Nucleare: stop del governo alle centrali

Non credo che ci siano inganni nelle foto al link che avevo postato.
Si tratta infatti delle conseguenze, dirette od indirette, di quanto accaduto a Chernobyl 25 anni fa, su cose e persone.
L'obsolescenza di edifici ed interni a Chernobyl non dipende infatti da una libera scelta degli abitanti, o da incuria patologica degli stessi. Deriva dal fatto che la zona è "off limits" da quella data.
La stessa identica cosa accadrebbe ovunque, nel caso in cui si verificasse un evento simile, perfino di portata minore.
Non si tratta di effetti prodotti direttamente dalle radiazioni, che però rimangono ugualmente la causa di quelle immagini.


relop.ing ha scritto:
Ho solo detto (e mi riferivo a te) che certe foto potrebbero trarre in inganno chi legge, perchè non entravano nello specifico. Non ho affermato che ne avevi l'intenzione.
 
relop.ing ha scritto:
@darkmoon

Dov'è questo petrolio nel Mediterraneo che rientra nelle nostre acque territoriali? Di che quantità parli?
Noi diamo il nostro petrolio e poi lo andiamo a comprare altrove?

soprattutto nel medio e basso Adriatico a largo di Abruzzo, Marche, Puglia e nel Canale di Sicilia
e ultimamente i permessi per l'estrazione vengono chiesti da molti ( e non sono fessi se li chiedono :eusa_whistle: )
quantità intorno ai 300.000 barili all'anno ( ma solo perchè così non si pagano costi superiori :eusa_whistle: allo stato ) e questo di una sola azienda :D
inoltre martedì c'era un articolo se lo trovo lo posto ;) in cui un'azienda di estrazione parlava bene dell'italia di un paese ottimo per l'estrazione :5eek: :icon_twisted:
siamo furbi eh
ps

ecco una parte dell'articolo che avevo salvato
In Italia, la franchigia per le piattaforme off-shore è di circa 50.000 tonnellate di greggio l'anno, equivalenti a 300 mila barili di petrolio. Sotto questo tetto di estrazione, le società non sono tenute a pagare nemmeno l'esiguo 4 per cento di royalty. La piattaforma Gela 1, a 2 km dalle coste siciliane, dal 2002 al 2008 ha prodotto petrolio e gas sempre sotto la soglia di franchigia. La Prezioso e la Vega producono invece il doppio oltre il limite (circa 100/120 mila tonnellate), pagando la franchigia solo per la metà della loro produzione. Forti delle agevolazioni fiscali italiane, le società le decantano ai loro investitori. A pagina 7 del rapporto annuale della Cygam (società petrolifera con interessi nell'Adriatico) si parla del nostro paese come il "migliore per l'estrazione di petrolio off-shore", sottolineando la totale "assenza di restrizioni e limiti al rimpatrio dei profitti".
 
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@Tuner

La costruzione di una centrale per produzione di energia elettrica è un'opera strategica per lo Stato che non puo' basarsi solo su analisi costi/benefici sia per la complessità dell'opera stessa e per la tecnologia applicata che per una vera assenza di alternative. Come si suol dire: bere o affogare.
Anche tu continui a non parlare di alternative.
Tu ti riferisci ad un appalto-concorso. Ed in quel caso avresti ragione ad essere contrario.
Nulla di più lontano dal mio concetto di opera pubblica.
Esiste in Italia una società di costruzioni capace di gestire una centrale nucleare?
E' come quando lo Stato decide di costruire una scuola.
All'Amministrazione interessa soltanto accertare che in un determinato territorio esistono carenze di aule scolastiche. La scuola non viene data in gestione, proprio perchè anche l'istruzione scolastica è considerata strategica.
Quando parlo di Stato è lo Stato (a me non interessa chi occupa la poltrona più alta). Come un Prefetto è un Prefetto, o un Ammiraglio è un Ammiraglio.
In Sicilia (e in altre parti d'Italia) le strade sono gestite dall'ANAS. Ecco pensa all'ANAS se vuoi fare un paragone.
D'altra parte converrai che gestire una centrale nucleare non puo' essere correlato alla gestione di un'autostrada. E' un paragone improponibile.
E' come se la Marina facesse gestire la manutenzione delle navi da guerra ai privati. La gestione, l'ideazione, le specifiche contrattuali sono di NAVARM che affida anche a società private alcuni compiti minori sotto sorveglianza.
E' tutta l'impostazione di chi (a parer mio: ciecamente) si oppone ad un evento tanto importante quanto ineludibile che è sbilenca.
Infatti in queste discussioni nessuno avanza ipotesi alternative, e non credo che bisogna per forza essere un ingegnere per fare quattro conti.
 
patria o muerte ha scritto:
Ma che razza di ragionamenti sono questi.
Il disastro in Giappone ha dimostrato che anche le strutture più avanzate non possono nulla davanti a madre natura.Vecchie o nuove che siano non importa,non sono indistruttibili.E poi non mischiare le pere con le mele,se cade un aereo il danno è circoscritto,nel caso di una centrale si tratta sempre di una superficie molto ampia,per non parlare delle conseguenze a lungo termine.Chernobyl non ti dice niente?
E le scorie?Dove le mettiamo?
Ma lo sai che qui in Italia,più precisamente vicino alla foce del fiume Dora Baltea c'è un deposito di stoccaggio di materiale radioattivo risalente agli anni 70 credo.La zona in questione è a rischio alluvioni,vedi quella del 2000.
In questo deposito risulta che un contenitore abbia delle perdite,tant'è che le acque potabili dei pozzi che distano pochi km sono leggermente contaminate.
Ma proprio in una zona a rischio di alluvioni e vicino a delle falde acquifere dovevano costruirlo?E perchè non riparano la perdite?
Con queste premesse,come possiamo pensare di costruire centrali nucleari da noi se poi la gestione è così scandalosa?

Ma tu come ragioni!
Non bisogna costruire un qualcosa perchè non sei capace a gestirla? Ah bravo......
E' normale, per me, pensare che insieme alle centrali devi costruire anche i depositi di stoccaggio delle scorie, oppure fai il centro commerciale senza parcheggi?

Il nucleare è diventata un'esigenza per l'Italia, per chi non l'avesse capito.

Con il tuo discorso un carcerato rimane carcerato tutta la vita senza possibilità di redenzione.
 
Gli esempi non sono mai completamente calzanti, ma arrivano al punto, cioè servono a chiarie che il nucleare non è un'energia a basso costo, ovvero non è un business.
Assodato che costruire centrali nucleari fra 15 anni non serve per avere energia a basso prezzo oggi, ma piuttosto per averne in grande quantità, costi quel che costi, passiamo ad analizzare le fonti di approvvigionamento del materiale fissile, cioè l'uranio, di cui l'Italia non dispone.
In particolare i costi, ma soprattutto da chi si deve andare per comprarlo, ovvero cosa sta già succedendo, per esempio ai "cugini" francesi, magari facendo una proiezione da qui a 15anni.
Questo in cui viviamo è un mondo molto diverso da quello di 50 anni fa e cambierà ancora. Dominano le finanze e le economie.
Imbarcarsi in decisioni strategiche senza valutare l'aspetto economico e la dipendenza da altri paesi, significa incamminarsi verso un pericolosa china di instabilità e conflitti tra popoli.
Forse mi capirai di più se ti faccio un paragone "militare"....
Fai conto che fossimo nel 1970 e decidessimo di investire, costi quel che costi, nella costruzione di bombardieri strategici a lungo raggio.
http://www.flickr.com/photos/42227778@N00/2308700080/lightbox/
 
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Cuorino ha scritto:
Ma tu come ragioni!
Non bisogna costruire un qualcosa perchè non sei capace a gestirla? Ah bravo......
E' normale, per me, pensare che insieme alle centrali devi costruire anche i depositi di stoccaggio delle scorie, oppure fai il centro commerciale senza parcheggi?

Vedi tu,se costruisci una centrale mi pare doveroso programmare la manutenzione negli anni e gli eventuali rischi a lungo termine che possono derivare da negligenze varie,altrimenti si va a costruire una bomba a orologeria.
Purtroppo per come vanno le cose in Italia non riesco ad essere ottimista,di esempi di strutture lasciate marcire ce ne sono a iosa.Per non parlare delle ecomafie che non esiterebbero un istante a mandare le scorie chissà dove nel mondo.
Questa cosa del "adesso la costruisco e poi per la gestione si vedrà" mi lascia atterrito,spero tu non abbia voluto dire ciò.
 
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La puntata di annozero me la guarderò stasera ma a quanto ho capito mi devo tener forte dalla cavolate che sentirò...
P.s. posso chiedere ai moderatori se si può riaprire l'altra discussione che avevo aperto oltre un anno fa e inserire tutti i messaggi di questa discussione li? Se è possibile?
 
adriaho ha scritto:
La puntata di annozero me la guarderò stasera ma a quanto ho capito mi devo tener forte dalla cavolate che sentirò...

Specialmente quelle dette dall'esimio professor Franco Battaglia,che più di un esperto (in realtà è un professore di chimica) mi è sembrato un avventore di una enoteca
 
D'accordo: costruire centrali nucleari fra 10-15 anni non serve per avere energia a basso prezzo, ma piuttosto per averne in grande quantità.
Ma non "costi quel che costi", a tutto c'è un limite. Passiamo ad analizzare tutti i pro e tutti i contro e tutte le eventuali alternative. Per farsi un'opinione le ricerche si fanno a 360°.
Quando vuoi parliamo pure dei cugini francesi. (I miei mi sfotticchiano tutte le volte che li sento proprio per le centrali nucleari che in Francia non sono più un problema e da noi sembra arrivare l'apocalisse).

Pero': un paragone militare migliore me lo sarei meritato. ;)
I bombardieri strategici a noi non sono mai serviti ne prima ne dopo i '70. (Se sono strategici sono anche a lungo raggio).
 
Un modo per trovare fondi economici per il paese, potrebbe essere quello di ospitare tutte le scorie degli altri Paesi europei, ci pagano profumatamente e noi possiamo permetterci di avere molta energia elettrica dall'estero, senza costruire le centrali nucleari, tanto dicono che le scorie non danno problemi :D :D
 
patria o muerte ha scritto:
Specialmente quelle dette dall'esimio professor Franco Battaglia,che più di un esperto (in realtà è un professore di chimica) mi è sembrato un avventore di una enoteca

Veramente.... Spero per lui che quando diceva certe bestialità fosse ubriaco:doubt: Robe da pazzi, se questi sono i nostri esperti annamo bene:icon_rolleyes:
 
relop.ing ha scritto:
Esiste in Italia una società di costruzioni capace di gestire una centrale nucleare?

Enel gestisce centrali nucleari all'estero.
Almeno due azende italiane contriobuiscono alla costruzione di centrali nucleari.
Attività didattica e di ricerca in ingeneria nucleare è svolta presso diversi atenei italiani.
 
6367W ha scritto:
Enel gestisce centrali nucleari all'estero.
Almeno due azende italiane contriobuiscono alla costruzione di centrali nucleari.
Attività didattica e di ricerca in ingeneria nucleare è svolta presso diversi atenei italiani.

Enel gestisce centrali nucleari all' estero e le ha acquisite anche se in Italia il nucleare era bandito, e già questo è uno scandalo:doubt:
 
Fai più male tu, con un rigo scritto, alla causa antinucleare che cento dei miei post. :D
 
6367W ha scritto:
Enel gestisce centrali nucleari all'estero.
Almeno due azende italiane contriobuiscono alla costruzione di centrali nucleari.
Attività didattica e di ricerca in ingeneria nucleare è svolta presso diversi atenei italiani.

Lo so. ;)
 
relop.ing ha scritto:
Fai più male tu, con un rigo scritto, alla causa antinucleare che cento dei miei post. :D

Con chi ce l' hai.... se parli di me sappi che tu fai male piu di tutti... infatti non fai altro che far chiudere thread:icon_rolleyes: (vedi quello della nato)
 
beba ha scritto:
Un modo per trovare fondi economici per il paese, potrebbe essere quello di ospitare tutte le scorie degli altri Paesi europei, ci pagano profumatamente e noi possiamo permetterci di avere molta energia elettrica dall'estero, senza costruire le centrali nucleari, tanto dicono che le scorie non danno problemi :D :D
beba for president :D :D
 
inoltre non si capisce xkè si ometta sempre che in italia in fatto a rinnovabili non siamo messi affatto male...e anche l'uso di petrolio e carbone è piuttosto basso...

non mi pare che a arte intrallazi vari il nucleare ci serva come il pane.
 
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