Scusa Semolato, ma mi sembra che hai imbastito una polemica su ciò che volevi tu. Basta confrontare quello che hai scritto qui sopra con quello che avevo scritto io
Come vedi, è ben strano che tu mi contraddica riscrivendo poi però lo stesso ragionamento che avevo fatto io.....
Il discorso su Stati e nazioni mi pareva un presupposto utile per far capire la logica del mio discorso, e cioè che non ci si può appellare alla reciprocità perchè le due situazioni sono
diverse. Ti ricordo ancora che una nazione e uno Stato sono concetti diversi: ad esempio la nazione tedesca è divisa in diversi Stati (Germania, Austria e Svizzera) mentre all'opposto lo Stato britannico è diviso in diverse nazioni (inglese, scozzese e gallese).
Orbene, il discorso sulla reciprocità non ha senso perchè per i ticinesi vedere la Rai e Mediaset è del tutto normale in quanto sono i broadcaster televisivi che si rivolgono alla
generalità degli italiani,
a qualunque Stato appartengano (tant'è che li guardano anche gli emigranti italiani in tutto il mondo). La Tsi invece è un broadcaster che si rivolge ad una comunità
locale specifica, cioè quella svizzeroitaliana (cioè ticinese e poco altro) a cui noi non apparteniamo se non siamo ticinesi.
E' il tuo discorso della reciprocità ad essere fuori tempo in quanto basato su Stati ed altre costruzioni ottocentesche oggigiorno travolte dal libero commercio. Non è su assurde ed antistoriche reciprocità che bisogna rivendicare la ricevibilità della Tsi in Lombardia, ma bensì sul modernissimo
libero mercato. Quello che vedono gli svizzeri a Lugano sono fatti loro, noi dobbiamo vedere la Tsi a Milano per il semplice fatto che c'è
richiesta commerciale da parte dei telespettatori per avere accesso a tale emittente. Punto e stop.
Buona domenica.