il dvb-t 1 0 2, 264 265 non ha futuro quindi nessuna occasione persa.
Stranamente la "soluzione all'italiana" venuta fuori per puro caso anche stavolta dalle solite complicazioni burocratiche potrebbe essere la più logica, considerata l'epoca drammatica e il dirottamento verso internet voluto dall'ITU a partire dal 2030 (e si parlava di accorciare i tempi
).
Analizzando i dati dell'indagine della Fub, il 30% di famiglie sprovviste dell'H.265 per settembre 2021 può essere un dato relativo perchè non viene specificato se si tratta ad esempio di seconde case
Personalmente, mi accontenterei di restare solo con l'MPEG-4, un po' per le tasche, ma anche per le tv attualmente in funzione in casa.
L'unico punto in cui non sono d'accordo è la possibile rinuncia all'alta definizione, anche se non so se vale la pena impiegarla se poi ci ritroviamo con contenuti orrendi anche su emittenti di "1' fascia".
Per la capacità trasmissiva, lo spazio si potrebbe tranquillamente trovare, innanzitutto impedendo la moltiplicazione di televendite e altra robaccia simile e al tempo stesso gli editori nazionali potrebbero sacrificare qualche emittente, se poi non sanno come riempire il palinsesto, se non con infinite repliche.
Per i canali locali, sono d'accordo sull'aumento delle frequenze a disposizione, dove è possibile, ma a Roma pensarci prima no? Inoltre ci sarà da vedere in quanti decideranno di proseguire la propria attività televisiva dopo questo scossone televisivo