Lega: e venne il giorno degli ammutinati
04/09/2007 20.01.30 - Milano, 4 settembre - Questo martedi` passera` alla storia come uno dei piu` movimentati nella storia del nuovo corso della Lega Calcio. E venne il giorno degli ammutinati. Quando nessuno se lo aspettava, la Lega di Serie A si e` spaccata. Il tutto a causa del nuovo regolamento approvato a luglio. Un codice che rendeva indispensabile la nomina di un sesto consigliere, `prenotato` dalle grandi, mediante la nuova votazione, non piu` a tre quarti di preferenze ma a maggioranza secca. 11 voti contro 8 (assente il Catania) ed ecco la sorpresa. Giovanni Cobolli Gigli esce sconfitto, Tommaso Ghirardi vince di misura e strappa il posto in Consiglio. Una sorpresa, pareva, ma niente di piu`. Eppure, attorno alle 14, da via Rosellini se ne vanno infuriati Adriano Galliani, Ernesto Paolillo e lo stesso presidente juventino. Il rappresentante del Napoli non si vede ma e` in fuga, Rosella Sensi preferisce non rilasciare dichiarazioni al momento della dipartita. A spiegare la situazione e` Galliani, protagonista di una conferenza stampa improvvisata nel parcheggio della sede meneghina della Lega Calcio. Le grandi volevano quel posto da consigliere, ma non l`hanno ottenuto. Cosi` potranno presentarsi in Consiglio di Lega solo in qualita` di consiglieri federali (Adriano Galliani e Massimo Moratti lo sono), ma non avranno diritto di voto. Se Galliani spiega la situazione, Cobolli Gigli promette di non ripresentarsi mai piu` in Consiglio di Lega (in qualita` di uditore) e Paolillo parla di sciagura calcistica vera e propria. E` rottura, ammutinamento.
Passa un`ora e iniziano a circolare voci insistenti. Le formazioni di Serie B non vogliono giocare, proponendo la sospensione del campionato. Il motivo? I diritti televisivi per la cadetteria non hanno trovato un acquirente appropriato. Ed e` di nuovo finimondo, o quasi. Il convulso martedi` continua su questa scia. Mentre Tommaso Ghirardi se ne esce dichiarando di volere mettere d`accordo tutti, di non sentirsi messo in mezzo e di non aver niente in contrario nei confronti delle grandi. Peccato che tutti o quasi abbiano avuto un`impressione diversa. E che il presidente del Parma sia stato solo il tassello, a sua insaputa, di qualcosa simile a un golpe calcistico.
Arriva l`ora della tanto sospirata conferenza conclusiva di Antonio Matarrese. Il presidente di Lega prova a fare da pompiere con il solito sorriso, ma le parole paiono vacue, specie quando si ostina a ribadire che nulla sia successo, che nessuno l`abbia mai zittito (tesi invece sostenuta da Galliani) e che Rosella Sensi, vice presidente vicario di Lega, si sia allontanata solo per impegni precedentemente annunciati e non in quanto facente parte del gruppo degli ammutinati. La realta` e` un`altra. La Lega e` minata da una frattura le cui conseguenze sono piu` facilmente ipotizzabili che calcolabili, la Serie B potrebbe entrare in regime di sciopero fra una settimana e l`unica notizia buona e` la nomina di Marco Brunelli a direttore generale della Lega. Magra consolazione.
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Adesso vi chiedo... e i playoff e playout quest anno che fine faranno? non hanno proprio mercato?