Nel 2022 lo switch-off al nuovo sistema tv digitale DVB-T2 (Vecchia discussione)

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T2 è un'evoluzione di T1 , rimarranno le stesse problematiche seppur migliorate, ma è come cercare di migliorare un'automobile, non risolve il problema che se vai contro un albero la distruggi.

Onestamente non capisco la risposta :XXonlyamother:.
Che il T2 è una evoluzione del T1, ok questo si sà. L'algoritmo del T2 non migliora solo nell'aspetto di compressione video, ma principalmente permette nell' SFN di liberarsi del fatidico 1/4 di GI. Questo permetterebbe di trasmettere con una ridondanza più elevata (FEC) rendendo i segnali più immuni alle interferenze.
Ma sembra che di questo interessi ben poco alle emittenti, intendendo sfruttare solo il lato della maggior capacità trasmissiva, riempendola con altra spazzatura.
 
T2 è un evoluzione ma non risolverà i problemi intrinseci della trasmissione radio terrestre, disturbi di ricezione ci saranno sempre, seppur in misura minore, le montagne non si possono superare e gli echi non si possono abbattere, e le interferenze di vario genere esisteranno sempre.
 
T2 è un evoluzione ma non risolverà i problemi intrinseci della trasmissione radio terrestre, disturbi di ricezione ci saranno sempre, seppur in misura minore, le montagne non si possono superare e gli echi non si possono abbattere, e le interferenze di vario genere esisteranno sempre.

Le montagne non si sono mai potute superare, neanche con l'analogico. Per quanto riguarda gli echi e le interferenze invece, sono molto più gestibili, a patto che si mantenga o si aumenti di poco il flusso di trasmissione attuale, a beneficio di un parametro di trasmissione che aggiunga più bit di ridondanza, ossia di scorta in caso interferenze o echi.
Se ciò si adottasse, allo stato attuale delle cose, il Ber e il Mer salirebbero subito creando segnali più stabili e robusti, e non come ora che risulta troppo critico.
 
a patto che si mantenga o si aumenti di poco il flusso di trasmissione attuale, a beneficio di un parametro di trasmissione che aggiunga più bit di ridondanza, ossia di scorta in caso interferenze o echi.
Se ciò si adottasse, allo stato attuale delle cose, il Ber e il Mer salirebbero subito creando segnali più stabili e robusti, e non come ora che risulta troppo critico.
...non credo che lo faranno. Toglieranno altri 10 canali UHF, aggiungici la mentalità italiota di affogare i mux con molti canali (anche inutili...)... e i vantaggi che porterebbe il DVB-T2 verranno "annientati".
 
...non credo che lo faranno. Toglieranno altri 10 canali UHF, aggiungici la mentalità italiota di affogare i mux con molti canali (anche inutili...)... e i vantaggi che porterebbe il DVB-T2 verranno "annientati".

Infatti, penso sia proprio così. Mi auguro che bilancino meglio la situazione, aumentando anche solo di un salto il FEC, e sfruttando la rimanente capacità trasmissiva aggiuntiva maggiorata. Se non fanno almeno questo, rimarranno in una situazione di stallo, visto che hanno dimostrato nel tempo di non saper ben gestire i sistemi radianti di emissione, e continuano imperterriti ad utilizzare i vecchi sistemi radianti dell'analogico con coperture ormai obsolete ed inadeguate.
 
In analogico era possibile ricevere anche segnali riflessi o rifratti che si modificavano nei parametri vettoriali nell'arco della giornata e della stagione, con un prezzo da pagare che consisteva in un degrado variabile della qualità visiva.
Il decoder digitale, è molto meno "adattabile" del cittadino che si accontenta di vedere un'immagine ricca di multipath e di effetto neve: " o riesce decodificare, o n on decodifica."
Inoltre, se da una parte l'SFN consente un miglior sfruttamento della banda disponibile, dall'altra, in certe posizioni ed a certe distanze, crea problemi non molto diversi da quelli di cui sopra.
Il DVB-T2 sarà migliorativo da questo punto di vista, ma per quanto riguarda la capacità trasmissiva è soprattutto il tipo di compressione a poter fare la differenza.
 
Quoto.

Il problema più grosso della TV DIGITALE TERRESTRE è che è DIGITALE, quindi o si vede o non si vede.

Con l'analogico si poteva comunque vedere qualcosa male anche in zone critiche, adesso se sei in una zona critica i problemi sono tali da impedirti proprio di vedere.

Il problema non è l'essere digitale, ma l'essere terrestre, cioè soggetta alle tante problematiche delle trasmissioni radio. Problematiche che per esempio non ci sono sul satellitare, che però ha altri svantaggi.

Quindi, sarà anche vero che il T2 rispetto al T1 permette, almeno in teoria, di reggere meglio ad alcune problematiche dei segnali terrestri, ma resta comunque il problema di fondo.

:wave:
 
Con l'analogico si poteva comunque vedere qualcosa male anche in zone critiche, adesso se sei in una zona critica i problemi sono tali da impedirti proprio di vedere.

io manderei alla neuro quelli che guardavano la tv analogica sommersa da neve, almeno col digitale abbiamo fatto un favore a quelli che non riuscivano a rimediarsi da soli !
 
I livelli di una discussione sono tanti, evidentemente non hai colto quello a cui mi riferivo io.

Se mi parli di segnale digitale e sue problematiche, io non posso non far notare che con l'analogico, seppur male, qualcosa si poteva comunque vedere, mentre col digitale no e quasi sicuramente si tratta dell'unico punto "a favore" dell'analogico.

Se invece parliamo di qualità, opportunità, capacità, definizione, ecc... è tutto un altro paio di maniche e io sono il primo a dire che la tv digitale è sicuramente meglio.

:wave:
 
Che poi vale solo sul terrestre (e nella pratica riferendosi al "malcostume" all'italiana), mentre col satellitare si hanno praticamente tutti e solo vantaggi rispetto all'analogico (e del resto , analogamente anche l'analogico sat era decisamente meglio dell'analogico terrestre).
 
Tanto per chiarire concretamente il concetto sull'effettivo vantaggio del digitale rispetto all'analogico, visto che molti non hanno partercipato all'era del SAT-analogico, con l'avvento del DVB-S, a parità dipotenza ERP trasmessa, per ricevere perfettamente ciò che invece in analogico non era perfetto, ma solo visibile, è bastato una disco più piccolo della metà, cioè 6dB di vantaggio per l'emissione a modulazione digitale.
Purtroppo, la modulazione digitale in quadratura non tollera sfasamenti e disturbi, il che significa quasi-perfezione nei collegamenti per onda diretta (come avviene col SAT) ma problemi in caso di echi (segnali multipli, anche di livello più basso) ed interferenze.
Il DVB-S è troppo "debole" in quel senso, quindi risulta inapplicabile sui collegamenti terrestri.
Ideare un DVB-T ed un DVB-T2 è servito a rendere più "robusto" il segnale a modulazione digitale, in modo da poterlo utilizzare anche per i collegamenti terrestri, nonostante echi ed interferenze.
Ovviamente, non si è affatto risolta la "debolezza" di fondo della modulazione digitale, quindi permangono dei limiti che possono rendere un segnale DTT indecodificabile, laddove in analogico quel segnale sarebbe stato visibile, pur risultando inguardabile.
Da notare che in analogico, uno scenario SFN ed una capacità trasmissiva simile quella del DVB sono assolutamente impensabili, pertanto, il paragone ha soltanto una validità didattica, perchè sarebbe come confrontare un auto nel traffico con una bicicletta su strada deserta.
 
Questa diatriba assomiglia molto a quelle che si facevano durante il passaggio da Etacs a GSM. Anche lì l'obiezione era che con l'analogico si sentiva comunque, magari disturbato ma si sentiva. con il GSM (di allora) la voce "diventava metallica". Poi la tecnologia è avanzata, i telefoni migliorati, la copertura pure, e adesso nessuno si sognerebbe di tornare indietro. Peccato nessuno si ricordi quanto tempo è servito (io sì, abbonato a Omnitel dal 1996 sono passato gradualmente dal pessimo all'ottimo) nonostante massicci investimenti delle compagnie e un ricambio dei telefoni che assomiglia all'uso che si fa della carta igienica....un rotolo al giorno!
Stranamente la mentalità italica è: un telefono al mese e un televisore ogni 20 anni. E non è che certi telefoni costino di meno dei Tv.
Scordiamoci pure allegramente che le televisioni, al momento attuale, possano investire anche la millesima parte di ciò che hanno speso le compagnie telefoniche.
 
Il paragone dell'etacs/GSM non mi sembra del tutto appropriato, in quanto non è che si sia arrivati allo stato dell'arte perchè nel tempo è migliorata la tecnologia GSM.
Semplicemente, almeno da noi in italia, il GSM fu introdotto senza prima aver installato la miriade di celle necessarie a quella tecnologia, molte di più di quante non fossero necessarie con l'etacs.
Di fatto, passò un (bel po') di tempo prima che all'utente generico convenisse davvero passare dall'etacs al GSM, sia dal punto di vista della qualità della comunicazione che dell'economicità (infinite cadute della comunicazione, con scatto alla risposta...)
Detto questo, le possibiltà di comunicazione offerte dal GSM sono incommensurabilmente maggiori rispetto a quelle dell'etacs.
 
Vorrei far notare questo fatto che contraddice quelli che pensano che con la futura riduzione delle frequenze tv a favore di LTE, ci sarà la svolta decisiva per l'uso di T2-HEVC.
Almeno per quanto riguarda la mia zona dal 51 al 60 ci sono 4 canali vuoti, e dal 21 al 50 ci sono 6 canali vuoti utili per destinare i 6 canali che rimarrebbero senza "casa".
Quindi la situazione non cambierebbe, e ci si sta già attrezzando in vista della riduzione.
Naturalmente potrei essere contraddetto e questa potrebbe essere solo una casualità, ben vengano critiche.
 
Devi guardare la situazione nelle grandi città

molto interessante, con l'eccezione di Genova (lì va il risparmio si sà! ) le principali città hanno solo 3/5 canali UHF liberi, sarebbe interessante approfondire quanto sono usati realmente i mux minori locali di città tipo Milano o Roma. , tremo al pensare ad altri 5 mux di televendite rispetto a qui!
 
Vorrei far notare questo fatto che contraddice quelli che pensano che con la futura riduzione delle frequenze tv a favore di LTE, ci sarà la svolta decisiva per l'uso di T2-HEVC.
Almeno per quanto riguarda la mia zona dal 51 al 60 ci sono 4 canali vuoti, e dal 21 al 50 ci sono 6 canali vuoti utili per destinare i 6 canali che rimarrebbero senza "casa".
Quindi la situazione non cambierebbe, e ci si sta già attrezzando in vista della riduzione.
Naturalmente potrei essere contraddetto e questa potrebbe essere solo una casualità, ben vengano critiche.
Il problema UHF 51-60/LTE non riguarda i mux accesi, ma le licenze di trasmissione.

In tutta Italia ci sono gli stessi 5 MUX vuoti, 24-25-54-55-58, che sono quelli del famoso Beauty Contest. MUX mai assegnati proprio perchè 54-55-58 dopo pochissimi anni dovranno essere restituiti per darli all'LTE, quindi nessun operatore avrebbe mai speso soldi per poter trasmettere solo 4-5 anni.

Gli altri 5 MUX che nella tua zona non vedi, non li vedi per scelta degli operatori titolari delle licenze di quei MUX. Essi, sicuramente per ragioni economiche, non hanno costruito dei tralicci che permettessero di coprire la tua zona, e quindi tu non li vedi.
La cosa importante è però capire che nessun altro operatore TV potrebbe usare nella tua zona quelle frequenze, perchè non ne avrebbe la concessione, quindi quei 5 MUX "vuoti" NON sono liberi, sono solo NON SFRUTTATI da chi ne ha le licenze.

Pertanto anche nella tua zona, come anche in quelle in cui invece tutti i MUX possibili sono anche visibili, ci sarà il problema delle frequenze da liberare quando si dovrà cedere gli UHF 51-60 all'LTE.


Quanto invece al discorso relativo a cosa viene trasmesso, p.e. televendite h24, questo è sì un discorso valido, ma solo a livello di utenti finali che fanno delle considerazioni sull'inutilità di quei canali/mux.

Al ministero non importa nulla di quello che si trasmette. Se concedono una licenza di trasmissione ad un operatore TV che ha tutti i titoli legali per ottenerla, poi tale operatore ha tutto il diritto di trasmettere quello che vuole, anche niente, come nel caso dei MUX che da te non sono ricevibili.

Il ministero non potrebbe assolutamente decidere di escludere dall'asta delle frequenze gli operatori che vogliono trasmettere televendite a favore di quelli che volessero trasmettere per esempio documentari.

Una cosa è certa, se nel frattempo fallissero 5 detentori di frequenze UHF nazionali, oppure in ogni regione 5 regionali, ci sarebbero subito disponibili i 10 canali per l'LTE, previo spostamento di tutti gli operatori all'interno dell'intervallo 21-50. In questo caso quindi si potrebbe rimanere con l'attuale DVB-T1 anche dopo la cessione dei canali all'LTE.

In caso contrario, se gli operatori saranno gli stessi di ora, o addirittura saranno di più, è molto probabile che sarà deciso un secondo switch-off a favore del DVB-T2 che è l'unica soluzione per far entrare almeno gli operatori attuali in meno frequenze.

:wave:
 
Premesso che non conosco nel dettaglio la concessione relativa, poi siamo in Italia, dove alcuni interessi sono intoccabili........
In generale, intendo dire nel mondo evoluto, l'inutilizzo "assoluto" da parte dell'assegnatario può portare alla decadenza di una concessione, con l'assegnazione della stessa ad altro soggetto.

Al ministero non importa nulla di quello che si trasmette. Se concedono una licenza di trasmissione ad un operatore TV che ha tutti i titoli legali per ottenerla, poi tale operatore ha tutto il diritto di trasmettere quello che vuole, anche niente, come nel caso dei MUX che da te non sono ricevibili.
 
Premesso che non conosco nel dettaglio la concessione relativa, poi siamo in Italia, dove alcuni interessi sono intoccabili........
In generale, intendo dire nel mondo evoluto, l'inutilizzo "assoluto" da parte dell'assegnatario può portare alla decadenza di una concessione, con l'assegnazione della stessa ad altro soggetto.

Credo che le licenze siano legate ad una % di copertura del territorio/popolazione.

Se p.e. la concessione prevede il 95% della popolazione e questa % la ottengono puntando solo nelle città principali, è ovvio che i piccoli paesini vengono tagliati fuori, ma è altrettanto vero che nessuno può obbligarli a coprire anche quelle frazioni.

:wave:
 
Stato
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