Vorrei far notare questo fatto che contraddice quelli che pensano che con la futura riduzione delle frequenze tv a favore di LTE, ci sarà la svolta decisiva per l'uso di T2-HEVC.
Almeno per quanto riguarda la mia zona dal 51 al 60 ci sono 4 canali vuoti, e dal 21 al 50 ci sono 6 canali vuoti utili per destinare i 6 canali che rimarrebbero senza "casa".
Quindi la situazione non cambierebbe, e ci si sta già attrezzando in vista della riduzione.
Naturalmente potrei essere contraddetto e questa potrebbe essere solo una casualità, ben vengano critiche.
Il problema UHF 51-60/LTE non riguarda i mux accesi, ma le licenze di trasmissione.
In tutta Italia ci sono gli stessi
5 MUX vuoti, 24-25-54-55-58, che sono quelli del famoso
Beauty Contest. MUX mai assegnati proprio perchè
54-55-58 dopo pochissimi anni dovranno essere restituiti per darli all'LTE, quindi nessun operatore avrebbe mai speso soldi per poter trasmettere solo 4-5 anni.
Gli altri 5 MUX che nella tua zona non vedi, non li vedi per scelta degli operatori titolari delle licenze di quei MUX. Essi, sicuramente per ragioni economiche, non hanno costruito dei tralicci che permettessero di coprire la tua zona, e quindi tu non li vedi.
La cosa importante è però capire che nessun altro operatore TV potrebbe usare nella tua zona quelle frequenze, perchè non ne avrebbe la concessione, quindi
quei 5 MUX "vuoti" NON sono liberi, sono solo NON SFRUTTATI da chi ne ha le licenze.
Pertanto anche nella tua zona, come anche in quelle in cui invece tutti i MUX possibili sono anche visibili,
ci sarà il problema delle frequenze da liberare quando si dovrà cedere gli UHF 51-60 all'LTE.
Quanto invece al discorso relativo a cosa viene trasmesso, p.e. televendite h24, questo è sì un discorso valido, ma solo a livello di utenti finali che fanno delle considerazioni sull'inutilità di quei canali/mux.
Al ministero non importa nulla di quello che si trasmette. Se concedono una licenza di trasmissione ad un
operatore TV che ha tutti i titoli legali per ottenerla, poi tale operatore ha tutto il diritto di trasmettere quello che vuole, anche niente, come nel caso dei MUX che da te non sono ricevibili.
Il ministero non potrebbe assolutamente decidere di escludere dall'asta delle frequenze gli operatori che vogliono trasmettere televendite a favore di quelli che volessero trasmettere per esempio documentari.
Una cosa è certa, se nel frattempo fallissero 5 detentori di frequenze UHF nazionali, oppure in ogni regione 5 regionali, ci sarebbero subito disponibili i 10 canali per l'LTE, previo spostamento di tutti gli operatori all'interno dell'intervallo 21-50. In questo caso quindi si potrebbe rimanere con l'attuale DVB-T1 anche dopo la cessione dei canali all'LTE.
In caso contrario, se gli operatori saranno gli stessi di ora, o addirittura saranno di più, è molto probabile che sarà deciso un secondo switch-off a favore del DVB-T2 che è l'unica soluzione per far entrare almeno gli operatori attuali in meno frequenze.
