PROTETTI DALLA CONCORRENZA internazionale, e che hanno grandemente beneficiato in questi anni dell'aumento indiscriminato dei prezzi...
SOLO COSI' i ceti penalizzati dalla congiuntura potranno recuperare potere d'acquisto e rimettere in moto il mercato interno: perchè se non si rimette in moto il mercato interno, non cresciamo e se non cresciamo va tutto a carte quarantotto: altro che far "andare le cose come sono sempre andate"... :mad:
Non ci sono più margini, non è più possibile, in questo mondo globalizzato, andare avanti come se niente fosse...




P.S.... vabbè, ho un pò esagerato col mio sproloquio :icon_redface: Mi sa che non lo leggerà nessuno... :eusa_think:
Peccato: non sapete cosa vi perdete... :icon_wink: :D
 
roddy ha scritto:
Sta passando una operazione mediatica che punta a ridurre tutta questa manovra soltanto alle licenze dei taxi... come è stato autorevolmente detto, si punterebbe a colpire solo i pesci piccoli, lasciando stare i pezzi grossi...

Pesci piccoli le banche che, d'ora in avanti, al variare dei tassi, dovranno modificare CONTEMPORANEAMENTE e NELLA STESSA MISURA quelli dei tassi attivi e quelli dei tassi passivi ( misura epocale, se si pensa che, finora, quando la BCE aumenta il tasso di riferimento dello 0.25%, schizzano subito verso l'alto i tassi pagati dai clienti mentre rimangono inchiodati quelli dei c/c :icon_twisted: ); pesci piccoli ancora le banche che, se il cliente non approva eventuali nuove condizioni, dovranno GRATUITAMENTE estinguere il suo conto; pesci piccoli ancora le assicurazioni che dovranno rinunciare agli agenti monomandatari ( anche questa trasformazione epocale ): misura finalmente in grado, forse, di spezzare il cartello delle compagnie; pesci piccoli, infine, gli avvocati, i professionisti, i notai, etc. etc.
Se tutti questi sono i pesci piccoli, chi sarebbero i pezzi grossi? Solo i soci delle cooperative ( che non sono solo rosse, badate bene: quelle "bianche" di CL spadroneggiano in Lombardia ALMENO quanto le rosse dominano in Emilia... :icon_wink: )? :D
No, non si sono colpiti solo i pesci piccoli... Ma, chissà perchè, si parla solo dei "poveri" taxisti...

*************************************************
Vorrei però rispondere a tutti quelli ( Sergiozizza, Yoda e altri...) convinti che, alla fine, sarà solo un fuoco di paglia che durerà lo spazio di un minuto, poi le cose andranno come sono sempre andate... Ecco, è proprio questo il punto che mi preme sottolineare: io non so come andranno i prossimi 5 - 10 anni in Italia, ma di una cosa sono sicurissimo: NON andranno come sono sempre andate, e questo per il semplice e banale motivo che NON POTRANNO PIU' ( anche volendo...) andare come sono sempre andate....
Per spiegare quello che intendo, dovrò fare un discorso un pò articolato, per cui chiederò ai pochi coraggiosi che vorranno leggermi un pò di pazienza :icon_redface:

Devo, anzitutto, analizzare come ( secondo me, ovviamente... :icon_wink: )sono andate le cose nel nostro Paese FINORA, per cercare di spiegare perchè NON E' POSSIBILE che, ADESSO, non cambi nulla...
**************************************

Non comincerò dall'Impero Romano, ma dal dopoguerra si... :D
Dopo la II guerra mondiale, lo sappiamo tutti, il nostro Paese era a pezzi: tutto distrutto ( economia, industrie, infrastutture ), tutto da ricostruire. Negli anni 50 e 60 ci fu il famoso boom, il miracolo economico italiano: la retorica nazionale dice che i nostri padri e nonni, con enorme spirito di sacrificio, si rimboccarono le maniche e ricostruirono il Paese: è indiscutibilmente vero, ma le aride leggi della macroeconomia ci dicono che due furono i fattori principali di quel boom: l'ampia disponibilità di energia a prezzi stracciati ( il petrolio costava 2-3 dollari il barile ) e l'altrettanta ampia disponibilità, ugualmente a prezzi stracciati di forza lavoro ( i contadini meridionali cacciati dalle loro campagne dalla gravissima crisi agricola ed emigrati a milioni verso il nord, l'unica regione del Paese che, per la vicinanza con i mercati europei, era in grado di ripartire pur in presenza delle gravi distruzioni post-belliche nella rete infrastrutturale ).
Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 il giocattolo si rompe perchè vengono meno ambedue i fattori: la forza lavoro a bassissimo costo rivendica miglioramenti salariali e migliori condizioni di lavoro ( autunno caldo del '69 ), mentre finisce per sempre l'era dell'energia abbondante e a basso costo ( crisi petrolifera successiva alla guerra del Kippur...).Guerra del 1973, fu combattuta dal 6 (Yom Kippur) al 24 ottobre 1973 tra Israele e una coalizione creata da Egitto e Siria. La guerra iniziò quando l'Egitto e la Siria lanciarono un attacco congiunto a sorpresa rispettivamente nel Sinai e nelle alture del Golan, territori conquistati sei anni prima da Israele durante la Guerra dei sei giorni.
Contestuale è la crisi petrolifera del 1974. I Paesi OPEC ridussero drasticamente la produzione di petrolio, causando una crisi energetica mondiale. Il prezzo al barile e delle importazioni quadruplicò. Allora, il petrolio si commerciava soltanto in dollari: con la crisi petrolifera, quadruplicò la domanda mondiale di dollari (a parità di fabbisogni) e il cambio del dollaro si risollevò notevolmente, dopo il crollo detto prima su marco e yen a seguito del Gold Standard. Prima e dopo il Gold Standard e la crisi energetica, i Paesi OPEC continuarono a farsi pagare il petrolio in dollari e a investire i petrodollari nelle banche e titoli di stato americani. Non si trattò affatto di uno scontro fra mondo arabo e USA. Come vedi grazie a questa guerricciola il dollaro che si era sganciato dall'oro adesso si aggancia al petrolio.......e per l'italia finisce il BOOOMMMMM economico e si finisce in bolletta.......:doubt:
  • 15 agosto 1971: il presidente americano Richard Nixon annuncia che nemmeno i dollari degli stranieri sono più convertibili in oro. La soppressione della convertibilità totale del dollaro in oro è per alcuni una dichiarazione implicita di bancarotta.
Dopo la guerra del Vietnam, vi era ormai più moneta circolante che riserve di metallo nella banca centrale che non poteva più assicurare la convertibilità della moneta in oro (ovvvero che un ipotetico cittadino si presentasse alla banca centrale, restituisse la banconota in dollari e chiedesse in cambio un'analoga quantità d'oro). Il Gold Standard poneva fine agli accordi di Bretton Woods con un uscita unilaterale degli Stati Uniti.
Ci sarebbe voluta una classe politica coraggiosa che prendesse atto delle mutate condizioni e cercasse di operare una profonda trasformazione in senso moderno del Paese, ma non ci fu nulla di tutto questo: si andò avanti come niente fosse, si supplì alla crisi economica con un aumento esponenziale della spesa pubblica... E come persarono, i nostri geniali governanti, di finanziare questo aumento? Semplice: STAMPANDO CARTA MONETA.... ( geniale, vero?...:D ). Conseguenza: inflazione alle stelle ( 20 -25% all'ANNO!!! ). La benzina raddoppia di prezzo ogni due anni e così il pane, il latte, le auto e qualunque altra merce... La lira si svaluta a precipizio: il fondo lo raggiungemmo allorquando ( lo ricordo bene, anche se ero ancora un adolescente...), alla fine degli anni '70, la Banca Centrale tedesca, per concederci un prestito anche abbastanza modesto, pretese, ed ottenne, in pegno TUTTE le riserve di oro dello Stato... Vedere l'oro partire dai forzieri della Banca d'Italia fu la prima umiliazione nazionale che ricordi :sad: :sad:
Negli anni '80 si capisce che non si può battere all'infinito quella strada, con una moneta trasformata, ormai, in carta straccia e si pensa di cambiare registro, legando in qualche modo, il valore della nostra lira ad un paniere di altre monete europee... Come ci si arriva, direte voi, riformando finalmente il Paese, modernizzandolo, attuando una rigorosa politica di bilancio?.... Neanche per idea, semplicemente non si stampa più carta moneta, ma, al contrario si drena il circolante STAMPANDO TITOLI DI STATO:5eek: ... http://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio
Ancora più geniale, no? :D Inflazione sconfitta, la lira ritorna a salire rispetto al dollaro, i prezzi si stabilizzano e tutti hanno più soldi ( basta un piccolo capitale investito in Bot, che rendono IL 15% ANNUO...:5eek: , per assicurarsi una rendita SENZA FARE ASSOLUTAMENTE NULLA ): tutti, o quasi, sono ricchi e felici...:badgrin:
Ad aprile del 1992 andai per la prima volta negli USA, col dollaro a 1100 lire e provai l'inebriante sensazione di sentirmi IO l'Americano in vacanza: tutto mi sembrava ( ed in effetti era..) più a buon mercato che in Italia...
Perchè tutto questo? La differenza era evidente: stampando carta moneta si spalmava il costo della allegra finanza pubblica su tutti i cittadini italiani ( in modo diseguale, peraltro...); stampando Bot e CCT, semplicemente, LO SI FACEVA PAGARE ALLE GENERAZIONI FUTURE, cioè a noi, ai nostri figli e ai nostri nipoti...:icon_twisted: :icon_twisted:
IN pochi anni, quei governi sciagurati moltiplicarono il debito pubblico italiano dell'800% :5eek: :5eek: , costruendo quel pesante fardello che ci portiamo dietro e che si porteranno, presumibilmente dietro, i nostri figli... :icon_twisted:
I mercati, però non sono stupidi, capiscono subito se una situazione è insostenibile: e nel settembre 1992 ci presentano il conto... In pochi giorni la lira si svaluta DEL 30%!!!! In pochi giorni, cioè, diventiamo TUTTI più poveri di un terzo... :5eek:
A quel punto, c'erano davanti a noi solo due strade: o un lento e doloroso risanamento o la bancarotta definitiva, stile Argentina, ma peggio, molto peggio: perchè il debito argentino era in mani estere ( la fregatura l'hanno data al resto del mondo...) mentre il nostro debito era in buona parte in mani italiane ( la fregatura ce la saremmo data da soli... :badgrin: ).
Si scelse la prima strada ( ricordate: la finanziaria di Amato da 90.000 miliardi di lire, con il prelievo notturno dai c/c... ), strada che è stata continuata per tutti gli anni '90, con l'aggancio dell'Euro che ci ha permesso di ridurre drasticamente il tasso di interesse sui nostri titoli, e un lento e faticoso risanamento che ci aveva permesso, per la prima volta, di produrre un consistente avanzo primario ( escludendo le spese per gli interessi, lo Stato spendeva MENO di quanto incassava...), premessa indispensabile, come tutti possono capire, per rientrare da quell'enorme debito...
Negli ultimi 5 anni il percorso si è nuovamente invertito: non mi interessa qui analizzare il perchè e il percome nè chi ne abbia la responsabilità: sta di fatto che l'avanzo primario si è praticamente azzerato, e stiamo riprendendo a finanziare le nostre spese stampando un surplus di titoli di Stato ( aggiungiamo debito a debito..). Certo, grazie all'Euro, questo non si tramuta automaticamente ( come negli anni '80...) in un aumento dei tassi ( che ci distruggerebbe immediatamente dal punto di vista finanziario ), ma è comunque una situazione grave perchè proprio l'adesione all'euro ( che ci salva dalla bancarotta ) ci impedisce di sopperire con la spesa pubblica alle deficienze strutturali e alla mancanza di competitività del sistema Italia...
Le aziende se la devono cavare da sole per restare sul mercato, e per questo non è possibile incrementare più di tanto il reddito disponibile dei lavoratori ( come sarebbe invece necessario, visto il progressivo impoverimento delle famiglie italiane, che, a sua volta si traduce in un persistente ristagno dei consumi, e quindi in un ristagno dell'economia...).
Esiste quindi SOLO UNA STRADA ( e qui arrivo, finalmente al punto...:D ) per impedire il tracollo del sistema: ottenere una riduzione consistente dei costi interni, colpendo quei settori del mercato interno PROTETTI DALLA CONCORRENZA internazionale, e che hanno grandemente beneficiato in questi anni dell'aumento indiscriminato dei prezzi...
SOLO COSI' i ceti penalizzati dalla congiuntura potranno recuperare potere d'acquisto e rimettere in moto il mercato interno: perchè se non si rimette in moto il mercato interno, non cresciamo e se non cresciamo va tutto a carte quarantotto: altro che far "andare le cose come sono sempre andate"... :mad:
Non ci sono più margini, non è più possibile, in questo mondo globalizzato, andare avanti come se niente fosse...




P.S.... vabbè, ho un pò esagerato col mio sproloquio :icon_redface: Mi sa che non lo leggerà nessuno... :eusa_think:
Peccato: non sapete cosa vi perdete... :icon_wink: :D
:D
 
P.S.... vabbè, ho un pò esagerato col mio sproloquio :icon_redface: Mi sa che non lo leggerà nessuno... :eusa_think:
Peccato: non sapete cosa vi perdete... :icon_wink: :D[/QUOTE]

non so quanti anni hai
io ne ho 43 e le cose che dici le ho vissute.
la tua analisi è precisa, certo per tanti frequentatori del forum può essere impegnativo , considera che si leggono interventi di qualunquisti che rimpiangono craxi (masochisti) oppure di ragazzini che non perdono l'occassione per inserire l'opinione di "alleanza nazionale" dove possono.
per quanto riguarda la precisazione di andresa faccio presente che la fine della convertibilità del dollaro non ebbe un immediato effetto sull'ecomia italiana ma dopo lo shok petrolifero del 1973 (il petrolio passo nel giro di pochi mesi da 4 a 12 dollari al barile) dato che l'accordo di bretton woods limitava anche le oscillazioni delle altre monete occidentali rispetto al dollaro, alimento' una "tempesta monetaria tra alcune valute particolarmete forti (marco tedesco, yen giapponese, franco svizzero) e altre particolarmente deboli (lira italiana e la sterlina inglese prima della tatcher) per la lira ci fu una serie di svalutazioni e inflazione fuori controllo per anni.

Marco
 
Ultima modifica:
ASPIDE ha scritto:
non so quanti anni hai
io ne ho 43 e le cose che dici le ho vissute.
In buona parte anche io, naturalmente... :icon_wink:
ASPIDE ha scritto:
la tua analisi è precisa, .
Ti ringrazio: mi fa piacere che almeno un amico del forum l'abbia apprezzata... :)
ASPIDE ha scritto:
per quanto riguarda la precisazione di andresa faccio presente che la fine della convertibilità del dollaro non ebbe un immediato effetto sull'ecomia italiana ma dopo lo shok petrolifero del 1973 (il petrolio passo nel giro di pochi mesi da 4 a 12 dollari al barile) dato che l'accordo di bretton woods limitava anche le oscillazioni delle altre monete occidentali rispetto al dollaro, alimento' una "tempesta monetaria tra alcune valute particolarmete forti (marco tedesco, yen giapponese, franco svizzero) e altre particolarmente deboli (lira italiana e la sterlina inglese prima della tatcher) per la lira ci fu una serie di svalutazioni e inflazione fuori controllo per anni.

Marco
Precisazione corretta, che corrisponde al mio pensiero.
 
roddy ha scritto:
Dopo la II guerra mondiale, lo sappiamo tutti, il nostro Paese era a pezzi: tutto distrutto ( economia, industrie, infrastutture ), tutto da ricostruire. Negli anni 50 e 60 ci fu il famoso boom, il miracolo economico italiano: la retorica nazionale dice che i nostri padri e nonni, con enorme spirito di sacrificio, si rimboccarono le maniche e ricostruirono il Paese
Confermo, per partecipazione.... diretta, che la tua cronistoria della situzione dal 60 ad oggi è sostanzialmente corretta e ben sintetizzata :icon_wink:
Anche la previsione lo è, e mi sorprende quanto il rincog***nimento mediatico telepromozionale abbia offuscato le nostre menti. Viviamo fuori dalla realtà e tornano alla mente quegli emigranti albanesi che correvano da noi (esodi del 1991) pensando di trovare il paese di bengodi, quello narrato dalle TV commerciali....
E' vero, se non si cambia rotta, perderemo anche il secondo treno (il primo coincise con quel brusco risveglio di fine estate '92.....).
Mi permetto soltanto una correzione "storica" ma fondamentale, visto che siamo risorti e ci siamo industrialzzati partendo da circostanze politiche.
Lo sviluppo degli anni 50 e 60 non ci sarebbe infatti mai stato senza gli aiuti del piano Marshall.
Fra l'altro, i governi italiani puntavano troppo al pareggio di bilancio ed alla stabilità monetaria e rischiarono di compromettere quello sviluppo. Fortunatamente, le pressioni Americane evitarono che tutte le risorse del "piano" venissero destinate unicamente alla copertura dei "buchi" statali.
 
tuner ha scritto:
Confermo, per partecipazione.... diretta, che la tua cronistoria della situzione dal 60 ad oggi è sostanzialmente corretta e ben sintetizzata :icon_wink:.
Sono contento: almeno tre lettori li ho trovati... :icon_wink:

tuner ha scritto:
Lo sviluppo degli anni 50 e 60 non ci sarebbe infatti mai stato senza gli aiuti del piano Marshall.
Vero anche questo: certo non pretendevo di esaurire nello spazio di un post la storia italiana degli ultimi 60 anni...:icon_wink:
 
il Piano Marshall,che ci ha semplicemente reso schiavi a vita degli USA,altro non era se non la quintessenza dell' imperialismo economico americano,cioè un tentativo di prendere il controllo sull'Europa occidentale,allo stesso modo in cui l'Unione Sovietica controllava l'Europa orientale.mission accomplished.
al di là di questo,molti studi compiuti negli anni '60-'70 hanno dimostrato come la crescita di molti stati europei dopo la guerra fosse iniziata ben prima di questi infausti aiuti,e come i paesi che si svilupparono maggiormente furono quelli meno lubrificati dai dollari americani(soprattutto i paesi scandinavi e dell'europa continentale).

tornando al tema,io invece vorrei analizzare i possibili rischi cui andiamo incontro.
  • capitolo farmaci da banco.se davvero vogliamo combattere le lobbies farmaceutiche,bisognerebbe istruire le persone sull'esistenza di farmaci assolutamente inutili,che curano sintomi banali o malattie inesistenti.vendere tali farmaci al supermercato altro non vuol dire se non AUMENTARE I PROFITTI invadendo sempre più il mercato,decuplicando le vendite per le case farmaceutiche e risparmiando noi solo qualche centesimo a testa.
  • capitolo assicurazioni.che concorrenza potrà esservi se 10 società di assicurazione affidano i loro prodotti ad un unico agente?faranno un cartello con tutti i crismi e per il consumatore aumenterà solo il mal di testa.
  • capitolo tutela della privacy.tutti i movimenti dei clienti(cioè noi)dovranno essere tracciati tramite pagamenti a mezzo bonifico bancario,pos,carte di credito.ne vale davvero la pena?
  • capitolo ordini professionali.quante volte si va dall'avvocato o dal notaio?e soprattutto,chi ci va?
le liberalizzazioni non porteranno alcun beneficio al consumatore,ne sono prova telecom o autostrade.
i notai secondo voi guadagnano con i passaggi di proprietà delle auto?oppure hanno una parcella di 1.675 euro per la stipula di atto di mutuo(indispensabile per qualsiasi cittadino che voglia esercitare il diritto alla casa)ed altrettanti per la stipula dell'atto di compravendita dello stesso immobile?
non pensiate che finalmente Prodi abbia fatto qualcosa di sinistra,come stamattina mi ha detto qualcuno ancora pieno di gioia ed euforia...
 
Quanto rimpiango l'economia pianificata di baffetto Stalin...:)
 
Quindi alla fine, qual'è la ricetta giusta?

Roddy ha scritto delle cose giustissime ma condivido pienamente anche le considerazioni di Sergio. E la soluzione?
 
SERGIOZIZZA ha scritto:
molti studi compiuti negli anni '60-'70 hanno dimostrato come la crescita di molti stati europei dopo la guerra fosse iniziata ben prima di questi infausti aiuti,e come i paesi che si svilupparono maggiormente furono quelli meno lubrificati dai dollari americani(soprattutto i paesi scandinavi e dell'europa continentale).
Non entro (perchè non voglio) nelle considerazioni politiche. Rimanendo in ambito economico, la situazione dell'Italia postbellica non era certo paragonabile a quella dei paesi scandinavi. In Italia mancavano risorse, infrastrutture e preparazione tecnica, con una situazione molto simile a quella odierna del terzo mondo.
 
ago ha scritto:
Quindi alla fine, qual'è la ricetta giusta?

Roddy ha scritto delle cose giustissime ma condivido pienamente anche le considerazioni di Sergio. E la soluzione?

non ci sono alternative alle liberalizzazioni
possiamo discutere sul come ma non ci sono alternative è assurdo che in grandi citta ci siano carenze di taxi(perlomeno a me è capitato di non trovarne) o che ci siano laureti in farmacia che sono a spasso per le poche licenze farmaceutiche
per rispondere a sergio:
è sicuramente vero che esistano farmaci inutili, però perchè in Italia (e solo in Italia) le aspirine devono costare cosi tanto?
attualmente le farmacie vendono un sacco di farmaci inutili oppure degni di vanna marchi(vedi i prodotti "miracolosi" per la ricrescita dei capelli) sti prodotti andrebbero tolti dal commercio in quanto truffaldini
se un giorno comprerai una macchina usata vedrai quanto risparmierai senza notaio.
sulla liberalizzazione delle telecomunicazioni i consumatori ne ha avuto vantaggi. io ad esempio pago a infostrada 40 euro al mese ed in cambio ho internet a 4 mega senza limiti di tempo, urbane e interurbane tutte a gratis, + 250 minuti di chiamate verso cellurari wind tutto incluso senza pagare nessun canone a telecom italia.
rispetto a prima ho di piu e pago meno




Marco
 
Ultima modifica:
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro
Alto Basso