relop.ing ha scritto:
L'opinione pubblica occidentale è supportata da giornali seri che descrivono spesso e volentieri la realtà delle cose, non hanno pregiudizi ideologici su cui fare marciare i propri risentimenti e le proprie frustrazioni di parte come è d'uso in Italia.
Questo è un luogo comune che chiunque può sfatare usando internet, se conosce le lingue. Ad esempio, sono anni che alcuni rapporti privilegiati con la Russia stanno creando più problemi rispetto ai vantaggi che se ne ricavano (parlo a livello diplomatico), oppure che nessuno spende mezza parola per metterci come membro permanente del consiglio di sicurezza.
Potrà non piacere (e ne vedo tanti mettere la testa sotto la sabbia) ma l'Italia non è mai stata tanto ininfluente sullo scenario internazionale come negli ultimi 10 anni. Ssiamo costretti ad intervenire (come pare agli altri) perchè non ci si dimentichi di noi ed anche perchè se decidessimo il contrario peggioreremmo ulteriormente la nostra già disastrata immagine.
Immagine che purtroppo è dipinta ancor peggio di quanto non sia, ma è più forte di noi... e proprio non ci riusciamo a non essere autolesionisti ed a comportarci in modo più pragmatico.
Di schierato c'è la stampa italiana che, per antonomasia, o vede bianco o vede nero, a seconda di chi paga gli stipendi.
relop.ing ha scritto:
L'intervento massiccio non ci sarà da parte di nessuno. Questo tipo di intervento presuppone l'impiego di truppe di terra. Se lo possono solo sognare. Attualmente non ci sono i mezzi e gli uomini: lo hanno detto in tutte le salse. La risoluzione dell'ONU è ritagliata sulle effettive potenzialità della NATO.
Brutto errore di calcolo, se qualcuno ha pensato che dall'alto si risolvano militarmente i problemi o che i militari Libici disertassero in massa.
Se gli Europei hanno fatto il passo più lungo della gamba, allora dovranno rivedere i loro piani, anche se è probabile che siano già pronti il piano B e C. L'Europa non può permettersi un'altra Somalia, per mille e una ragione che qui non ha senso spiegare.
relop.ing ha scritto:
La NATO è una organizzazione difensiva obbligata ad intervenire solo nel caso in cui uno dei Paesi membri venisse attaccato. Quindi le guerre in Irak, Afganistan e similari (compreso questa in Libia a cui inspiegabilmente in molti siete affezionati) sono nella buona sostanza illegali anche dal punto di vista interno all'Organizzazione stessa. Il termine "ribelli" non è dispregiativo. E un termine tecnico contrapposto a "lealisti".
Guardiamo alla realtà. Ho un'età sufficiente per ricordarmi esattamente come stavano le cose, incluse le origini della NATO, che non avrebbe nemmeno più senso dal momento in cui il "Patto di Varsavia" ha cessato di esistere. Come qualunque coalizione, la NATO difende i propri interessi e se riceve un mandato dall'ONU va tranquillamente oltre le sue prerogative.
...fermo restando che quotidiani e TV non ci informano affatto di come, ad esempio in Africa, alcuni membri della NATO stiano facendo i propri interessi usando la forza, magari a discapito di qualche paese "amico" di un altromembro della coalizione Nordatlantica.
relop.ing ha scritto:
Quello delle due "Libie" è il sogno dei francesi che vorrebbero diventare il "partner privilegiato" di quella parte che si terrà i pozzi petroliferi. Ma ai pozzi Gheddafi non rinuncerà mai. Una Libia senza pozzi petroliferi equivale ad un Burkina Faso sul Mediterraneo. Per fortuna non è il sogno degli USA.
Gheddafi è un morto che cammina, mentre GB ed USA hanno ormai imparato la lezione, quindi eviteranno accuratamente di ripetere l'errore comesso in Irak nel 1990
relop.ing ha scritto:
Gli alleati sono perfettamente a conoscenza che l'Italia è il 1° Parner Commerciale della Libia e non solo per il petrolio, ma anche per la carta igienica, gli spazzolini da denti ed un'infinità di altri prodotti. Ami, ancora, ricordare il famoso bacio, ma non dici che "gli alleati" se ne fregano delle affettuosità (fuori luogo) e mirano piuttosto a conquistare petrolio e mercato libico.
L'Italia "era", perchè ormai può ormai scordarsi quel primato, e non è solo "colpa" della Francia.
Per le affettuosità, ognuno pensi pure a suo modo, ma è un po' difficile definire affettuoso un gesto che ha il sapore della sottomissione. Se me lo permetti, chiudiamo qui sulle affettuosità. Non vorrei dover rammentare almeno un altro paio di episodi cialtroneschi che nessun altro governo occidentale (e non solo) avrebbe mai consentito sul suo territorio
Qui non si tratta di franchezza o di astio....
Del resto, se ci sono interessi econmici in gioco e tutti sono coinvolti, qualcuno potrebbe interpretare come "astiosi" certi commenti fatti a proposito della Francia dicendo che l'Italia... s'era un attimo distratta.
Al di la delle parole e della propaganda, i fatti dicono che comunque ci si muova se ne uscirà male.