Ber
Digital-Forum Gold Master
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Non si parla solo di Europa... ma del Resto del Mondo in generale (con relativi standard non DVB come l'americano ATSC). Tornando in Europa, ad esempio, nei post precedenti era stato fatto l'esempio della Germania (dove appunto il Terrestre non è il mezzo principale)... in questo caso è stata la stessa RTL a restituire allo stato delle frequenze per concentrare la propria offerta principalmente sul Satellite. Facendo un parallelo con l'Italia, sul Satellite mancano diversi canali free (alcuni totalmente, altri perché legati a Sky). Tendenzialmente Terrestre = TV "normale" e Satellite = Sky (a torto... ma è così)...
Dal punto di vista dei servizi non avrebbe senso avere dei simulcast... e almeno per quelli principali (ex analogiche e tematiche principali) si cercherà di dare sempre la maggior visibilità possibile... non solo nell'interesse dell'utenza, ma anche nell'interesse dei vari editori ed investitori (il che vuol dire non trasmettere a tutti i costi con l'ultimo standard e con l'ultima codifica disponibile) tenendo almeno i mux principali il più a lungo possibile in DVB-T. Per i canali SD si potrebbe pensare ad un progressivo passaggio in MPEG-4 sempre su DVB-T (con relativo risparmio di banda). Anche nell'emittenza radiofonica è la stessa cosa... nessuno si sognerebbe di abbandonare le trasmissioni in FM per andare solo sul DAB/DAB+...
Per quanto riguarda il DVB-T2, invece, è plausibile un progressivo passaggio dei vari contenuti "extra" una volta che ci sarà una buona base di dispositivi che lo supporti (cosa non immediata). Anche in questo caso probabilmente (almeno per i servizi più importanti) si opterà per MPEG-4 e il resto in HEVC. In alternativa si potrebbe pensare di fornire dei ricevitori in comodato...
Molto dipende anche da come si assesterà o evolverà il settore. Con un maggiore numero di canali nascenti si cercherà di spingere verso un maggior uso efficiente dello spettro e della banda (anche con DVB-T2)... con pochi canali tutti questi discorsi potrebbero avere poco senso (e a quel punto si cercherà di prediligere la qualità alla banda)...
Dal punto di vista dei servizi non avrebbe senso avere dei simulcast... e almeno per quelli principali (ex analogiche e tematiche principali) si cercherà di dare sempre la maggior visibilità possibile... non solo nell'interesse dell'utenza, ma anche nell'interesse dei vari editori ed investitori (il che vuol dire non trasmettere a tutti i costi con l'ultimo standard e con l'ultima codifica disponibile) tenendo almeno i mux principali il più a lungo possibile in DVB-T. Per i canali SD si potrebbe pensare ad un progressivo passaggio in MPEG-4 sempre su DVB-T (con relativo risparmio di banda). Anche nell'emittenza radiofonica è la stessa cosa... nessuno si sognerebbe di abbandonare le trasmissioni in FM per andare solo sul DAB/DAB+...
Per quanto riguarda il DVB-T2, invece, è plausibile un progressivo passaggio dei vari contenuti "extra" una volta che ci sarà una buona base di dispositivi che lo supporti (cosa non immediata). Anche in questo caso probabilmente (almeno per i servizi più importanti) si opterà per MPEG-4 e il resto in HEVC. In alternativa si potrebbe pensare di fornire dei ricevitori in comodato...
Molto dipende anche da come si assesterà o evolverà il settore. Con un maggiore numero di canali nascenti si cercherà di spingere verso un maggior uso efficiente dello spettro e della banda (anche con DVB-T2)... con pochi canali tutti questi discorsi potrebbero avere poco senso (e a quel punto si cercherà di prediligere la qualità alla banda)...