NASCAR @ Indianapolis
La vera Indianapolis, quella dello storico ovale e non più quella dell'Infield Course che al massimo può andar bene per delle vetture Formula.
Si torna sull'unico vero layout che avrebbe ragione di esistere, l'anello da 2.5 miglia che nel suo esordio (per la premier series NASCAR, si intende) nel 1994 ha fatto il pieno sulle tribune esattamente come succede ogni anno per la iconica 500 miglia della IndyCar.
Fanno riflettere alcune dichiarazioni dei piloti durante la settimana, il parere è unanime: Indianapolis è l'ovale, li si doveva tornare e tutti sono contenti per questo ma sembrano quasi scusarsi per quello che la pista offrirà stasera...
Si sa che queste macchine faticano a sorpassare, ad Indianapolis poi è sempre stato così, si è provato a cambiare andando nell'Infield ma queste macchine danno il meglio di se negli ovali e, se proprio vogliamo un Road Course, un Road America è da privilegiare mille volte rispetto ad Indianapolis; si è provato a cambiare per lo spettacolo appunto, la gente accorreva meno sugli spalti, i fans... "Non sarà la miglior gara che potremmo offrire" sono state le dichiarazioni quasi di tutti, "una gara per puristi, di esecuzione e di strategia..."
Dovrebbe essere il massimo della vita in fatto di dichiarazioni, una gara dettata dal passo, dalle strategie, dal pit-stop perfetto, dal risucchiare anche l'ultimo filo d'aria dalla scia di chi ti precede, dal provare ad ogni singolo ingresso di curva a buttarti dentro e non si dovrebbe nemmeno spiegare ma, i fans... pensano a Daytona, Talladega e Atlanta e al pack racing ma qui la pista è si 2.5 miglia ma è piatta, quindi se faticano a superare le IndyCar, figuriamoci queste NextGen (all'esordio sul layout ovale)...
La realtà è che non sarà una gara poi così diversa da quella di sette giorni fa a Pocono, dove c'è chi sceglierà di fermarsi prima per arrivare giusto di carburante a fine stage e invece chi proverà ad andare lungo sperando in una caution, chi ancora rischierà di cambiare solo due gomme per guadagnare posizioni e chi non vorrà rischiare ma ce ne fossero di gare così e di piste così... E soprattutto non ci fossero gli stage, senza di essi la strategia e il rischio sarebbero elevati al massimo possibile.
Prima dei dettagli, piccola parentesi settimanale con la NASCAR che latita ancora e tardano ad arrivare notizie sull'accordo dei charter (chissà che non arrivi durante la "pausa olimpica") ma è alla ricerca di un quinto top-tier sponsor da affiancare a X-Finity, Busch Light, Geico e Coca-Cola dato che quest'ultima pare voglia rivedere i termini dell'accordo di sponsorizzazione; lato pista, questa settimana tutte e tre le serie principali sono state ad Indianapolis: la X-Finity Series come la Cup Series, ieri sera, e la Truck Series ma quest'ultima ha gareggiato al Raceway Park, piccolo e datato short-track vecchio stampo, di incredibile fascino... Chi volesse recuperare tutte le gare di tutte le serie, ricordo che YouTube offre (a distanza di due settimane) i replay integrali, basta cercare "NASCAR Full Race Replays".
Tornando a stasera, si torna a correre sulla distanza delle 400 miglia di gara, 160 giri con stage break al giro 50 e al giro 100; il meteo non sembra poter essere un problema, la bandiera verde è alle 20.31
Questa è l'ultima gara prima della pausa olimpica dato che NBC è l'Official Broadcaster dei Giochi di Parigi: la NASCAR tornerà in pista il weekend del 10-11 Agosto @ Richmond Raceway.