Nozioni tecniche utili per il DVB-T

Ho l'impressione che questo 3d stia diventando inutile e che si inizi a trollare un po' troppo per i miei gusti, di conseguenza inizio a declassare la discussione.

Attenzione che se becco qualcuno che fa il furbo a registrarsi con doppi nick lo faccio volare fuori dal forum per direttissima
 
Discussione chiusa

Le gare a chi ce l'ha più lungo andatele a fare su altri forum.

Va bene una volta, la seconda passi, però poi alla lunga stufa, qui sembra di vedere le sfide da scuola elementare, quindi basta, alla persone non interessa leggere ste sfide e il discorso non mi sembra più attinente rispetto il titolo della discussione
 
A seguito di nostre consultazioni interne è stato deciso, in via eccezionale, il ripristino del thread, vista l'utilità di nozioni in esso contenute.
Avviso che la discussione resterà "sorvegliata speciale" e al primo "sgarro", nello specifico, confondere la divulgazione alla portata di tutti con la gara a chi è più "dotto", sarà non solo chiusa, ma cestinata, senza contare eventuali provvedimenti più "incisivi". :evil5:
Quindi, mi raccomando... :icon_rolleyes:
 
Sarebbe stato un peccato non avere un thread utile come questo_Ok io non disturberò piu e non farò più richieste direttamnte in questo thread seguirò con interesse mosquito.Continua mosquito sai bene che le mie non volevano essere discussioni da saputello ma giusto per capire piu on profondita le cose e non volevo disorientare nessuno.
 
Ringrazio personalmente i moderati per aver fatto marcia indietro e riattivato questo thread. Esorto mosquito a proseguire nella sua opera di divulgazione, ottimo spunto di conoscenza e confronto.

Saluti, Alberto.
 
A seguito di nostre consultazioni interne è stato deciso, in via eccezionale, il ripristino del thread, vista l'utilità di nozioni in esso contenute.
Avviso che la discussione resterà "sorvegliata speciale" e al primo "sgarro", nello specifico, confondere la divulgazione alla portata di tutti con la gara a chi è più "dotto", sarà non solo chiusa, ma cestinata, senza contare eventuali provvedimenti più "incisivi". :evil5:
Quindi, mi raccomando... :icon_rolleyes:


Vi Ringrazio per la saggia decisione che avete optato per questo (per me) importante thread.
 
Sezione 15 : MAP204 Verifica strumentale.

Salve,

innanzitutto un ringraziamento agli amministratori, moderatori e utenti, per la riapertura del thread.
Come già anticipato, verifichiamo strumentalmente un amplificatore molto conosciuto ed utilizzato come il MAP204. Analizzeremo il tutto in 3 post.
Con il primo e il secondo, vedremo come si comporta a livello di banda passante e ros d'ingresso, mentre con il terzo verificheremo l'andamento in potenza.

map204.png


L'amplificatore dispone di due ingressi, uno VHF e l'altro UHF. Entrambi hanno un guadagno regolabile e differente, ossia in VHF 15 dB e in UHF 24 dB.
Analizzando l'interno, i regolatori di guadagno sono due semplici trimmer posti in ingresso, ed infatti il ros d'ingresso varia notevolmente in base alla loro regolazione, come vedremo dalle schermate più avanti.
In primis, è stata analizzata la banda III, ed i risultati sono come in figura a vari stadi di regolazione (linea gialla guadagno, rossa ros ingresso :

Regolazione guadagno minimo.
map204_vhf_min.png



Regolazione guadagno medio.
map204_vhf_mid1.png



Regolazione guadagno Massimo.
map204_vhf_max.png



Regolazione guadagno ottimale
map204_vhf_mid2.png


Come si vede, nella regolazione ottimale si ha il migliore compromesso tra guadagno e ros d'ingresso.
Tutto sommato possiamo dire che non è male. :)
Infatti nel guadagno massimo và oltre (18 dB) il suo dichiarato, mentre regolato sui suoi 15 dB il ros d'ingresso è ottimale.
Nel prossimo post vedremo l'andamento in UHF.

Alla prossima. ;)
 
Ultima modifica:
Salve sono nuovo su questo forum e girovagando un po di qua e di la mi sono imbattuto in questo interessante discussione.Devo dire che da ingegnere delle telecomunicazioni purtroppo ho trovato diverse inesattezze in qualche post.In particolare l'utente dttguest ha dimostrato bene ogni cosa e senza dubbio ha ragione su tutto.Non esiste la potenza che qualcuno definisce "in aria" esiste solo in campo elettromagnetico misurato in V/m (o dBuV/m) e quei 31dBuV sono da riferirsi all'ingresso del ricevitore e non "in aria" quindi chi affermava nel post iniziale che si può incorrere in errore con antenne performanti sbaglia di molto poichè il suo ragionamento non è analiticamente corretto.Chi dice ciò non ha studiato bene evidentemente gli esami di comunicazioni elettriche o trasmissioni numeriche.Ovvio che queste cose non si conoscono bene se si è un tecnico diplomato presso istitui tecnici per mancaza di strumenti matematici sofisticati.Scusate se mi sono permesso ma era assolutamente un mio dovere dirlo.Grazie.Ciao

Risulta comodo usare il riferimento dei 31 dBuV ,come segnale minimo consentito.

Il campo elettromagnetico in dBuV/m si ricava sommando il segnale misurato in antenna al coefficente antenna e sottraendo la perdita del cavo .
Quei 31 dBuV possono variare a seconda della modulazione della frequenza e del guadagno antenna, ma in linea di massima si può considerare per ragioni pratiche l'utilizzo di un valore intermedio.
 
Sezione 15/2 : MAP204 verifica strumentale UHF.

Salve,

abbiamo visto nel post precedente l'andamento della sezione amplificatrice VHF del MAP204, dove è emerso un comportamento qualitativo buono, proseguiamo quindi con la verifica della sezione amplificatrice UHF da 24 dB.
Il metodo sarà sempre lo stesso, ossia con la regolazione del guadagno al minimo, medio e massimo. I risultati sono stati i seguenti :

Regolazione guadagno minimo.
map204_uhf_min.png


Regolazione guadagno medio.
map204_uhf_mid.png


Regolazione guadagno massimo.
map204_uhf_max.png


E' stata tentata una regolazione ottimale, ma senza risultati.
Come si può riscontrare, il guadagno è abbastanza lineare, ma il ros d'ingresso presenta notevoli salti di impedenza a vari stadi di regolazione, tutti comunque in parametri non molto buoni.
Per cercare di stabilirne la qualità, rimandiamo il risultato al prossimo post dove lo esamineremo in potenza.

Un saluto e alla prossima. ;)
 
Ultima modifica:
Sezione 15/3 : MAP204 verifica strumentale in potenza.

Salve,

con questa terza e ultima parte concludiamo l'esame strumentale del MAP204.

map204_3.png


Come già preannunciato, verificheremo il massimo livello di segnale erogabile in uscita.
La prova verrà effettuata in UHF dove vi è la maggior concentrazione di canali, e dove facilmente si può portare l'amplificatore oltre la propria capacità di amplificazione.
La prova consisterà nell'iniettare, tramite generatore, un segnale DVBT con livello tale da portare l'amplificatore alla sua massima uscita dichiarata di 115 dBuV.
All'ingresso quindi inietteremo un segnale con una potenza di -11,3 dBm pari a 95,7 dBuV, in modo tale che con il suo guadagno max dichiarato di 24 dB, potremo raggiungere un livello max di uscita pari a 119,7 dBuV. Essendo il trimmer di regolazione posto immediatamente dopo l'ingresso, non si correrà il rischio di saturare a priori stadi d'ingresso con tale livello di entrata.
Il segnale iniettato avrà valori di linearità, MER ed EVM decisamente buoni, in modo tale da verificarne meglio l'eventuale degrado in amplificazione, come in figura dove si può notare un MER di 37,9 dB ed un EVM di 0,84% :

Screen0022.png


Il segnale viene posto in ingresso all'amplificatore, e regolata la sua uscita per ottenere un segnale di 101 dBuV, e come si può notare vi è già un piccolo degrado di 0,8 dB di MER :

Screen0035.png


Viene incrementato ancora il guadagno, portando l'amplificatore ad un valore di 105 dBuV d'uscita, ed il MER decresce ancora perdendo 1,1 dB rispetto all'originale come in figura :

Screen0036.png


Viene ancora incrementato il guadagno, portando l'amplificatore ad un valore di 110 dBuV, ed il MER decresce ulteriormente perdendo 2,2 dB rispetto all'originale, come in figura :

Screen0037.png


Viene ora regolato il suo guadagno per un segnale di uscita pari a 115 dBuV (suo dichiarato), ed il MER decresce ancora perdendo 4,8 dB rispetto sempre all'originale, come in figura :

Screen0038.png


A questo punto si regola la sua amplificazione al massimo, ottenendo il seguente risultato :

Screen0039.png


Come si può notare da quest'ultima immagine, il segnale ha raggiunto un livello massimo di 119 dBuV, ma il MER è calato di ben 9 dB.
Visto l'andamento, si può accettare la perdita di 1 dB di MER a fronte di un valore di uscita max di 105 dBuV.
Questo può far pensare anche che il livello dichiarato di 115 dBuV non sia RMS, ma di picco del vecchio analogico. Infatti decurtando di 10xLog(8) = 9 dB, il suo livello max scenderebbe a 106 dBuV RMS.
Occorre però notare come scende drasticamente il MER aumentando di poco la sua potenza massima, quindi occorre fare molta attenzione alla sommatoria dei segnali entranti.
In questo post è stato utilizzato un solo canale digitale in entrata, ma nelle normali amplificazioni i canali sono molteplici, ed occorre quindi calcolare bene che la potenza complessiva non superi i 105 dBuV RMS per il MAP204.
Questo naturalmente non vale solo per il MAP204, ma per tutti gli amplificatori in base alla loro potenza massima d'uscita.
Nella prossima sezione tratteremo il calcolo per la determinazione della potenza entrante in un amplificatore, dovuta alla sommatoria dei canali in ricezione.

Alla prossima. ;)
 
Ultima modifica:
Ciao mosquito.
Certamente apprezzabile quel lavoro ... ma considerato la strumentazione, si poteva fare qualcosina in più !.

Per stabilire la massima uscita di un amplificatore in mancanza del multi tono, si dovrebbe mantenere costante l’amplificazione mentre si varia l’ampiezza del generatore e non viceversa. Questo vale anche per stabilire il rumore introdotto ed eventuale saturazione di un dispositivo sotto esame.

Impossibile o quasi fare un raffronto serio chiudendo a zero il trimmer d’ingresso sull’amplificatore con un segnale costante di 96 dBµV ed aprire mano a mano il trimmer. Senza un attenuatore coassiale in serie non sapremmo a che valore d’ampiezza d’ingresso l’amplificatore inizierà a saturare e quale rumore aggiuntivo introdurrà lo stesso attenuatore resistivo dell’amplificatore che come si è dimostrato influenza in modo notevole il Return loss in ingresso.

Tutt’al più si poteva fare due misure separate, magari la prima con l’attenuatore a metà corsa e l’altra tutto aperto (massima amplificazione) in modo da confrontare l’eventuale dinamica o saturazione a seconda del gain.

Edit: complimenti per la spesa !..
 
Grazie mosquito ottima analisi.Volevo solo chiederti giusto per chiarire meglio (non solo a me ma penso anche agli altri) quale è la differenza tra MER ed EVM (dato che negli interventi recedenti non si è mai parlato di EVM) ed inoltre quando fai 10xLog(8) quel valore 8 da dove deriva?Infine potresti illustare la strumentazione usata?vedo in foto un dispositvo a T di cosa si tratta?serve a portare l'alimntazion dc all'amplificatore? ed il cavo coassiale bianco è collegato al generatore di segnalidvbt che non si vede in figura?Grazie.Attendo con estremo interesse i tuoi prossimi interventi tra cui la determinazione della potenza entrante in un amplificatore, dovuta alla sommatoria dei canali in ricezione e suppongo anche che tratterai la relazione che lega la riduzione del livello max di uscita in funzione del numero di canali digitali in ingresso.Ciao
.Ciao
 
Ultima modifica:
Ciao Ispide,

sicuramente sì, si può fare di più e c'è anche il multitono, ma penso che sono misure forse incomprensibili ed inutili alla maggioranza degli utenti, e come ben sai cerco di mantenere il tutto ad un livello pratico e di utilizzo alla portata di tutti con i normali misuratori di campo.
Certamente hai ragione quando dici che si sarebbe dovuto tenere l'amplificazione al massimo e variare il solo segnale d'ingresso, ma considerato che il partitore con il trimmer di regolazione è posto immediatamente dopo il connettore d'ingresso in maniera passiva, in realtà è come se facessi la stessa cosa, però hai ancora ragione osservando che con il suo regolatore si influisce sul ros d'ingresso e quindi su tutto il resto, e sarebbe stato più corretto verificare sempre con lo stesso ros d'ingresso la sua amplificazione.
Però mi darai un pò di ragione, in quanto la prova l'ho voluta fare nella modalità reale, cioè nelle condizioni di installazione e utilizzo da parte di un antennista, che sicuramente non varierà il segnale d'ingresso, ma adatterà l'uscita tramite il suo regolatore incorporato, quindi vederne il comportamento simulando un segnale forte in ricezione.
 
Ciao dttguest,

la differenza che c'è tra il MER (Modulation Error Ratio) e l'EVM (Error Vector Magnitude) è che entrambi si interessano dei vettori delle QAM e sono intrinseci uno con l'altro, solo che l'EVM si interessa solo dell'errore di amplificazione del vettore rispetto alla sua posizione ideale, mentre il MER anche della fase.
Nella formula 10xLog(8), il numero 8 sarebbero gli 8 MHz del canale DVBT, e starebbe a significare la differenza in dB tra un vecchio analogico ed un DVBT UHF, anche se non sarebbero proprio 8 ma 7,61, ma la differenza è esigua.
Per la prova, è stato usato come generatore un trasmettitore TV DVBT regolato sul CH 42 UHF, dove dalla presa monitoria è stato prelevato il segnale, e tramite un cavo sat lungo circa 4 metri (giusto per adattarne un pò l'impedenza) iniettato all'ingresso dell'amplificatore.
Il T che vedi, è un iniettore di tensione per alimentare l'amplificatore, e per isolare dalla DC lo strumento. Al centro viene inserita l'alimentazione, verso l'amplificatore passa l'alimentazione, mentre sull'altra porta (verso lo strumento) transita solo il segnale RF, in quanto in serie vi è un condensatore di blocco della tensione continua.
Per lo strumento, è un misuratore di campo R&S mod. ETC.
A breve il resto sulla potenza dei segnali.
 
Ultima modifica:
Ok grazie mosquito.Io aggiungo se può interessare a qualcuno che il mer è definito matematicamente come

35cooxd.jpg


mentre l'EVM

2dseo2e.jpg


dove V=Smax/Srms

Cioè l'EVM è una misura simile al MER ma espressa differentemente.Cioè è il rapporto della ampiezza rms del vettore errore all'ampiezza del simbolo piu esterno.Sei daccordo Mosquito?Spero di si...qualcosina la capisco pure io anche se sono all'inizio dell'apprendimento.Vai Mosquito..attendo con impazienza altri tuoi interventi.Ciao
 
@dttguest,

mi viene spontaneo chiederti : "ma se lo sapevi, perchè mi hai chiesto spiegazioni ?
Comunque non ha importanza, a qualcuno potrà servire.
 
@mosquito

hai ragione,ma visto che in precedenza non è stato mai trattato EVM allora ho pensato che tu magari potessi dare informazioni a riguardo,magari io soltanto aggiunto successivamente una formulazione matematica più consona.Sai bene che senza matematica io proprio non riesco a capire le cose...purtroppo è una mia limitazione.Spero non ti dispiaccia.
 
Un personale ringraziamento a Mosquito per il suo impegno di divulgazione.
 
Sezione 16 : Utilizzo e dimensionamento di un amplificatore.

Salve,

come abbiamo già visto nelle sezioni precedenti, è molto facile causare un decadimento del MER quando si lavora al limite con un amplificatore.
Questo è dovuto al fatto che anche un singolo canale DVB-T, a parità di livello di picco, ha molta più potenza di un vecchio canale analogico, quasi 10 volte di più.
Purtroppo la misura convenzionalmente adottata, anche se sbagliata, è sempre il dBuV, ed a volte crea confusione sul livello massimo dichiarato sugli amplificatori, in quanto non è specificato se trattasi di un livello di "picco sincronismo" o "rms".
Abbiamo già visto nella Sezione 15/3 come il MAP204 alla sua potenza di targa di 115 dBuV, utilizzando tale valore in rms l'amplificatore satura creando un decadimento del MER. Quindi è molto probabile che la dicitura riporti un valore valido ancora per l'analogico, mentre per il digitale dovrebbe essere circa 10 dB in meno, ossia 105 dBuV. Infatti con tale potenza in uscita, il decadimento del MER era solo di 1 dB circa, ma saliva esponenzialmente aumentando di poco.
Fin qui abbiamo usato sempre un canale digitale, ma quando sono più di uno, le cose cambiano.
Prendiamo come esempio l'amplificatore appena testato, e ne stabiliamo i punti di partenza, ossia 105 dBuV rms di potenza massima su un singolo canale digitale da 8 MHz, ed un guadagno massimo di 24 dB.
La potenza massima per non saturare, di un canale da 8 MHz entrante, sarà 105-24 = 81 dBuV rms.
Prima di proseguire, stabiliamo un valore fisso denominato "A", e che sarà l'equivalente in dB della larghezza di banda di un canale da 8 MHz :

A = 10xLog(8 MHz) = 9 dB

Questo valore servirà nei calcoli successivi per stabilire la larghezza di banda complessiva aggiuntiva.
Se già con un singolo canale in entrata da 81 dBuV rms, siamo al limite con l'amplificatore in questione, che succede se i canali sono 2 con livelli identici ? Comincerà ad andare in saturazione, perchè è come se si entrasse con un singolo canale da 8 MHz con 84 dBuV rms. In maniera grafica l'andamento è come il seguente :

Presentazione_standard1.png


Volendolo calcolare, occorre valutare inizialmente quanti dB in più di banda ci sono, rispetto ad un singolo canale da 8 MHz (A).
Essendo 2 canali da 8 MHz l'uno, in totale saranno 8+8 = 16 Mhz di banda totale, quindi :

B = 10xLog(16 MHz) - A = 12-9 = 3 dB

quindi viene effettuata la media quadratica dei livelli entranti ossia :

S = sqr((81^ + 81^)/2) = 81 dBuV

valore che sommato ai 3 dB di maggiorazione di banda sarà : S+B = 81+3 = 84 dBuV.
Questa è un'operazione che và effettuata preliminarmente prima di decidere il tipo di amplificatore da adottare.
La cosa basilare è verificare la sommatoria rms dei segnali presenti in antenna, ed in questo viene incontro la caratteristica di quasi tutti gli strumenti, cioè di creare un elenco di tutti i canali ricevuti e la loro relativa potenza. Naturalmente è fondamentale accertarsi se la misura dello strumento è rms o di picco.
Ipotizziamo di avere un elenco dei seguenti canali e le relative potenze rms :

Canale 1 = 80 dBuV
Canale 2 = 68 dBuV
Canale 3 = 75 dBuV
Canale 4 = 92 dBuV
Canale 5 = 70 dBuV
Canale 6 = 61 dBuV
Canale 7 = 88 dBuV
Canale 8 = 85 dBuV
Canale 9 = 78 dBuV
Canale 10 = 81 dBuV

Preliminarmente calcoliamo quanti dB di banda ci sono in più rispetto ad un canale di 8 MHz :

B = 10xLog(10x8 MHz) - A = 10 dB

eseguiamo la media quadratica dei segnali entranti :

S = sqr((80^+68^+75^+92^+70^61^+88^+85^78^+81^)/10) = 78,32 dBuV rms

quindi S+B = 78,32 + 10 = 88 dBuV,

segnale troppo alto per l'amplificatore in esame, in quanto 88+24 = 112 dBuV, ossia 7 dB in più di potenza d'uscita rispetto al suo massimo di 105 dBuV.
A questo si può sempre optare di regolare il trimmer di guadagno portando la sua uscita al suo livello massimo di 105 dBuV, ma abbiamo già visto gli effetti sul return loss che creano i trimmer posti in ingresso per la regolazione. Inoltre in tali situazioni, occorre conoscere che tipo di regolazione utilizza l'amplificatore per la regolazione del proprio guadagno, ossia se con attenuatore passivo d'ingresso, oppure con regolazione di bias del transistor. In quest'ultimo caso sarebbe sconsigliato entrare con un segnale più alto della differenza tra la potenza massima d'uscita e il suo guadagno.
In ogni caso, è buona norma non eccedere con il livello d'ingresso in base alla sua potenza massima in riferimento al suo guadagno massimo. Immaginiamo cosa sarebbe successo se con tali livelli in entrata, ci fosse un'antenna con dipolo attivo.
In una situazione del genere sarebbe indicato adottare un'amplificatore da 24 dB, ma con una potenza d'uscita di 115 dBUv rms.
Cosa essenziale è gestire i livelli tra antenna e amplificatore, in modo tale da non deturpare la qualità originale esistente in antenna.
Stabilito quindi che con l'amplificatore in esame si può usufruire di un segnale massimo di 105 dBuV rms, occorre verificare se tale livello di potenza è sufficente per la distribuzione del segnale atta a garantire un congruo segnale alle prese dell'utente.
Se occorresse un segnale 10 dB più alto di potenza per la corretta distribuzione, occorre optare per un'amplificatore di potenza aggiuntivo da 10 dB di guadagno e potenza d'uscita da 115 dBUv rms, oppure con un amplificatore sempre da 115 dBuV rms di potenza d'uscita, ma con 34 dB di guadagno.

Un piccolo accorgimento che può essere utile nella regolazione dell'amplificazione, è quello di leggere il MER in antenna sul canale più alto di potenza, quindi leggere lo stesso in uscita all'amplificatore. All'accenno di riduzione di MER oltre 1 dB durante la regolazione, occorre fermarsi.

Alla prossima. ;)
 
Ultima modifica:
Indietro
Alto Basso