NASCAR @ Sonoma
Seconda settimana consecutiva su uno Road Course, laddove una volta era una rarità oggi si parla sempre più spesso di questo tipo di circuiti, perlopiù cittadini dove la NASCAR ha trovato proprio con Chicago la sua prima storica metà; anche questo in realtà è stato uno degli effetti collaterali del covid, quando gli esports hanno vissuto il loro boom, fornito idee e si è provato questo azzardo che ha trovato i finanziamenti giusti per essere realizzato.
E Chicago settimana scorsa è stata veramente al centro delle discussioni per vari temi, dalla consacrazione come campione dei Road Courses sopra gli altri di Shane Van Giesbergen, che ha fatto doppietta X-Finity e Cup Series, al fatto che proprio per Chicago quello di settimana scorsa è stato l'ultimo appuntamento di un accordo triennale che ha avuto riscontri positivi e negativi: dalle difficoltà dei primi due anni dovuti al meteo e al dover rivedere la distanza di gara, alla volontà di esercitare quella opzione contrattuale che permetterebbe di ritornare ma per la quale serve fare qualche aggiustamento e valutazione.
E' chiaro che la cosa smuove un bel po di soldi ma la città ha espresso la volontà di trovare una diversa collocazione in un calendario però difficile da smuovere, si vorrebbe spostare l'appuntamento del weekend del 4 luglio per il fatto che la città è anche attrazione per molti turisti e, oltre ad impegnare molte più persone nel fronte sicurezza, tiene chiusa una zona particolarmente apprezzata della città.
Ma la zona di Chicago, la "Chicagoland" ha anche interesse per tutti quei tifosi che hanno visto tornare una gara in zona dopo l'abbandono delle gare dall'ovale di Joliet, il Chicagoland Speedway, ovale bellissimo a mio avviso e velocissimo, che dal 2019 non ospita più gare e la cui colpa probabilmente anche lì stava nel fatto che ultimamente le gare erano troppo "fluide e regolari" per attirare l'attenzione delle nuove generazioni.
Ora però questo nome per fortuna è nuovamente tornato a girare nell'ambiente con addirittura Carson Hocevar che è andato a fare un sopralluogo, a detta sua per curiosità personale... Non ci crede nessuno, nulla si muove in NASCAR senza un fine reale e la verità è che probabilmente il Chicagoland Speedway può tornare buono se l'evento cittadino non troverà un nuovo accordo; questo per tenere vivo l'interesse in quella particolare zona e se proprio si vorrà tenere in voga l'azione su uno Street Course c'è sempre l'accordo con San Diego in California da portare a compimento.
Un altro colpo di scena di settimana è stato quello che ha visto respinta la richiesta di una nuova udienza ai team 23XI e Frontrow, resta quindi valido il termine di sette giorni dopo i quali i due team perderanno le licenze per correre a tempo pieno e che erano state concesse temporaneamente ad inizio stagione; questo significa che già dalla prossima settimana a Dover e per il resto della stagione i due team saranno costretti a qualificarsi per poter gareggiare oltre al fatto di incassare circa un terzo dei guadagni attuali; la NASCAR non si è ancora espressa sul fatto che possa concedere temporaneamente quelle licenze che le torneranno in mano o se da qui alla fine della stagione saranno disponibili posti in più per i team Open.
Quindi si va a Sonoma stasera, dove continua anche l'In-Season Challenge con i quarti di finale di un torneo che finora, almeno a mio parere ha lasciato un po il tempo che trova: secondo me la cosa dovrebbe essere rivista per mettere veramente i piloti in sfida l'uno contro l'altro; farlo all'interno di una gara ha poco senso almeno fino agli ultimi due turni in quanto ogni pilota, all'interno del torneo o meno ha come primo pensiero quello di vincere la gara, poi se si qualifica tanto meglio ma prima viene la possibilità di cercare di guadagnare un posto nei playoffs, senza dimenticare i proventi di una vittoria.
Saranno 110 i giri da percorrere sui saliscendi californiano, il layout è quello da 1.99 miglia con 11 curve per un totale di 218.9 miglia di gara; la bandiera verde è programmata per le ore 21.50