Netflix Netflix: Le Serie Tv

Nessuno sta vedendola serie"Outer Banks"??:eusa_think:E' arrivata la terza stagione ed è davvero molto ma molto movimentata,non ci annoia mai anzi....A vedere la classifica che da Netflix è prima in classifica per le serie tv.Serie che calza a pennello per i miei gusti.:)

Ce l’ho in lista da molto tempo, non ho ancora deciso se guardarla o no :)
 
Ho finito Red Rose, veramente molto bella! Spero in una seconda stagione, anche se devo dire che comunque potrebbe benissimo chiudersi così (certo, la scena finale lascia aperte molte possibilità). Comunque la consiglio!
 
Guardata tutta d'un fiato.
Bellissima Torino, costumi meravigliosi, Matteo Rovere ha creato un'atmosfera sublime.

Più che sublime io direi fantastica. Ma fantastica proprio nel senso etimologico di “in cui predomina la fantasia”.

Non bastava attenersi alla realtà e celebrare la storia della prima avvocata donna che chissà quante difficoltà ha dovuto affrontare. No, no. Qui bisogna trasformarla in un'eroina alla Jessica Fletcher, dotata di un intuito al limite della preveggenza.

Ovviamente circondata da maschi coglioni così può spiccare ancora meglio.
Grande Netflix, sempre sceneggiature di qualità :laughing7:
 
Più che sublime io direi fantastica. Ma fantastica proprio nel senso etimologico di “in cui predomina la fantasia”.

Non bastava attenersi alla realtà e celebrare la storia della prima avvocata donna che chissà quante difficoltà ha dovuto affrontare. No, no. Qui bisogna trasformarla in un'eroina alla Jessica Fletcher, dotata di un intuito al limite della preveggenza.

Ovviamente circondata da maschi coglioni così può spiccare ancora meglio.
Grande Netflix, sempre sceneggiature di qualità :laughing7:

bravissimo. questo è quello che è arrivato a me vedendo il trailer...vedo che è stato molto esplicativo. comunque ormai la produzione si sta appiattendo su questa cosa. donne argute eroine, uomini inetti e questa loro inettitudine gli va fatta pagare sonoramente #kontroilpatriarkatoooooohhhhh

come sempre il coltello dalla parte del manico l'abbiamo noi. quindi quando ci stuferanno non le guarderemo e loro scompariranno.
 
La serie mi e' piaciuta. Brava Matilda De Angelis .Belli gli scenari di una Torino sabauda ottocentesca. Il linguaggio colloquiale non sempre rispetta quello formale e rispettoso dell'800 ma a volte troppo vicino a quello odierno
Sono completamente d'accordo. Come ha detto De Angelis, ospite in un TG, non vuole essere un biopic ma una fiction ispirata alla vera storia del personaggio dove vengono espressi certi valori. E c'è bisogno di ricordarli, eccome se c'è bisogno, anche 140 anni dopo. Come si vede dalla storia del '900 e anche quella odierna nei casi continuamente alla ribalta della cronaca, per altri versi.

Articolo scritto un anno fa, ben prima che si parlasse di una serie TV: https://www.avvenire.it/agora/pagine/lidia-poet-la-prima-avvocata-in-italia

Avrei forse preferito un biopic rigoroso ma mi rendo anche conto che probabilmente l'avrei snobbato. Perciò come fiction è riuscita nell'intento di acchiappare, anche se la sceneggiatura rappresenta situazioni talvolta poco credibili. Ma questo è un difetto di quasi tutte le fiction italiane degli ultimi anni...
 
Ribadisco con ancor maggiore convinzione quello che ho scritto innanzi. Bisogna conoscere ed amare Matteo Rovere.
A ciascuno il suo. E già.
 
Grande Netflix, sempre sceneggiature di qualità :laughing7:
Io ho mollata alla terza puntata, una serie buona per il pomeriggio di rete4
come sempre il coltello dalla parte del manico l'abbiamo noi. quindi quando ci stuferanno non le guarderemo e loro scompariranno.
La maggior parte delle critiche (fuori da qui) è invece relativa proprio alle scelte artistiche, al provincialismo italiano e alla mancanza di rigore biografico. Per contro Netflix ci ha visto benissimo, in barba ai soliti giudizi rancorosi che qua si sprecano, se è vero che Lidia Poët è attualmente terza tra le serie nella top 10 globale dei titoli non in lingua inglese della piattaforma, tra i prodotti più visti di ben 55 nazioni:

https://www.torinotoday.it/social/lidia-poet-netflix-terza-serie-piu-vista-mondo.html

Che dire? «Figlio mio, c'è pernacchio e pernacchio…» (cit.)
 
Non ho mai capito se la classifica di Netflix conta per chi vede per intero una serie oppure conta anche per chi incomincia a vedere solo 2 o 3 episodi e poi la si molla.:eusa_think:
 
ispirata alla vera storia del personaggio dove vengono espressi certi valori. E c'è bisogno di ricordarli, eccome se c'è bisogno, anche 140 anni dopo.

Se per ricordare ed esprimere “certi valori” devi ridurre il tutto a: donna super, uomo idiota vuol dire che aspiri a rivolgerti ad un pubblico che ha la capacità analitica di un criceto.
Senza rancore ci mancherebbe :D
 
Se per ricordare ed esprimere “certi valori” devi ridurre il tutto a: donna super, uomo idiota vuol dire che aspiri a rivolgerti ad un pubblico che ha la capacità analitica di un criceto.
Senza rancore ci mancherebbe :D
Non donna super e uomo idiota. Bensì la forza e l'efficacia della persuasione, la rendicontazione dei propri disvalori, la disponibilità alla dialettica. Tre punti di forza latitanti nel modernissimo 2023, imposti invece dalla narrazione di Rovere a fine 800. È questo il paradosso. La notizia di questi giorni (a parte, da domenica, l'insulso sottolineare sempre come conquista dell'umanità il fatto che ci sia una donna sul banco del potere ed un'altra sul banco del contropotere)? Il primo presidente della Corte di Cassazione è donna, per la prima volta nella storia. E si discute e si sottolinea questo come se fossimo andati in un giorno su Marte, insomma il presente ha conquistato il futuro.
Dicevo, il paradosso. Matteo Rovere gioca su un passato "moderno" (e i moventi dei delitti? Hai presente il secondo episodio?) quando il nostro cosiddetto moderno scimmiotta gravemente il passato. Ti assicuro che mi è capitato di essere contattato da potenziali clienti che non hanno voluto essere seguiti da una collega, quindi avvocata sesso femminile. Ho rifiutato l'incarico, perché non mi fido di chi comincia così.
La verità non sta di là o di qua, e nemmeno nel mezzo. Ma solo nella ragione (pensier mio, e di qualche altro vero moderno di qualche secolo addietro).
Buona giornata a tutti.
 
Ultima modifica:
Non ho mai capito se la classifica di Netflix conta per chi vede per intero una serie oppure conta anche per chi incomincia a vedere solo 2 o 3 episodi e poi la si molla.:eusa_think:
Un tempo bastavano tipo 3 minuti di un episodio per segnarti come visto.... Ora mi pare conteggino le ore viste....
 
vuol dire che aspiri a rivolgerti ad un pubblico che ha la capacità analitica di un criceto.
Esatto, proprio quel pubblico che è appunto la maggioranza che ci circonda come ciclicamente dimostrano gli accadimenti del mondo reale. Quindi ben venga se c'è anche un intento didattico, tra gli altri, in un prodotto da intrattenimento. Che una volta tanto non è solo fantasy per quindicenni o peggio la trasposizione di qualche videogame.
 
Ho inziato a vedere la serie Triada, devo dire assolutamente niente male, consigliata :)
Serie ispirata a eventi reali

"Dopo aver scoperto di essere una di tre gemelle identiche, un’implacabile detective intraprende un pericoloso viaggio per scoprire la verità sul suo passato."
A leggere la descrizione che fai di questa serie, mi sembra la versione spagnola di Orphan Black.
 
Che una volta tanto non è solo fantasy per quindicenni o peggio la trasposizione di qualche videogame.
In un certo comune sentire è purtroppo vicino al reale, almeno emotivamente, l'irreale. È "di tendenza". Mentre il reale che anche con spinte narrative fuori tempo ti fa assaggiare il verosimile (con un contesto che è stato possibile come le bellissima, eppure severa e contradditoria Torino post unitaria) non piace. Ma la De Angelis (già esordiente con Rovere in Veloce come il vento) e Scarpetta sono più che bravi nella impostazione teatrale della recitazione. Questo è credibile.
 
Articolo scritto un anno fa, ben prima che si parlasse di una serie TV: https://www.avvenire.it/agora/pagine/lidia-poet-la-prima-avvocata-in-italia

Avrei forse preferito un biopic rigoroso ma mi rendo anche conto che probabilmente l'avrei snobbato. Perciò come fiction è riuscita nell'intento di acchiappare, anche se la sceneggiatura rappresenta situazioni talvolta poco credibili. Ma questo è un difetto di quasi tutte le fiction italiane degli ultimi anni...
si vede che all'avvenire non avevano visto il prodotto. non so se ora ci farebbero un articolo.
io diciamo che avrei preferito una cosa un po' meno bridgerton. e invece sappiamo che ora si fanno "serie alla bridgerton"è la moda del momento. poi passa e viene sostituita da una nuova moda.

Un tempo bastavano tipo 3 minuti di un episodio per segnarti come visto.... Ora mi pare conteggino le ore viste....
nel grande calderone di visioni statistiche questi dettagli vengono "persi" cioè. sui milioni di abbonati, quelli che guardano poco o niente non sono poi molti.

Non donna super e uomo idiota. Bensì la forza e l'efficacia della persuasione, la rendicontazione dei propri disvalori, la disponibilità alla dialettica. Tre punti di forza latitanti nel modernissimo 2023, imposti invece dalla narrazione di Rovere a fine 800. È questo il paradosso. La notizia di questi giorni (a parte, da domenica, l'insulso sottolineare sempre come conquista dell'umanità il fatto che ci sia una donna sul banco del potere ed un'altra sul banco del contropotere)? Il primo presidente della Corte di Cassazione è donna, per la prima volta nella storia. E si discute e si sottolinea questo come se fossimo andati in un giorno su Marte, insomma il presente ha conquistato il futuro.
Dicevo, il paradosso. Matteo Rovere gioca su un passato "moderno" (e i moventi dei delitti? Hai presente il secondo episodio?) quando il nostro cosiddetto moderno scimmiotta gravemente il passato. Ti assicuro che mi è capitato di essere contattato da potenziali clienti che non hanno voluto essere seguiti da una collega, quindi avvocata sesso femminile. Ho rifiutato l'incarico, perché non mi fido di chi comincia così.
La verità non sta di là o di qua, e nemmeno nel mezzo. Ma solo nella ragione (pensier mio, e di qualche altro vero moderno di qualche secolo addietro).
Buona giornata a tutti.
benissimo tutto. ma questo è un prodotto di intrattenimento e per quanto il suo scopo sia intrattenere...lo avrei preferito, a gusto mio, meno patinato, altrimenti mi suscita...ecco arriva la genia che asfalta tutta la mascolinità. non è che ci dovevano mettere margherita buy mentre recita la repressadepressaoppressa...
 
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